[O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

Scatta il fluido erotico...

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#166 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Cominciano già le picconate dei partiti a Draghi...sulle nomine dei sottosegretari si sono scatenati gli appetiti dei partiti ansiosi di intercettare la propria succulenta fetta di Recovery Plan

"superMario" fallirà miseramente, sui vaccini siamo indietro come Europa e più ancora come Italia, e non basterà certo Mariolino per imparare di colpo a "spendere bene"
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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SoTTO di nove
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#167 Messaggio da SoTTO di nove »

Quest'anno si rischia una estate meno libera di quella passata alla faccia dell'ultimo miglio.
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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#168 Messaggio da Drogato_ di_porno »

deve ancora nascere il governo capace di tenere a bada gli italiani d'estate...manco il partito comunista cinese ce la farebbe
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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#169 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Svegliaaa, fate girareee, mandiamo a casa i ladriii, ckikka quiii!1!1!1
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dostum
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#170 Messaggio da dostum »

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dostum
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#171 Messaggio da dostum »

Certo che Giannini come Ass licker non ha eguali

Caro Draghi, serve subito il colpo d’ala

l semplice “governo del Paese” muove i primi passi, e qua e là si colgono già paradossali indizi di una “Draghi fatigue”. Segnali minimi, ma tangibili, di una svolta che non si vede, di un nuovo che non avanza e di un vecchio che resiste. Quindici giorni dopo il giuramento e dieci giorni dopo la fiducia, l’Italia affronta la pandemia con gli stessi strumenti di sempre: i deprecati Dpcm. Il primo draghiano, in vigore dal 6 marzo, rinnova lo schema non sempre coerente di quelli contiani: regioni in tricolor e lockdown settoriali. Le scuole richiuderanno, cinema e musei riapriranno. Qual è la “ratio”? Nulla da fare per palestre e piscine, alle quali ora si aggiungeranno anche barbieri e parrucchieri. Qual è la logica? Sui treni locali la quota di riempimento resta al 50 per cento, sull’alta velocità no. Sugli aerei cresce il numero dei voli “Covid tested”, su tutti gli altri ci si assembra come sempre.

Qual è la differenza? Le restrizioni sono necessarie: il virus e le sue varianti tornano a minacciare la nostra salute. Ma devono essere spiegate: e invece nessuno ce le spiega. L’esecutivo era già costruito sull’equilibrio complesso tra due piani distinti e distanti: l’algida squadra dei tecnici che cucinano la torta del Recovery Plan con gli ingredienti della competenza, e l’allegra comitiva dei politici che si spartiscono le briciole ai tavoli della propaganda. Ora la mediocre accozzaglia dei sottosegretari crea delusione in chi si aspettava una volta-pagina radicale, e allarga il fossato che separa il “governo dei migliori” dal “sub-governo dei peggiori”. Lo staff di Palazzo Chigi fa trapelare un messaggio chiaro: la distribuzione e l’assegnazione degli incarichi di sottogoverno le hanno decise i partiti, il premier si è limitato a indicare solo i principi ispiratori di fondo (il cosiddetto “algoritmo Draghi”).

Capisco lo sforzo, ma segnalo un pericolo: fermi restando l’eccezione del suo status politico e l’estensione della sua base parlamentare, il governo resta pur sempre uno solo. E il presidente del Consiglio lo rappresenta tutto. Che gli piaccia o no, lo incarna in tutte le sue anime: quelle belle e quelle dannate.

Le differenze di stile, la sobrietà, l’arte del silenzio, sono un valore oggettivo in un Paese estenuato dal picaresco teatrino della politica. Ma non possono costituire un “altrove” nel quale il capo del governo si rifugia, mentre sul palco i partiti continuano a bastonarsi come pupi siciliani. In parte sta già succedendo. L’entrata in scena dell’ex presidente della Bce ha funzionato come potente Big Bang, scatenando terremoti a destra e bradisismi a sinistra. Ha scompaginato i resti dell’arrembante “bi-populismo perfetto” che alle elezioni del 2018 aveva sostituito il declinante “bipolarismo imperfetto”. Ma dopo appena due settimane si vede già con chiarezza l’immane rifondazione politica che c’è ora da compiere, mentre riaffiorano già le solite liti tra comari: Salvini contro Zingaretti, Zingaretti contro Renzi, Renzi contro Grillo, Grillo contro Dibba.

Il Capitano leghista fa l’europeista nei giorni pari e lo sfascista in quelli dispari. Al mattino, in felpa #ioapro, dichiara guerra a Speranza e ad Arcuri, ai virologi e ai politologi. Al pomeriggio, in giacca e cravatta, va da Draghi e fa la pace. Il giorno dopo ricomincia. E via così, in un’alternanza di codici che gli serve per puntare sull’ingresso nel popolarismo europeo grazie a Berlusconi, e per non lasciare il monopolio del sovranismo patriottico alla Meloni. Il Movimento consuma la sua transizione verso un assetto sorprendentemente “moderato e liberale”, come dice Di Maio, ma non sa ancora che uso fare di Conte né come completare una volta per tutte il suo passaggio all’età adulta, preferendo a un normale congresso con mozioni e candidature contrapposte il rituale ritrovo carbonaro convocato dal Capo Comico nel suo buen retiro di Bibbona. Il Pd, per contro, si dilania e il suo congresso lo fa permanente, tra lisergiche vocazioni maggioritarie e nostalgiche resistenze correntizie, eroiche battaglie di genere e patetiche infatuazioni d’ursiane. Il risultato, per il cittadino che guarda e che ascolta in platea, è una recita sguaiata, cacofonica, a tratti dadaista.

I sondaggi confermano la fiducia che gli italiani ripongono in Draghi. Sei su dieci credono in lui. Questa cambiale in bianco firmata dal popolo è un beneficio, ma può rivelarsi un maleficio. Alessandra Ghisleri lo spiega come meglio non si potrebbe: sei su dieci sono anche i nostri connazionali che, dopo averne apprezzato il discorso programmatico davanti alle Camere, adesso chiedono al premier un “immediato cambio di passo” e un “rapido segno di discontinuità” rispetto al governo precedente. Su Draghi si sta concentrando una quantità smisurata di aspettative che, se mal gestite, possono finire per schiacciarlo in fretta. Per questo tocca a lui, con altrettanta fretta, cominciare a cambiare passo e a dare quei segni di discontinuità che la gente si aspetta. È vero che siamo solo agli inizi di un percorso e i guai che il Paese si trascina da mezzo secolo non si risolvono in mezzo mese. Ma è altrettanto vero che se non ci prova un leader con il suo curriculum, chi altri può riuscirci?

Per ora il salto di qualità, evidente, lo abbiamo visto sul fronte internazionale. Le due uscite del premier al G7 e al Consiglio europeo hanno marcato subito un protagonismo nuovo del Paese, che va esattamente nella direzione di cui parlava il commissario Ue Paolo Gentiloni nell’intervista a “La Stampa” della settimana scorsa. Con Draghi l’Italia può giocare un ruolo decisivo, in Europa e nel mondo. Ed è già così, come dimostra la linea dura assunta sulle inadempienze di Big Pharma nella fornitura dei vaccini, sulla difesa militare e digitale rispetto a Cina e Russia, sulla cosiddetta “autonomia strategica” dell’Unione nel rapporto di fedeltà atlantica con l’America. Con tutto il rispetto per “Giuseppi”, il profilo dell’Italia è già mutato, e non potrebbe essere diversamente, visto che per otto anni Draghi alla Banca centrale europeo è stato uno degli uomini più potenti del pianeta, e adesso ha di fronte a sé l’opportunità di colmare il vuoto di leadership che si aprirà nell’Unione a settembre, dopo l’uscita di scena della Cancelliera di ferro Angela Merkel.

Ma ora lo stesso colpo d’ala si impone anche sul fronte interno. Le urgenze non mancano. La lotta al Covid e il piano vaccinale su tutto: anche qui, come è accaduto nella delega sui servizi segreti conferita a Franco Gabrielli, serve un sano spoil system, di cui il nuovo capo della Protezione civile è solo il primo atto. Poi tutto il resto. I piani del Next Generation Eu, da trasmettere a Bruxelles entro fine aprile per poter ottenere entro giugno il primo acconto dei 209 miliardi. La riforma degli ammortizzatori sociali, da accompagnare alla fuoriuscita dall’economia dei sussidi e dal blocco dei licenziamenti. La soluzione delle grandi crisi industriali, da Ilva ad Alitalia, e dei grandi piani infrastrutturali, dalla rete unica delle Tlc alle concessioni autostradali. Il Paese è stanco, è logorato, è smarrito. A Draghi chiede esattamente ciò che lui gli ha promesso: una “nuova ricostruzione”. Si apra il cantiere, e il malcontento diventerà davvero il primo passo verso il progresso.
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apache
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#172 Messaggio da apache »

Vediamo che presidente della repubblica. Votano questi. ???? Romano prodi
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Gargarozzo
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#173 Messaggio da Gargarozzo »

il "cattivo" (Mariolino) e il "brutto" (Magalli) ci sono, come buono ci vedrei bene Terence Hill o Gianni Morandi.

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https://www.dagospia.com/rubrica-3/poli ... 260125.htm
"PER ME NIENTE PROTESTE NEL '68, NON AVEVO GENITORI CUI RIBELLARMI" - MARIO DRAGHI AVEVA 15 ANNI QUANDO E' MORTO IL PADRE CARLO, FUNZIONARIO IN BANCA D'ITALIA E BNL, E POCO DOPO PERSE ANCHE LA MADRE. CON L'AIUTO DI UNA ZIA, SI PRESE CURA DEI DUE FRATELLI MINORI - LA PASSIONE PER GLI SCACCHI (PARE CHE GIOCHI ON LINE SOTTO PSEUDONIMO) E IL RAPPORTO SIMBIOTICO CON LA MOGLIE, MARIA SERENELLA CAPPELLO, DISCENDENTE DI BIANCA CAPPELLO, SPOSA DEL GRANDUCA DI TOSCANA FRANCESCO DE' MEDICI...
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...e magari gioca online con lo svizzero :DDD
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.

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apache
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#174 Messaggio da apache »

Questi famosi ristori solo parole. Parlato con proprietario bar. Ricevuti una sola volta poi basta
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna

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pan
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#175 Messaggio da pan »

Continua la pulizia...

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https://www.lastampa.it/topnews/primo-p ... 1.39958568

...in attesa del servo strisciante di Grillo.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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markome
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#176 Messaggio da markome »

pan ha scritto:
01/03/2021, 19:27
Continua la pulizia...

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https://www.lastampa.it/topnews/primo-p ... 1.39958568

...in attesa del servo strisciante di Grillo.
https://www.ilsole24ore.com/art/il-gene ... fresh_ce=1

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#177 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Sondaggio: Conte mette le ali a M5s e azzoppa il Pd
Rilevazione Swg per La7. I grillini tornerebbero intorno al 22% mentre il Pd scenderebbe al 14,2%


L’ipotesi di un M5s guidato da Giuseppe Conte sembra piacere agli italiani: il Movimento infatti, secondo un sondaggio Swg per La7, tornerebbe al 22 per cento salendo di 6,2 punti in una settimana. Il sondaggio assegna al Pd il 14,2 per cento dei consensi (meno 4,3); Fratelli d’Italia al 16,1 per cento (meno 0,9); Forza Italia al 6,1 per cento (meno 0,8); la Lega viene data al 22,3 per cento con un calo dell′1,1 per cento. Il 35 per cento degli intervistati preferisce non esprimersi. Indagine condotta con tecnica mista CATI-CAMI-CAWI su un campione di 1200 soggetti maggiorenni residenti in Italia tra il 24 febbraio e il primo marzo 2021. Il campione è stratificato per zona e prevede quote per età e sesso. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di zona, sesso, livello scolare a partito votato alle ultime elezioni. Il margine di errore statistico dei dati riportati è del 2,8% a un intervallo di confidenza del 95 %.
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#178 Messaggio da Gargarozzo »

N.S.E.(Non Si Esprime) al 35%, puntano a correre da soli?
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#179 Messaggio da SoTTO di nove »

Sondaggio farlocco. Veritiero il travaso PD-5stelle, troppo marcato il calo di Fdi (e del CDX in totale). e curioso il guadagno degli "altri" visto che pescherà anche in quell'area.
Ma Conte è ancora in luce. Se si vota tra due anni il suo appeal sarà inferiore.
e come capo partito poi nel tempo lo vedo male. Non è adatto.
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Re: [O.T.] Governo Draghi: governo, governicchio o governo del cacchio?

#180 Messaggio da dostum »

Gargarozzo ha scritto:
01/03/2021, 12:30
il "cattivo" (Mariolino) e il "brutto" (Magalli) ci sono, come buono ci vedrei bene Terence Hill o Gianni Morandi.

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