[O.T.] Libri consigliati?
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
io ho ancora l'asciugamano in borsa da ieri!
Re: [O.T.] Libri consigliati?

¿Cuándo empezó esto que ahora va a terminar con mi asesinato?
Racconto allegorico di Ernesto Sabato ambientato a Buenos Aires, in una realtà popolata da ciechi.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Non molto lontano da "Cecità" di Saramago, allora...cytherea ha scritto:
¿Cuándo empezó esto que ahora va a terminar con mi asesinato?
Racconto allegorico di Ernesto Sabato ambientato a Buenos Aires, in una realtà popolata da ciechi.
"Una società di persone che non sognano non potrebbe esistere. Sarebbero morti in due settimane."
William S. Burroughs
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Non ho letto il libro di Saramago, ma dalle informazioni che si trovano in rete vedo che è un testo recente: 1ma edizione 1995.ASSBANGER ha scritto:Non molto lontano da "Cecità" di Saramago, allora...cytherea ha scritto:
¿Cuándo empezó esto que ahora va a terminar con mi asesinato?
Racconto allegorico di Ernesto Sabato ambientato a Buenos Aires, in una realtà popolata da ciechi.
Il testo di Ernesto Sabato, contenuto nel romanzo "Sobre héros y tumbas", è edito nel 1961. Da quello che leggo su Wiki ci sono delle analogie tra i due testi, ma la trama è diversa.
A Buenos Aires i mendicanti ciechi vendevano, nella metropolitana, le bacchette per i colletti delle camicie.
Questo dettaglio di costume locale, che è di per sé curioso, è il sottotesto di una vicenda in cui l'autore immagina l'esitentenza di una setta segreta di ciechi che, a livello universale, cospirano contro l'umanità.
Re: [O.T.] Libri consigliati?
Così si sconfigge la Mafia altro che prefetti di ferro o di latta!

P.S.
Sopra Eroi e Tombe libro tremendo un pozzo di disperazione infinita.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
concordo Dostumdostum ha scritto:
P.S.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Niente italiano vero?cytherea ha scritto: ¿Cuándo empezó esto que ahora va a terminar con mi asesinato?
Racconto allegorico di Ernesto Sabato ambientato a Buenos Aires, in una realtà popolata da ciechi.
c è sempre tanta musica nell' aria -- a cup of tea would restore my normality-- “Non vi è alcuna strada che porta alla pace: la pace è la via” nulla contro l'utente Tenz
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
"Il giorno dei trifidi" di John Wyndham è del 1951, il filo conduttore è lo stesso anche se l'ambientazione è diversa. Qui siamo a Londra, una pioggia di meteoriti rende l'umanità cieca, salvo i pochi fortunati che per puro caso non vi hanno assistito. Mentre il mondo va in rovina, immerso in una terribile lotta per la sopravvivenza che scatena i peggiori istinti, diventa sempre più concreta la minaccia dei "trifidi", una specie aliena di tipo 'vegetale' dotata di intelligenza collettiva.cytherea ha scritto:Non ho letto il libro di Saramago, ma dalle informazioni che si trovano in rete vedo che è un testo recente: 1ma edizione 1995.ASSBANGER ha scritto:Non molto lontano da "Cecità" di Saramago, allora...cytherea ha scritto:
¿Cuándo empezó esto que ahora va a terminar con mi asesinato?
Racconto allegorico di Ernesto Sabato ambientato a Buenos Aires, in una realtà popolata da ciechi.
Il testo di Ernesto Sabato, contenuto nel romanzo "Sobre héros y tumbas", è edito nel 1961. Da quello che leggo su Wiki ci sono delle analogie tra i due testi, ma la trama è diversa.
A Buenos Aires i mendicanti ciechi vendevano, nella metropolitana, le bacchette per i colletti delle camicie.
Questo dettaglio di costume locale, che è di per sé curioso, è il sottotesto di una vicenda in cui l'autore immagina l'esitentenza di una setta segreta di ciechi che, a livello universale, cospirano contro l'umanità.
Un libro non perfetto e anche alquanto datato, ma di notevole fascino.

"Beato chi, semplice, si libra sulla vita e intende il linguaggio dei fiori e delle cose mute"
"Mani, recate grappoli o veleni?"
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
«Io, vergine di ferro voglio offrirmi ad Ahmadinejad»
La padovana Silvia Valerio, universitaria al primo anno di Lettere, esordisce con un libro che è già un caso: «Vi spiego perché lo desidero»
«Io, vergine di ferro voglio offrirmi ad Ahmadinejad»
Scrittrice, illibata: adoro quel Presidente
PADOVA — Dice di esserne attratta «perché non si adegua al regime della via di mezzo, perché non si riempie la bocca di parole come diritti dignità sussidi pace quiete libertà, perché è l’ultimo eretico del nostro tempo, perché nega l’olocausto e pensa di usare l’atomica, perché mette a tacere l’opposizione, perché minaccia l’America, perché non concede alle donne di sentire il vento tra i capelli e si permette sempre di ribattere con quel sorriso di sprezzatura alle smorfie contrite e indignate di uomini d’ogni colore e forza». E, ad abudantiam, perché lo trova sensuale. Lui è naturalmente Mahmud Ahmadinejad, l'ultracoservatore presidente iraniano. Lei, invece, non è Eva Braun.
E’ Silvia Valerio, avvenente diciannovenne padovana che ambirebbe a conquistare l’altra metà del cielo nero. Provocazione? Sete di successo? Strategia spinta di marketing, considerato che ha tradotto la sua aspirazione in un libro che è già un caso editoriale oltre che un’unghiata al lettore? «Ma no, se avessi voluto provocare avrei scelto Bin Laden, e invece ame piace lui. Vorrei offirgli il mio fiore ancora puro. Mi piace il suo anticonformismo, anche la sua voce, la mimica trattenuta, l’intonazione ferma e calma, da impassibile appassionato». E giù lodi sperticate, miscelando ammiccamenti civettuoli a una prosa ricca e dissacrante: «No! Un fascista! protesterà adesso la stragrande maggioranza. Un fascista che vuole estendere a tutto il globo il credo islamico. Che ha usato brogli e alleanze per arrivare al potere. L’opinione pubblica, d’altro canto, non fa altro che dare dei fascisti a tutti quelli che non la pensano come lei. Fra un po’, se già non l’hanno fatto, daranno del fascista ad Alessandro Magno, pure lui
voleva estendere il modello macedone a tutto l’orbe, ha conquistato in lungo e in largo, ha ammazzato tutti gli oppositori e ha imposto la proskynesis come atto a lui dovuto in quanto figlio di Dio. Più fascista di così. A Tiberio, Caligola, Nerone, l’omicidio di Ottavia non ha paragone con il delitto Matteotti. E vogliamo parlare di Vespasiano, "il principe è svincolato dalla leggi", di quel naziskin di Tito, di Domiziano "dominus et deus". E, proseguendo, di Traiano e di Marco Aurelio e l’eccidio di Lione».
Anticristiana, maliziosa, antiborghese, saccente e spiazzante, senz’altro coraggiosa, Silvia Valerio è un po’ figlia di sua sorella, la quale si chiama Anna K Valerio, ha 29 anni, è direttore della collana erotica di Ar e passa alle cronache come la musa di Freda oltre che massima interprete italiana di Nietzsche. Da lei ha imparato molto. Silvia Valerio garantisce anche sull’usura: «Sono una vergine di ferro». E ironizza immaginandosi come una «meravigliosa macchina da tortura» e cercando la fiaba: «Voglio un tappeto magico ma non quello stupido dei film di Disney. L’impresa andrebbe studiata con cura. Desidero un’entrata in scena degna di Cleopatra. L’importante è arrivare a destinazione, capovolgendo l’Itaca di Kavafis che ormai è stata adottata, a distanza e non, da tutte le agenzie turistiche».
Una pazza? Boh, lo vuole. E per giustificare la scelta, ricorda le puntuali delusioni dei maschi italiani, dal suo maestro cinquantenne di tango, incontrato dopo aver messo piede in una milonga e liquidato di lì a breve «perché inconsistente », al suo professore di filosofia, «prigioniero di se stesso e incapace di sostenere certi sguardi, anche se talvolta mi faceva respirare l’aria di Tebe». Domande: Ahmadinejad non vuole scrittrici nel suo paese, come farai? «Non farò la scrittrice, in un mondo dove non c’è molto di cui lamentarsi si può anche rinunciare a scrivere». Il velo? «Lo metterò di sicuro, non mi risulta che sia pesante né provochi cefalee, non capisco tutta questa indignazione delle donne. Ci sono problemi ben peggiori del velo». E le gambe? «Saranno solo per lui, come il resto. Signor presidente, gliela offro...». S’offre, con l’apostrofo.
Foto da vedere
http://www.rivieraoggi.it/2010/04/02/90 ... -italiana/
La padovana Silvia Valerio, universitaria al primo anno di Lettere, esordisce con un libro che è già un caso: «Vi spiego perché lo desidero»
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Scrittrice, illibata: adoro quel Presidente
PADOVA — Dice di esserne attratta «perché non si adegua al regime della via di mezzo, perché non si riempie la bocca di parole come diritti dignità sussidi pace quiete libertà, perché è l’ultimo eretico del nostro tempo, perché nega l’olocausto e pensa di usare l’atomica, perché mette a tacere l’opposizione, perché minaccia l’America, perché non concede alle donne di sentire il vento tra i capelli e si permette sempre di ribattere con quel sorriso di sprezzatura alle smorfie contrite e indignate di uomini d’ogni colore e forza». E, ad abudantiam, perché lo trova sensuale. Lui è naturalmente Mahmud Ahmadinejad, l'ultracoservatore presidente iraniano. Lei, invece, non è Eva Braun.
E’ Silvia Valerio, avvenente diciannovenne padovana che ambirebbe a conquistare l’altra metà del cielo nero. Provocazione? Sete di successo? Strategia spinta di marketing, considerato che ha tradotto la sua aspirazione in un libro che è già un caso editoriale oltre che un’unghiata al lettore? «Ma no, se avessi voluto provocare avrei scelto Bin Laden, e invece ame piace lui. Vorrei offirgli il mio fiore ancora puro. Mi piace il suo anticonformismo, anche la sua voce, la mimica trattenuta, l’intonazione ferma e calma, da impassibile appassionato». E giù lodi sperticate, miscelando ammiccamenti civettuoli a una prosa ricca e dissacrante: «No! Un fascista! protesterà adesso la stragrande maggioranza. Un fascista che vuole estendere a tutto il globo il credo islamico. Che ha usato brogli e alleanze per arrivare al potere. L’opinione pubblica, d’altro canto, non fa altro che dare dei fascisti a tutti quelli che non la pensano come lei. Fra un po’, se già non l’hanno fatto, daranno del fascista ad Alessandro Magno, pure lui
voleva estendere il modello macedone a tutto l’orbe, ha conquistato in lungo e in largo, ha ammazzato tutti gli oppositori e ha imposto la proskynesis come atto a lui dovuto in quanto figlio di Dio. Più fascista di così. A Tiberio, Caligola, Nerone, l’omicidio di Ottavia non ha paragone con il delitto Matteotti. E vogliamo parlare di Vespasiano, "il principe è svincolato dalla leggi", di quel naziskin di Tito, di Domiziano "dominus et deus". E, proseguendo, di Traiano e di Marco Aurelio e l’eccidio di Lione».
Anticristiana, maliziosa, antiborghese, saccente e spiazzante, senz’altro coraggiosa, Silvia Valerio è un po’ figlia di sua sorella, la quale si chiama Anna K Valerio, ha 29 anni, è direttore della collana erotica di Ar e passa alle cronache come la musa di Freda oltre che massima interprete italiana di Nietzsche. Da lei ha imparato molto. Silvia Valerio garantisce anche sull’usura: «Sono una vergine di ferro». E ironizza immaginandosi come una «meravigliosa macchina da tortura» e cercando la fiaba: «Voglio un tappeto magico ma non quello stupido dei film di Disney. L’impresa andrebbe studiata con cura. Desidero un’entrata in scena degna di Cleopatra. L’importante è arrivare a destinazione, capovolgendo l’Itaca di Kavafis che ormai è stata adottata, a distanza e non, da tutte le agenzie turistiche».
Una pazza? Boh, lo vuole. E per giustificare la scelta, ricorda le puntuali delusioni dei maschi italiani, dal suo maestro cinquantenne di tango, incontrato dopo aver messo piede in una milonga e liquidato di lì a breve «perché inconsistente », al suo professore di filosofia, «prigioniero di se stesso e incapace di sostenere certi sguardi, anche se talvolta mi faceva respirare l’aria di Tebe». Domande: Ahmadinejad non vuole scrittrici nel suo paese, come farai? «Non farò la scrittrice, in un mondo dove non c’è molto di cui lamentarsi si può anche rinunciare a scrivere». Il velo? «Lo metterò di sicuro, non mi risulta che sia pesante né provochi cefalee, non capisco tutta questa indignazione delle donne. Ci sono problemi ben peggiori del velo». E le gambe? «Saranno solo per lui, come il resto. Signor presidente, gliela offro...». S’offre, con l’apostrofo.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Sempre un gran capolavoro. Riassume in parte la mia vita negli ultimi anni...

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_deserto ... _(romanzo)

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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Pensavo fosse una malattia mentale circoscritta a PompeiOSCAR VENEZIA ha scritto:«Io, vergine di ferro voglio offrirmi ad Ahmadinejad»
La padovana Silvia Valerio, universitaria al primo anno di Lettere, esordisce con un libro che è già un caso: «Vi spiego perché lo desidero»
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PADOVA — Dice di esserne attratta «perché non si adegua al regime della via di mezzo, perché non si riempie la bocca di parole come diritti dignità sussidi pace quiete libertà, perché è l’ultimo eretico del nostro tempo, perché nega l’olocausto e pensa di usare l’atomica, perché mette a tacere l’opposizione, perché minaccia l’America, perché non concede alle donne di sentire il vento tra i capelli e si permette sempre di ribattere con quel sorriso di sprezzatura alle smorfie contrite e indignate di uomini d’ogni colore e forza». E, ad abudantiam, perché lo trova sensuale. Lui è naturalmente Mahmud Ahmadinejad, l'ultracoservatore presidente iraniano. Lei, invece, non è Eva Braun.
E’ Silvia Valerio, avvenente diciannovenne padovana che ambirebbe a conquistare l’altra metà del cielo nero. Provocazione? Sete di successo? Strategia spinta di marketing, considerato che ha tradotto la sua aspirazione in un libro che è già un caso editoriale oltre che un’unghiata al lettore? «Ma no, se avessi voluto provocare avrei scelto Bin Laden, e invece ame piace lui. Vorrei offirgli il mio fiore ancora puro. Mi piace il suo anticonformismo, anche la sua voce, la mimica trattenuta, l’intonazione ferma e calma, da impassibile appassionato». E giù lodi sperticate, miscelando ammiccamenti civettuoli a una prosa ricca e dissacrante: «No! Un fascista! protesterà adesso la stragrande maggioranza. Un fascista che vuole estendere a tutto il globo il credo islamico. Che ha usato brogli e alleanze per arrivare al potere. L’opinione pubblica, d’altro canto, non fa altro che dare dei fascisti a tutti quelli che non la pensano come lei. Fra un po’, se già non l’hanno fatto, daranno del fascista ad Alessandro Magno, pure lui
voleva estendere il modello macedone a tutto l’orbe, ha conquistato in lungo e in largo, ha ammazzato tutti gli oppositori e ha imposto la proskynesis come atto a lui dovuto in quanto figlio di Dio. Più fascista di così. A Tiberio, Caligola, Nerone, l’omicidio di Ottavia non ha paragone con il delitto Matteotti. E vogliamo parlare di Vespasiano, "il principe è svincolato dalla leggi", di quel naziskin di Tito, di Domiziano "dominus et deus". E, proseguendo, di Traiano e di Marco Aurelio e l’eccidio di Lione».
Anticristiana, maliziosa, antiborghese, saccente e spiazzante, senz’altro coraggiosa, Silvia Valerio è un po’ figlia di sua sorella, la quale si chiama Anna K Valerio, ha 29 anni, è direttore della collana erotica di Ar e passa alle cronache come la musa di Freda oltre che massima interprete italiana di Nietzsche. Da lei ha imparato molto. Silvia Valerio garantisce anche sull’usura: «Sono una vergine di ferro». E ironizza immaginandosi come una «meravigliosa macchina da tortura» e cercando la fiaba: «Voglio un tappeto magico ma non quello stupido dei film di Disney. L’impresa andrebbe studiata con cura. Desidero un’entrata in scena degna di Cleopatra. L’importante è arrivare a destinazione, capovolgendo l’Itaca di Kavafis che ormai è stata adottata, a distanza e non, da tutte le agenzie turistiche».
Una pazza? Boh, lo vuole. E per giustificare la scelta, ricorda le puntuali delusioni dei maschi italiani, dal suo maestro cinquantenne di tango, incontrato dopo aver messo piede in una milonga e liquidato di lì a breve «perché inconsistente », al suo professore di filosofia, «prigioniero di se stesso e incapace di sostenere certi sguardi, anche se talvolta mi faceva respirare l’aria di Tebe». Domande: Ahmadinejad non vuole scrittrici nel suo paese, come farai? «Non farò la scrittrice, in un mondo dove non c’è molto di cui lamentarsi si può anche rinunciare a scrivere». Il velo? «Lo metterò di sicuro, non mi risulta che sia pesante né provochi cefalee, non capisco tutta questa indignazione delle donne. Ci sono problemi ben peggiori del velo». E le gambe? «Saranno solo per lui, come il resto. Signor presidente, gliela offro...». S’offre, con l’apostrofo.
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Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
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Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
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Reportage sulla Rivoluzione cubana e sull'incontro con Che Guevara.

I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra
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IO TI FOTTO
come l'itaGliano fotte gli altri ( e se stesso )
http://www.ilpaesedeifurbi.it/2010/11/l ... talia.html

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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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ziggy7 ha scritto:Niente italiano vero?cytherea ha scritto: ¿Cuándo empezó esto que ahora va a terminar con mi asesinato?
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Sembra di sì, edizione Einaudi.
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