intanto per fortuna sono ricomparsi i nazisti dell'Illinois denoaltri....
da la Repubblica - oggi
"Proteggere l'Italia dalle invasioni dei "nuovi barbari", ovvero dagli immigrati, e costringere tutti gli stranieri arrivati nel nostro Paese, a partire dal 1977, ad abbandonarlo. E' il compito che il Partito nazionalista italiano 1 (PNI), una formazione neofascista creata nel 2009 da Gaetano Saya, leader del MSI - Destra nazionale e ideatore delle "ronde nere" e della Guardia nazionale - attribuisce alle neonate "legioni per la sicurezza e la difesa della Patria". Un progetto, quello delle ronde, che Saya, un ex massone già noto alle cronache per aver creato un servizio segreto parallelo, non ha mai abbandonato.
E lo dimostra il fatto che, in questi giorni, il sito del PNI abbia fatto partire una campagna di adesioni, con tanto di trailer (GUARDA IL VIDEO 2) e "chiamata alle armi", diffusa anche tramite Facebook 3. "Prepariamoci alla battaglia", tuona Saya in un post scritto il 19 agosto. Le cosiddette "uniformi per la difesa e la sicurezza della Patria", liberamente acquistabili sulla pagina web ufficiale del movimento nazionalista, prevedono una camicia bianca, cravatta e cintura nere, scudetto dell'Italia e l'immancabile Sole nero, simbolo del misticismo hitleriano, segno caratteristico del PNI. E' lo stile nazista che ricorda quello delle divise ocra delle ronde della Guardia Nazionale italiana e le cui immagini fecero il giro del mondo 4, oltre a suscitare la reazione di parlamentari (e dello stesso ministero dell'Interno) e un'indagine della magistratura.
Presentato per la prima volta nel 2009, il programma del PNI di Saya, per un periodo, era sparito dal web, anche in seguito all'ondata di indignazione che questo aveva sollevato. Ora è tornato on-line insieme ad un modulo, da spedire via mail, necessario per entrare a farne ufficialmente parte (è identico a quello di iscrizione all'MSI-Dn). L'appello all'iscrizione è rivolto anche agli appartenenti alle forze dell'ordine. Sembra, quindi, riprendere corpo l'inquietante progetto di una forza di polizia parallela (anche se non armata, almeno a leggere la documentazione disponibile sul web), nonostante il brusco stop imposto alle ronde della Guardia nazionale.
Il "programma per la liberazione dell'Italia" è articolato in 25 punti e prevede, tra le altre cose, "l'immediata uscita dell'Italia dall'Unione Europea" (articolo 2) . Possono essere cittadini italiani solamente "i connazionali di sangue italiano" e, a tal proposito, "si dovrà impedire ogni nuova immigrazione di non-italiani" (articolo

. I nazionalisti chiedono, inoltre, "che tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977 vengano costretti a lasciare immediatamente il territorio nazionale". Altri punti prevedono la "statalizzazione di tutte le imprese e gli istituti di credito e delle industrie" e l'introduzione della pena di morte per "gli usurai, i profittatori e i politicanti". Ce n'è anche per i giornalisti: l'articolo 23 mira a creare una stampa italiana, attraverso l'assunzione di redattori e collaboratori "connazionali"; tutti i giornali non italiani, invece, "devono ottenere, per essere pubblicati una espressa autorizzazione dello Stato e devono venire stampati in lingua italiana". Il programma del partito (nel quale le donne non possono ricoprire alcun incarico) si conclude con l'impegno, da parte dei suoi dirigenti, a "lottare a fondo, se necessario esponendo la propria vita, per l'attuazione di questi punti".
Saya, sul suo sito, dichiara anche guerra agli omosessuali, che "vanno buttati fuori dal Parlamento e dalle istituzioni" (a tal proposito diffama un ministro, citando presunte informative della polizia sulle sue abitudini sessuali). Compito di queste milizie illegali è anche quello di battersi contro i "comunisti", il cui "obiettivo primario è l'invasione sistematica della nostra Nazione da parte di zingari, albanesi, marocchini ed islamici di vario colore, propendono affinché vengano riconosciute di fatto le famiglie tra omosessuali e vorrebbero affidare a questi pervertiti la custodia di bambini". Il 24 e il 25 settembre a Genova è prevista la "prima adunata delle legioni": qui, salvo divieti della polizia, si dovrebbe procedere al reclutamento dei primi simpatizzanti che hanno inviato il modulo tramite il sito.
Il processo contro l'ultranazionalista Saya e altre 20 persone, accusate, nel 2005, di aver dato vita al Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo (DSSA), la cosiddetta polizia parallela, dopo essersi aperto a Genova l'11 febbraio, era stato trasferito a Milano. Le ipotesi di reato per tutti erano di associazione per delinquere, finalizzata a usurpazione di funzioni e, a vario titolo, rivelazione di segreti d' ufficio e illecito uso di dati riservati tratti dalle banche dati del ministero degli Interni (secondo quanto riferito dallo stesso Saya, il Gip avrebbe dichiarato il "non luogo a procedere perché il fatto non sussiste" nei confronti di tutti e 21 gli imputati). Lo scorso mese di maggio, infine, fece discutere la proposta del fondatore del Partito Nazionalista di arruolare come segretario nazionale il "Responsabile" Domenico Scilipoti, che si disse a sua volta "onorato" di quella richiesta, proponendo addirittura di far rientrare gli adoratori del Sole nero dell'MSI-DN in Parlamento.
e con questa bella dedica Saya o chi per lui risponde a tono moderato...
← Gaetano Saya – Marco Pasqua un servo dell’ebreo De Benedetti, cara marchina…pensi di essere un giornalista, sei solo un pennivendolo al servizio del tuo PADRONE, per lui sei solo un gentile!!!!!!
( il riferimento al Gay pride è fenomenale!!!)
"MARCO PASQUA: QUESTO OSCURO CIARLATANO
Pubblicato il 21 agosto 2011 da admin
Oggi domenica 21 Agosto 2011 il sig. Marco Pasqua ha deciso di onorarci della prima pagina su repubblica.it; e così tra un articolo su Muammar Gheddafi e una foto di Benedetto XVI ritroviamo il Presidente Gaetano Saya con una didascalia che sembra scritta da un menomato (quale è Marco Pasqua): “Via stranieri e gay, morte ai politicanti” Sul web tornano i nazionalisti di Saya (se è per questo non eravamo mai andati via, coglione). “Nonostante le proteste (di chi?) e le inchieste della magistratura, (ma quali?) riparte la campagna di adesioni al movimento neofascista creato dal leader dell’Msi-Dn, a processo per aver creato una polizia parallela (processo concluso da mesi con un non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste). Nel programma, la cacciata di immigrati e omosessuali (come te), il ripristino della pena di morte e la censura preventiva per la stampa (in particolare per quegli articoli di merda che scrivi tu e la feccia come te).
Marco Pasqua è il classico omuncolo viscido (e puzzolente) che invece di lavorare e produrre per la Nazione mette il suo deretano nella classica posizione “prona” in modo da essere posseduto nelle pose più strane. Si definisce “giornalista” (ma non ne ha nemmeno il titolo) e viene pagato da Repubblica per scrivere occasionalmente di oscuri blogger che si nascondono negli angoli della rete. Non deve nemmeno fare la ricerca, visto che lui stesso riconosce di avere come fonte un centro di Milano, il CDEC, che a sua volta riceve la bellezza di 300.000 euro l’anno (quasi mille euro al giorno) semplicemente per leggere e recensire dei blog.
Il CDEC altro non è che un centro di analisi ebraico (via Cernuschi, 1 MILANO) diretto da tale Giorgio Sacerdoti (ci sarebbero pagine da scrivere sulle attività di questo signore) e strapagato con fondi pubblici (millantano di essere sovvenzionati con l’8*1000, invece c’è stata un’apposita manovra al Senato per destinare i fondi a questi buffoni: decreto legislativo 1733). Questi soldi invece di essere destinati alla popolazione ITALIANA bisognosa vengono dati in mano a soggetti deviati per raccogliere “informazioni” prive di significato ed attaccare chi, secondo questi signori, non è in linea con i loro cervelli marci per poi girare queste informazioni al leccaculo di turno (vedi Marco Pasqua) e farle pubblicare con tanto di enfasi.
In mezzo a tutto questo c’è Marco Pasqua, così attento ai problemi degli omosessuali (sul suo blog scrive solo di quello) da non lasciare spazio all’immaginazione sui suoi torbidi gusti sessuali; probabilmente sarà uno di quelli che in occasione di qualche Gay Pride lo si può facilmente trovare con l’uccello di fuori sui carri allegorici a scambiare effusioni con un negro di 210 cm di altezza per non parlare delle lunghezze di altri organi fisiologici ai quali Marco Pasqua dedicherà particolare attenzione nell’intimo della sua cameretta…
C’è da chiedersi come il Pasqua possa conciliare il suo amore per i froci con l’ebraismo visto che una delle culture più intolleranti verso i finocchi sono proprio gli ebrei.
Detto questo abbiamo sentito telefonicamente il Dott. Saya, il quale dopo aver appreso la nostra relazione sugli ultimi fatti che lo riguardano si è detto “stupito” dal fatto che un centro ebraico gli metta alle calcagna una mezza sega come il Pasqua, facendo particolare riferimento alla dichiarazione rilasciataci in conclusione dal Dott. Saya: “ho lavorato talmente tanti anni con gli ebrei…… e conosco tante di quelle porcherie che abbiamo combinato insieme da farmi proprio ridere sull’essere attenzionato dai loro tirapiedi, forse sarebbe ora che cominciassi a raccontare i miei reali rapporti con questi signori avuti negli ultimi due decenni…”.
Marco Pasqua è talmente fazioso da scrivere che “secondo quanto riferito dallo stesso Saya, il Gip avrebbe dichiarato il “non luogo a procedere perché il fatto non sussiste” nei confronti di tutti e 21 gli imputati”.
Dopo aver letto questo non possiamo che dirti: PEZZO DI ANIMALE IMPARA A LEGGERE: