[O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
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Ultima modifica di misha71 il 02/11/2014, 12:25, modificato 1 volta in totale.
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Questa è chiaramente tutta colpa della kink che devia le menti di migliaia di fruitori innocenti di porno con immagini di violenza gratuite
An idle mind is the devil's playground/Si, ma la NATO?
"Nel lungo periodo saremo tutti morti" John Maynard Keynes
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
scusate sono un imbecille.
il 3d sta esattamente in prima pagina.
mo levo tutto
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misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Bonanni tra l'altro anche nelle trasmissioni politiche, sembra uno che sia capitato lì per caso, pacato e sorridente come pensasse "si si parliamone, anche se a me me ne fotte il giusto .... i miei 336.0000 euro li prendo, gli altri si rivolgano a quegli incazzosi della CGIL"
La via più breve tra due cuori è il pene
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Al nord..
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11 ... e/1213570/
Expo, deserta l’asta per acquisire le aree dopo la manifestazione. E scade il bando
e al Sud...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11 ... e/1211924/
Salento, americani vogliono trivellare per trovare petrolio. Con Sblocca Italia si può

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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Olio non petrolio.
Sti americani sono proprio tonti.
Oil! Oli! Si, olive OIL!!

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Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio. (O.Wilde) - Uomini siate, e non pecore matte. (D.Alighieri)
A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina. (G.Andreotti?) - Non mi piace morire... per questo sará l'ultima cosa che faró in vita mia. (R.Benigni?)
Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte. (E.A.Poe)
A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina. (G.Andreotti?) - Non mi piace morire... per questo sará l'ultima cosa che faró in vita mia. (R.Benigni?)
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11 ... i/1222265/
Eternit, Cassazione: annullata condanna. Cancellati tutti i risarcimenti
Accolta totalmente la tesi del pg: la Suprema Corte dichiara la prescrizione e annulla la condanna a 18 anni di carcere a carico del magnate Stephan Schmidheiny per disastro ambientale. Il pm Guariniello: "Adesso apriamo il capitolo degli omicidi". I famigliari delle vittime in Aula alla lettura del verdetto: "Vergogna, ingiustizia è fatta"
Eternit, Cassazione: annullata condanna. Cancellati tutti i risarcimenti
Accolta totalmente la tesi del pg: la Suprema Corte dichiara la prescrizione e annulla la condanna a 18 anni di carcere a carico del magnate Stephan Schmidheiny per disastro ambientale. Il pm Guariniello: "Adesso apriamo il capitolo degli omicidi". I famigliari delle vittime in Aula alla lettura del verdetto: "Vergogna, ingiustizia è fatta"
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
il giudice è un lavoro di merda.. applicare leggi (magari fatte male) mettendoci nome e cognome.
La prescrizione ha un senso (ed DEVE esserci sempre) in un paese normale dove i processi durano un tempo NORMALE.
In un paese con tempi bibilici come il nostro e dove NON si interviene per velocizzarli ma al limite si RIDUCE la prescrizione, non ci si può aspettare nulla di diverso....
amarezza
La prescrizione ha un senso (ed DEVE esserci sempre) in un paese normale dove i processi durano un tempo NORMALE.
In un paese con tempi bibilici come il nostro e dove NON si interviene per velocizzarli ma al limite si RIDUCE la prescrizione, non ci si può aspettare nulla di diverso....
amarezza
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
verissimo, una notevole lucidità per uno non addetto ai lavori (e ai livori).nik978 ha scritto:il giudice è un lavoro di merda.. applicare leggi (magari fatte male) mettendoci nome e cognome.
La prescrizione ha un senso (ed DEVE esserci sempre) in un paese normale dove i processi durano un tempo NORMALE.
In un paese con tempi bibilici come il nostro e dove NON si interviene per velocizzarli ma al limite si RIDUCE la prescrizione, non ci si può aspettare nulla di diverso....
amarezza
però il problema è che la dovrebbero applicare tutti i giudici, sin da subito. senza aspettare la cassazione.
tra l'altro questo dice anche di come "inventarsi" i reati (parlo del legislatore che criminalizza fattispecie indistinguibili) non va mai bene.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
La resa del ministro
davanti ai burocrati
Matteo Renzi definiva quella contro gli apparati e il loro linguaggio «la madre di tutte
le battaglie». Ma al di là dei proclami andiamo avanti senza un segnale di rottura
di Gian Antonio Stella
Siamo condannati all’ergastolo dei commi «36-sexiesdecies» e delle «panie della scepsi»? Pare di sì, a leggere la lettera del ministro della Semplificazione Marianna Madia. Secondo la quale contro i deliri psicopatici del burocratese si può usare solo «una sorta di moral suasion dei ministri nei confronti degli uffici legislativi». Ma come: siamo passati dalla «violenta lotta alla burocrazia» alla soave moral suasion? Auguri.
Era un martello pneumatico, Matteo Renzi. Ringhiava che «il vero capo del governo è la burocrazia». Denunciava l’incubo di «una sabbia mobile che è la burocrazia» dalla quale «o si ha il coraggio di uscire o il Paese è condannato al declino». Definiva quella contro la burocrazia «la madre di tutte le battaglie»…
Illustr. di Doriano SolinasIllustr. di Doriano Solinas
Ed ecco che pochi mesi dopo, rispondendo al Corriere Economia reo d’aver beccato sulla Gazzetta Ufficiale una leggina che correggeva al volo un’altra pubblicata sullo stesso numero, la «Giovanna d’Arco» scelta per la guerra riconosce — sul Corriere della Sera di ieri — che sì, certo, «servono meno leggi» e «più chiare, scritte meglio, comprensibili da tutti i cittadini» ma tutto ciò che un governo può fare è spiegare ai burocrati che devono sburocratizzarsi…
Campa cavallo… Come scriveva molti decenni fa Max Weber, «ogni burocrazia si adopera per rafforzare la superiorità della sua posizione mantenendo segrete le sue informazioni e le sue intenzioni». Perché mai i nostri alti burocrati, che secondo l’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli sono i più pagati al mondo, dovrebbero aprire l’accesso ai labirinti dei quali solo loro conoscono l’accesso e l’uscita? Quello è il loro potere: essere incomprensibili.
Lo spiegò tempo fa Pietro Ichino sventolando a Palazzo Madama la legge che i senatori stavano votando: «Questo testo è letteralmente illeggibile (…) Credo che in Aula, in questo momento, non ci sia una sola persona in grado di dirci che cosa voglia dire».
E così, al di là dei proclami, andiamo avanti. Senza un segnale di rottura. Di smarcamento. Di rivolta contro la schiavitù dei «gabinettisti». Lo prova il decreto che ha convocato gli ultimi esami di maturità: 55 «visto» e «vista» (cinquantacinque!) prima di venire al nocciolo. Lo conferma il decreto sui contributi allo spettacolo dal vivo che chiede ad attori e violinisti, trapezisti e domatori di tigri di risolvere una formula pazzesca di 31 elementi impossibile non solo da risolvere ma perfino da leggere, manco fosse un ideogramma cinese, per chi non abbia dottorati in matematica. Lo ribadiscono i calcoli cervellotici pretesi da certi Comuni per la Tasi: puro disprezzo per i cittadini.
La prova del nove è però il decreto «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari» della stessa Marianna Madia. Che, semplificando semplificando, firma leccornie come questa: «Art. 21-bis. (Riorganizzazione del ministero dell’Interno). – 1. In conseguenza delle riduzioni previste dall’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, da definire entro il 31 ottobre 2014, il ministero dell’Interno provvede a predisporre, entro il 31 dicembre 2014, il decreto del presidente del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 2, comma 7, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e successive modificazioni…».
Fateci capire: è questa la semplificazione? C’era una legge del 2001 che ordinava ai dipendenti pubblici di usare «un linguaggio chiaro e comprensibile». Macché: avendo «l’interesse a rendere il funzionamento dei loro uffici il più opaco e complicato possibile, in modo da essere i soli a poterli far funzionare» (copyright Alberto Alesina e Francesco Gavazzi) gli azzeccagarbugli han tirato dritto. Ignorando la regola. Finché Filippo Patroni Griffi ha deciso di abolire la legge: tanto, non la rispettava nessuno… Bel modo di governare: nessuno rispetta il rosso? Aboliamo il semaforo!
Ed ecco al Policlinico di Napoli spuntare in un avviso pubblico il termine «elasso» che, abbandonato da secoli, non c’è più nei dizionari. E il Comune di Farini, Piacenza, deliberare che «considerata la situazione descritta nei prolegomena…». E il segretario comunale di Ariano Irpino spedire lettere che si avvitano sulle «panie della scepsi» o frasi tipo «è meridianamente epifanica l’indifferenza contenutistica»…
Ma può un Paese reggere a una crisi così se la società intera, imprese e cittadini, scuola e famiglie affogano in questo pantano? Dove il vincolo su un pitosforo a Messina porta via 2.650 giorni cioè il doppio di quelli necessari ai cinesi per fare il ponte di Donghai, 32 chilometri a otto corsie in mezzo al mare?
davanti ai burocrati
Matteo Renzi definiva quella contro gli apparati e il loro linguaggio «la madre di tutte
le battaglie». Ma al di là dei proclami andiamo avanti senza un segnale di rottura
di Gian Antonio Stella
Siamo condannati all’ergastolo dei commi «36-sexiesdecies» e delle «panie della scepsi»? Pare di sì, a leggere la lettera del ministro della Semplificazione Marianna Madia. Secondo la quale contro i deliri psicopatici del burocratese si può usare solo «una sorta di moral suasion dei ministri nei confronti degli uffici legislativi». Ma come: siamo passati dalla «violenta lotta alla burocrazia» alla soave moral suasion? Auguri.
Era un martello pneumatico, Matteo Renzi. Ringhiava che «il vero capo del governo è la burocrazia». Denunciava l’incubo di «una sabbia mobile che è la burocrazia» dalla quale «o si ha il coraggio di uscire o il Paese è condannato al declino». Definiva quella contro la burocrazia «la madre di tutte le battaglie»…
Illustr. di Doriano SolinasIllustr. di Doriano Solinas
Ed ecco che pochi mesi dopo, rispondendo al Corriere Economia reo d’aver beccato sulla Gazzetta Ufficiale una leggina che correggeva al volo un’altra pubblicata sullo stesso numero, la «Giovanna d’Arco» scelta per la guerra riconosce — sul Corriere della Sera di ieri — che sì, certo, «servono meno leggi» e «più chiare, scritte meglio, comprensibili da tutti i cittadini» ma tutto ciò che un governo può fare è spiegare ai burocrati che devono sburocratizzarsi…
Campa cavallo… Come scriveva molti decenni fa Max Weber, «ogni burocrazia si adopera per rafforzare la superiorità della sua posizione mantenendo segrete le sue informazioni e le sue intenzioni». Perché mai i nostri alti burocrati, che secondo l’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli sono i più pagati al mondo, dovrebbero aprire l’accesso ai labirinti dei quali solo loro conoscono l’accesso e l’uscita? Quello è il loro potere: essere incomprensibili.
Lo spiegò tempo fa Pietro Ichino sventolando a Palazzo Madama la legge che i senatori stavano votando: «Questo testo è letteralmente illeggibile (…) Credo che in Aula, in questo momento, non ci sia una sola persona in grado di dirci che cosa voglia dire».
E così, al di là dei proclami, andiamo avanti. Senza un segnale di rottura. Di smarcamento. Di rivolta contro la schiavitù dei «gabinettisti». Lo prova il decreto che ha convocato gli ultimi esami di maturità: 55 «visto» e «vista» (cinquantacinque!) prima di venire al nocciolo. Lo conferma il decreto sui contributi allo spettacolo dal vivo che chiede ad attori e violinisti, trapezisti e domatori di tigri di risolvere una formula pazzesca di 31 elementi impossibile non solo da risolvere ma perfino da leggere, manco fosse un ideogramma cinese, per chi non abbia dottorati in matematica. Lo ribadiscono i calcoli cervellotici pretesi da certi Comuni per la Tasi: puro disprezzo per i cittadini.
La prova del nove è però il decreto «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari» della stessa Marianna Madia. Che, semplificando semplificando, firma leccornie come questa: «Art. 21-bis. (Riorganizzazione del ministero dell’Interno). – 1. In conseguenza delle riduzioni previste dall’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, da definire entro il 31 ottobre 2014, il ministero dell’Interno provvede a predisporre, entro il 31 dicembre 2014, il decreto del presidente del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 2, comma 7, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e successive modificazioni…».
Fateci capire: è questa la semplificazione? C’era una legge del 2001 che ordinava ai dipendenti pubblici di usare «un linguaggio chiaro e comprensibile». Macché: avendo «l’interesse a rendere il funzionamento dei loro uffici il più opaco e complicato possibile, in modo da essere i soli a poterli far funzionare» (copyright Alberto Alesina e Francesco Gavazzi) gli azzeccagarbugli han tirato dritto. Ignorando la regola. Finché Filippo Patroni Griffi ha deciso di abolire la legge: tanto, non la rispettava nessuno… Bel modo di governare: nessuno rispetta il rosso? Aboliamo il semaforo!
Ed ecco al Policlinico di Napoli spuntare in un avviso pubblico il termine «elasso» che, abbandonato da secoli, non c’è più nei dizionari. E il Comune di Farini, Piacenza, deliberare che «considerata la situazione descritta nei prolegomena…». E il segretario comunale di Ariano Irpino spedire lettere che si avvitano sulle «panie della scepsi» o frasi tipo «è meridianamente epifanica l’indifferenza contenutistica»…
Ma può un Paese reggere a una crisi così se la società intera, imprese e cittadini, scuola e famiglie affogano in questo pantano? Dove il vincolo su un pitosforo a Messina porta via 2.650 giorni cioè il doppio di quelli necessari ai cinesi per fare il ponte di Donghai, 32 chilometri a otto corsie in mezzo al mare?
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Don Seppia processo da rifare...fino alla prescrizione !
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Renzi ha lanciato il suo tipico messaggio rassicurante "riformeremo la giustizia ecc."
cioè non faremo un cazzo
cioè non faremo un cazzo
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Certo, vuoi che i suoi padroni glielo permettano?
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
il problema non è Renzi. ma in parlamento le forze politiche, alcune, non hanno alcun interesse a modifcarla.
Non a caso le riforme sono impantanate... siamo in democrazia purtroppo.. non decide mica uno solo
Non a caso le riforme sono impantanate... siamo in democrazia purtroppo.. non decide mica uno solo
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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