[O.T.] E' morto sandro curzi

Scatta il fluido erotico...

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Scorpio
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#136 Messaggio da Scorpio »

mephisto ha scritto:
balkan wolf ha scritto:e chi cazzo sei co st'uscita e co sto avatar???
uno dei 30mila bergamaschi armati del senatur??
// bossi mode on //
"se i rossi vogliono metterla in piazza che facciano pure..."
//bossi mode off //
:-) :-) :-)
sto ridendo tantissimo
aiuto
:-) :-) :-)
Haaa non sono un leghista di merda diciamo che un Italiano un Italiano vero. :DDD :DDD :DDD
direi itaGliano, proprio "itaGliano",
con la G enorme e ben marchiata sulla fronte...
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

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Scorpio
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#137 Messaggio da Scorpio »

alews76 ha scritto:io che sicuramente non sn di sx ,sn stato il primo a dire qui dentro ,che mi dispiace per Curzi...e' sempre stato un giornalista che ha rivendicato il suo lato comunista senza andare nell'insulto o nel personale e per questo e' sempre stato rispettato da tutti...compreso da quelli di dx...a parte qualche povero caso qui dentro...spero che santoro , floris possano intraprendere un po' della sua responsabilita'...in questo periodo di crisi nera , bisognerebbe lanciare propositi di positivita' anziche' di tragicismo...curzi credo converrebbe..
mamma mia che paragoni...
Santoro fà  giornalismo d'inchiesta, mica dei propagandare la politica di qualcuno, semmai è uno che ti fà  riflettere.

Floris, il vespino di sinistra, un senza palle che non sfastidia nessuno.

Se non l'avessi capito, non abbiamo Obama e Mc Cain; qui abbiamo un nanetto, cialtrone, mafioso e putulante che se vince continua a dar del scemo e imbecille a chi non l'ha votato,
ma quando perde rompe il ka22o per 2 anni facendo ricontare le schede...

Uno che fà  a cazzotti sul Titanic...

Mentre una cosiddetta opposizione, gli manda pure i pizzini per suggerirgli che dire ed aiutarlo nel momento di difficoltà , continuando a prendersi pesci in faccia...
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Drogato_ di_porno
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#138 Messaggio da Drogato_ di_porno »

il tg3 con tutte le sue pezze al culo, gli scempi tecnici, i servizi che non partono o partono al momento sbagliato, gli speaker ripresi nei fuori onda, maschi con in sovraimpressione un nome di donna, maria cuffaro con l' enfisema polmonare, la pletora di raccomandati che non sanno fare un cazzo ecc....

...è da anni l' unico che riesco a guardare. prima ne seguivo di tutte le reti ora non ce la faccio. se non altro è l' unico tg che denuncia quotidianamente le morti bianche ed è attento ai valori della solidarietà . certo è anche ultraschierato e a volte massimalista ma studio aperto o il tg4 o i commenti di Clemente Mimun al tg5 invogliano il ritorno delle milizie giacobine di Danton

c'è solo una giornalista tettona del tg5 che ogni tanto guardo a tarda notte mettendo il muto
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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balkan wolf
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#139 Messaggio da balkan wolf »

si vabbe ma se ancora ve guardate i telegiornali proprio non c'è speranza drugy

DISINFORMATEVI!!!

:-)
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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docu
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#140 Messaggio da docu »

sandrone ...


RIP



meneroquasiscordat

:wink:
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sgrofo
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#141 Messaggio da sgrofo »

ormai è bell'ecchè sepolto. Chiudiamo il topic e continuiamo la discussione da un'altra parte...
si cerca di essere il meno stronzi possibile

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dostum
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#142 Messaggio da dostum »

Quando nel lontano 1959 fu il primo a varare il "Partito Democratico"
di Aldo Torchiaro


"Ero funzionario della Fgci nel 1959, dopo aver diretto i giovani comunisti di Roma. Lavoravo al Bottegone, al terzo piano..." mi racconta Sandro Curzi. Siamo nel salotto di una casa alto borghese nel Ghetto di Roma, davanti a tre tazze di caffè fumante. Curzi è rilassato e parla senza soste, con qualche riferimento all'attualità e un flash back che riporta alla fine degli anni Cinquanta. "Io non ho mai sopportato Di Pietro e dissi a chiare lettere che allearsi con lui era autolesionismo puro. Lo dissi ai tempi dei Ds, quando Di Pietro venne candidato nel Mugello. Segretario del partito era allora Massimo D'Alema, e lo chiamai per dirglielo. Gli dissi che pur di impedire quest'ingerenza lo avrei osteggiato fin nelle urne, candidandomi contro". E D'Alema cosa fece? Lo convocò e gli fece notare che lui sapeva. Cosa? Un segreto. "Mio padre mi ha detto quella cosa su di te, capisci? Quella cosa che hai fatto nel '59. Mi ha raccontato che tu di candidature trasversali te ne intendi, insomma". Curzi capisce, incassa ma non molla. E per la cronaca, si candiderà con Rifondazione Comunista nel Mugello contro il Di Pietro capolista diessino. E allora Curzi, trascorsi tanti anni, decide di togliersi il sassolino dalle scarpe e mi racconta "quella storia del ‘59" che l'onorevole Giuseppe D'Alema raccontò a suo figlio Massimo, quasi tramandando un segreto da non rivelare.

Proprio di questo invece Curzi mi ha messo a parte: di quando il Segretario con la S maiuscola, Palmiro Togliatti in persona, lo mandò a chiamare. Fu un tragitto breve: era seduto alla sua scrivania esattamente in corrispondenza, al netto di un piano, del bureau del Migliore. Si presenta da Togliatti dopo aver stretto il nodo della cravatta. Tira il fiato e bussa alla Porta. Togliatti lo fa entrare, lo squadra, tenendolo sull'attenti. E gli dice, secco: "Tu da oggi non sei più comunista". Curzi teme le purghe e sgrana gli occhi. "Ma che ho fatto?" Togliatti sorride. "Sei uno in gamba e ho pensato a te per un incarico delicato. Ma da oggi - almeno ufficialmente - non sei più dei nostri". Curzi capisce sempre meno. "Ci sono le elezioni regionali in Sicilia, dove l'elettorato come sai non è con noi. E tu devi guidare una lista, avrai una sede a Palermo e correrai contro di noi". E senza aspettare la replica, tagliò corto: "Adesso vai. Passa in tesoreria. Buon lavoro". Liquidato su due piedi dopo essere stato investito di un incarico del quale non aveva capito ancora granché, il giovane Sandro si presenta dal tesoriere del Pci che gli affida le consegne, con indicazioni rigorosamente verbali. E gli affida un sacchetto dove un incredulo Curzi troverà un rotolo di banconote da cinquecento e mille lire. "Sappiamo di poterci fidare di te", gli dicono. E lui parte, va a Termini e in treno raggiunge Palermo. Prende una camera in affitto e da lì si organizza. Affitta una sede in centro storico e si fa preparare una bella insegna, "al neon", specifica, con l'insegna del partito che era lì a rappresentare: Partito Democratico Italiano.

E', nel programma che egli stesso ha stilato in treno, un partito moderato, cattolico, nostalgico della monarchia. Un partito tagliato su misura per il profilo elettorale del siciliano medio, come gli hanno chiesto a Botteghe Oscure. "Ho fatto una lista incontrando la disponibilità di un vecchio aristocratico dell'entroterra", racconta, "un tipo alla Gattopardo, uscito da un romanzo d'epoca. Era perplesso perché non mi conosceva, non mi aveva mai visto in Sicilia e non sapeva del mio interesse monarchico". Quando me lo disse ridacchiai, pensando: "Meno male che non mi conosce". L'investimento del Pci non era da poco, la lista ufficiale con Emanuele Macaluso non poteva raccogliere più di tanto e il tentativo di fare un cavallo di troia, per poi manovrare gli eventuali resti che sarebbero stati sottratti alle destre e alla Dc, si rivelò fruttuoso. Si andò alle urne il 7 giugno del '59 in una Sicilia militarmente presidiata. A votare andò quasi l'86 % degli elettori: un record per i siciliani. Il Pci raccoglie il 19 % dei voti, il Partito Democratico di Curzi mette insieme il 4.7 % e diventa subito la sesta forza politica della regione, eleggendo tre consiglieri. Tutto inutile, visto che la Dc aveva da sola il 40 % e che la lista "civetta" della Dc, Unione Cristiano Sociali, costruita ad arte per sottrarre voti di sensibilità progressista, mise insieme oltre il 10 % dei consensi. Alla Dc non la si fece, insomma. E Sandro Curzi rientrò a Roma dove venne premiato con un posto di responsabilità a L'Unità . Dando inizio ad una nuova attività , più felice e certamente più trasparente di quella gelosamente custodita dalla memoria di qualcuno.
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?

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superflowerpunkdiscopop
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#143 Messaggio da superflowerpunkdiscopop »

Giampaolo Pansa su Sandro Curzi

Un gendarme della memoria

Quello che io ricordo di Sandro Curzi

Troppo buonismo in molti coccodrilli per Sandro Curzi. Non sarebbero piaciuti nemmeno a lui. "Kojak" poteva sembrare un dirigente politico bonario e accomodante. In realtà  era un comunista di quelli duri. Intollerante. E pronto a qualsiasi asprezza pur di dare addosso a chi la pensava in modo diverso.
Li ho sperimentati anch'io i suoi sistemi, quando pubblicai il "Sangue dei vinti", un libro sulle mattanze compiute dai partigiani dopo il 25 aprile. In quel caso, Curzi si comportó da vero Gendarme della Memoria. Sapeva bene che quanto raccontavo era tutto vero. Ma era vietato dirlo. In base al dogma che fare le bucce al Pci significava diffamare la Resistenza.

Il nostro fu uno scontro impari. Lui dirigeva Liberazione e aveva alle spalle un partito, Rifondazione Comunista. Io ero un giornalista che non dirigeva nulla e non aveva nessuno dietro di sè. Anche per questo, Curzi cominció a pestarmi. E cominció subito, prima che il libro apparisse, dunque senza neppure averlo letto.

Il venerdì 10 ottobre 2003, "Kojak" vide su un lancio dell'agenzia Adkronos una bordata di Giorgio Bocca contro di me, sparata dopo le anticipazione dei giornali. E decise di approfittarne. Incaricó un redattore, Beppe Lopez, di intervistare l'Uomo di Cuneo. Ne uscì una requisitoria allucinata. Dove si sosteneva persino che avevo scritto "Il sangue dei vinti" per diventare il direttore del Corriere della sera.

Il sabato 11 ottobre, Curzi stampó l'intervista su Liberazione, con un grande titolo che strillava: "Libro vergognoso di un voltagabbana". "Kojak" definiva il mio libro «un romanzo», etichetta falsa per schernire un'inchiesta. Sempre falsa era la presentazione di tutto l'affare Pansa. Curzi scrisse: «Di fatto questo libro contribuisce alla parificazione delle forze allora in campo: i nazi-fascisti da un canto e i partigiani e le forze democratiche e antifasciste dall'altro».

Non soddisfatto della forsennata esternazione di Bocca, "Kojak" riprese subito a darmi botte in testa nella pagina più importante di Liberazione, quella della posta.

La domenica 12 ottobre mi preparó un nuovo pacchetto al veleno. Sotto un titolone che domandava: «Perchè Pansa tira fuori proprio ora quelle storie?», c'erano tre lettere arrivate con la velocità  della luce. Erano vere o false, nel senso che ci aveva pensato Curzi a fabbricarle? Penso che almeno un paio fossero false. Anche perchè il libro stava sempre nei magazzini della Sperling & Kupfer. "Kojak", o un suo alter ego, mi accusava di volermi riciclare con Berlusconi. E di dare una mano al Polo di centrodestra, diffamando i poveri comunisti. La terza lettera era una carognata diretta a Miriam Mafai, colpevole di un giudizio equilibrato sul mio lavoro.

La firmava una signora che dichiarava di avere la tessera dei Ds. E di sentirsi amareggiata per le parole di Miriam, «iscritta al mio stesso partito e già  compagna di Giancarlo Pajetta». La conclusione era da tribunale politico: «Spero che dai Ds venga una risposta degna».

Il 17 ottobre Curzi si decise a prendere la parola. Scrisse: «In tema di revisionismo storico credevo che avessimo raggiunto il fondo con la cinica operazione editoriale di Pansa, libro vergognoso di un voltagabbana». Ma purtroppo non era così: «Non passa giorno senza che qualche fascista sdoganato o qualche ex comunista passato a Berlusconi non si riempia la bocca con i gulag e le foibe...».

Nei mesi successivi, Curzi continuó a pubblicare lettere contro di me. E a prendermi a schiaffi nella rubrica "Giornali & Tv". Poi smise, perchè si era accorto di essere diventato lo sponsor più efficace del mio libro. Ma "Kojak" aveva la testa dura. E tornó a farsi vivo su Liberazione nell'autunno del 2004, forse disturbato da un altro mio lavoro, "Prigionieri del silenzio".
Curzi sostenne che continuava a ricevere molte missive contro "Il sangue dei vinti": «Lettere di indignata sorpresa per l'indirizzo che il collega Pansa, per citare solo il nome più popolare, ha preso e che viene vissuto come esempio di revisionismo storico».
Uscito da Liberazione, Curzi entró nel consiglio d'amministrazione della Rai. Ma non si scordó di me. Nel giugno 2005, intervistato da Roberto Cotroneo dell'Unità , si lagnó dell'ariaccia che tirava in viale Mazzini: «Qui c'è un degrado culturale. Ti faccio un esempio: stanno preparando una fiction tratta dal 'Sangue dei vinti' di Pansa...».

Mi fermo qui. E riconosco che, in fondo, "Kojak" ha vinto. Nelle librerie no, ma alla Rai sì. La fiction verrà  trasmessa soltanto nel dicembre del prossimo anno. Dall'aldilà  dei Gendarmi della Memoria, Curzi sorriderà . Pensando: io ci sapevo fare, non i voltagabbana alla Veltroni.

Giampaolo Pansa
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#144 Messaggio da anxxur »

Beh, credo che corrisponda a verità . Non penso che uno come Curzi potesse tollerare i libri di Pansa.
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#145 Messaggio da Scorpio »

nemmeno io; Pansa mi ha rotto le palle, col sangue dei vinti, il sangue degli stravinti!

basta! l'abbiam capito che anche fra i partigiani c'erano i cattivi!
che rimanga a scrivere con quel giornale che val quanto la carta da kulo, assieme a Polito e Calderola.
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

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#146 Messaggio da CanellaBruneri »

Scorpio ha scritto:nemmeno io; Pansa mi ha rotto le palle, col sangue dei vinti, il sangue degli stravinti!

basta! l'abbiam capito che anche fra i partigiani c'erano i cattivi!
che rimanga a scrivere con quel giornale che val quanto la carta da kulo, assieme a Polito e Calderola.

Pansa è un ormai penoso caso umano,magari la riscoperta del suo intimo fascismo (di tipo squadrista per giunta) gli renderà  più lieve la senilità .

Almeno non rompe più il cazzo su "L' Espresso" così , almeno, posso leggermi Bocca in pace
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie

Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)

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#147 Messaggio da nik978 »

Pansa rischia di fare la fine di Grillo
e cioe di diventare un tribuno che si fissa sui soliti argomenti perche' le prime volte ci ha azzeccato e ha reso un servizio informativo....

sono il primo a sostenere che se in itlaia si vuole superare una serie di problemi vecchi di 60anni, si deve pasare per forza da una presa di coscienza...ma Pansa da uomo intelligente quale e' deve cpire che in una disamina di una guerra civile esconoTUTTI con qualche magagna

e' intrinseco nella guerra civile ed e' inutile al superamento dei problemi ricordarlo ogni volta.
detto questo, curzi comunque ha sbagliato dalla parte opposta e ha perso una occasione di svecchiare i comunisti,,
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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#148 Messaggio da Squirto »

nik978 ha scritto:Pansa rischia di fare la fine di Grillo
e cioe di diventare un tribuno che si fissa sui soliti argomenti perche' le prime volte ci ha azzeccato e ha reso un servizio informativo....

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#149 Messaggio da balkan wolf »

madonna ma vi fa così paura un pó di sano revisionismo???

eddaje suvvia fa proprio codone di paglia cazzarola :-)

su su niente paura siamo tutti formalmente antifascisti perchè la repubblica nasce sulla sconfitta del fascismo e chiunque viva in democrazia è di fatto antitotalitario

nessuno mai cambierà  questi fondamenti tranquilli

per il resto mi pare talmente evidente che serve un pó di revisione... su su che qualche peccatuccio di faziosità  i kompagnucci lo hanno fatto negli ultimi 50 anni
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#150 Messaggio da Helmut »

CanellaBruneri ha scritto:posso leggermi Bocca in pace
Anche quando aderì nel 1940 al "Manifesto della razza", partecipava ai "Littoriali" con camicia nera e saluto romano, e scriveva sulla rivista dei "Gruppi universitari fascisti"...???

:wink:
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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