Gianna Nannini - HitStory Tour 2016 all'Arcimboldi.
Dopo gli stadi e i palazzetti l'ultimo tour di Gianna in questo tour utilizza i teatri, dico subito che, avendola già vista al Forum un paio di anni fa, credo che la dimensione giusta per le sue performance sia quella delle strutture più ampie, con a disposizione il
prato per i suoi fans, soprattutto
Le Gianne.
La sua presenza sul palco, la sua esuberanza sono immutate, ma l'atmosfera seppure calda ne risente per il ridotto numero di spattatori e l'intralcio delle poltrone.
Ripetuti annunci pre concerto di divieto d'effettuare riprese con minaccia di ritiro dei telefonini/tablet fino a fine serata, i primi interventi dellgli addetti dello stadio tesi a bloccare i trasgressori , sono durati lo spazio delle prmissime canzoni, in seguito solito delirio di mani alzate con apparecchi vari, con esagerazione da parte di molti, alcuni veramente irritanti per chi stava loro dietro.
Dopo poco l'avanti-palco e le prime file sono stati invasi da spetttori in piedi che praticamente hanno obbligato una buona parte della restante platea ad alzarsi, ma del resto il ritmo di molti brani ti invita praticamente a scattare e muoverti a tempo.
la voce è ancora potente seppure risultasse un po' metallica, strano in un ambiente creato anche per la musica, alcuni pannelli sui lati della platea causavano uno sgradevole riverbero sonoro, dovuto forse al mall posizionamento di qualche altoparlante.
Poco dopo l'inizio Gianna ha avuto un momento di
defaillance lamentandosi del troppo fumo coreografico creato con il ghiaccio secco che le prendeva la gola obbligandola per vari minuti a bere continuamente, poi il flusso è stato ridotto e il fastidio è cessato.
Accompagnata da undici elementi, un sestetto di archi, tre chitarre, tastierista e batterista, più due coriste si parte con America che scatena subito il delirio, verrà poi replicata ancora meglio nei bis, poi un mix di el suo repertorio e cover tratte dall'ultimo suo prodotto discografico.
Le varie Profumo, I maschi, Bello e impossibile, Un'estate Italiana si alternano con Dio è Morto, L'Immensità, Lontano dagli occhi e così via per oltre due ore.
Due siparietti simpatici, il tuffo su un gruppo di adoranti fans sotto il palco, con palpeggiamenti ripetuti, e soprattutto, poco prima, la visione della sua
tettina sinistra, fugacemente mostrata loro alzando la maglietta.
Una nota sull'abbigliamento, inizia da Nannini, pantaloni di pelle e giacca prima rossa poi nera, successivamente frequenti cambi di maglietta e camicia fino all'improponibile, per lei,
mise finale un po' troppo da
sciureta.

No matter her age, no matter her beauty ! Ogni donna ha il suo “profumo”, in tutte le sue splendide sfumature.