Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

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Gargarozzo
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1966 Messaggio da Gargarozzo »

[Scopri]Spoiler
manigliasferica ha scritto:
08/01/2021, 15:27
Gargarozzo ha scritto:
08/01/2021, 14:58
Gerda ha scritto:
08/01/2021, 9:52
Gargarozzo ha scritto:
08/01/2021, 7:28
Voi lo bevete politically correct il caffé? 8)
Già al mattino?
Ci prendo sempre un BORSCIaming dopo.
Ultimamente ho scoperto il liquore al caffé della Chouffe (i birrai con lo gnometto nell'etichetta).
Sembra il Borghetti, ma meglio.

P. S. Per gnometto intendevo l'etnia, non l'altezza. 8)
E per etichetta non intendevo piccola etica.

che buona quella birra.
e le bottiglie con gli gnometti sono così carine e particolari.


Adoro il Belgio birrofilo.
Stra adoro i monaci trappisti.
E tra le birre trappiste, venero la Rochefort, la Chimay e la Orval, ma faccio sesso solo con la Westvleteren.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.

manigliasferica
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1967 Messaggio da manigliasferica »

cera il topic delle birra.
magari riuppiamolo.
la Orval buona!!

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Gerda
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1968 Messaggio da Gerda »

Gargarozzo ha scritto:
08/01/2021, 15:17
P. S. Avete mai pisciato per sbaglio sopra ad unp gnomo, mentre raccoglievate funghi nei boschi? 8)
Mai per sbaglio, sempre mirando.
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"

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Gargarozzo
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1969 Messaggio da Gargarozzo »

Gerda ha scritto:
08/01/2021, 15:53
Gargarozzo ha scritto:
08/01/2021, 15:17
P. S. Avete mai pisciato per sbaglio sopra ad unp gnomo, mentre raccoglievate funghi nei boschi? 8)
Mai per sbaglio, sempre mirando.
Don't eat the yellow gnome
(tripla citazione)

Amicus Plato,
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1970 Messaggio da SoTTO di nove »

GeishaBalls ha scritto:
08/01/2021, 15:06
Faccio un esempio. Se uno dice: “la sorella di Gino è fidanzata con un negro” non è solo che la parola è odiosa ma mettere quella caratteristica come più importante è significativa di altre. La sorella di Gino è fidanzata magari con un uomo che è idraulico / milanese / trentenne / poliglotta / laureato in economia...
Premesso che imho questo esempio non c'entra un cazzo con il giusto discorso che stavi portando avanti insieme a Geisha io voglio puntualizzare una cosa.

Per me quella frase (usando nero e non negro per evitare che si sposti il discorso su un piano dispregiativo che non c'entra nulla) quella frase non ha nulla di sbagliato.

Fino a che fidanzarsi con un nero rimane una eccezione è normale farlo presente in una normale chiacchierata tra amici.
Insomma, se una mia amica si dovesse fidanzare con una persona di colore io non direi "si è fidanzata con un nero" perchè voglio essere dispregiativo. Lo sottolineo solamente perchè non è cosa da tutti i giorni. e dalle mie parti la caratteristica di essere di colore rimane prevalente sul resto. Magari poi aggiungi altri particolari ma non ci vedo nulla di male nel mettere in primo piano il colore della pelle. (CHE NON E' UN DIFETTO)

Se te lo consideri sbagliato è solo perchè ci vedi continuamente un retro pensiero razzista. Per te una caratteristica (come la chiami te) qualunque essa sia diventa motivo per essere taciuta. Perchè TE la ritieni offensiva. O magari solo non rilevante.
Per me in una chiacchierata tra amici diventa rilevante come tante altre caratteristiche.
Ma nello stesso modo io se dovessi venire a sapere che la mia amica si è fidanzata con un riccone direi "si è fidanzata con un riccone".
Perchè anche questo è una particolarità. Non si vede tutti i giorni una amica che si fidanza con un riccone. Perchè i ricconi, come le persone di colore qua in Italia sono ancora una minoranza che rende la notizia rilevante per l'interlocutore.
Se fosse pure nero inserirei nella frase entrambe le particolarità.

Persino se si fidanzasse con un milanese direi "si è fidanzata con un milanese" visto che dalle mie parti sono anni che nessuna si fidanza con un milanese.

Quindi Geisha non è questione di trattare la caratteristica "nero" meglio o peggio di altre. Dipende tutto dal contesto.
Troverei superfluo dire "si è fidanzata con un nero" se vivessimo entrambi a New York. Più semplicemente nella chiacchierata con l'interlocutore magari la prima domanda alla notizia (si è fidanzata) sarebbe: Chi è? Direi un nero, ben piazzato, bell'uomo, che fa l'idraulico a Manatthan.

Questa paura di caratterizzare le persone lo vedo molto integralista da parte tua.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1971 Messaggio da GiarneseUmnberto »

ma geisha manca di comprensione logica del testo.

Vive in un mondo alternativo, secondo lui la pubblicità dei gioielli pandora,
Immagine


che davano in loop sotto Natale, del tizio di colore nero che va a comprare i gioielli per la ragazza e con tutti i sfigatelli che per strada gli fanno le feste, con la musichetta del cazzo, lui pensa che questo succede veramente in Italia, che è una cosa normale in Italia :lol: che veramente il marocchino va in gioielleria e compra i gioielli per la sua ragazza. In Italia :lol:
:lol:



da qui nasce la turbazione di gheisha sul fatto di non capire che certe dinamiche come quella della parola negro, vanno contestualizzate al territorio di appartenenza, dove effettivamente è una cosa normale del marocchino che va in gioielleria e acquista gioielli :lol: . Il voler esportare il politically correct ammerigano su un territorio che ha un'altra realtà è ridicolo.

In Italia sarebbe credibile una pubblicità del genere solo se si fosse trattato un giocatore di calcio, lì sarebbe stato credibile, in Italia

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1972 Messaggio da GiarneseUmnberto »

SoTTO di nove ha scritto:
08/01/2021, 16:52



Questa paura di caratterizzare le persone lo vedo molto integralista da parte tua.
concordo, se una mia paesana ha sposato uno del norde, noi diciamo che si è presa il polentone ma in dialetto abbiamo termini molto più dispregiativi per classificare certe unioni ecc ecc come quelli del nord direbbero terrone ecc.. in futuro magari vorrebbero instituire la galera per determinate questioni, vai a sapere :lol:

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1973 Messaggio da GeishaBalls »

SoTTO di nove ha scritto:
08/01/2021, 16:52
GeishaBalls ha scritto:
08/01/2021, 15:06
Faccio un esempio. Se uno dice: “la sorella di Gino è fidanzata con un negro” non è solo che la parola è odiosa ma mettere quella caratteristica come più importante è significativa di altre. La sorella di Gino è fidanzata magari con un uomo che è idraulico / milanese / trentenne / poliglotta / laureato in economia...
Premesso che imho questo esempio non c'entra un cazzo con il giusto discorso che stavi portando avanti insieme a Geisha io voglio puntualizzare una cosa.

Per me quella frase (usando nero e non negro per evitare che si sposti il discorso su un piano dispregiativo che non c'entra nulla) quella frase non ha nulla di sbagliato.

Fino a che fidanzarsi con un nero rimane una eccezione è normale farlo presente in una normale chiacchierata tra amici.
Insomma, se una mia amica si dovesse fidanzare con una persona di colore io non direi "si è fidanzata con un nero" perchè voglio essere dispregiativo. Lo sottolineo solamente perchè non è cosa da tutti i giorni. e dalle mie parti la caratteristica di essere di colore rimane prevalente sul resto. Magari poi aggiungi altri particolari ma non ci vedo nulla di male nel mettere in primo piano il colore della pelle. (CHE NON E' UN DIFETTO)

Se te lo consideri sbagliato è solo perchè ci vedi continuamente un retro pensiero razzista. Per te una caratteristica (come la chiami te) qualunque essa sia diventa motivo per essere taciuta. Perchè TE la ritieni offensiva. O magari solo non rilevante.
Per me in una chiacchierata tra amici diventa rilevante come tante altre caratteristiche.
Ma nello stesso modo io se dovessi venire a sapere che la mia amica si è fidanzata con un riccone direi "si è fidanzata con un riccone".
Perchè anche questo è una particolarità. Non si vede tutti i giorni una amica che si fidanza con un riccone. Perchè i ricconi, come le persone di colore qua in Italia sono ancora una minoranza che rende la notizia rilevante per l'interlocutore.
Se fosse pure nero inserirei nella frase entrambe le particolarità.

Persino se si fidanzasse con un milanese direi "si è fidanzata con un milanese" visto che dalle mie parti sono anni che nessuna si fidanza con un milanese.

Quindi Geisha non è questione di trattare la caratteristica "nero" meglio o peggio di altre. Dipende tutto dal contesto.
Troverei superfluo dire "si è fidanzata con un nero" se vivessimo entrambi a New York. Più semplicemente nella chiacchierata con l'interlocutore magari la prima domanda alla notizia (si è fidanzata) sarebbe: Chi è? Direi un nero, ben piazzato, bell'uomo, che fa l'idraulico a Manatthan.

Questa paura di caratterizzare le persone lo vedo molto integralista da parte tua.
Sono sostanzialmente d’accordo con te, senza ironia. Sono d’accordo che non ci siano frasi “sbagliate” in assoluto. Allo stesso tempo mi sembra stupido non constatare che ci siano intere categorie che vengono solo caratterizzate per una specifica e non ne escono, da quella caratteristica tanta parte della popolazione ne deduce altre.

Anche dire “napoletano” a qualcuno non è offensivo, giusto? Puoi pensare a occasioni in cui si possa usare la definizione a sproposito? È arrivato tardi in ufficio? “È ritardatario” oppure “è napoletano” non mi sembrano la stessa cosa.

Io mi sono sentito infastidito ad essere ripetutamente definito “italiano” anche con una simpatia su italiani casinisti disorganizzati. E non sono di colore, gay, nano, meridionale.

Obama è di colore, nero o negro, afro americano, abbronzato, neretto. Ma è la parola che importa o il fatto di definirlo per quello.? Vai a vedere quante volte in questo forum abbiamo sentito il bisogno di dare una specifica sul colore della sua pelle

So di non dire cose che ti sorprendono ma essere corretti non è questione di parole sbagliate, credo, è un esercizio mentale di rispetto degli altri

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1974 Messaggio da GeishaBalls »

GeishaBalls ha scritto:
08/01/2021, 19:00
SoTTO di nove ha scritto:
08/01/2021, 16:52
GeishaBalls ha scritto:
08/01/2021, 15:06
Faccio un esempio. Se uno dice: “la sorella di Gino è fidanzata con un negro” non è solo che la parola è odiosa ma mettere quella caratteristica come più importante è significativa di altre. La sorella di Gino è fidanzata magari con un uomo che è idraulico / milanese / trentenne / poliglotta / laureato in economia...
Premesso che imho questo esempio non c'entra un cazzo con il giusto discorso che stavi portando avanti insieme a Geisha io voglio puntualizzare una cosa.

Per me quella frase (usando nero e non negro per evitare che si sposti il discorso su un piano dispregiativo che non c'entra nulla) quella frase non ha nulla di sbagliato.

Fino a che fidanzarsi con un nero rimane una eccezione è normale farlo presente in una normale chiacchierata tra amici.
Insomma, se una mia amica si dovesse fidanzare con una persona di colore io non direi "si è fidanzata con un nero" perchè voglio essere dispregiativo. Lo sottolineo solamente perchè non è cosa da tutti i giorni. e dalle mie parti la caratteristica di essere di colore rimane prevalente sul resto. Magari poi aggiungi altri particolari ma non ci vedo nulla di male nel mettere in primo piano il colore della pelle. (CHE NON E' UN DIFETTO)

Se te lo consideri sbagliato è solo perchè ci vedi continuamente un retro pensiero razzista. Per te una caratteristica (come la chiami te) qualunque essa sia diventa motivo per essere taciuta. Perchè TE la ritieni offensiva. O magari solo non rilevante.
Per me in una chiacchierata tra amici diventa rilevante come tante altre caratteristiche.
Ma nello stesso modo io se dovessi venire a sapere che la mia amica si è fidanzata con un riccone direi "si è fidanzata con un riccone".
Perchè anche questo è una particolarità. Non si vede tutti i giorni una amica che si fidanza con un riccone. Perchè i ricconi, come le persone di colore qua in Italia sono ancora una minoranza che rende la notizia rilevante per l'interlocutore.
Se fosse pure nero inserirei nella frase entrambe le particolarità.

Persino se si fidanzasse con un milanese direi "si è fidanzata con un milanese" visto che dalle mie parti sono anni che nessuna si fidanza con un milanese.

Quindi Geisha non è questione di trattare la caratteristica "nero" meglio o peggio di altre. Dipende tutto dal contesto.
Troverei superfluo dire "si è fidanzata con un nero" se vivessimo entrambi a New York. Più semplicemente nella chiacchierata con l'interlocutore magari la prima domanda alla notizia (si è fidanzata) sarebbe: Chi è? Direi un nero, ben piazzato, bell'uomo, che fa l'idraulico a Manatthan.

Questa paura di caratterizzare le persone lo vedo molto integralista da parte tua.
Sono sostanzialmente d’accordo con te, senza ironia. Sono d’accordo che non ci siano frasi “sbagliate” in assoluto. Allo stesso tempo mi sembra stupido non constatare che ci siano intere categorie che vengono solo caratterizzate per una specifica e non ne escono, sono intrappolati e sanno che da quella caratteristica tanta parte della popolazione ne deduce altre.

Anche dire “napoletano” a qualcuno non è offensivo, giusto? Puoi pensare a occasioni in cui si possa usare la definizione a sproposito? È arrivato tardi in ufficio? “È ritardatario” oppure “è napoletano” non mi sembrano la stessa cosa.

Io mi sono sentito infastidito ad essere ripetutamente definito “italiano” anche con una simpatia su italiani casinisti disorganizzati. E non sono di colore, gay, nano, meridionale.

Obama è di colore, nero o negro, afro americano, abbronzato, neretto. Ma è la parola che importa o il fatto di definirlo per quello.? Vai a vedere quante volte in questo forum abbiamo sentito il bisogno di dare una specifica sul colore della sua pelle

So di non dire cose che ti sorprendono ma essere corretti non è questione di parole sbagliate, credo sia un esercizio mentale di rispetto degli altri

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1975 Messaggio da GeishaBalls »

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1976 Messaggio da GeishaBalls »

Ho fatto un casinò, invece di modificare il testo mi sono quotato, scusate

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1977 Messaggio da SoTTO di nove »

GeishaBalls ha scritto:
08/01/2021, 19:00
So di non dire cose che ti sorprendono ma essere corretti non è questione di parole sbagliate, credo, è un esercizio mentale di rispetto degli altri
è proprio questo il punto. Ne avevamo già parlato a proposito di quel giornale sportivo che aveva titolato Black Power per rappresentare una sfida tra due colonne di una imminente partita.
L'esercizio mentale ti deve far comprendere che non gli dai del Black perchè li vuoi ghettizzare ma perchè trai spunto da una loro caratteristica. Che esiste.
e che ha una accezione negativa solo per chi è razzista.
Non c'entra nulla la mancanza di rispetto.
Se dobbiamo privarci delle parole perchè qualcuno le distorce gliela dai vinta in partenza.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1978 Messaggio da GeishaBalls »

SoTTO di nove ha scritto:
08/01/2021, 19:48
GeishaBalls ha scritto:
08/01/2021, 19:00
So di non dire cose che ti sorprendono ma essere corretti non è questione di parole sbagliate, credo, è un esercizio mentale di rispetto degli altri
è proprio questo il punto. Ne avevamo già parlato a proposito di quel giornale sportivo che aveva titolato Black Power per rappresentare una sfida tra due colonne di una imminente partita.
L'esercizio mentale ti deve far comprendere che non gli dai del Black perchè li vuoi ghettizzare ma perchè trai spunto da una loro caratteristica. Che esiste.
e che ha una accezione negativa solo per chi è razzista.
Non c'entra nulla la mancanza di rispetto.
Se dobbiamo privarci delle parole perchè qualcuno le distorce gliela dai vinta in partenza.
direi che poi la finiamo di ridire le stesse cose. La singola espressione non è da criminalizzare se è pertinente mentre se vuoi categorizzare uno per una sua caratteristica continuando a definirlo per quello non è corretto.

Guarda i romagnoli quanto caffè prendono la mattina!
Ohilà, i romagnoli la mattina non hanno una mira giusta, hai fatto pipì fuori dal vaso
Sei arrivato tardi in ufficio, eri a mangiare una piadina?
Non sei abbronzato, strano che voi romagnoli siete sempre al mare
Ascolti solo Casadei oppure altra musica. Lo so che a voi romagnoli Casadei non si può toccare

Ora se dalla mattina alla sera tu incontrassi gente che ti dice che sei romagnolo credo capiresti meglio. Oppure no, per comprendere ci vuole anche una certa apertura

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1979 Messaggio da SoTTO di nove »

Grazie per avermi identificato per quello che sono. :roll:
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Salieri D'Amato
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#1980 Messaggio da Salieri D'Amato »

Ora io non è che ce l'abbia con i romagnoli, ma pensare che Sotto lo sia mi fa un certo effetto.
Ripeto, non sono razzista (discriminatore territoriale per la precisione) e ho anche amici (alla lontana) romagnoli, ma il romagnolo ha evidenti tare che non si possono trascurare, è una cosa oggettiva. :DDD


Comunque, riprendendo l'annoso argomento di cui avevamo effettivamente già sviscerato più volte, si può concordare con Geisha, è il contesto in cui una parola è usata (oltre l'espressione, la sottolineatura, la sfumatura verbale, eventuale ironia, ecc.) a darne la connotazione offensiva/razzista o meno.

Poi è chiaro che trovare una linea condivisa è impossibile, ognuno fa valutazioni in base alla propria sensibilità, per cui per me non è razzista, per alcuni invece potrà esserlo, dire Gina ha sposato Amin, quel ragazzo nero che lavora alla tale ferramenta, mentre altri troveranno naturale pure dire Ma che ti è successo, puzzi come un negro?, considerandola associazione legittima ed oggettiva.
C'è poi una sensibilità collettiva che colloca i paletti in un certo modo, stabilendo ciò che è espressione razzista e cosa non lo è. In questi ultimi anni la ricollocazione di questi paletti si è spostata velocemente, in molti casi giustamente, anche se certe frange di pensiero, anche numerose, arrivano ad eccessi e strampalate letture che appaiono ridicoli agli occhi di persone equilibrate. E proprio queste aberrazioni sono, o dovrebbero, essere il focus del topic.
La via più breve tra due cuori è il pene

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