a parte che occorre sempre citare la fonte Bella...bellavista ha scritto:E' lunga da spiegare ti copincollo un'articolosuper_super ha scritto:sparabellavista ha scritto:Beh se vogliamo completare il quadro, bisogna anche spiegare come è diventato professore ordinario (sottolineo ordinario). Anche questa è una storia divertente che fa capire il personaggioHusker_Du ha scritto:Brunetta purtroppo ha pochissimo da dire.
Parliamo di un professore ordinario (sottolineo ordinario) che ha meno titoli accademici di un qualsiasi assistant professor in un'universita' americana di medio livello che ha finito il PhD da non piu' di tre anni.
Parliamo di un professore ordinario (sottolineo ordinario) che si e' creato da solo una rivista economica (Labour) per pubblicarci sopra per avere i titoli sufficienti (= pubblicazioni) per diventare professore ordinario (sottolineo ordinario).
Un personaggio del genere, sia a livello accademico che politico, in un qualsiasi altro paese non verrebbe neppure preso in considerazione.
Cazzo, in UK se il governo vuole riformare il sistema fiscale va da James Mirrlees a Cambridge (vincitore del premio Nobel nel 1996) e gli commissiona la Mirrlees review.
Noi in itaglia andiamo da Tremonti (che e' un commercialista) e da Brunetta.
TERAMO – Coinvolge Teramo, e il suo Ateneo, lo scoop del settimanale L'Espresso domani in edicola e anticipato nel sito web della rivista. Protagonista con Teramo è il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta e il suo impegno nell'acquisire il titolo di docente ordinario di diritto del lavoro. L'inchiesta del settimanale, dal titolo “Che furbetto quel Brunetta”, a firma di Emiliano Fittipaldi e Marco Lillo, ricostruisce la non proprio facile strada percorsa dall'uomo politico tra concorsi nazionali, carte bollate e ricorsi per quella cattedra: "È a Teramo - si legge nell'anticipazione dell'articolo che sarà pubblicato sul nuovo numero - che ottiene infine il riconoscimento: l'alfiere della meritocrazia, bocciato al concorso nazionale, riesce a conquistare il titolo di ordinario grazie all'introduzione dei più facili concorsi locali. Nel 1999 partecipa al bando di Teramo, la terza università d'Abruzzo. Il posto è uno solo ma vengono designati tre vincitori. La cattedra va al candidato del luogo ma anche gli altri due ottengono 'l'idoneità'. Il ministro Renato Brunetta è uno dei due”.
comunque se togli il nome e il luogo, mi pare un normale concorso per la cattedra da ordinario in italia.
scusate, ma questa strada è piuttosto stupida per criticare Brunetta. si finisce per riconoscere che il sistema universitario è una farsetta.
ci sono ben altri argomenti per criticarlo. per me basta ed è sufficiente l'esordio con gli statali: Fannulloni!
mai visto spronare i dipendenti a lavorare meglio, con maggior professionalità, con maggior resa e magari anche con maggior soddisfazione urlandogli che sono dei coglioni. dico: mai visto. lo scopo non tanto secondario era quello populista, cioè di giocare sul fatto della scarsa qualità della pubblica amministrazione per portarsi dietro il consenso popolare. e a me i Masaniello di turno mi fanno cacare.
e infatti i risultati sono deprimenti. sia come consenso che come risultati.
idem per le urla che si è scritto erano contro i precari. no. erano contro i suoi contestatori, che lo odiano e lo deridono sul punto che gli fa più male: la sua altezza. devo anche dire che questo modo di fare contestazione è ormai un pò fascista. e anche ridicolo.
mai contestato Mussi perchè deficiente. ma per le scelte che non ha mai preso.