Un arruffapopoli (Grillo) che per anni ha agitato le piazze al grido "Linciamo il PD" adesso spinge come un forsennato per un'alleanza col PD.
Il partito ridotto a covo di serpi pronti a vendere la propria madre per una poltrona.
Il nuovo che avanzava si è rivelato uguale al vecchio
M5s, Di Maio si dimette da capo politico: "Bisogna rifondarsi, i peggiori nemici sono all'interno. Basta pugnalate alle spalle"
Di Maio: "Il fuoco amico grida vendetta"
I peggiori nemici sono all'interno. Sono quelli che lavorano non per il gruppo ma per la loro visibilità". E si toglie un altro sassolino dalle scarpe: "Ho visto che dopo la notizia delle mie dimissioni il titolo di Atlantia è salito in borsa". Ma aggiunge: "È la prova che i mercati non hanno capito nulla di noi. Mi fido di chi verrà dopo di me. E credo che il governo deve andare avanti. I risultati arriveranno. Abbiamo cinque anni di tempo per cambiare il Paese". Tanta l'amarezza nelle parole di Di Maio: "Molti in questi mesi mi hanno accusato di esser stato troppo ingenuo: non mi sento tale ma preferisco passare per ingenuo che essere considerato un imbroglione. E personalmente continuo a pensarlo nonostante i tanti tradimenti". Un discorso spesso interrotto dagli applausi. Pesante il suo j'accuse: "Il fuoco amico grida vendetta. C'è chi ha giocato al tutti contro tutti. Basta pugnalate alle spalle. Chiedo un po' di pudore".