O.T. : Monti: sarà Governo o Governicchio?

[Drogato_ di_porno]

Posto fisso: ecco dove lavorano e con che contratto i figli del Governo Tecnico

L’esecutivo della sobrietà predica bene e razzola male. Altro che «il lavoro a vita è un’illusione», come sentenziava, giorni fa, il ministro del lavoro, Elsa Fornero, la cui figlia, Silvia Deaglio, (il papà è l’economista Mario Deaglio), a soli 37 anni è già professore associato alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino oltre ad esser anche responsabile della ricerca presso la HuGeF, una fondazione che si occupa di genetica.

Mentre i figli della gente comune si sentono dire dal Presidente del Consiglio, Mario Monti, che «il posto fisso è una noia», i loro, quelli di ministri e sottosegretari, hanno carriere ben avviate, tredicesime e ferie. Niente da ridire sui curriculum (tutti degni di nota), ma almeno facessero tacere mamma e papà dagli alti scranni di Montecitorio…
Cosa fanno i figli dei «tecnici»? Sono manager, professori universitari, alti dirigenti. Passiamoli in rassegna:

Giovanni Monti, per quanto ora momentaneamente disoccupato viene dai vertici di Parmalat. E troverà certo altra collocazione.

Che dire di Giorgio Peluso, 42enne, figlio del ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri (quella della frase… «Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città a fianco di mamma e papà»). Lui è stato recentemente promosso: già precoce direttore di Unicredit, è stato nominato direttore generale di Fondiaria Sai, un bel posto fisso da 500 mila euro l’anno.

Luigi Passera, il primogenito del super ministro (arrivato a quota quattro pargoli in questi giorni), si può dire abbia anche lui seguito le orme paterne: lavora alla Procter & Gamble e come il babbo si è laureato in Bocconi.

E’ stata collocata direttamente nello studio di commercialisti di famiglia, Maria Maddalena Gnudi, una delle tre delizie dell’ex presidente dell’Enel, Piero Gnudi, attuale ministro del Turismo. Elisabetta invece lavora a Nomisma, think thank e società di consulenza del mondo prodiano. La terza figlia di Gnudi, Elsa, si occupa di pubblicità.

E andiamo oltre. Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ex rettore del Politecnico di Torino ha tre figli. La più grande, Costanza, vive a New York e lavora nello studio di Daniel Libeskind. Per intenderci, l’architetto che ha progettato il futuro di Ground Zero.

Qualche disoccupato? Qualche precario tra i figli del governo Monti? Faccia un passo avanti.

Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, di figli ne ha tre. Carlo, classe ’63 da quasi due anni lavora per la Regione Veneto.

Paola Severino, ministro della Giustizia, ex docente Luiss, avvocato difensore di Cesare Geronzi, ha una figlia, Eleonora, 35 anni, che come i genitori (il papà Paolo di Benedetto è un altro avvocato di fama), lavora nello studio di mamma che naturalmente si è autosospesa e insegna alla Sapienza di Roma.

Dopo la laurea è andata a lavorare nella società Terna (ma è impiegata di basso livello e con contratti a termine), Michela, 26 anni, una delle due figlie di Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Un po’ di attenzione la merita anche Pierluigi Mazzamuto, figlio di Salvatore, palermitano, sottosegretario alla giustizia e ordinario di diritto civile a Roma Tre. Come il padre, si occupa di diritto: è ricercatore nel dipartimento di Diritto Privato dell’Università statale di Palermo.

Un posto fisso non si nega a nessuno, al precariato ci pensino gli altri.

[Drogato_ di_porno]

PAESE DI MERDA

Il posto fisso per Monti è monotono
Ma la figlia del ministro Fornero ne ha due

Thomas Mackinson per Il Fatto Quotidiano

Silvia Deaglio, 37 anni, risulta professore associato alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino. Il secondo impiego è quello di responsabile della ricerca presso la HuGeF, una fondazione attiva nel campo della genetica
Il ministro del Lavoro che ha un figlia con doppio lavoro e per giunta nella stessa università torinese di mamma e papà. Silvia Deaglio, 37 anni, risulta così ricercatrice in oncologia e professore associato alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino. Il secondo impiego è quello di responsabile della ricerca presso la HuGeF, una fondazione attiva nel campo della genetica, genomica e proteomica umana.

La figlia del ministro ha preso a insegnare medicina, a soli 30 anni, proprio nella stessa università in cui insegnano economia il padre Mario e la madre neoministro.

Ma anche l’altro posto fisso che affligge Silvia è sotto tiro. Dietro l’incarico presso la “Human Genetics Foundation” ci sarebbe ancora lo zampino di mamma. Solo perché la fondazione è stata creata dalla Compagnia di San Paolo di cui la Fornero era vicepresidente, dall’università di Torino in cui insegnano i genitori e dal Politecnico di Torino il cui rettore era nel consiglio direttivo della Fondazione, fino a che non è diventato ministro dell’Istruzione con il nome di Francesco Profumo. Sarà che Torino è piccola. E che – come scrive Dagospia – la figlia del ministro è “l’incarnazione del ceto accademico-bancario della sinistra liberale sabauda” (e lei, per non smentire l’alto lignaggio, ha sposato un alto dirigente di banca, Giovanni Ronca, già responsabile dell’area Nord–ovest di Unicredit). Ma queste son chiacchiere da bar, gossip, tutto fumo.

Per diradare nebbie e dubbi bisogna scorrere tutto il curriculum senza fermarsi all’intestazione. Si scopre allora che Silvia il suo successo lo merita tutto quanto perché è una calamita di fondi pubblici e privati, un prodigio della natura nel finanziare la ricerca. Soprattutto la propria. In un Paese che investe in questo campo meno dell’1% del Pil Silvia Deaglio è riuscita a ottenere dai ministeri della Salute e della Ricerca quasi un milione di euro in due anni (500mila nel 2008, 373.400 e 69mila nel 2009). Le briciole arrivano dalla Regione Piemonte con finanziamenti a progetti per 12mila e 6mila euro. Altrettanto frenetica l’attività di ricerca fondi per il secondo posto fisso, dove l’intervento delle “alte sfere” è palese. La Compagnia di San Paolo, quella “vicepresieduta” dalla mamma, nello stesso biennio ha finanziato a Silvia un progetto di ricerca da 120mila euro divisi in due trance da 60mila. Nel 2010 la fondazione “Human Gentics Foundation”, creatura della Compagnia stessa, ha garantito il posto da responsabile di unità di ricerca affidandole un progetto da 190mila euro. Silvia, alla fine dei conti, è una donna da un milione e mezzo di euro. A fronte di tutto questo ha pubblicato su Blood, la bibbia mondiale della ricerca sulle malattie del sangue.

[Drogato_ di_porno]

Ahia...sto scavando un po' e sta uscendo un mare di merda: non va bene ragazzi, non ci siamo. Mi fermo qui perchè ho paura a continuare

UN MATTONE SU MARTONE - COME HA FATTO L’“ENFANT PRODIGE” A DIVENTARE PROFESSORE ORDINARIO A 29 ANNI? FACILE: A TAVOLINO! - SÌ, PERCHÉ LA PROCEDURA DURÒ UN ANNO E MEZZO, E IN QUEL PERIODO GLI ALTRI 6 CONCORRENTI TROVARONO ALTRI POSTI. UNO ALLA VOLTA, SI RITIRARONO DAL CONCORSO, FINCHÉ NON RESTÒ SOLO IL GIOVANE ANTI-SFIGATI MICHEL…

http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -35319.htm

1- SILVIA DEAGLIO, LA FIGLIA DEL MINISTRO FORNERO CON DOPPIO POSTO FISSO, S’INCAZZA: “IO NON DEVO GIUSTIFICARMI NÉ CON LEI NÉ CON NESSUNO. PER ME PARLA IL CURRICULUM” - 2- E NOI SIAMO ANDATI SBIRCIARE LE “COINCIDENZE” DELLA CARRIERA LAMPO DEL GENIO - 3- IERI, UN LETTORE MALIZIOSO LANCIAVA UNA DOMANDINA SUL CONCORSO CON CUI LA PROF.SSA EMERITA SILVIA DEAGLIO È SALITA PRECOCEMENTE IN CATTEDRA: “DA QUALE UNIVERSITÀ PROVIENE IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DELLA "VALUTAZIONE COMPARATIVA" PRESSO L'UNIVERSITÀ DI PESCARA-CHIETI VINTA DALLA PROF. SILVIA DEAGLIO? LE DO UNA MANO, L'UNIVERSITÀ HA SEDE IN UNA CITTÀ CON UNA MOLE...” - 4- OGGI, IL LETTORE MALIZIOSO SCODELLA LA RISPOSTA: “PARE IMPRESA IMPROBA PER I GIORNALISTI ITALIANI INCROCIARE I NOMI DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI "QUEL" CONCORSO, IL PROF. ALBERTO PIAZZA, E LA SUDDETTA SILVIA DEAGLIO. PECCATO, PERCHÉ METTENDO I DUE NOMI SU GOOGLE SI SCOPRIREBBERO COSE INTERESSANTI…”

http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -35297.htm

[fender]

non avevo dubbi...le famose lacrime della Fornero erano per tutte le figure di merda che avrebbe fatto da lì in poi, lei e tutta la sua stirpe.....bisognerebbe denunciare questi "supertecnici" per villipendio al popolo italiano, per quello che dicono e per quello che NON fanno, ma fanno credere di fare....poi sotto sotto coltivano il loro orticello....

[zio]

siamo alle solite.
quando si raggiunge il potere (che non è solo politico) si crede che tutto sia giustificato.
per cui si parla in generale non preoccupandosi di quello che si ha in casa.
ognuno ha un piccolo o grande scheletro nell'armadio.

io non mi stupisco, anzi mi stupirei del contrario.
come può un giovane studioso, figlio di una persona che ha avuto una carriera che l'ha portata ai vertici di potere (universitaria, professionale, imprenditoriale,politica) essere valutata solo per quello che fa e non per quello che è?
ci sono figli e figli.
ci sono figli che prendono e studiano e approfondiscono tematiche proprie andando in giro per il mondo e creandosi così un curriculum.
e un padre che dovrebbe fare se non mettere a disposizione i contatti e le collaborazioni che lui stesso ha nel mondo?
faremmo così tutti.

il problema quindi semmai, a mio modesto parere, risiede nell'uso della parola.
tutti, fornero, martone, cancellieri e perfino monti, dovrebbero esser cauti nel lanciare giudizi generalizzanti su una generazione.
perché c'è dignità anche in un curriculum modesto. perché c'è dignità anche nel rilevare il negozio del padre e della madre e lavorare accanto a loro. perché c'è dignità anche nel muoversi con pochissimi soldi, spesso facendo il cameriere, per studiare all'estero o fare esperienza professionale all'estero.
credo fermamente che il mondo reale, e il mondo giovanile, sia molto più avanti dalla percezione che i politici e i tecnici hanno di esso attraverso le rappresentazioni delle associazioni di categoria e/o sindacati.

[Termopiliano]

Decidendo di intraprendere una "carriera lavorativa" attorno al 2005-2006 credo ci sarebbero state buone possibilità di avere un posto "fisso" (o quasi fisso). Ammesso che non lo si sia perso "strada facendo" (ma pur sempre incamerando esperienza lavorative). Ora è chiaramente utopico, per tantissimi motivi. Il curriculum conta meno di 0 se non hai referenze. La mia non vuole essere una critica qualunquista ma semplicemente una constatazione. Chiaro che molto dipende dal settore di riferimento (le scienze umane "pagano" molto meno rispetto ad altro, penso anche solo ai "mestieri").
Si abusa di contratti a progetto (che poi in realtà non sono mai davvero tali, visto che non permettono la tanto decantata gestione autonoma dell'orario di lavoro o del conseguimento del "progetto") e di vere assunzioni neanche a parlarne (costa troppo assumere, quindi se possono evitare l'assunzione "piena" tanto di guadagnato). Conosco tantissime persone che sulla carta hanno contratti part-time (come orario giornaliero) e poi lavorano 8 ore tutti i giorni. Di tutto di più insomma.

Chiaro che ogni zona ha le sue peculiarità, in Abruzzo di opportunità ce ne sono meno rispetto ad altre zone ma più rispetto ad altre ancora. Ogni realtà territoriale ha i suoi problemi.

In ogni caso concordo con Drogato. Il posto fisso (o quasi) puoi averlo solo tramite conoscenze. Ovviamente, se hai conoscenze nel mondo accademico il tuo punto di riferimento è lì. Se hai conoscenze del campo edilizio ti orienterai lì. E via dicendo. Ciò che conosci ottieni, insomma.



Detto ciò l'ipocrisia delle recenti "uscite" degli illustri ministri è talmente tanto viscida da far schifo. Poi non ci si lamenti che qualche pazzo da fuori di testa e ne accoppa qualcuno. Lungi da me aizzare violenza, del resto nella mia posizione di disoccupato non sfigato (perché laureato prima dei 28 anni) non conto nulla, ma quando certa gente non ha scrupoli nel mortificare quotidianamente la vita di milioni di persone ("sfortunate" direbbero loro) non ci si può aspettare tanto di meglio. Per il famoso detto "chi semina vento raccoglie tempesta...".

[bocha]

a me pare tanto una scoperta dell'acqua calda....ancora vi stupite di queste cose?

[Termopiliano]

a me pare tanto una scoperta dell'acqua calda....ancora vi stupite di queste cose?

Rispondo per me:

Stupire non mi stupisco. Ma resto comunque un tantino sorpreso/deluso di sapere come 1-Le notizie di questi "pastrocchi" siano facilmente reperbili, segno del fatto che i cosiddetti tecnici/potenti non fanno nulla per nasconderlo (se basta un blog o un giornalista per farlo venire a galla). Vuol dire che si sentono talmente inattaccabili o incrollabili da non avere paura di nulla.
2- Una banda di tecnici spaccciata per moralizzatori riesca, almeno nei termini, a apparire ed essere odiosa quanto la banda precedentemente sostituita.


Mi piacerebbe molto vedere le espressioni (o leggere i pensieri) di tutti quelle persone che il giorno della "caduta" del governo Berlusconi erano in piazza a festeggiare. La storia, non solo in Italia, si ripete sempre uguale.

[bocha]

Il male principale dell'italia è proprio il sistema infatti, non tanto le persone....Monti e i suoi hanno tanti scheletri nell'armadio così come i governi precedenti...il classificarli "tecnici" non cambia il loro essere uomini di potere e, come tali, facenti parte del sistema

[Drogato_ di_porno]

Attaccare l’articolo 18 è pura propaganda. L'articolo 18 si applica alle aziende con più di 15 dipendenti, già ora non riguarda 11 milioni di lavoratori, 7 milioni di imprese e quasi 4 milioni di precari. I motivi per cui gli stranieri non investono in Italia sono altri:

- burocrazia insostenibile
- corruzione da paese del terzo mondo (60 mld all'anno di costo) che aumenta il rischio d’impresa. Perchè uno straniero deve competere con Anemone che pagava le troie a Bertolaso?
- criminalità organizzata (lo Stato non ha sovranità sul suo territorio, non ha il controllo militare)
- infrastrutture da terzo mondo
- sistema bancario zeppo di conflitti d'interesse (consigli di amministrazione di banche diverse dove siedono gli stessi soci)
- accesso al credito difficile
- cuneo fiscale allucinante (costo del lavoro altissimo, poco conveniente per le imprese)
- illegalità diffusa e Giustizia inefficiente

Togliamo pure l'articolo 18 e lasciamo il resto: vediamo quanto cazzo di stranieri arrivano...che tristezza

Monti comincia a passare troppo tempo in tv: Fazio, Vespa, Annunziata, Matrix...

[Husker_Du]

perché c'è dignità anche in un curriculum modesto. perché c'è dignità anche nel rilevare il negozio del padre e della madre e lavorare accanto a loro. perché c'è dignità anche nel muoversi con pochissimi soldi, spesso facendo il cameriere, per studiare all'estero o fare esperienza professionale all'estero.
credo fermamente che il mondo reale, e il mondo giovanile, sia molto più avanti dalla percezione che i politici e i tecnici hanno di esso attraverso le rappresentazioni delle associazioni di categoria e/o sindacati.

C'e' molta verita' in quel che dici.

[Drogato_ di_porno]

Qualcuno mi spiega perchè uno straniero deve investire in Italia se occorrono 10 anni per il verdetto del tribunale?

In Italia è pieno di clienti che non pagano le imprese o di imprese che non pagano i fornitori. Se ti rivolgi ai giudici, campa cavallo. Ti conviene accettare poco subito piuttosto che tutto previa causa in tribunale.

oppure fai in nero ma con l'evasione fiscale aumenta il cuneo fiscale (dato che aumenta la tassazione sui lavoratori dipendenti: per fare arrivare 1000 euro in busta paga devi pagarne il triplo).

Cazzo c'entra l'articolo 18 con tutto ciò?

[fender]

quoto Drogato di Porno, mi sembra quello che ragiona in modo economico-politico con più lucidità....

[Drogato_ di_porno]

Ti dico io come funziona fender, lo vedo ogni giorno. Fatti salvi i macellai, i panettieri, i negozi di abbigliamento ecc. che non vengono pagati (il mio panettiere è pieno di clienti che pagano a fine mese). Veniamo alle aziende:

le "piccole medie imprese" (mitiche) non vengono pagate (o sono pagate meno del pattuito) dalle piccole realtà. Come campano? Semplice: si rivalgono sulle grandi aziende. Conoscono un'imprenditrice di una PMI (50 dipendenti) ben immanicata con Chiesa e politici (che provvede ad ungere adeguatamente). Grazie a queste "unzioni" ha ottenuto grossi contratti con una multinazionale. Dato che le altre PMI non la pagano la tizia piazza fatture esorbitanti alla multinazionale ungendo gli "uffici acquisti". Gli impiegati degli "uffici acquisti" hanno il garage nuovo, la macchina nuova, l'allarme nuovo, le caldaie nuove, l'impianto elettrico nuovo (gratis). Una cosa che costa 10 la fattura 1000. La multinazionale paga per gli altri che non pagano

Ditemi cazzo c'entra con l'articolo 18.

[nik978]

In Italia è pieno di clienti che non pagano le imprese o di imprese che non pagano i fornitori. Se ti rivolgi ai giudici, campa cavallo. Ti conviene accettare poco subito piuttosto che tutto previa causa in tribunale.

http://businesspeople.it/Business/Manag ... ina_10835/

Emanuele Plata, presidente di Crai Beijing, paga il fallimento del food center di Pechino Piazza Italia. Per le leggi locali non potrà lasciare il paese finché la società non salderà i suoi creditori

lol