[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

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Nip
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167686 Messaggio da Nip »

theinvoker ha scritto:
25/01/2021, 18:17
Nip ha scritto:
25/01/2021, 17:45
E' totalmente ininfluente che tocchi la palla o meno. Il possesso ce l'ha chi è nelle condizione di giocare la palla. Messi ha allungato la gamba col piede aderente al pallone. Senza il calcione di Koulibaly sarebbe andato in porta.
theinvoker ha scritto:
25/01/2021, 17:35

Ma poi a parte queste opinioni, se si puo pensare "ma è uno che calcia l'altro o è l'altro che ostacola l'azione di chi ha il pallone?", vuol dire che non può essere chiaro errore e il VAR non dovrebbe intervenire
Non si può pensare niente. In questi casi non c'è spazio per interpretazioni. Sono falli da rigore evidentissimi per chi conosce le regole del calcio.
Forse Messi si, perchè la gamba ce l'ha ancora in movimento verso il pallone e lo sta per prendere.
Se invece pianti il piede a terra senza prenderlo elo fai SOLO PER OCCUPARE LO SPAZIO per impedire ad altri di fare quello che stanno già facendo (tirare, passare o semplicemente cercare di toccare il pallone per allungarselo se si sta correndo)
Il fatto che le cose vengano fischiate non è detto che siano tutte da regolamento, e questa è una frase in generale non solo per questi episodi.
Ad esempio il regolamento non menziona minimamente che ci debba essere una diversità di giudizio tra i falli in area e i falli fuori area ma solo che se sono in area sono punibili col rigore e fuori area con una punizione. Eppure è consuetudine fischiare certi falli solo fuori area emntre in rea si dice "non è abbastanza per fischiare un rigore"

Se il regolamento prevede che è possibile occupare lo spazio anche durante l'azione di un'avversario a me va bene, basta che siano tutte interpretate così le azioni. E quindi un difensore dovrebbe avere la possibilità di prendere lo sfondamento (come si fa nel basket) piazzandosi davanti a chi calcia o a chi corre, facendosi venire addosso gli avversari
Non è vero che lo fa solo per occupare lo spazio. L'azione di Mertens è finalizzata all'impossessarsi della palla non a ostacolare l'azione dell'avversario. McKennie ha sbagliato a rinviare in quel modo non accorgendosi che il belga era lì vicino. Forse ha sottovalutato la sua rapidità (come d'altra parte anche Koulibaly con Messi), fatto sta che è McKennie che ha ostacolato l'azione dell'avversario rifilandogli un calcione sulle caviglie e non viceversa.

Il fallo di ostruzione (perchè praticamente stai sostenendo che Mertens faccia fallo di ostruzione su McKennie...mi viene un po' da sorridere ma vabbè...) avviene quando il difendente occupa come dici tu lo spazio solo per impedire l'azione dell'avversario ma disinteressandosi della palla. Infatti i difensori quando vengono puntati in area devono sempre stare attenti ad avere un atteggiamento del corpo rivolto verso la palla.
Ultima modifica di Nip il 26/01/2021, 10:10, modificato 1 volta in totale.

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federicoweb
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167687 Messaggio da federicoweb »

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TeNz
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167688 Messaggio da TeNz »

amici napoletani, che ne pensate di questo articolo?

personalmente mi sembra un analisi corretta.

È doveroso che noi del Napolista spieghiamo, una volta di più, perché riteniamo Aurelio De Laurentiis di gran lunga il principale responsabile della attuale condizione del Napoli. E perché consideriamo il punto di svolta, il punto di non ritorno, l’esonero di Ancelotti e non, come i sarriti indefessi ripetono, l’addio a Sarri.

Checché ne dicano gli ostinati, il divorzio tra Sarri e il Napoli è stato fondamentalmente consensuale. Sarri sapeva fin troppo bene che quel ciclo si era esaurito e che, al di là del giudizio sul campionato dei 91 punti, quell’impresa con quella squadra non sarebbe stata più ripetibile. Sarri voleva andar via anche per le sue legittime ambizioni economiche e di carriera. De Laurentiis, pur non amandolo, provò a trattenerlo dopodiché si arrese all’evidenza. I sarriti se ne facciano una ragione.

A quel punto, De Laurentiis ebbe una felicissima intuizione. Purtroppo non suffragata da una adeguata convinzione. Fu una scelta superficiale. De Laurentiis portò a Napoli forse l’unico allenatore che avrebbe potuto reggere la pressione del post Sarri: Carlo Ancelotti. In un ambiente impregnato di adorazione per il Comandante. Un ambiente completamente traviato dalla presunta bellezza, dal calcio estetico, al punto da confondere i principi elementari del gioco del calcio. Sembrava quasi che i gol e le vittorie fossero appendici, orpelli. Quel che contava erano la quantità di passaggi, le statistiche e cose che sappiamo benissimo.

Il primo anno Ancelotti fece bene, anzi molto bene. Ma persino quel secondo posto, in un ambiente malsano, ancora oggi è considerato pochissima roba. Basti pensare che chiuse il girone d’andata con 44 punti, oggi sarebbe primo. Il Napoli disputò uno straordinario girone di Champions. Altro che magnifici primi tempi col Real Madrid, il Napoli di Ancelotti sconfisse il Liverpool al San Paolo e giocò alla pari col Psg di Neymar e Mbappé: sfiorò la vittoria al Parco dei Principi e mise alle corde i francesi nel secondo tempo a Napoli. L’eliminazione a Liverpool pose fine alla prima fase dell’esperienza di Ancelotti in azzurro. Quell’anno, della vecchia guardia partì il solo Jorginho. Furono acquistati Meret, Ospina, Fabian. Ancelotti rivalutò Maksimovic completamente dimenticato da Sarri. E provò l’intera rosa a disposizione. Chiuse definitivamente l’epoca dei titolarissimi.

È nella seconda fase che si consuma il divorzio tra De Laurentiis e Ancelotti. Un rapporto che fin lì sembrava un idillio. Ma questo è un antico vizio del patron della Filmauro. Proprio come spesso accade in amore, nei primi tempi De Laurentiis seduce e coccola gli allenatori, li ricopre di attenzioni. Per poi, alle prime divergenze, progressivamente sparire e gettarli in una condizione di isolamento. Anche perché a Napoli, nel Napoli, la società è De Laurentiis. Altre figure degne di nota non ce ne sono. Fatta eccezione per l’uomo ombra di De Laurentiis, quel Chiavelli della cui rilevanza si è scritto e si scrive troppo poco. Un uomo molto influente in casa Napoli.

La seconda fase cominciò dopo Liverpool. Con l’addio di Marek Hamsik. Lo slovacco, che Ancelotti piazzò nel ruolo che fu di Jorginho, andò in Cina. Fu un colpo al cuore alla piazza malata di passatismo. A Napoli i tifosi avrebbero giocato con la squadra che fu di Sarri per altri trent’anni, fino alla soglia della pensione. Un’idea perversa che è stata alla base dell’assurdo rinnovo concesso a Mertens (33 anni) e non a Milik (26). Il club ha di fatto ripetuto l’errore commesso da Moratti dopo il triplete dell’Inter. Con la differenza che quell’Inter vinse tutto, mentre noi ci siamo appuntati la medaglia dei 91 punti e del presunto calcio più bello del mondo.

Ancelotti era l’uomo ideale per la gestione del post-Sarri anche perché – a differenza di qualsiasi altro tecnico dell’era De Laurentiis – non poneva alcun veto sulle cessioni dei calciatori. Era perfettamente consapevole che un club come il Napoli, proprio per rimanere ai vertici del calcio italiano ed europeo, aveva bisogno di vendere i calciatori con quotazioni irripetibili. Un tipo di allenatore che De Laurentiis non troverà mai più. Tant’è vero che, proprio in concomitanza con l’addio di Hamsik, gli emiri del Psg bussarono alle porte del club per Allan. Sontuosa l’offerta: 60 milioni più 20 milioni in sponsorizzazioni. E ovviamente un ingaggio da capogiro per il brasiliano. Lo stato maggiore del Napoli si riunì. Ancelotti diede il via libera alla cessione. Non perché Allan non gli piacesse ma perché a quelle cifre il calciatore va venduto e poi perché non si trattiene un calciatore controvoglia. Erano tutti d’accordo, tranne De Laurentiis. Che poi, 18 mesi dopo, si è ritrovato a vendere Allan all’Everton (proprio di Ancelotti) per circa 25 milioni. Meno di un terzo rispetto all’offerta del Psg. Ancelotti avrebbe voluto sostituire Allan con Barella. Il centrocampista era riottoso ma i modi per provare a convincerlo ci sarebbero stati. Ma De Laurentiis tagliò la testa al toro bloccando la cessione di Allan.

Non è che Ancelotti avesse rotto con calciatori come Mertens, Callejon, lo stesso Insigne. Era però fermamente convinto che un ciclo si era concluso e che serviva un ricambio. In campo e nello spogliatoio. Il tecnico avrebbe voluto aprire le finestre e far cambiare l’aria. Più che per gli acquisti, la rottura tra Ancelotti e De Laurentiis è avvenuta sulle cessioni. Sull’idea del Napoli del futuro. Tra gli uomini che Ancelotti avrebbe fatto partire c’erano anche Hysaj, Ghoulam, lo stesso Mario Rui. E l’addio di Raiola a Insigne, certamente non il contrario, avvenne quando Mino capì che le pretese di De Laurentiis e del giocatore per una eventuale cessione erano decisamente fuori mercato.

Finì che rimasero tutti. Alcuni controvoglia. E alcuni, tanti, con situazioni contrattuali pendenti. Troppi. Errore madornale di De Laurentiis che non ebbe il coraggio di cambiare. Checché se ne dica, Adl ha tanti meriti (e noi glieli riconosciamo tutti, con gratitudine) ma non è un imprenditore coraggioso. È un imprenditore accorto, che a Napoli ha fatto benissimo. Sempre col suo passo. Anche comprensibilmente, visto che i soldi sono suoi. Ma in questo caso il conservatorismo gli si è ritorto contro. Non ha venduto i calciatori quando era il momento di venderli e oggi si ritrova una rosa decisamente deprezzata.

Il secondo anno, degli uomini chiesti da Ancelotti arrivarono soltanto Manolas e Lozano. E lo spogliatoio rimase con gli stessi capi-bastone. In più, come detto, tante situazioni contrattuali irrisolte: Mertens, Callejon, Maksimovic, Zielinski, Allan, Hysaj, Milik e forse qualcun altro che dimentichiamo. È in questa situazione che la decisione del ritiro – che De Laurentiis fece calare dall’alto – provocò l’ammutinamento. Il malessere dello spogliatoio contro De Laurentiis, deflagrò in modo clamoroso. Successivamente il Napoli provò a presentare quell’ammutinamento come una protesta dei calciatori contro Ancelotti. Si trattò, e ancora si tratta, di un clamoroso falso storico. Fu un atto di insubordinazione nei confronti della società. Che poi, sbagliando tutto quello che poteva sbagliare, ha finito col perdonare i calciatori e cacciare l’allenatore.

Tra l’altro, pochissimi giorni dopo l’ammutinamento, proprio Ancelotti parlò con i giocatori che erano pronti a chiedere scusa a De Laurentiis. Era il giorno dell’allenamento al San Paolo. Ma il presidente, dopo aver inizialmente acconsentito, misteriosamente si tirò indietro e cominciò la storia delle multe che poi è rimasta lettera morta.

Infine Ancelotti, prima di essere esonerato, aveva convinto De Laurentiis a prendere Ibrahimovic. Il tecnico emiliano aveva capito perfettamente che serviva una guida in campo e nello spogliatoio, un fuoriclasse in grado di trascinare il gruppo fuori dalle secche. È finita come sapete. Il Napolista ve l’ha raccontato con dovizia di particolari (qui e qui).

De Laurentiis mandò via Ancelotti e ingaggiò Gattuso che venne presentato come l’uomo che avrebbe riportato il sarrismo a Napoli. Si è provato a montarlo mediaticamente. C’è stata una poderosa azione di propaganda sulla magnificenza degli allenamenti di Gattuso, su Ancelotti che invece non li faceva lavorare. Si è giocato molto sull’arretratezza mentale dell’ambiente Napoli che infatti ha abboccato. Oltre la vittoria della Coppa Italia, però, il campo ha certificato più dolori che gioie. L’unico veleno è stato quello somministrato ai tifosi. In più, ci si è messo il Covid a rovinare i piani di De Laurentiis. Molte cessioni sono state bloccate. Mentre in entrata il Napoli ha speso circa 150 milioni tra Osimhen, Politano, Petagna, Lobotka, Demme, Rahmani, più Bakayoko.

Adesso, quattordici mesi scarsi dopo l’esonero di Ancelotti, De Laurentiis si ritrova ancora il Napoli settimo in classifica (come al momento dell’addio al leader calmo), con una rosa il cui valore si è praticamente dimezzato, senza un’idea di gioco, con uno spogliatoio privo di leader e senza una reale programmazione per il futuro. Senza un’idea del Napoli. È questo che noi del Napolista intendiamo per responsabilità di De Laurentiis. Poi certo potremmo parlare a lungo di Gattuso e di Giuntoli. Ma è stato De Laurentiis ad essersi affidati a loro. Ed è questo che intendiamo quando scriviamo che Ancelotti era l’unico ad avere avuto un’idea di futuro. Aveva un piano per il Napoli. Ma De Laurentiis non lo ha seguito. E ora ne sta dolorosamente pagando le conseguenze. È stato il classico caso di divergenze di vedute tra l’amministratore delegato (Ancelotti) e il proprietario dell’azienda.


https://www.ilnapolista.it/2021/01/la-c ... -e-a-ibra/
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Juan Burrasca
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167689 Messaggio da Juan Burrasca »

federicoweb ha scritto:
26/01/2021, 10:06
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167690 Messaggio da Floppy Disk »

Previsioni per questi quarti di finale?
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167691 Messaggio da oaks »

Juve e Napoli facile.
Derby e Lazio Atalanta al 50 per cento

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ariva ariva
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167692 Messaggio da ariva ariva »

Ronzinante ha scritto:
25/01/2021, 17:55
ariva ariva ha scritto:
25/01/2021, 17:18
Comunque andrà il recupero tra Juve e Napoli, la Lazio è a 3 punti dalla zona Champions.
Ottimo risultato mettendoci dentro anche gli ottavi di Champions e lo scalpo del derby.
Abbiamo cannato 2/3 partite in campionato, al netto degli infortuni covid che bene o male hanno avuto quasi tutte le squadre, probabilmente anche distratti dalla Champions.
Eppure ci sono rimpianti, perchè siamo fuori dalla lotta per il titolo, e in giro non ci sono squadre ammazza campionato (sulla carta l'unica è l'Inter, ma ha un allenatore in completa involuzione).
La Lazio ha una manciata di valori assoluti (Immobile, Savic, Alberto, Acerbi, a volte anche Lazzari, Correa e Caicedo)
Questi, insieme ad Inzaghi, fanno rendere al massimo anche le varie mezze figure che completano la rosa, titolari o meno.
Purtroppo questa estate è stata completamente sbagliata la campagna acquisti. Ovviamente non mi riferisco ai vari Escalante, Hoedt, Akpa Akpro, Reina e Pereira che Lotito ha pagato 20 mila lire e fanno numero.
Purtroppo si sono accannati due titolari pagati parecchio, Fares e Muriqi.
Avessimo centrato questi due acquisti, aggiungendo un difensore titolare, avremmo una squadra che poteva tranquillamente giocarsela anche per il titolo, vista la concorrenza.
Comunque alla vecchia guarda bisogna fare solo i complimenti per i risultati del girone d'andata.
Nove punti dalla vetta non sono un abisso. Se può vincerlo il Milan, può vincerlo anche la Lazio, che negli 11 è probabilmente più forte. La Lazio è una squadra tignosa che non molla mai, quindi non escluderei sorprese. Delle 7 davanti teoricamente possono vincerlo tutte, poi è chiaro che Inter e Juve sono favorite, e l'Atalanta forse un gradino indietro a tutte, ma sostanzialmente è aperto.
Boh mi sembrano davvero tanti.
Bisognerebbe andare a vedere le statistiche, se c'è mai stata una squadra che ha recuperato 9 punti alla prima nel girone di ritorno e vinto il campionato.
Lamento di coniglio:
ho avuto un solo figlio.
(Gino Patroni)

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167693 Messaggio da theinvoker »

Quanti ne ha recuperati la Lazio alla Juve quando ha rubato lo scudetto del 2000? mi sa che erano 9 in poche giornate, altro che un intero girone di ritorno

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Gerda
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167694 Messaggio da Gerda »

9 punti recuperati nelle ultime 8 partite.

Ero a Torino in gita scolastica a fine marzo 2000, pochi giorni prima della sfida scudetto con la Lazio, e mi imbucai a vedere gli allenamenti della Juve.
A fine seduta alcuni giocatori si fermarono a tirare le punizioni a quel ceppo di Van Der Sar.
Ancelotti tirava meglio di Del Piero.
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167695 Messaggio da theinvoker »

Cmq scherzavo sul rubato. volevo solo usare a caso anche io sta parola.
A parte l'ultima giornata irregolare non ricordo altro. Non capisco perchè è così impossibile rinviare una partita se è l'ultima giornata. Se non si puo giocare non si può. Poi magari sarebbe andata allo stesso modo a Perugia però meglio giocare su un campo di calcio invece che su delle pozzanghere
Tra l'altro l'arbitro era Collina che aveva già dimostrato di prendere decisioni strane e importante. Non ricordo se fosse un Inter-Juve ma ricordo che le squadre giocarono sia il primo che il secondo tempo nella stessa metà campo perchè non ha voluto che si invertissero (problemi di sicurezza)

Rubato chiaramente fu quello della Roma l'anno dopo quando hanno fatto cambiare il regolamento durante l'anno e guarda caso proprio alla vigilia di Juve-Roma (per far giocare Nakata)

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167696 Messaggio da ziggy7 »

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167697 Messaggio da oaks »

theinvoker ha scritto:
26/01/2021, 17:48
Cmq scherzavo sul rubato. volevo solo usare a caso anche io sta parola.
A parte l'ultima giornata irregolare non ricordo altro. Non capisco perchè è così impossibile rinviare una partita se è l'ultima giornata. Se non si puo giocare non si può. Poi magari sarebbe andata allo stesso modo a Perugia però meglio giocare su un campo di calcio invece che su delle pozzanghere
Tra l'altro l'arbitro era Collina che aveva già dimostrato di prendere decisioni strane e importante. Non ricordo se fosse un Inter-Juve ma ricordo che le squadre giocarono sia il primo che il secondo tempo nella stessa metà campo perchè non ha voluto che si invertissero (problemi di sicurezza)

Rubato chiaramente fu quello della Roma l'anno dopo quando hanno fatto cambiare il regolamento durante l'anno e guarda caso proprio alla vigilia di Juve-Roma (per far giocare Nakata)
Per pura curiosità la Juventus ha solo subito furti o qualche campionato lo ha "rubato "anche lei? Faccio già la promessa che qualunque cosa dirai non risponderò.

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167698 Messaggio da theinvoker »

oaks ha scritto:
26/01/2021, 18:21
theinvoker ha scritto:
26/01/2021, 17:48
Cmq scherzavo sul rubato. volevo solo usare a caso anche io sta parola.
A parte l'ultima giornata irregolare non ricordo altro. Non capisco perchè è così impossibile rinviare una partita se è l'ultima giornata. Se non si puo giocare non si può. Poi magari sarebbe andata allo stesso modo a Perugia però meglio giocare su un campo di calcio invece che su delle pozzanghere
Tra l'altro l'arbitro era Collina che aveva già dimostrato di prendere decisioni strane e importante. Non ricordo se fosse un Inter-Juve ma ricordo che le squadre giocarono sia il primo che il secondo tempo nella stessa metà campo perchè non ha voluto che si invertissero (problemi di sicurezza)

Rubato chiaramente fu quello della Roma l'anno dopo quando hanno fatto cambiare il regolamento durante l'anno e guarda caso proprio alla vigilia di Juve-Roma (per far giocare Nakata)
Per pura curiosità la Juventus ha solo subito furti o qualche campionato lo ha "rubato "anche lei? Faccio già la promessa che qualunque cosa dirai non risponderò.
Dipende se ne vogliamo parlare seriamente o no
Se parlo con chi chi afferma che noi rubiamo e basta che non abbiamo mai cose contro, che se capita una volta è giusto così perchè "con tutto quello che ci danno a favore.... "ecc ecc...allora la Juventus subisce solo torti e non ha mai niente a favore. Così provo un po a fare la media tra 2 cose non vere e arrivare al punto in cui un po' ti tolgono e un po ti danno.
Però non è facile sentire avversari che lo ammettono quindi tocca sempre fare il difensore

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

#167699 Messaggio da alternativeone »

Certo che Valeri senza il VAR non vede un cazzo.
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#167700 Messaggio da Gargarozzo »

VAReli
Amicus Plato,
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