[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

[Pensiero Dominante]

in effetti una Costituzione scritta da comunisti e democristiani con lo spauracchio del ritorno del FASCISMO fa schifo anche a me

Mai piaciuta.
Poi qualcuno mi dovrà spiegare questo amore per la costituzione che senso ha (lo so ,ma faccio finta di non saperlo).
Amarla è piuttosto un atto di masochismo visto che aveva lo scopo di castrare un paese che aveva rotto le palle durante il fascismo.
E' comunque una leggiona e le leggi al massimo si rispettano non ho mai sentito che si amino.
L'amore nelle cose che riguardano la patria va indirizzato verso simboli più tradizionali meno modificabili e più rappresentativi.

in un paese strano come l'Italia gli atti di fede come AMARE LA COSTITUZIONE si spiegano con l'attitudine ad essere sudditi e servi di ideologie fanatiche, i comunisti, o di religioni dogmatiche, i cattolici.

Io non pensavo di amare particolarmente la Costituzione. D’altra parte, è una caratteristica del mio carattere. Sovente mi sono accorto di amare qualcuno o qualcosa soltanto nel momento in cui stavo rischiando di perderla, o quando ormai l’avevo persa per sempre. Con la Costituzione succede esattamente questo: vedo aumentare esponenzialmente il numero di persone che con grande nonchalance vanno dicendo che bisognerebbe modificarla, quando addirittura non propongono di riscriverla di sana pianta. Avverto nettissima la sensazione che, aldilà della loro ostentata sicumera, costoro abbiano soltanto una vaga idea di ciò di cui stanno parlando, e sento di momento in momento divenire sempre più attuale il famoso e sinistro detto “Chi non conosce la storia è costretto a riviverla”. Ecco spiegati i motivi per cui ora, per la prima volta in vita mia, sento il dovere di dire, e dico con convinzione: IO AMO LA COSTITUZIONE.

[bocha]

Ecco quel che da un po'di tempo mi chiedo:

ha senso, ma, soprattutto, è eticamente corretto interloquire con fiancheggiatori di golpisti ed eversori?

in effetti parlare con Di Pietro non è proprio etico

Preferirei che sulla gravità del momento non si scherzasse troppo, o perlomeno, non con battute che appartengono a consessi in cui tutti si chiamano Fufi, Dodi, Cicci o Fefè

non vedo nè golpisti nè eversori nella parte politica che sostengo, se mi vuoi argomentare il tuo pensiero sarò lieto di rispondere

[Capezzone]

Si ma non è cosi importante la quantità. Le adunate dei nazisti e dei fascisti negli anni '30 mica presentavano piazze mezze vuote. Anche la Piazza Rossa a Mosca era sempre piena durante le manifestazioni dei comunisti che fanno cosi paura ai berlusconiani. Le manifestazioni dei dissidenti non erano cosi frequentate.

Dr. Capezzone almeno le basi. Il numero non indica sempre che il bene sta da una parte e il male da un'altra. Non sia cosi banale come il suo boss.

Ma quali basi, sabato eravate tanti quanti i testimoni di Geova della provincia di Roma. Portare 25mila persone in piazza sarebbe un successo?
Noi faremo il pieno di voti e sabato porteremo più gente in piazza di voi. Accontentatevi di essere una minoranza privilegiata e lasciate perdere i sogni da piccoli rivoluzionari piazzari. O credete davvero che in Italia la piccola minoranza organizzata dei giustizialisti di sinistra sovverta il volere popolare?
Libera protesta in libero stato, ma non vi illudete.

[Pensiero Dominante]

Mi spega Dr. Ariva Ariva cosa lega la fonte wikipedia al discorso che avevo fatto?
Ho già precisato poi che non sono il vero Capezzone ma un suo fan, per evitare qui pro quo.
A voi che piace la piazza di oggi: vi fa effetto vedere rispolverati i comunisti di rifondazione che ormai si erano estinti solo per fare gruppo contro il nemico?

Scusa se te lo dico con franchezza: già se fossi stato Capezzone sarebbe stato abbastanza grave. Ma che tu sia un ammiratore di un azzimato voltagabbana servo del potere è decisamente peggio.

[CanellaBruneri]

Ecco quel che da un po'di tempo mi chiedo:

ha senso, ma, soprattutto, è eticamente corretto interloquire con fiancheggiatori di golpisti ed eversori?

in effetti parlare con Di Pietro non è proprio etico

Preferirei che sulla gravità del momento non si scherzasse troppo, o perlomeno, non con battute che appartengono a consessi in cui tutti si chiamano Fufi, Dodi, Cicci o Fefè

non vedo nè golpisti nè eversori nella parte politica che sostengo, se mi vuoi argomentare il tuo pensiero sarò lieto di rispondere

Questo mi riporterebbe alla domanda che mi ponevo prima,sulla quale non ho ancora del tutto sciolto le riserve in merito alla risposta

[bocha]

in effetti parlare con Di Pietro non è proprio etico

Preferirei che sulla gravità del momento non si scherzasse troppo, o perlomeno, non con battute che appartengono a consessi in cui tutti si chiamano Fufi, Dodi, Cicci o Fefè

non vedo nè golpisti nè eversori nella parte politica che sostengo, se mi vuoi argomentare il tuo pensiero sarò lieto di rispondere

Questo mi riporterebbe alla domanda che mi ponevo prima,sulla quale non ho ancora del tutto sciolto le riserve in merito alla risposta

quando deciderai potremo riparlarne, in italia comunque non c'è nulla di quello che tu, arbitrariamente, sostieni.....

[CianBellano]

Canella non hai tutti i torti, è una cosa che cerco di impormi da mesi e mesi.
Stranamente in real ci riesco pure ... e ne ho in casa uno che si chiama padre ed una che si chiama madre.
Capita di alzarmi, metre c'è il tg, e finire il piatto in sala. Si mangia raramente insieme.
Con gli "estranei" c'è ancor meno livore. Da me fanno il 60% e oltre, l'ultima volta che ho avuto il coraggio di controllare.

[sigile]

capezzone che io ci sia stata, con occhi, orecchie e braccia aperte, non conta nulla vero?

tu dalla tua finestrella (per adesso senza sbarre) avrai visto meglio di me.

P.s. Donegal ma non sai che i post di Bocha li scrive la sua amica Flavia(Vento)?e votano entrambi ancora Margherita.

però il simbolo se lo disegnano da soli.

[CanellaBruneri]

Interessante questione giuridica, quella sollecitata dall' articolo 270 bis del C.P.

http://www.overlex.com/leggiarticolo.asp?id=1959

[tiffany rayne]

Si ma non è cosi importante la quantità. Le adunate dei nazisti e dei fascisti negli anni '30 mica presentavano piazze mezze vuote. Anche la Piazza Rossa a Mosca era sempre piena durante le manifestazioni dei comunisti che fanno cosi paura ai berlusconiani. Le manifestazioni dei dissidenti non erano cosi frequentate.

Dr. Capezzone almeno le basi. Il numero non indica sempre che il bene sta da una parte e il male da un'altra. Non sia cosi banale come il suo boss.

Ma quali basi, sabato eravate tanti quanti i testimoni di Geova della provincia di Roma. Portare 25mila persone in piazza sarebbe un successo?
Noi faremo il pieno di voti e sabato porteremo più gente in piazza di voi. Accontentatevi di essere una minoranza privilegiata e lasciate perdere i sogni da piccoli rivoluzionari piazzari. O credete davvero che in Italia la piccola minoranza organizzata dei giustizialisti di sinistra sovverta il volere popolare?
Libera protesta in libero stato, ma non vi illudete.

Vedo che ha afferrato in pieno il concetto che volevo esprimere. Complimenti.

[sigile]

molto Cannella. ahimè molto interessante.

qualche giorno fa mi sono imbattuta nelle intercettazioni di Toro e Ferrara (Capo della Procura romana), poi quelle delle loro mogli, poi nei verbali di due PM romani e di qualche Carabiniere che hanno raccontato ai colleghi di Perugia (competenti per territorio sulle indagini su Toro) come le loro indagini venissero castrate.

per molto tempo abbiamo vagato nelle nebbie di quella procura, e molte sono state le occasioni di assoluta stima e rispetto del lavoro del 95% dei PM del Tribunale più grande d'Europa.

Ma ora, sapere che per un 5% di merda, tutto veniva mandato al macero con le frasi ''vi sono ragioni di opportunità politica'' oppure ''non è il caso, non ora, il momento è politicamente delicato'' fa davvero vomitare.

chissà quanti anni ci vorranno per ripulire tutto, e per credere ancora e fermamente in quegli articoli e nello Stato di Diritto.

P.s. Mi taccio sul Sig. Dott. Pasquale De Lise (Presidente del TAR Lazio e autore dello splendido nuovo codice degli appalti pubblici) per evitare di rovinare la serata a Neil (ammesso che lui non abbia già letto ciò che ho letto io ).

[Pensiero Dominante]

Ecco quel che da un po'di tempo mi chiedo:

ha senso, ma, soprattutto, è eticamente corretto interloquire con fiancheggiatori di golpisti ed eversori?

quando deciderai potremo riparlarne, in italia comunque non c'è nulla di quello che tu, arbitrariamente, sostieni.....

Questo spezzone di articolo di Eugenio Scalfari, che ho letto or ora, mi sembra possa dare un contributo al riguardo. Di sicuro è pertinente con il mio intervento precedente sulla Costituzione:

ll progetto costituzionale di Silvio Berlusconi è molto chiaro: vuole riscrivere la Costituzione. Non modificarne alcuni punti ma riscriverla stravolgendone lo spirito, mettendo al vertice una sorta di "conducator" eletto direttamente dal popolo insieme alla maggioranza parlamentare da lui stesso indicata e subordinando alla sua volontà non solo il potere esecutivo e quello legislativo ma anche i magistrati del pubblico ministero, la Corte costituzionale e le autorità di controllo e di garanzia.
Questo progetto non è nato oggi ma è nella sua mente fin dal 2001, quando ebbe inizio la legislatura che durò fino al 2006 e si svolse durante il settennato al Quirinale di Carlo Azeglio Ciampi. Le divergenze tra il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio furono numerose e ebbero come oggetto soprattutto quel tema; non potendo cambiare la Costituzione nel modo da lui desiderato Berlusconi tentò di modificarla nei fatti contestando sistematicamente le attribuzioni del capo dello Stato e i poteri che gli derivano.
Il capo dello Stato rappresenta il coronamento istituzionale della democrazia parlamentare così come la configura la nostra Costituzione ed è, proprio per questo il maggior ostacolo ai progetti di Berlusconi. Non è dunque un caso che i suoi bersagli costanti siano stati Scalfaro, Ciampi, Napolitano: tre uomini estremamente diversi tra loro, con diversi caratteri e diverse origini culturali, ma con identica dedizione ai loro doveri costituzionali. E proprio per questo sono stati tutti e tre nel mirino di Berlusconi fin da quando salì per la prima volta alla presidenza del Consiglio avendo in animo di governare da solo, senza ostacoli di sorta che controllassero la legalità delle sue azioni e ne limitassero la discrezionalità che egli vuole piena e assoluta.

Gli attriti con Ciampi furono, come ho ricordato, numerosi. Due di essi in particolare avvennero in circostanze di estrema tensione. Il primo in occasione della nomina di tre giudici della Corte costituzionale, il secondo nel momento della promulgazione della legge Gasparri sul sistema televisivo nazionale.
Ho avuto la ventura di esser legato a Ciampi da un'amicizia che dura ormai da quarant'anni, sicché ebbi da lui un lungo racconto di quei due episodi poco tempo dopo il loro svolgimento. Non ho mai rivelato quel racconto, del quale ho conservato gli appunti nel mio diario quotidiano. Spero che il presidente Ciampi mi perdonerà se oggi ne faccio cenno, poiché la riservatezza che finora ho rispettato non ha più ragion d'essere al punto in cui è arrivata la situazione politica italiana.

L'episodio concernente la nomina dei tre giudici della Consulta nella quota che la Costituzione riserva al Presidente della Repubblica, avvenne nella sala della Vetrata del Quirinale. Erano presenti il segretario generale del Quirinale, Gifuni e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. I temi da discutere erano due: i rapporti con la Commissione europea di Bruxelles dove il premier doveva recarsi per risolvere alcuni importanti problemi e la nomina dei tre giudici.
Esaurito il primo argomento Ciampi estrasse da una cartella i tre provvedimenti di nomina e comunicò a Berlusconi i nomi da lui prescelti. Berlusconi obiettò che voleva pensarci e chiese tempo per riflettere e formulare una rosa di nomi alternativa. Ciampi gli rispose che la scelta, a termini di Costituzione, era di sua esclusiva spettanza e che la firma del presidente del Consiglio era un atto dovuto che serviva semplicemente a certificare in forma notarile che la firma del Capo dello Stato era autentica e avvenuta in sua presenza. Ciò detto e senza ulteriori indugi Ciampi prese la penna e firmò passando i tre documenti a Berlusconi per la controfirma.
A quel punto il premier si alzò e con tono infuriato disse che non avrebbe mai firmato non perché avesse antipatia per i nomi dei giudici ma perché nessuno poteva obbligarlo a sottoporsi ad una scelta che non derivava da lui, fonte unica di sovranità perché derivante dal popolo sovrano.
La risposta di Ciampi fu gelida: "I documenti ti verranno trasmessi tra un'ora a Palazzo Chigi. Li ho firmati in tua presenza e in presenza di due testimoni qualificati. Se non li riavrò immediatamente indietro da te controfirmati sarò costretto a sollevare un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale. "Ti saluto" rispose altrettanto gelidamente Berlusconi e uscì dalla Vetrata seguito da Letta. In serata i tre atti di nomina tornarono a Ciampi debitamente controfirmati.

Il secondo episodio avvenne nel corso di una colazione al Quirinale, sempre alla presenza di Gifuni e di Letta. Il Parlamento aveva votato la legge Gasparri e l'aveva trasmessa a Ciampi per la firma di promulgazione. Presentava, agli occhi del Capo dello Stato, svariati e seri motivi di incostituzionalità e mortificava quel pluralismo dell'informazione che è un requisito essenziale in una democrazia e sul quale, appena qualche mese prima, Ciampi aveva inviato al Parlamento un suo messaggio.
La colazione era da poco iniziata quando Ciampi informò il suo ospite del suo proposito di rinviare la legge alle Camere, come la Costituzione lo autorizza a fare motivando le ragioni del rinvio e i punti della legge da modificare. Berlusconi non si aspettava quel rinvio. Si alzò con impeto e alzò la voce dicendo che quella era una vera e propria pugnalata alla schiena. Ciampi (così il suo racconto) restò seduto continuando a mangiare ma ripeté che avrebbe rinviato la legge al Parlamento. L'altro gli gridò che la legge sarebbe stata comunque approvata tal quale e rinviata al Quirinale e aggiunse: "Ti rendi conto che tu stai danneggiando Mediaset e che Mediaset è una cosa mia? Tu stai danneggiando una cosa mia".
A quel punto si alzò anche Ciampi e gli disse: "Questo che hai appena detto è molto grave. Stai confessando che Mediaset è cosa tua, cioè stai sottolineando a me un conflitto di interessi plateale. Se avessi avuto un dubbio a rinviare la legge, adesso ne ho addirittura l'obbligo". "Allora tra noi sarà guerra e sei tu che l'hai voluta. Non metterò più piede in questo palazzo".

Uscì con il fido Letta. Ciampi rinviò la legge. Il premier per sei mesi non mise più piedi al Quirinale

[tiffany rayne]

Ma che dite Berlusconi è l'uomo piu' buono e disinteressato del mondo, non turbate Bocha e Capezzone con queste calunnie.

[iltemplare83]

Questo i "capi", mentre i "sudditi" (che hanno lo sgradevole merito di far rimanere "capi" gli attuali "capi"):
-Se porti qualche argomento atto a dimostrare condotte disoneste/incoerenza delle loro rocksar --> "beh chiaro, voi unici portatori di Verità nel paese sapete tutto vero? complimenti!";
-Se porti qualche argomento atto a dimostrare la pochezza umana delle loro rocksar, cosa che fa sorgere il dubbio di pochezza riflessa nell'elettorato --> "beh chiaro, voi dell'intellighenzia unici portatori di Cultura sapete tutto vero? complimenti!";
-Se sei troppo convincente o pressante, dopo una o entrambe le frasi sopra aggiunge --> "cmq io non l'ho mai votato".

Quindi sintetizzando: uno cerca di confrontarsi con loro, facendolo in modo corretto o meno non è ora in esame, ed in tutta risposta, per non scomodare il cerebro il berluscones mette in campo la proverbiale ironia di cui è pervaso, facendo diventare il proprio interlocutore portatore di Verità et Cultura. Guardandosi bene però dal pronunciare una sola parola in merito alla discussione.

Ah dimenticavo, il "voi" solitamente è riferito ai raffinati ed intellighenzi esponenti della sinistra zetiana, capitanati da un-mediocre-come-tanti.

mi dispiace di non poter avere un dialogo con te husker, di cui ho stima come utente, ma difetti anche tu di coerenza...

Chiaro.
Però una persona dotata di cervello DEVE (pena la rinuncia al proprio status di essere pensante) fare un paio di riflessioni:
1) A vantaggio di chi va l'uscita di queste intercettazioni? Il "popolo" antiberlusconiano lo considera già un ladro, senza bisogno di ulteriori prove. In compenso una delle paure del centro destra è l'astensionismo nella prossima consultazione elettorale.
2) Bisogna accertare CHI abbia fatto uscire le intercettazioni. Siamo così sicuri che sia proprio stato il magistrato, ovvero la persona che più ha da perdere da questa fuga di notizie? Sicuramente i fogli con le trascrizioni saranno passati da diverse mani.

3) il presunto reato non ha rilevanza penale (a mno di non voler considerare l'odio per qualcuno un crimine allora ce ne sarebbero pochi pochi fuori dalle patrie galere)
4) una competenza territoriale molto sospetta (per usare un eufemismo)
5) la rivelazione del segreto d'ufficio è un reato penale per cui il procuratore toro si è dimesso ed è indagato ad esempio

Ti faccio notare che la procura non ha confermato che Berlusconi fosse indagato... fermo restando che il modo in cui siano state ottenute determinate informazioni non rende più moralmente o politicamente accettabile ciò che si evince da quelle informazioni. Indipendentemente dalla rilevanza penale o meno...

[bocha]

molto Cannella. ahimè molto interessante.

qualche giorno fa mi sono imbattuta nelle intercettazioni di Toro e Ferrara (Capo della Procura romana), poi quelle delle loro mogli, poi nei verbali di due PM romani e di qualche Carabiniere che hanno raccontato ai colleghi di Perugia (competenti per territorio sulle indagini su Toro) come le loro indagini venissero castrate.

per molto tempo abbiamo vagato nelle nebbie di quella procura, e molte sono state le occasioni di assoluta stima e rispetto del lavoro del 95% dei PM del Tribunale più grande d'Europa.

Ma ora, sapere che per un 5% di merda, tutto veniva mandato al macero con le frasi ''vi sono ragioni di opportunità politica'' oppure ''non è il caso, non ora, il momento è politicamente delicato'' fa davvero vomitare.

chissà quanti anni ci vorranno per ripulire tutto, e per credere ancora e fermamente in quegli articoli e nello Stato di Diritto.

P.s. Mi taccio sul Sig. Dott. Pasquale De Lise (Presidente del TAR Lazio e autore dello splendido nuovo codice degli appalti pubblici) per evitare di rovinare la serata a Neil (ammesso che lui non abbia già letto ciò che ho letto io ).

sigile fa parte del popolo viola
sigile si imbatte nelle intercettazioni
il fatto pubblica le intercettazioni....
interessante