cicciuzzo ha scritto:è veramente impressionante questo attaccare il PD (non Renzi, ma il PD) prima, dopo, sempre e comunque. anche a leggere quest'ultimo post c'è un misto di arroganza ed ignoranza totale (raccogliete il monito di Mattarella, mettetevi a disposizione ovvero votate la vostra estinzione nell'interesse della nazione....). secondo me le nuove camere voteranno una legge che promulgherà l'abolizione del PD. E comunque caro Salieri, un elettore 5stelle che per anni la mena (perchè l'avrà letto sui social come meme) che i famosi 80 euro è un qualcosa che va ad una categoria diversa dalla sua (i dipendenti) e scopre ad urne chiuse che così non è....beh, possiamo dire che ha un deficit di conoscenza? oppure è tutto renzimmerda che è più semplice?
ps: ti anticipo. sono usciti fuori degli studi, il PD vince nei ceti medio-alti della popolazione. ma non è che volevano ulteriormente affamare il "popolo", forse avevano in mente ricette più compatibili e logiche.....
TD ha scritto:Salieri D'Amato ha scritto:cicciuzzo ha scritto:
battute a parte, quanti saranno gli elettori che hanno un minimo di consapevolezza e conoscenza di leggi e programmi politici? io credo che, se va bene, non si vada oltre un quinto degli aventi diritto?
Si, stimerei un quinto ... circa un 19% per la precisione.

si ma comunque un'ignoranza di fondo c'è e spiace a dirlo io l'ho notata più tra i giovani
proprio l'altra mattina al bar è partita una discussione post voto in cui due giovani elettori della Lega si chiedevano perché Salvini non fosse già al governo, uno lì al bar ha fatto una veloce spiegazione delle tempistiche e dei passaggi che ci saranno per l'insediamento del nuovo parlamento, questi erano totalmente allo scuro di queste dinamiche, compreso il fatto che il nuovo governo dovrà ottenere la fiducia dalle due camere, loro credevano che il voto del 4 bastasse e avanzasse, ora quei due erano della lega ma credo che sia un'ignoranza diffusa
La mia era una battuta. Sono d'accordissimo che tra gli elettori (cioè nella popolazione per inciso) esiste un'ignoranza di fondo, quelli consapevoli e informati sono una minoranza, ma che distribuirei tra tutti i partiti, non mi sembra vi siano partiti d'elite.
Ovviamente i più disinformati sono i molto giovani, gli anziani e chi ha pochi titoli di studio, quindi chi ha un'elettorato dove prevalgono queste categorie ha un'elettorato mediamente più disinformato.
Però se andiamo a fare un'alisi di più ampio spettro noteremo che anche tra gli "informati" pochi sono informati criticamente, molti ripeteranno a pappagallo o quasi quei quattro concetti che leggono o che vengono sbandierati dai politici, e presteranno voce a quella parte politica che meglio si confà alla loro indole, a principi e ideologie che pensano di dover seguire (seppur fumosi e solo sulla carta), al loro interesse di bottega o semplicemente perchè più convincente.
Restringendosi ancora di più il campo, arriviamo quindi agli elettori informati e perfettamente consapevoli dei meccanismi politici e delle peculiarita intrinseche dei vari partiti, capaci di dare un giudizio sui vari provvedimenti. Ma anche tra questi il voto sarà sempre influenzato dalla loro collocazione economica e sociale, per cui voteranno per proprio interesse e tornaconto personale. Voto di protesta compreso.
Fuori da questo schema ne rimangono veramente pochi. Tra questi votanti liberi, senza preconcetti, che guardano essenzialmente al bene comune sono entità trascurabili, .... gli altri sono i politici!
PS: che il PD vinca tra i ceti medio alti è comprensibilissimo, chi ha interesse ha mantenere il proprio status quo vota solitamente per chi è al governo, non va a cercare "pericolose" alternative. Tra l'altro, se il grafico quì mostrato è corretto, il PD fa buoni numeri anche tra gli anziani, e in Italia gli anziani pensionati ormai a ragion veduta possono essere considerati ceto medio alto.
E questo senza che si debba parlare di voto di maggior valore.
Come vedete tutto è relativo, basta guardare le cose da una diversa angolazione e si trova conferma a tutto quello che ci interessa. E ci appare chiaramente la prova provata che abbiamo ragione "noi". Sempre.