cazzaniga90 ha scritto: ↑13/07/2022, 9:02
Cannibal holocaust prende una sua direzione ben precisa nei genere cannibalico italiano.
Il regista da anche un cambio di rotta rispetto a precedente ultimo mondo cannibale.
Ultimo mondo cannibale più incentrato sulla sopravvivenza.
Che su una equipe che volontariamente falsifica la realtà a proprio piacimento.
Credo che tra tutti i cannibalicci forse per la censura e i critici CH sia stato il film più scomodo.
Bah, non credo che sia un film "scomodo", non credo che a seguito del film si ridestò nella società un forte sentimento di protesta per la colonizzazione dell'Amazzonia o di altre culture primitive.
I critici affossarono tutti i film di genere, questi in particolare, mentre la censura intervenne solo per la crudezza e la violenza delle scene mostrate, non certo per un messaggio sovversivo intrinseco. Nello specifico la cosa più disturbante erano le uccisioni e le violenze sugli animali, quasi tutte vere e non simulate.
Non so che intendi per
direzione ben precisa nel genere cannibalico italiano. A me sembrano un po' tutti simili: spedizione o comunque gente che va in Amazonia, contatto con la natura rigogliosa e selvaggia, fase catartica degli individui civilizzati, poi arrivano gli indios, puri e innocenti nello loro usanze tribali, ma che finiscono per imprigionare o far fuori tutti (anche se stranamente spesso hanno un occhio di riguardo per la figa principale), europei che a quel punto se ne fregano della natura rigogliosa e delle anime pure degli indios e cercano di salvare la pelle, anche uccidendoli a loro volta; una volta salvatesi i superstiti dimenticano l'Amazzonia e pianificano le prossime vacanze nella riviera romagnola (anche se questo non viene mostrato chiaramente ma solo suggerito). Alcuni usano il taglio documentaristico, altri meno, ma trovata la formulina giusta per far breccia al botteghino, le variazioni sul tema erano minime.
PS: approvo la riscoperta di Russ Meyer. A mio avviso, tranne un paio, ad oggi sono film un po' datati e con una sceneggiatura abbastanza piatta, ma rimangono notevoli le protagoniste, icone di certi tipi di donna, indipendenti e trasgressive, oltre che fisicamente esuberanti e sensuali. Faster Pussycat top! A mio avviso ancora godibilissimo.
Quì c'è il topic dedicato:
viewtopic.php?f=2&t=9305&hilit=russ+meyer