(OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

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}}Tristan
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#166 Messaggio da }}Tristan »

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL SERVIZIO DELLA PEDOPORNOGRAFIA – DUE MINORENNI HANNO CONDIVISO SU WHATSAPP FOTO DI CINQUE STUDENTESSE 13ENNI COMPLETAMENTE NUDE. QUELLE IMMAGINI NON SONO MAI STATE SCATTATE, MA ERANO STATE CREATE CON L’APPLICAZIONE “BIKINIOFF”, UN BOT CHE “SPOGLIA” DEI VESTITI I SOGGETTI IMMORTALATI NELLE FOTO. LA PROCURA HA APERTO UN FASCICOLO E INDAGATO I DUE RAGAZZI…

Estratto dell’articolo di Edoardo Izzo per www.lastampa.it
La procura per i minorenni ha aperto un fascicolo in relazione all'episodio che vede coinvolti almeno 7 minorenni - 5 vittime e 2 indagati - per la condivisione di fotografie di adolescenti completamente nude.

L'episodio […] è avvenuto vicino a Roma. Indagati due 14enni che dovranno rispondere di un'accusa pesantissima: produzione di materiale pedopornografico. Il fenomeno è legato all'utilizzo di un'applicazione che si chiama Bikinioff: si tratta di un bot […] che […] «spoglia» dei vestiti le fotografie. Le cinque studentesse, tutte 13enni, si sono ritrovate completamente nude nelle chat WhatsApp e nessuna di loro aveva mai fatto fotografie di quel tipo. Hanno però riconosciuto gli scatti del loro profilo Instagram.

Ed è proprio per questo che […] si è arrivati a Bikinioff che, lo dice anche il nome, ha il compito di spogliare il corpo delle fotografie che gli iscritti al gruppo inviano. Quelle false riproduzioni hanno fatto il giro della scuola media e sono arrivate, ovviamente, anche sui telefonini delle ragazzine prese di mira. Quattro di loro hanno deciso, dopo avere confidato tutto ai genitori, di denunciare.

La quinta amica, forse per vergogna, non si è ancora presentata alle forze dell'ordine, ma la procura per i minorenni potrebbe presto convocarla. […] L'indagine è solo all'inizio e potrebbe allargarsi: non è escluso, infatti, che l'applicazione sia stata utilizzata anche da altri compagni di classe e che ci siano altre vittime.
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#167 Messaggio da Drogato_ di_porno »

tra l'altro muskio ha appena lanciato nuova società
X.AI Corporation è la nuova società di Elon Musk impegnata nell'intelligenza artificiale

https://www.hwupgrade.it/news/web/xai-c ... 15923.html
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}}Tristan
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#168 Messaggio da }}Tristan »

Drogato_ di_porno ha scritto:
16/04/2023, 22:38
tra l'altro muskio ha appena lanciato nuova società
X.AI Corporation è la nuova società di Elon Musk impegnata nell'intelligenza artificiale

https://www.hwupgrade.it/news/web/xai-c ... 15923.html
Ma, ma, ma...
Ma non aveva appena finito di dire che serviva una moratoria sull'AI perchè altrimenti si rompeva il mondo?
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dostum
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#169 Messaggio da dostum »

Delle migliaia di concetti introdotti da Hegel nella sua Fenomenologia dello Spirito, la dialettica servo-padrone (Herrschaft und Knechtschaft) è tra quelle che ha avuto maggior successo tra i pensatori successivi, tanto che sono in molti a collegarla a uno dei filosofi che l’ha riutilizzato con maggiore incisività, Karl Marx. Spogliando il rapporto tra signore e schiavo di ogni aspetto morale o trascendentale, sorvolando sul ruolo della paura della morte e della coscienza religiosa nel modello originale, Marx rielabora il pensiero hegeliano in modo che definisca le origini e le dinamiche della lotta di classe, presentandola come un rapporto dialettico non solo logico ma necessario.

Riassumendo il paradigma di Marx, si hanno un Padrone e un Servo: il Padrone fornisce sostentamento al Servo, che però rinuncia alla propria libertà per compiere determinati lavori. Il ribaltamento (logico-dialettico, ma anche storico) dei ruoli avviene al momento in cui il Servo realizza che il lavoro da lui compiuto è assolutamente necessario al Padrone, che però non è in grado di compierlo in prima persona: se prima il Servo pensava di dipendere dal Padrone per la propria vita, si accorge che è invece quest’ultimo a dipendere da lui. La consapevolezza porta alla ribellione, il Servo usa le proprie competenze per spodestare il Padrone e prendere il suo posto, così che i due invertano i ruoli. Al momento in cui l’ex-Servo ora Padrone dimentica come compiere i lavori che affida all’ex-Padrone ora Servo, il processo ricomincia.

Marx aveva pensato questa alternanza dialettica come potenzialmente infinita, proprio in quanto descrivente rapporti tra classi sociali diverse nel corso delle epoche ma sostanzialmente analoghe; il primo punto fermo era comprensibilmente una relazione-scontro tra esseri umani in carne ed ossa. I progressi della tecnica e dell’informatica, invece, paiono aver aperto un terreno anche filosoficamente inesplorato nell’ambito della dialettica servo-padrone, una prospettiva introdotta dall’irrompere sulla scena della possibilità reale dello sviluppo di un’intelligenza artificiale quasi umana.

Non è certo un caso che la cultura popolare, dalla letteratura fantascientifica di Isaac Asimov alla saga cinematografica di Terminator, dagli incubi televisivi di Black Mirror agli orrori su tela di H.R. Giger, abbiano visto nell’evoluzione del rapporto tra umani creatori e macchine intelligenti ma “schiave” le premesse di un conflitto “di classe” con ingredienti al contempo antichi e inediti. Quel che accomuna i replicanti di Blade Runner a Skynet, o l’HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio all’Ultron dei fumetti Marvel, o ancora i pistoleri-robot di Westworld al V’ger di Stark Trek, è proprio la prosecuzione dello scontro dialettico, che vede la bassa manovalanza cibernetica ribellarsi a un’intelligenza umana ormai percepita come inferiore e ingiustamente predominante. Appare quindi emblematico che la parola robot derivi proprio dal ceco robota, “lavoro pesante”.

Con buona pace di Asimov e delle sue tre leggi della robotica, la prospettiva di una prossima ribellione della macchina ha preso piede come ansia collettiva, che si riflette nei dilemmi etici legati ai robot usati in chirurgia, ai droni da guerra, alle auto a guida autonoma, ai software di selezione del personale. Le reali prospettive, non solo di una guerra tra uomini e macchine in stile Matrix ma semplicemente della creazione di un sistema software che possieda coscienza oltre che intelligenza, sono però fattualmente scarsissime. L’elemento più spaventoso, e più ignorato, è invece la fase preliminare al conflitto di classe all’interno del processo dialettico: la delega del lavoro.

Nella visione di Hegel e Marx, il Padrone diventa dipendente dal Servo perché non è più in grado di fare ciò che a lui delega, rinunciando a tutta la propria inventiva e alle proprie capacità per vivere di rendita sul lavoro altrui. Prima ancora che pensare a cyborg assassini o software senzienti, sarebbe forse il caso di preoccuparsi del fatto che, dati alla mano, la stragrande maggioranza della popolazione mondiale non sia più capace di scrivere correttamente nella propria lingua senza l’ausilio di un correttore automatico, non sappia fare anche semplici operazioni matematiche senza ricorrere a una calcolatrice, non riesca a orientarsi neanche all’interno del proprio quartiere senza un navigatore satellitare.

È più che probabile che l’intelligenza artificiale non si traduca mai in una coscienza artificiale, che le macchine non diventino mai senzienti, che le capacità di apprendimento e di adattabilità non si evolvano in autodeterminazione, che i miliardi di sinapsi sintetiche non lavorino mai tutte assieme per elaborare il pensiero “Io”. Anche in assenza di un Robot-Schiavo vero e proprio, però, l’Uomo-Padrone ha già cominciato da tempo a delegare a terzi una parte sempre più consistente delle proprie capacità, e l’assenza di una controparte reale e attiva che possa avviare lo scontro storico-dialettico non è affatto positiva: il conflitto, quantomeno, avrebbe il merito di riaffidare ora all’una, ora all’altra parte quelle capacità che, nella versione “in solitaria” della dialettica servo-padrone, rischiano di andare semplicemente perdute.

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gaston
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#170 Messaggio da gaston »

davvero un articolo interessante , grazie dos

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Capitanvideo
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#171 Messaggio da Capitanvideo »

dostum ha scritto:
18/04/2023, 2:59
Delle migliaia di concetti introdotti da Hegel nella sua Fenomenologia dello Spirito, la dialettica servo-padrone (Herrschaft und Knechtschaft) è tra quelle che ha avuto maggior successo tra i pensatori successivi, tanto che sono in molti a collegarla a uno dei filosofi che l’ha riutilizzato con maggiore incisività, Karl Marx. Spogliando il rapporto tra signore e schiavo di ogni aspetto morale o trascendentale, sorvolando sul ruolo della paura della morte e della coscienza religiosa nel modello originale, Marx rielabora il pensiero hegeliano in modo che definisca le origini e le dinamiche della lotta di classe, presentandola come un rapporto dialettico non solo logico ma necessario.

Riassumendo il paradigma di Marx, si hanno un Padrone e un Servo: il Padrone fornisce sostentamento al Servo, che però rinuncia alla propria libertà per compiere determinati lavori. Il ribaltamento (logico-dialettico, ma anche storico) dei ruoli avviene al momento in cui il Servo realizza che il lavoro da lui compiuto è assolutamente necessario al Padrone, che però non è in grado di compierlo in prima persona: se prima il Servo pensava di dipendere dal Padrone per la propria vita, si accorge che è invece quest’ultimo a dipendere da lui. La consapevolezza porta alla ribellione, il Servo usa le proprie competenze per spodestare il Padrone e prendere il suo posto, così che i due invertano i ruoli. Al momento in cui l’ex-Servo ora Padrone dimentica come compiere i lavori che affida all’ex-Padrone ora Servo, il processo ricomincia.
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TeNz
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#172 Messaggio da TeNz »

Capitanvideo ha scritto:
18/04/2023, 13:51


Dos, spero tu abbia visto l'ottimo film di Lesey, "The Servant"
ma quello del 1963?
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.

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Floppy Disk
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#173 Messaggio da Floppy Disk »

dostum ha scritto:
18/04/2023, 2:59
[Scopri]Spoiler
Delle migliaia di concetti introdotti da Hegel nella sua Fenomenologia dello Spirito, la dialettica servo-padrone (Herrschaft und Knechtschaft) è tra quelle che ha avuto maggior successo tra i pensatori successivi, tanto che sono in molti a collegarla a uno dei filosofi che l’ha riutilizzato con maggiore incisività, Karl Marx. Spogliando il rapporto tra signore e schiavo di ogni aspetto morale o trascendentale, sorvolando sul ruolo della paura della morte e della coscienza religiosa nel modello originale, Marx rielabora il pensiero hegeliano in modo che definisca le origini e le dinamiche della lotta di classe, presentandola come un rapporto dialettico non solo logico ma necessario.

Riassumendo il paradigma di Marx, si hanno un Padrone e un Servo: il Padrone fornisce sostentamento al Servo, che però rinuncia alla propria libertà per compiere determinati lavori. Il ribaltamento (logico-dialettico, ma anche storico) dei ruoli avviene al momento in cui il Servo realizza che il lavoro da lui compiuto è assolutamente necessario al Padrone, che però non è in grado di compierlo in prima persona: se prima il Servo pensava di dipendere dal Padrone per la propria vita, si accorge che è invece quest’ultimo a dipendere da lui. La consapevolezza porta alla ribellione, il Servo usa le proprie competenze per spodestare il Padrone e prendere il suo posto, così che i due invertano i ruoli. Al momento in cui l’ex-Servo ora Padrone dimentica come compiere i lavori che affida all’ex-Padrone ora Servo, il processo ricomincia.

Marx aveva pensato questa alternanza dialettica come potenzialmente infinita, proprio in quanto descrivente rapporti tra classi sociali diverse nel corso delle epoche ma sostanzialmente analoghe; il primo punto fermo era comprensibilmente una relazione-scontro tra esseri umani in carne ed ossa. I progressi della tecnica e dell’informatica, invece, paiono aver aperto un terreno anche filosoficamente inesplorato nell’ambito della dialettica servo-padrone, una prospettiva introdotta dall’irrompere sulla scena della possibilità reale dello sviluppo di un’intelligenza artificiale quasi umana.

Non è certo un caso che la cultura popolare, dalla letteratura fantascientifica di Isaac Asimov alla saga cinematografica di Terminator, dagli incubi televisivi di Black Mirror agli orrori su tela di H.R. Giger, abbiano visto nell’evoluzione del rapporto tra umani creatori e macchine intelligenti ma “schiave” le premesse di un conflitto “di classe” con ingredienti al contempo antichi e inediti. Quel che accomuna i replicanti di Blade Runner a Skynet, o l’HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio all’Ultron dei fumetti Marvel, o ancora i pistoleri-robot di Westworld al V’ger di Stark Trek, è proprio la prosecuzione dello scontro dialettico, che vede la bassa manovalanza cibernetica ribellarsi a un’intelligenza umana ormai percepita come inferiore e ingiustamente predominante. Appare quindi emblematico che la parola robot derivi proprio dal ceco robota, “lavoro pesante”.

Con buona pace di Asimov e delle sue tre leggi della robotica, la prospettiva di una prossima ribellione della macchina ha preso piede come ansia collettiva, che si riflette nei dilemmi etici legati ai robot usati in chirurgia, ai droni da guerra, alle auto a guida autonoma, ai software di selezione del personale. Le reali prospettive, non solo di una guerra tra uomini e macchine in stile Matrix ma semplicemente della creazione di un sistema software che possieda coscienza oltre che intelligenza, sono però fattualmente scarsissime. L’elemento più spaventoso, e più ignorato, è invece la fase preliminare al conflitto di classe all’interno del processo dialettico: la delega del lavoro.

Nella visione di Hegel e Marx, il Padrone diventa dipendente dal Servo perché non è più in grado di fare ciò che a lui delega, rinunciando a tutta la propria inventiva e alle proprie capacità per vivere di rendita sul lavoro altrui. Prima ancora che pensare a cyborg assassini o software senzienti, sarebbe forse il caso di preoccuparsi del fatto che, dati alla mano, la stragrande maggioranza della popolazione mondiale non sia più capace di scrivere correttamente nella propria lingua senza l’ausilio di un correttore automatico, non sappia fare anche semplici operazioni matematiche senza ricorrere a una calcolatrice, non riesca a orientarsi neanche all’interno del proprio quartiere senza un navigatore satellitare.

È più che probabile che l’intelligenza artificiale non si traduca mai in una coscienza artificiale, che le macchine non diventino mai senzienti, che le capacità di apprendimento e di adattabilità non si evolvano in autodeterminazione, che i miliardi di sinapsi sintetiche non lavorino mai tutte assieme per elaborare il pensiero “Io”. Anche in assenza di un Robot-Schiavo vero e proprio, però, l’Uomo-Padrone ha già cominciato da tempo a delegare a terzi una parte sempre più consistente delle proprie capacità, e l’assenza di una controparte reale e attiva che possa avviare lo scontro storico-dialettico non è affatto positiva: il conflitto, quantomeno, avrebbe il merito di riaffidare ora all’una, ora all’altra parte quelle capacità che, nella versione “in solitaria” della dialettica servo-padrone, rischiano di andare semplicemente perdute.

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Concordo con gaston: ottimo articolo. Dos, potresti girare il link per sapere da quale testata lo hai preso? Potrebbero essercene altri altrettanto interessanti.
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#174 Messaggio da }}Tristan »

"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill

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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#175 Messaggio da dostum »

TeNz ha scritto:
18/04/2023, 16:13
Capitanvideo ha scritto:
18/04/2023, 13:51


Dos, spero tu abbia visto l'ottimo film di Lesey, "The Servant"
ma quello del 1963?
Lo ha scritto Pinter!

altro spunto di riflessione
https://leotronics.eu/it/il-nostro-blog ... ellumanita
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#176 Messaggio da Capitanvideo »

TeNz ha scritto:
18/04/2023, 16:13
Capitanvideo ha scritto:
18/04/2023, 13:51


Dos, spero tu abbia visto l'ottimo film di Lesey, "The Servant"
ma quello del 1963?
Eh si!

Grandissimo film.
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#177 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#178 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#179 Messaggio da Floppy Disk »

Quindi ora ChatGPT avrà gli stessi requisiti di sicurezza che ha Pornhub, sito che ovviamente nessun minorenne conosce perché chiaramente intimidito dal messaggio iniziale sulla conferma della maggiore età. Questo mi fa stare molto tranquillo. Grazie, Garante per la Privacy, e grazie Stato italiano per essersi così bene e velocemente aggiornato ai turbinosi cambiamenti in tema di scienza e tecnologia.
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Re: (OT) Metaverso, droidi e varie porcherie futuristiche

#180 Messaggio da Drogato_ di_porno »

ChatGpt è costato ad OpenAi 540 milioni di dollari
E' la cifra persa nel 2022 per far fronte ai costi della tecnologia di Intelligenza artificiale


https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnol ... 62a1d.html
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