Per chi, come me, ama i sottomarini, ecco un roccioso romanzo di fantapolitica bombarola:
In una situazione politica in cui la lotta al terrorismo è diventata una guerra su scala planetaria, un ufficiale inglese ha superato il confine: il maggiore Ray Kerman è passato al nemico. Dato per morto in un agguato in Medio Oriente, si è unito al terrorismo internazionale rivelando piani e procedure delle agenzie occidentali. Non solo, sta per procurare ai fanatici della guerra totale l'arma assoluta: un sottomarino nucleare. E così l'ammiraglio Morgan e la sua squadra di guerrieri dei mari devono mettere in campo ogni risorsa disponibile per scongiurare la nuova minaccia. Comincia così la caccia al Barracuda 945, un vero e proprio spettro dei mari, il sottomarino che potrebbe lanciare il siluro che darà inizio alla catastrofe.
Carino anche:
La situazione in Arabia Saudita è insostenibile: enormi ricchezze petrolifere nelle mani di corrotti membri della famiglia reale mentre il popolo della più grande nazione islamica è alla fame. Il principe Nasir, rigido fondamentalista, decide di giocare la sua carta e impadronirsi del potere, ma da solo non può farcela. Spunta quindi l'ombra di una grande potenza europea, pronta a mettere a disposizione uomini e una potente flotta sottomarina per scatenare una rivoluzione e bloccare l'afflusso di petrolio all'Occidente. Il Medio Oriente è sconvolto da un'ondata di violenza che può paralizzare il mondo. L'intervento USA è inevitabile, e per condurre le operazioni viene richiamato sul campo l'ammiraglio Morgan che, nell'ultimo decisivo scontro, si troverà di fronte lo spauracchio di tutti i servizi segreti occidentali, il suo nemico storico, la sua nemesi: Ravi Rashood, capo di Hamas e disertore del SAS inglese.
Poi mi sono rotto il cazzo, sono un po tutti uguali
