No no, proprio perché la speculazione è legittima, se supportata da salde basi logiche.Floppy Disk ha scritto: ↑14/06/2025, 13:52Se non sono presenti, è inutile intavolare qualsiasi discorso.hermafroditos ha scritto: ↑14/06/2025, 10:29Troppo indulgente. Le prove sono chiarificatrici ma non sempre presenti purtroppo.
[OT] Signore e signori: la guerra.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Bastassero quelle...
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
fa tanto Travaglio/FQhermafroditos ha scritto: ↑14/06/2025, 14:24No no, proprio perché la speculazione è legittima, se supportata da salde basi logiche.Floppy Disk ha scritto: ↑14/06/2025, 13:52Se non sono presenti, è inutile intavolare qualsiasi discorso.hermafroditos ha scritto: ↑14/06/2025, 10:29Troppo indulgente. Le prove sono chiarificatrici ma non sempre presenti purtroppo.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Nocicciuzzo ha scritto: ↑14/06/2025, 15:12fa tanto Travaglio/FQhermafroditos ha scritto: ↑14/06/2025, 14:24No no, proprio perché la speculazione è legittima, se supportata da salde basi logiche.Floppy Disk ha scritto: ↑14/06/2025, 13:52Se non sono presenti, è inutile intavolare qualsiasi discorso.hermafroditos ha scritto: ↑14/06/2025, 10:29Troppo indulgente. Le prove sono chiarificatrici ma non sempre presenti purtroppo.
Persino gli storici di professione lo fanno, per tantissime cose non ci sono mica documenti e prove tangibili, soprattutto per quanto riguarda le società e le culture che non hanno conosciuto la stampa.
Poi mi pare che a convenienza sei il fanboy n. 1 di Travaglio, soprattutto quando si tratta di Russia e Ucraina.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Ora, senza nessuna voglia di spiegare la parola “invasione”, ma ti sembra che ci siano migliaia di israeliani in Iran, ti sembra che ci siano vaste aree iraniane sotto controllo di Israele? Chiamarla brutale aggressione israeliana non va bene, bisogna chiamarla invasione? Il problema qui sono i giornali occidentali? Mahkatmandu69 ha scritto: ↑14/06/2025, 8:57la solita ipocrisia occidentale ,niente di nuovo lo so...
Intanto in una qualsiasi redazione giornalistica occidentale..
#sraele attacca l'Iran si dice? "attacco preventivo"
La Russia attacca l'Ucraina ?
"invasione"
Bene scrivete pure l'articolo
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Quanta intelligenza in ogni intervento.markome ha scritto: ↑14/06/2025, 11:31Perchè tutta questa importanza al petrolio? Noi dell'UE abbiamo in programma di abolirlo prestoDrogato_ di_porno ha scritto: ↑14/06/2025, 11:25oltre a morti e distruzioni, col petrolio e gas in rialzo c'è il rischio di nuove pressioni inflattive in aggiunta ai dazi, e quindi sono curioso di vedere come farà Powell a tagliare i tassi. senza contare che il rialzo del greggio aiuterà Putin a finanziarsi la guerra, e rischio anche per lo shale oil USA che non se la passa benissimo sopra i 60$ al barile. poi c'è l'incognita dello stretto di Hormuz da cui transitano 21 mln di barili di greggio al giorno![]()
Hai detto per mesi che non è possibile abbandonare le auto con tutti quei bei pistoni, che le reti elettriche non saranno pronte in 25 anni ed ora devi giustificare la dipendenza da petrolio e sulle guerre che il petrolio finanza.
Sei tu che devi dire che anche con questi effetti del petrolio fanno bene le destre di tutto il mondo a rimandare la lotta al cambiamento climatico. Ah, era solo una battuta, giusto
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Non pensare che ti risponda. Ho già detto tutto in altro topic.GeishaBalls ha scritto: ↑14/06/2025, 15:50Quanta intelligenza in ogni intervento.markome ha scritto: ↑14/06/2025, 11:31Perchè tutta questa importanza al petrolio? Noi dell'UE abbiamo in programma di abolirlo prestoDrogato_ di_porno ha scritto: ↑14/06/2025, 11:25oltre a morti e distruzioni, col petrolio e gas in rialzo c'è il rischio di nuove pressioni inflattive in aggiunta ai dazi, e quindi sono curioso di vedere come farà Powell a tagliare i tassi. senza contare che il rialzo del greggio aiuterà Putin a finanziarsi la guerra, e rischio anche per lo shale oil USA che non se la passa benissimo sopra i 60$ al barile. poi c'è l'incognita dello stretto di Hormuz da cui transitano 21 mln di barili di greggio al giorno![]()
Hai detto per mesi che non è possibile abbandonare le auto con tutti quei bei pistoni, che le reti elettriche non saranno pronte in 25 anni ed ora devi giustificare la dipendenza da petrolio e sulle guerre che il petrolio finanza.
Sei tu che devi dire che anche con questi effetti del petrolio fanno bene le destre di tutto il mondo a rimandare la lotta al cambiamento climatico. Ah, era solo una battuta, giusto
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Col cazzohermafroditos ha scritto: ↑14/06/2025, 15:18Nocicciuzzo ha scritto: ↑14/06/2025, 15:12fa tanto Travaglio/FQhermafroditos ha scritto: ↑14/06/2025, 14:24No no, proprio perché la speculazione è legittima, se supportata da salde basi logiche.Floppy Disk ha scritto: ↑14/06/2025, 13:52
Se non sono presenti, è inutile intavolare qualsiasi discorso.
Persino gli storici di professione lo fanno, per tantissime cose non ci sono mica documenti e prove tangibili, soprattutto per quanto riguarda le società e le culture che non hanno conosciuto la stampa.
Poi mi pare che a convenienza sei il fanboy n. 1 di Travaglio, soprattutto quando si tratta di Russia e Ucraina.
Travaglio e il fango quotidiano sono il peggio del giornalismo peggiore
Il fatto che incidentalmente la si pensi uguale su Russia e Ucraina non significa nulla
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Figuriamoci se esprimevi un pensiero
@dostum: tu sei proprio partigiano ma nel senso brutto del termine. con Juscenko l’ucraina non aveva nemmeno senso di parlare di minaccia. l’ucraina era indirizzata a essere uno stato povero, fuori dal tempo. sei mai stato a Minsk, Gomel, Mogilev? io si’, tante volte. scopato DA DIO ma posto surreale. un dinosauro tipo ex blocco URSS primi anni 90 nel cuore dell’europa. a me andava solo bene all’epoca: serbatoio enorme di figa di altissima qualita’ a basso costo. mi andrebbe bene ancora adesso se non avessi di meglio da fare che andare a figa. ma se tu fossi un bifolco ucraino non sarebbe tuo legittimo interesse a volere qualcosa di meglio? dove sta scritto che il tuo destino deve essere legato a quello perdente della russia? per sfiga geografica. e’ un discorso FOLLE. non c’entra una sega con il concetto di minaccia

@dostum: tu sei proprio partigiano ma nel senso brutto del termine. con Juscenko l’ucraina non aveva nemmeno senso di parlare di minaccia. l’ucraina era indirizzata a essere uno stato povero, fuori dal tempo. sei mai stato a Minsk, Gomel, Mogilev? io si’, tante volte. scopato DA DIO ma posto surreale. un dinosauro tipo ex blocco URSS primi anni 90 nel cuore dell’europa. a me andava solo bene all’epoca: serbatoio enorme di figa di altissima qualita’ a basso costo. mi andrebbe bene ancora adesso se non avessi di meglio da fare che andare a figa. ma se tu fossi un bifolco ucraino non sarebbe tuo legittimo interesse a volere qualcosa di meglio? dove sta scritto che il tuo destino deve essere legato a quello perdente della russia? per sfiga geografica. e’ un discorso FOLLE. non c’entra una sega con il concetto di minaccia
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
È molto difficile offrire un punto di vista serio e approfondito quando siamo al secondo giorno di guerra tra Iran e Israele. Leggo tante banalità, frasi fatte, slogan. E la politica estera è per definizione una cosa complessa, non un argomento da populisti.
Partiamo dalla fine: Israele ha il diritto di esistere e di resistere. Nessuna antipatia verso il governo pro tempore di Tel Aviv può mettere in discussione questo principio e su questo diritto non può esserci timidezza alcuna.
Chi vuole eliminare Israele? Innanzitutto le 3H: Hamas, Hezbollah, Houthi. Si tratta di organizzazioni terroristiche che in questi anni sono state ampiamente finanziate e supportate dall’Iran.
L’Iran è lo Stato che non solo riduce a una dura forma di schiavitù le donne ma anche che finanzia il terrorismo. Su questo siamo tutti d’accordo, spero.
In questo c’è la differenza fondamentale con altri paesi islamici. I Paesi del Golfo ad esempio hanno fatto passi in avanti giganteschi. E per prima è cambiata molto l’Arabia Saudita di MBS, il Crown Prince che ha combattuto più di tutti il terrorismo e ha aperto una grande stagione di rinnovamento nella sua terra. Quando qualche anno fa parlavo di rinascimento saudita mi prendevano in giro e mi attaccavano: chi conosce le cose oggi deve ammettere che sotto la leadership di MBS, e di altri leader della regione, oggi il terrorismo ha subito un duro colpo. L’Arabia Saudita è una potenza fondamentale non solo per i soldi, i mega progetti, l’innovazione: ma anche e soprattutto perché è impegnata come non mai per assicurare la sicurezza planetaria.
Dieci anni fa le città europee erano prese di mira da attentati spaventosi: il lavoro congiunto fatto tra Europa e Medio Oriente ha prodotto risultati straordinari.
Nel 2023 quando finalmente l’ultimo miglio stava per esser percorso con la pace e il riconoscimento tra Arabia Saudita e Israele, Hamas ha fatto saltare tutto con gli attentati devastanti del 7 ottobre.
Di lì è precipitato tutto. La durissima risposta di Israele ha colpito Hamas e Hezbollah. Ma alla fine il
vero nodo è rimasto l’Iran, che è sempre più vicino a fabbricare la bomba nucleare e minaccia dunque l’esistenza stessa di Israele.
Parliamoci chiaro: si può avere qualsiasi giudizio sulle scelte del Governo Netanyahu e io sono tra coloro che hanno espresso più volte critiche. Ma che Israele abbia il diritto di difendersi da una minaccia esistenziale è un concetto che non può essere messo in discussione. Tra la folle perversione degli Ayatollah e la (discutibile) democrazia israeliana non ho dubbio da che parte stare. Tuttavia “modus est in rebus” dicevano i latini. Il rischio di questa escalation può essere l’aumento del terrorismo e paradossalmente l’accelerazione del percorso iraniano verso il nucleare. Sappiamo che Israele è molto forte ma non siamo sicuri sul quando e sul come finirà questa guerra, facile da cominciare ma molto difficile da terminare.
Saper gestire bene gli strumenti politici diplomatici e militari: questo dovrebbe fare la politica. E purtroppo di politica da quelle parti ultimamente se ne vede poca.
Il mio pensiero in queste ore va alle famiglie delle vittime, certo, da entrambi i lati: ma va anche alle ragazze iraniane vittime da quasi mezzo secolo di un dolore atroce, della mancanza di libertà, del controllo ferreo sul loro corpo e sulla loro vita. Come sarebbe bello se l’Iran si liberasse dal terrore estremista e tornasse finalmente e per sempre alle stagioni di bellezza e di fascino che hanno segnato generazioni e generazioni: la Persia, culla di democrazia e magia, di valori e meraviglia.
Quanto a Gaza, dichiarato oggi da Tel Aviv “fronte secondario della
Guerra” non vi è che una soluzione: due popoli due Stati. Riconoscere ai bambini palestinesi il diritto di crescere liberi dal terrore e dalle bombe e farlo insieme ai bambini israeliani. Con due bandiere diverse ma con lo stesso destino. Questo abbiamo detto al teatro Parenti una settimana fa, per questo vogliamo lavorare. E per questo abbiamo chiesto a Israele di rispettare le regole del diritto umanitario anche durante la guerra, soprattutto durante la guerra. Cosa che il governo di Tel Aviv non ha fatto in molte circostanze. A Israele possiamo chiederlo, ad Hamas no: perché Hamas è solo una pericolosa organizzazione terroristica, non uno Stato che ha il dovere di rispettare le regole del diritto internazionale.
Come vedete argomenti complessi: sarebbe interessante approfondirli meglio di così. Ma in queste ore in cui parlano i droni, le bombe e i missili è giusto ricordarci che servirebbe la politica per evitare la guerra e servirà la politica per terminare la guerra. Spiace vedere poca politica estera in Europa, nessuna politica estera in Italia.
(Matteo Renzi)
Partiamo dalla fine: Israele ha il diritto di esistere e di resistere. Nessuna antipatia verso il governo pro tempore di Tel Aviv può mettere in discussione questo principio e su questo diritto non può esserci timidezza alcuna.
Chi vuole eliminare Israele? Innanzitutto le 3H: Hamas, Hezbollah, Houthi. Si tratta di organizzazioni terroristiche che in questi anni sono state ampiamente finanziate e supportate dall’Iran.
L’Iran è lo Stato che non solo riduce a una dura forma di schiavitù le donne ma anche che finanzia il terrorismo. Su questo siamo tutti d’accordo, spero.
In questo c’è la differenza fondamentale con altri paesi islamici. I Paesi del Golfo ad esempio hanno fatto passi in avanti giganteschi. E per prima è cambiata molto l’Arabia Saudita di MBS, il Crown Prince che ha combattuto più di tutti il terrorismo e ha aperto una grande stagione di rinnovamento nella sua terra. Quando qualche anno fa parlavo di rinascimento saudita mi prendevano in giro e mi attaccavano: chi conosce le cose oggi deve ammettere che sotto la leadership di MBS, e di altri leader della regione, oggi il terrorismo ha subito un duro colpo. L’Arabia Saudita è una potenza fondamentale non solo per i soldi, i mega progetti, l’innovazione: ma anche e soprattutto perché è impegnata come non mai per assicurare la sicurezza planetaria.
Dieci anni fa le città europee erano prese di mira da attentati spaventosi: il lavoro congiunto fatto tra Europa e Medio Oriente ha prodotto risultati straordinari.
Nel 2023 quando finalmente l’ultimo miglio stava per esser percorso con la pace e il riconoscimento tra Arabia Saudita e Israele, Hamas ha fatto saltare tutto con gli attentati devastanti del 7 ottobre.
Di lì è precipitato tutto. La durissima risposta di Israele ha colpito Hamas e Hezbollah. Ma alla fine il
vero nodo è rimasto l’Iran, che è sempre più vicino a fabbricare la bomba nucleare e minaccia dunque l’esistenza stessa di Israele.
Parliamoci chiaro: si può avere qualsiasi giudizio sulle scelte del Governo Netanyahu e io sono tra coloro che hanno espresso più volte critiche. Ma che Israele abbia il diritto di difendersi da una minaccia esistenziale è un concetto che non può essere messo in discussione. Tra la folle perversione degli Ayatollah e la (discutibile) democrazia israeliana non ho dubbio da che parte stare. Tuttavia “modus est in rebus” dicevano i latini. Il rischio di questa escalation può essere l’aumento del terrorismo e paradossalmente l’accelerazione del percorso iraniano verso il nucleare. Sappiamo che Israele è molto forte ma non siamo sicuri sul quando e sul come finirà questa guerra, facile da cominciare ma molto difficile da terminare.
Saper gestire bene gli strumenti politici diplomatici e militari: questo dovrebbe fare la politica. E purtroppo di politica da quelle parti ultimamente se ne vede poca.
Il mio pensiero in queste ore va alle famiglie delle vittime, certo, da entrambi i lati: ma va anche alle ragazze iraniane vittime da quasi mezzo secolo di un dolore atroce, della mancanza di libertà, del controllo ferreo sul loro corpo e sulla loro vita. Come sarebbe bello se l’Iran si liberasse dal terrore estremista e tornasse finalmente e per sempre alle stagioni di bellezza e di fascino che hanno segnato generazioni e generazioni: la Persia, culla di democrazia e magia, di valori e meraviglia.
Quanto a Gaza, dichiarato oggi da Tel Aviv “fronte secondario della
Guerra” non vi è che una soluzione: due popoli due Stati. Riconoscere ai bambini palestinesi il diritto di crescere liberi dal terrore e dalle bombe e farlo insieme ai bambini israeliani. Con due bandiere diverse ma con lo stesso destino. Questo abbiamo detto al teatro Parenti una settimana fa, per questo vogliamo lavorare. E per questo abbiamo chiesto a Israele di rispettare le regole del diritto umanitario anche durante la guerra, soprattutto durante la guerra. Cosa che il governo di Tel Aviv non ha fatto in molte circostanze. A Israele possiamo chiederlo, ad Hamas no: perché Hamas è solo una pericolosa organizzazione terroristica, non uno Stato che ha il dovere di rispettare le regole del diritto internazionale.
Come vedete argomenti complessi: sarebbe interessante approfondirli meglio di così. Ma in queste ore in cui parlano i droni, le bombe e i missili è giusto ricordarci che servirebbe la politica per evitare la guerra e servirà la politica per terminare la guerra. Spiace vedere poca politica estera in Europa, nessuna politica estera in Italia.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
i miei 5 cents: quel volpone di Trump sostiene tutto fa fare la figura del cattivo a Nethanyau e se il regime cade si intesta il merito.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
e se tutto va in vacca da’ la colpa ad altri e fa cassa con i mercati. che presidente indegno
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Quoto sia questo sia il commento successivo.estdipendente ha scritto: ↑14/06/2025, 17:18i miei 5 cents: quel volpone di Trump sostiene tutto fa fare la figura del cattivo a Nethanyau e se il regime cade si intesta il merito.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
INCIDENTALMENTEcicciuzzo ha scritto: ↑14/06/2025, 16:09[Scopri]SpoilerCol cazzohermafroditos ha scritto: ↑14/06/2025, 15:18Nocicciuzzo ha scritto: ↑14/06/2025, 15:12fa tanto Travaglio/FQhermafroditos ha scritto: ↑14/06/2025, 14:24
No no, proprio perché la speculazione è legittima, se supportata da salde basi logiche.
Persino gli storici di professione lo fanno, per tantissime cose non ci sono mica documenti e prove tangibili, soprattutto per quanto riguarda le società e le culture che non hanno conosciuto la stampa.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Cos'è una parola che non sopporti?
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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