[O.T.] Scosse di terremoto

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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2326 Messaggio da cicciuzzo »

e quindi le responsabilità principali sono dei politici o di chi lo ha costruito? quella mail di richiesta di aiuto alla prefettura come va interpretatata? al netto della tragedia e delle decine di morti, sia chiaro.
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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El Diablo
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2327 Messaggio da El Diablo »

Se la mail é reale, qualcuno passerà brutti momenti, molto brutti.
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robinudo
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2328 Messaggio da robinudo »

El Diablo ha scritto:Se la mail é reale, qualcuno passerà brutti momenti, molto brutti.
Forse una tiratina d'orecchi, al massimo; non si e' mai sentito che in in Italia un parassita statale sia stato licenziato o abbia comunque pagato dazio per la sua incompetenza-menefreghismo.

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gi.kappa.
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2329 Messaggio da gi.kappa. »

Concordo ma solo in parte. Siamo noi italiani, come opinione pubblica, che non siamo abituati a pretendere le teste (in senso figurato ovviamente).
Puniranno forse qualche dirigentino locale, qualche direttorino di ufficio tecnico e poi coscienze a posto. Ma a livello di responsabilità politica non pagherà nessuno, stesse persone per i prossimi vent'anni.
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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2330 Messaggio da Drogato_ di_porno »

In Italia vige il principio "tutti colpevoli = nessuno colpevole". Ma non è solo una questione di lassismo. Come diceva un noto magistrato, tu puoi punire una devianza solo se è numericamente limitata. Non puoi colpire una devianza di massa perché dovresti incarcerare milioni di persone. In questa vicenda le responsabilità sono così stratificate nel tempo e diffuse nello spazio che non basterebbe un carcere intero. Poi c'è quell'altra abitudine di trovare un capro espiatorio da dare in pasto all'opinione pubblica e mandare alla gogna, uno che paghi per tutti e ci consenta di esorcizzare ed espiare collettivamente.

La vicenda dell'albergo è uno stillicidio, sta assumendo i contorni di un film horror. L'albergo sotto la neve di Shining era meno lugubre. Da spettatore provo solo frustrazione, rabbia e impotenza e poi rassegnazione. Ringrazio Gesù Cristo di vivere in una zona a basso rischio e di avere una casa lontana da corsi d'acqua o possibili frane. Perché altrimenti potrei solo alzare gli occhi al cielo, aprire l'ombrellino e aspettare che passi la bufera, sperando di non lasciarci le penne.
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gi.kappa.
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2331 Messaggio da gi.kappa. »

Scusate la sintassi araba che ho usato nel messaggio precedente. Tra una parola e l'altra ho fatto diecimila cose.
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ramarro verde
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2332 Messaggio da ramarro verde »

Ieri sera a cena a casa dei miei sono stato costretto a sorbirni il tg4, tra i mille servizi e collegamenti dalle zone martoriato dal mal tempo e terremo, hanno passato un servizio sui due cani (direi pastori maremmani) che "abitavano " presso l'albergo travolto dalla valanga, solita storia strappa lacrime, il tipo del servizio diceva che sono stati trovati presso le macerie che guaivano nel tentativo di chiamare a se i tre cuccioli (di pochi mesi) rimasti sepolti.
oggi un mio collega mi ha detto che i cuccioli sono stati tratti in salvo.
che vi devo dire ?
Sono veramente contento del lieto fine di questa storia.
PS,andate a vedere le foto, sono veramente molto belli i cuccioli.

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aldorain
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2333 Messaggio da aldorain »

Vista su google
Letta poca fa su fb
http://www.jedanews.it/blog/cronaca/ama ... -edilizio/

Su google ho visto che la notizia è di ottobre, chissà come si è risolta la vicenda.
Che amarezza...

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2334 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Lo sfogo dei pompieri: "Tra le macerie del Rigopiano scavano pochi vigili del fuoco"

Nell’era dei social è Facebook a dare medaglie. La realtà, tuttavia, è ben peggiore e racconta uno spirito di abnegazione sottopagato, dato per scontato, nemmeno considerato. Se non a parole. I vigili del fuoco, gli "eroi" del Rigopiano che hanno scavato senza mai smettere di sperare, nei giorni in cui il dolore e la speranza si bilanciano su un manto di neve sporca, sono talmente pochi da non poter fare nemmeno i turni. Mangiano poco e a orari improponibili, non hanno neanche un bagno a disposizione. E lavorano con la divisa normale, certamente non adatta a condizioni climatiche proibitive. Senza mezzi, al lavoro h24, stanchi morti eppure sempre pronti a calare giù dai tunnel scavati in due metri di neve un bicchiere di the caldo o una bottiglietta d’acqua ai superstiti in contatto costante con loro. I vestiti, i loro beni di prima necessità li accatastano in mezzo al caos di soccorritori e volontari sotto un telo precario che nemmeno protegge dalla pioggia. Eccolo il trattamento da eroi: qualche vignetta celebrativa su Facebook, tante belle parole scritte su post che nessuno ricorderà quando i pompieri torneranno a sfilare in strada per chiedere trattamenti economici adeguati. Poi il nulla. «Solo venticinque vigili del fuoco lavorano a Rigopiano nelle ricerche dei ventiquattro dispersi nella notte. Undici uomini di Pisa, otto di Roma e appena sei di Pescara - sottolinea Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo -. Il personale é scoraggiato dal fatto che, per ordini dall’alto, durante la notte sia stato ridotto perfino del 30% mentre in situazioni simili ci sarebbero dovuti essere 300 pompieri a ogni ora a tirare fuori le persone da sotto la neve». «Ci vorrebbe un esercito - si sfoga uno dei vigili del fuoco al lavoro nella zona di Farindola -. Invece siamo pochi, talmente pochi che una zona dell’hotel non è stata proprio battuta. Nelle immagini che stanno girando in questi giorni si vedono centinaia di uomini: sono quelli del soccorso alpino, bravissimi, generosi, che si danno un gran da fare ma che pretendono di scavare senza avere le nozioni tecniche per farlo. Oggi (domenica ndr) erano una valanga su una sola porzione di sito. Vogliono fare, si vogliono infilare. Bellissimo. Ma un conto è scavare in superficie la neve, un altro sapere cosa stai facendo quando scavi o demolisci. La buona volontà non basta. Volevano rompere delle porzioni di muro che sostenevano travi di legno sopra ai quali c’erano cinque metri di neve. Gli abbiamo dovuto gridare di stare fermi, crollava tutto. Mentre gli escavatori sono fermi da qualche parte, chissà dove». I vigili del fuoco, gli unici in grado di scavare senza fare danni, però, sono appena quaranta durante il giorno. «Eppure basterebbe mettere delle torri-luce per lavorare anche la notte - spiega Marco Piergallini, pompiere e sindacalista Conapo, in prima linea all’hotel Rigopiano -. Siamo sempre gli stessi, ogni tanto chi si stanca va a riposare un’oretta. Ieri (sabato ndr) sono finalmente riuscito a lavarmi i denti per la prima volta da quando sono arrivato, mercoledì scorso. Non c'è nemmeno un bagno chimico, e siamo in tanti qui, tra carabinieri, guardia di finanza, volontari, poliziotti, soccorso alpino e noi pompieri. La pipì la facciamo nella neve, per tutto il resto c’è il bosco. Il nostro pranzo di oggi è stato mezzo panino con la Nutella, una merendina e un succo di frutta (vedi l’immagine a lato, ndr). La cena di ieri è arrivata alle 4 di notte: la pasta e fagioli era talmente compatta che il mestolo si reggeva da solo».
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aldorain
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2335 Messaggio da aldorain »

Nel 2017 è inamissibile non aver previsto il maltempo, non aver fatto prevenzione, ma non mandare nemmeno i soccorsi necessari è da criminali..

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SoTTO di nove
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2336 Messaggio da SoTTO di nove »

Stiamo però mischiando le mele con le pere.
Se non ci fossero state le scosse di terremoto i clienti di quell'Hotel sarebbero volentieri rimasti un giorno in più aspettando tranquillamente che la bufera passasse.
Il giorno prima la strada era libera, nessuno ne ha approfittato per andersene, anzi qualcuno è pure arrivato. Ergo si vuole scaricare la colpa del disastro su chi non ha consentito (in quel lasso di tempo dalle scosse alla valanga) ai clienti di tornare a casa (clienti che però avevano paura delle scosse e non di una eventuale valanga).
Come loro centinaia di altre persone si saranno trovate nella spiacevole situazione di essere "chiusi" in casa dalla neve e nello stesso tempo consapevoli che aveva appena tirato un forte terremoto per 4 volte.
Perchè la clientela di quell'albergo avrebbe dovuto avere la priorità rispetto ad altri? Era forse l'unica strada temporaneamente inutilizzabile?

Se vogliamo far notare che le operazioni di spalatura siano andate a rilento,forse iniziate in ritardo, con mezzi e uomini non sufficienti è un discorso che esula da quello che ha portato i clienti di quell'Hotel ad avere la sfiga di dover rimanere nel posto sbagliato al momento sbagliato. e morire anche per la calamità sbagliata.
Nella Mail c'è scritto che avevano intenzione di dormire all'aperto (in macchina), ottima idea in caso di terremoto, pessima in caso di valanga. Nemmeno loro avevano cosapevolezza che il problema potesse essere una valanga, semplicemente si erano impauriti dalle forti scosse. Se era estate e la strada bloccata da una frana sarebbero rimasti tranquillamente all'aperto ad attendere. Il freddo invece li ha tenuti nella hall pronti a scappar fuori in caso di sisma. (come ha detto un superstite il rumore della valanga, scambiato per l'ennesima scossa, li aveva spinti a dirigersi verso l'usicta).

Incolpare di quella tragedia chi non ha liberato in tempo una strada (e da quello che mi ricordo dal nevone del 2012 è palesemente impossibile farlo su tutta la rete di strade e stradine) è una forzatura.
Aprire una strada qualche ora prima o il giorno successivo è un fastidio per chi ne deve subire il disagio, non un atto d'accusa per procurata strage.
Se si vuole invece fare un appunto lo si deve fare allo Stato. In luoghi già duramente colpiti dal terremoto si doveva predisporre un surplus di mezzi (ergo soldoni) per eventuali complicanze. (come il verificarsi di una forte scossa in coincidenza con l'arrivo di tutta quella neve).
P.s. Nella mail c'è scritto SS42, se davvero la strada che portava all'Hotel è una statale non credo sia di competenza comunale o provianciale.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2337 Messaggio da Termopiliano »

Comunque continuano a tirare fuori delle vittime. Oggi due uomini e una donna. Da ieri inoltre si è scoperto che tra i dispersi vi era anche un lavapiatti senegalese di 42 anni che nessuno aveva cercato. Da quel che leggo è stato estratto il suo cadavere (altre fonti giornalistiche lo danno tra i dispersi).
La speranza che possano trovare qualcun'altro vivo va coltivata ed è giusto crederci ma obiettivamente è molto molto difficile. Molto difficile. I soccorritori hanno dichiarato che stanno cercando altri luoghi (le cucine, ad esempio) dove potrebbero essersi rifuggiate altre persone. Chissà. Speriamo bene.

Nel discorso generale 'sta volta mi trovo pienamente d'accordo con Sotto.
La situazione che stavano vivendo gli ospiti dell'albergo era esattamente la stessa vissuta da tantissime altre persone nel teramano e nelle altre zone colpite. Nè più nè meno. Anzi in alcune zone del teramano vi erano anche anziani malati e bambini di diverse età (quindi soggetti particolarmente vulnerabili) completamente bloccati e isolati. Perché dare priorità ad una zona piuttosto che ad un altra? Perché Rigopiano/Farindola e non Isola del Gran Sasso piuttosto che Crognaleto? Potenzialmente tutte le zone erano grosso modo esposte agli stessi rischi.
Voglio dire capisco la rabbia dei famigliari e dei parenti dei dispersi, ma la situazione è stata (ed è tuttora) drammatica per tantissime persone e zone. Parlare ora a cose avvenute è facile, ma una tragedia poteva capitare ovunque e non solo a Rigopiano. I se e i ma continuano a non fare la storia, purtroppo o per fortuna.
La critica invece può sicuramente essere fatto al funzionario della prefettura che ha ignorato la telefonata di allarme del ristoratore di Silvi Marina e al discorso su una migliore organizzazione logistica e di mezzi per talune zone a rischio (per terremoto e nevicate, ampiamente previste).

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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2338 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Hotel Rigopiano, è stata una dirigente della Prefettura a classificare l’allarme come «bufala»

Ora nella vicenda dell’allarme ignorato dopo la valanga che mercoledì scorso ha spazzato via l’Hotel Rigopiano di Farindola, sul Gran Sasso, c’è anche un nome. È quello di una dirigente della prefettura di Pescara che classificò l’Sos dopo la slavina come una «bufala», uno «scherzo». I carabinieri l’hanno identificata ieri.
Non si tratta, dunque, di un impiegato di basso rango ad aver ignorato l’allarme dopo le prime chiamate, ma di una professionista attrezzata per gestire l’emergenza. Ne parla Paolo Mastri sul Messaggero:

«Secondo i carabinieri, che ieri l’hanno identificata, la voce che al telefono respinge in modo sbrigativo la richiesta di soccorso di Quintino Marcella, «uno scherzo», «una bufala», non è quella di un impiegato di basso rango; a parlare è una professionista attrezzata per gestire un’emergenza come quella rappresentata, alle 18,20 di mercoledì scorso, dall’amico del sopravvissuto Giampiero Parete. E invece la risposta data a Marcella, che parla di un albergo crollato, con bambini e tanta gente sotto, è agghiacciante: «Ancora questa storia? Abbiamo verificato, abbiamo sentito l’albergo, la notizia è stata smentita». È il primo punto di svolta dell’inchiesta e porta dritti al cuore della macchina dei soccorsi, la sala operativa della Protezione civile attivata dalla Prefettura di Pescara. Ne è perfettamente consapevole il prefetto Francesco Provolo, che dice: «Oltre alla telefonata in questione, sulla quale per correttezza non faccio commenti a indagine in corso, quel pomeriggio altre segnalazioni sul crollo di un albergo a Rigopiano sono state rimbalzate alla nostra sala operativa dal 118, e lo ricordo distintamente, e da altri centralini del soccorso pubblico, come ho potuto appurare in seguito. L’intervento, insomma, si è attivato rapidamente».
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2339 Messaggio da Drogato_ di_porno »

c'è stato anche l'allarme valanghe di grado 4 mai arrivato al paese
Hotel Rigopiano, quell'allarme valanghe mai arrivato a Farindola
Da lunedì il pericolo di valanghe nella zona del Gran Sasso era elevato: la Forestale segnala il rischio alla Prefettura, ma nessuno avvisa il Comune


PESCARA. L’allarme valanghe non è mai arrivato a Farindola. L’allerta slavine, lanciato dagli agenti della Forestale di Rigopiano e rilanciato dal comando regionale dell’Aquila attraverso il servizio Meteomont, si è fermato nel palazzo della Prefettura di Pescara. Una beffa che emerge dalle parole del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta: «Il Comune non ha mai ricevuto l’allerta valanghe», dice il primo cittadino, «abbiamo ricevuto solo il bollettino della Protezione civile sulle avverse condizioni meteo e sull’arrivo di una forte nevicata».

PERICOLO IGNORATO. Eppure, da lunedì scorso, il pericolo di valanghe nella zona del Gran Sasso è elevato: un rischio sempre crescente fino a toccare, nella giornata del mercoledì della tragedia con la slavina sull’Hotel Rigopiano, il grado di 4 su 5. Che vuole dire «marcato pericolo»: un rischio reale. I carabinieri del Nucleo investigativo e i Carabinieri forestali di Pescara hanno sequestrato i bollettini del Meteomont partiti dall’Aquila e arrivati in città e, ora, vogliono capire se quell’allarme è stato rilanciato oppure no ai Comuni montani interessati e agli operatori turistici della zona. Ma la rivelazione di Lacchetta sembra indicare almeno una falla nel sistema: in municipio, a Farindola, non è arrivato alcun allarme valanghe per la zona di Rigopiano. L’unico dubbio sul mancato arrivo riguarda il fatto che, a Farindola, dalla serata di lunedì scorso manca l’energia elettrica e anche il Comune è senza corrente. Solo due giorni fa, sono arrivati due generatori per la zona centrale dell’abitato: «Siamo rimasti anche senza linea telefonica fissa e senza Internet», spiega il sindaco, «ma in caso di pericolo reale, la Prefettura avrebbe potuto contattarci in tanti altri modi. Se una comunicazione è importante non basta inviare una mail». Sempre che la mail sia stata inviata davvero dalla Prefettura. Perché il sospetto degli inquirenti è che la catena dell’informazione si sia spezzata subito e proprio negli uffici di piazza Italia. «Quando si lancia un allarme ci si deve sincerare che quell’allarme arrivi a destinazione», sottolinea Lacchetta.

DOMANDE IN PROCURA. E se in municipio fosse arrivato in tempo l’allerta valanghe, sarebbe cambiato qualcosa? È una domanda che rimbalza nell’inchiesta in mano al procuratore capo Cristina Tedeschini e al pm Andrea Papalia. Una domanda che ne innesca un’altra: con l’allarme valanghe e la neve sempre più alta fino a toccare picchi di 5 metri a Rigopiano, sarebbe stato necessario evacuare l’hotel? E se sì, quando? Martedì sarebbe stato possibile, mercoledì invece no. Mercoledì, l’ordine di sgomberare il resort si sarebbe infranto contro il muro di neve sulla strada per Rigopiano: gli 8 chilometri di salita tortuosa tra località Mirri e Rigopiano sono stati percorribili fino a martedì sera quando due ospiti e il direttore dell’albergo Bruno Di Tommaso sono andati via. Mercoledì mattina, poi, lo spazzaneve non è riuscito a intervenire a causa della neve caduta nella notte: «La neve dei giorni passati è sempre stata tolta entro la giornata», racconta al Centro Lacchetta, «martedì, quando dopo una nottata di neve fino 1,2 metri, abbiamo liberato la strada alle 13,20 con i mezzi provinciali. Mercoledì non è stato possibile perché la neve ha superato 1,5 metri e c’era bisogno di una turbina. Ci siamo attivati con la Provincia per richiederla immediatamente». Un paese isolato. E circa 5 ore prima della valanga, al termine di una riunione in prefettura, la Provincia ha lanciato un sos persino al governo con una lettera al premier Paolo Gentiloni, al dipartimento nazionale della Protezione civile, alla Regione Abruzzo e ai Vigili del fuoco di Pescara. Un appello, firmato dal presidente Pd Antonio Di Marco, per «avere a disposizione immediatamente mezzi turbina per liberare dalla neve le strade provinciali e comunali». Ma quella turbina è arrivata troppo tardi a Farindola: a disastro ormai avvenuto. E con un’altra turbina, dell’Anas, ferma a Penne dopo aver pulito solo la statale 81.

CAOS TURBINE. Con le prime acquisizioni in Provincia e in prefettura, gli investigatori hanno scoperto che una turbina di proprietà della Provincia si è rotta il 6 gennaio scorso ed è ancora in officina. Così, mercoledì, la turbina sarebbe dovuta arrivare da Campobasso. Proprio come annunciato da Di Marco su Facebook quasi alla stessa ora della tragedia: «Stiamo aspettando l’arrivo, da Campobasso, di una turbina», recita il post del presidente della Provincia alle 17,09. Per la procura, a quell’ora, si è scatenata già l’apocalisse con una valanga dal fronte di 300 metri che ha investito l’hotel.
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Re: [O.T.] Scosse di terremoto

#2340 Messaggio da El Diablo »

Ho da poco parlato con un amico che si trova sul posto. I vigili del fuoco stanno scoppiando di fatica, sono allo stremo, e sono ben lontani dalla meta :-?
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