Alessandro1976 ha scritto:Atletica, Mondiali: doping, positive keniane Zakary (400) e Koki (400 hs)
Entrambe "pescate" al controllo post-gara per un agente coprente: la Zakary, in batteria, aveva portato il record nazionale a un clamoroso 50”41, poi non si è presentata al via della semifinale. Il Kenya, leader del medagliere, nel mirino delle recenti inchieste
Il Kenya è in testa al medagliere facendo il culo agli altri, ha vinto la medaglia d'oro anche nel giavellotto, di certo non uno sport in cui eccelleva, vabbè sarà un caso.

L'atletica credo che contenda, assieme al ciclismo, il primato di sport col più alto numero di dopati (forse, con un rapporto più alto tra il numero di atleti e dopati, ci sono il nuoto e il sollevamento pesi).
Quelli beccati sono una piccola parte, poi dopo anni, con un antidoping più evoluto, si scopre che a doparsi erano in centinaia, forti e non.
Cosa che ovviamente mi ha fatto perdere l'interesse di una volta, adesso l'atletica la guardo solo per ammirare le varie gnocche tra le atlete donne.
Vista proprio ieri la gara del giavellotto, sport tecnico per eccellenza, dove da sempre dominano gli europei, con rari inserimenti di americani. Può capitare comunque che nasca un fenomeno anche oltre i soliti paesi, ma la particolarità è che questo ha fatto la terza misura di sempre, la migliore degli ultimi 14 anni, e che il secondo è un altro africano, egiziano!
Poi il Kenya ha vinto anche una gara veloce e tecnica come i 400h.
Questi risultati sembrerebbero smentire tutti gli studi e le analisi fatte in questi anni, per cui il fisico e la muscolatura di certe razze africane ben si sposava con la corsa di fondo e mezzofondo, meno con l'esplosività, ecc ecc. Oppure che in Kenia siano arrivati dei tecnici preparati che hanno plasmato del materiale umano anche in altre specialità. Oppure che il doping sia assurto a pratica usuale, con il beneplacito della propria federazione.
Per quanto attiene agli sport "più" soggetti a doping vi sono ovviamente gli sport di fatica e di sforzo, più che quelli dove la potenza fisica è in secondo piano rispetto alle qualità tecniche.
Poi si rileva che il ricorso alle pratiche dopanti è direttamente proporzionale ai soldi che circolano nello sport, più sono alti gli interessi in ballo, più si sarà tentati di barare per primeggiare.
A mio avviso comunque il doping è radicato in quasi tutti gli sport individuali, e solo la poca attenzione delle proprie federazioni evita di scoperchiare le pentole. Gli atleti che vengono trovati sono spesso quelli che sbagliano dosaggi e tempi di somministrazione, o vittime di controlli a sorpresa, o chi rischia il tutto per tutto in vista di un importante appuntamento, ben sapendo che per lui è l'unico modo per tentare di fare il risultato.