Giulio Tremonti ha scritto:Sono andato a leggermelo. L'art. 34 riguarda "Sanzioni per frodi nell'attestazione delle invalidità derivanti da incidenti".
Quello di cui parliamo l'ho trovato nell'articolo 35, "Obbligo di confronto delle tariffe r.c. auto", e si parla esplicitamente di intermediari.
“1. Gli intermediari che distribuiscono servizi e prodotti assicurativi del ramo assicurativo di danni derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti sono tenuti, prima della sottoscrizione del contratto, a informare il cliente, in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi, anche avvalendosi delle informazioni obbligatoriamente pubblicate dalle imprese di assicurazione sui propri siti internet.”
si scusa,il 35....lo sna mi ha dato un testo diverso
Però siamo messi male se devo spiegarti io come cambierà il tuo lavoro...
...oppure volevi farci credere che fare le rc auto online non sarebbe stato più possibile per tuo tornaconto
giusto perchè è vero che sono rincoglionito ma non così tanto.....
Scrive Repubblica:
Il comunicato stampa diramato lo scorso venerdì dalla Presidenza del consiglio recitava testualmente – in merito all'art. 34 del decreto, sull'obbligo di confronto delle tariffe Rca – quanto segue: «L'articolo vieta alle compagnie assicurative la distribuzione dei prodotti o servizi ai clienti finali, disponendo, nel contempo, che i distributori offrano ai clienti prodotti e servizi assicurativi di più compagnie. Previste sanzioni per le compagnie assicurative che limitano, di fatto o con previsioni contrattuali, la libertà dell'agente nell'offrire servizi e prodotti ritenuti più adeguati». Ciò a dimostrazione del fatto che le iniziali intenzioni del governo in tema di plurimandato erano diverse rispetto a quanto espresso nel testo definitivo del decreto liberalizzazioni pubblicato ieri in G.U.
GOVERNO MONTI. FINISCE LA POLITICA, E CI LASCIA SOLI
Molti applaudono al governo Monti se non altro perché titilla quella che è una loro vecchia passione: la fine della politica. Dopo 15 anni in cui "politica" ha significato solo raccomandati, mafiosi, intrallazzi ed escort, si tratta di un punto di vista comprensibile. La parola stessa è diventata sinonimo di pratiche talmente disgustose da non volerne più sentire parlare.
Però, un governo deve governare. E governare significa occuparsi di un Paese, e non solo dei suoi debiti, della finanza, di accontentare supinamente gli alleati e obbedire alla volontà dei diktat internazionali. Non mi sembra che questo governo stia facendo molto più del precedente, per quanto riguarda il Paese. Dirò di più: mi sembrano una confraternita di asceti dediti solo all'attuazione di un programma già scritto da qualcun altro, che attraversano il momento storico italiano conservando saldi i propri paraocchi.
Nella foto: Uno dei feriti durante gli scontri tra pescatori e forze dell'ordine alla manifestazione a Montecitorio ieri, a Roma
Non so se avete notato: solo nell'ultimo mese si è verificato uno dei più grandi naufragi della Storia, e una rivolta nazionale senza precedenti (per fortuna il terremoto non ha fatto danni). Qualcuno ha visto un ministro in prima fila nella gestione di queste emergenze? Accadono nel Paese che dovrebbero governare, sapete. Era ridicolo Berlusconi a girare per l'Aquila promettendo dentiere, ma mi pervade angoscia nel constatare come questi robot se ne freghino bellamente di ciò che accade. Non li riguarda, loro si occupano solo di spread. Siamo completamente soli.
E a mio avviso, non hanno neppure alcun merito. Credete davvero che siano dei geni capaci di mettere in opera una riforma delle pensioni in una settimana, un decreto liberalizzazioni in un mese, e una riforma del lavoro in un altro mese? No, non sono gente seria "che fa i fatti": questa roba era già pronta da un pezzo. Già pronta nero su bianco, serviva solo una faccia di marmo in grado di farsela votare, magari con qualche precedente trattativa a porte chiuse con lobby e parti sociali come nella migliore tradizione dei burocrati europei.
Auguriamoci che non succeda nient'altro, perché dovremo confidare solo sull'organizzazione dei Vigili del Fuoco, delle Capitanerie, della Protezione Civile, di tutto quello che già esiste e che si spera sia ancora ben gestito. Chi governa non sa neppure che esistiamo.
O forse sì: ora che ci penso qualcosa hanno fatto. Mentre la rivolta mette a ferro e fuoco l'Italia intera, sono andati ad arrestare i NoTAV che per una volta se ne stavano buoni. Una presenza di spirito davvero unica.
Equitalia pignora 6 case a Milano all'attore Laurenti
Agenzia Entrate contesta mancato pagamento di 2 milioni di euro di imposte
MILANO -
Equitalia ha disposto il pignoramento di 6 appartamenti in zona Corso Buenos Aires a Milano del comico Luca Laurenti. Lo riferisce Repubblica nelle pagine di cronaca milanese.
L'Agenzia delle entrate contesta a Laurenti il mancato pagamento di due milioni di euro di imposte Irap tra il 2000 e il 2005.
Si tratta di tasse dichiarate e non versate per un contenzioso avviato con la moglie nel 2007.
In primo grado i legali di Luca Laurenti hanno sostenuto che l'imposta regionale per le attività produttive prevista per i liberi professionisti non riguarda quella del comico perché non dispone di un'organizzazione professionale come quelle che, per esempio, reggono studi di avvocati e commercialisti.
La tesi è stata soccombente in primo grado e ora ci sarà la decisione d'appello. Se la sentenza dovesse diventare definitiva gli appartamenti potrebbero essere messi all'asta
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
federicoweb ha scritto:Equitalia pignora 6 case a Milano all'attore Laurenti
Agenzia Entrate contesta mancato pagamento di 2 milioni di euro di imposte
MILANO -
Equitalia ha disposto il pignoramento di 6 appartamenti in zona Corso Buenos Aires a Milano del comico Luca Laurenti. Lo riferisce Repubblica nelle pagine di cronaca milanese.
L'Agenzia delle entrate contesta a Laurenti il mancato pagamento di due milioni di euro di imposte Irap tra il 2000 e il 2005.
Si tratta di tasse dichiarate e non versate per un contenzioso avviato con la moglie nel 2007.
In primo grado i legali di Luca Laurenti hanno sostenuto che l'imposta regionale per le attività produttive prevista per i liberi professionisti non riguarda quella del comico perché non dispone di un'organizzazione professionale come quelle che, per esempio, reggono studi di avvocati e commercialisti.
La tesi è stata soccombente in primo grado e ora ci sarà la decisione d'appello. Se la sentenza dovesse diventare definitiva gli appartamenti potrebbero essere messi all'asta
STATO bastardo, soccombente per l'IRAP un attore che evidentemente non dispone di ufficio e impiegati quando è stata data ragione a migliaia di partite IVA?
STATO LADRO
STATO
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
Giulio Tremonti ha scritto:Sono andato a leggermelo. L'art. 34 riguarda "Sanzioni per frodi nell'attestazione delle invalidità derivanti da incidenti".
Quello di cui parliamo l'ho trovato nell'articolo 35, "Obbligo di confronto delle tariffe r.c. auto", e si parla esplicitamente di intermediari.
“1. Gli intermediari che distribuiscono servizi e prodotti assicurativi del ramo assicurativo di danni derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti sono tenuti, prima della sottoscrizione del contratto, a informare il cliente, in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi, anche avvalendosi delle informazioni obbligatoriamente pubblicate dalle imprese di assicurazione sui propri siti internet.”
si scusa,il 35....lo sna mi ha dato un testo diverso
Però siamo messi male se devo spiegarti io come cambierà il tuo lavoro...
...oppure volevi farci credere che fare le rc auto online non sarebbe stato più possibile per tuo tornaconto
giusto perchè è vero che sono rincoglionito ma non così tanto.....
Scrive Repubblica:
Il comunicato stampa diramato lo scorso venerdì dalla Presidenza del consiglio recitava testualmente – in merito all'art. 34 del decreto, sull'obbligo di confronto delle tariffe Rca – quanto segue: «L'articolo vieta alle compagnie assicurative la distribuzione dei prodotti o servizi ai clienti finali, disponendo, nel contempo, che i distributori offrano ai clienti prodotti e servizi assicurativi di più compagnie. Previste sanzioni per le compagnie assicurative che limitano, di fatto o con previsioni contrattuali, la libertà dell'agente nell'offrire servizi e prodotti ritenuti più adeguati». Ciò a dimostrazione del fatto che le iniziali intenzioni del governo in tema di plurimandato erano diverse rispetto a quanto espresso nel testo definitivo del decreto liberalizzazioni pubblicato ieri in G.U.
REPUBBLICA
I comunicati stampa del governo li trovi qui. Il giorno 20 il governo ha diramato tre comunicati. Quello che ci interessa è il Consiglio dei Ministri n.11.
Sezione F, punto 6.
“6. Obbligo di confronto delle tariffe r.c. auto – Gli intermediari che distribuiscono servizi e prodotti assicurativi del rao assicurativo di danni derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti sono tenuti, prima della sottoscrizione del contratto, a informare il cliente, in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi, anche avvalendosi delle informazioni obbligatoriamente pubblicate dalle imprese di assicurazione sui propri siti internet. Sono inoltre previste sanzioni per le compagnie assicurative che limitano, di fatto o con previsioni contrattuali, la libertà dell’agente nell’offrire servizi e prodotti ritenuti più adeguati.”
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
Noto ora che il 19, quindi prima dell'uscita del decreto, già sostenevi questa cosa.
bocha ha scritto:Allora, le compagnie avranno uno scossone non da poco, le polizze online non potranno più essere vendute direttamene ma tramite un intermediario [...]
Probabilmente ti sei fatto fuorviare da indiscezioni giornalistiche che circolavano prima del cdm.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
Mi viene da vomitare "Due Italie, una che paga e una che non paga".
E questa frase, detta da uno dei tanti ladroni...ma DioTube, quanto mi fanno incazzare queste cose.
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
El Diablo ha scritto:C'è qualcuno qui che difende Castelli?
Esiste un solo essere umano che abbia il coraggio di difenderlo?
uno ci sarebbe, ma è occupato a difendere laurenti...
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
El Diablo ha scritto:C'è qualcuno qui che difende Castelli?
Esiste un solo essere umano che abbia il coraggio di difenderlo?
Il problema di Castelli non è tanto quello che dice, infatti che alcune fabbriche ed enti siano dei carrozzoni per fare posti di lavoro a UFO, sopratutto qua al Sud è un dato di fatto. Nell'impostazione liberale dell'economia andrebbero tagliate per fare posto ad attività realmente produttive. Il problema sta nel fatto che Castelli vorrebbe chiudere solo i carrozzoni del SUD e invece va a protestare insieme a Borghezio & company quando vogliono chiudere i carrozzoni del NORD che producono zero, come FINCANTIERI a Genova, ENI a Venezia e tantissime altre. Questo chiamasi POPULISMO e pure della più becera specie.