Tigerman ha scritto:Oggi ho avuto un primo colloquio, credo a scopo conoscitivo, con il responsabilissimo (mi ha detto che in genere lui non si occupa delle assunzioni di neolaureati e simili) delle risorse umane di una nota società di elettrodomestici.
Che dire... sono un po' perplesso. Certo nella (mia) speranza che fosse solo un colloquio conoscitivo, sono rimasto interdetto alla semplice domanda: cosa vuoi fare? Dove vorresti essere inserito?
E quel cavolo di corso di laurea che non forma una figura specifica ma dà un'infarinatura di tante cose... l'ho maledetto!
Ho lavorato spesso, dalle cose più umili (lavapiatti, magazziniere) ai lavori più "normali" (uffici della stessa società come stagionale, e pure all'estero). Ma più o meno sono sempre stato cercato... ora che sono io a dovermi vendere... mi ha fatto capire che IO devo capire cosa voglio fare.
E questa cosa mi ha lasciato perplesso e un po' turbato... ora ho due settimane di tempo per capirmi...
Sì, ma fino ad un certo punto: gli ho detto che, anche sentendo le esperienze altrui, ho maturato la consapevolezza che c'è un'enorme distanza tra il mondo studiato sui libri e quello reale, per cui l'unica risposta con cognizione di causa che potevo dare era quella basata sugli stage fatti, ossia quello in ufficio marketing ed ufficio vendite in inghilterra.
Gli ho detto che l'esperienza in ufficio vendite mi aveva entusiasmato, mentre quello in marketing già di meno.
Ma dopo questa risposta mi ha detto com'è fatta la società, tutti i rami, facendomi capire insomma che dovevo ampliare, o meglio, scoprire quali fossero le mie ambizioni/aspirazioni in base a ciò che mi aveva appena detto.
però tiger mi caschi un po' su una buccia di banana....[/quote]
C'è, nelle cose umane, una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna ma perduta, l'intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miseria. Ora noi navighiamo in un mare aperto dobbiamo dunque prendere la corrente finchè è a favore
oppure fallire l'impresa avanti a noi