[O.T.] ARTI MARZIALI

[Desmond]

lurido criminale assassino.

qui faccio fatica ad essere garantista, davvero vengo messo a dura prova.

lurido pezzo di merda, invalido al 100%? a 32 anni, lavora in fonderia???

Ciò che fa più paura è che questi pazzi girano liberamente tra di noi, li incontri in pizzeria, al supermercato, in piazza. Chiunque può essere vittima di questi balordi. E sono tanti, più di quanti possiamo immaginare (chiedete al vostro farmacista fiducia, quanti pazzi vede in un normale giorno di lavoro…). Una volta li rinchiudevano in un manicomio, oggi ai “tossicodipendenti aggressivi con disturbo della personalità” si dà la pensione di invalidità e il reddito di cittadinanza…

[Alternativo]

Non so che cosa ne pensi Alternativo, ma a me questo tipo, responsabile dell'omicidio di Civitanova, sembra che conosca la lotta a terra. Si vede da come tiene la monta e da come gira per prendere la schiena:
https://www.google.com/amp/s/www.leggo. ... 45923.html

Sì, l'ho pensato subito anch'io. Ma per come si è mosso poi, sono propenso a credere che sia stato un caso. Uno strangolamento (se era uno strangolamento) non si fa così. Comunque un poveretto c'è restato secco ed è una storia davvero straziante. Tra l'altro, sarebbe stato molto facile fermarlo con un semplice rear choke. Tuttavia sono propenso a pensare che il poveretto sia morto di infarto o paura. Comunque era certificato dal giudice che fosse infermo prima all'80% e poi addirittura al 100%. Non so voi, ma per il TSO si deve davvero essere fuori come dei balconi. Io sarei certamente intervenuto, ma non accuso chi ha avuto paura o ritrosia, non è una situazione facile da gestire, nemmeno per chi esperto, figurarsi per chi non sa nemmeno dove mettere le mani

[alander]

https://napoli.repubblica.it/cronaca/20 ... 360202019/

A quanto pare invece la conosceva bene, sicuramente nei prossimi giorni salterà fuori che ha frequentato palestre con corsi di autodifesa, krava maga ecc....da quello che si legge la mia idea e' che sia andato in cerca di un futile pretesto per mettere in pratica quello che chissà quante volte avrà voluto fare, ma non gli e' mai capitata l'occasione

[Alternativo]

non si legge… non è che puoi copiarlo qui tu?

[alander]

Un uomo affetto da problemi psichici che faceva uso di droghe e aveva l’ossessione per la difesa personale. Già sottoposto a tso, aveva costretto la madre a denunciarlo per maltrattamenti ed è tuttora sotto processo per un presunto episodio di violenza sessuale. L’ultima, scioccante, immagine di Filippo Ferlazzo è quella che lo ritrae mentre uccide a mani nude, a Civitanova Marche, l’incolpevole nigeriano di 39 anni Alika Ogorchukwu.

Nelle carte giudiziarie e nell’esperienza di chi lo ha conosciuto si può ricostruire, in controluce, il percorso destinato a sfociare nel tragico epilogo di venerdì scorso. Matteo, volontario di un centro di ascolto del Salernitano, ha seguito personalmente Ferlazzo, oggi 32enne, tra il 2014 e il 2019. Quando lo ha incontrato per la prima volta, quasi otto anni or sono, era un ragazzo profondamente turbato dalla separazione dei genitori che già presentava sintomi di disadattamento sociale e aveva una fissazione: la difesa personale. «Spesso ripeteva: “Dobbiamo essere pronti a tutto, chi ti passa di fianco può sempre farti del male», ricorda Matteo. Il volontario ha tenuto una ventina di colloqui con quel ragazzo che, dice a Repubblica, «arrivava quasi sempre in ritardo perché la notte andava a letto molto tardi», ma per il resto si comportava in maniera corretta, «con atteggiamenti spesso irreprensibili», e dava anche una mano alla comunità per minori del centro.

Beveva e faceva uso di cannabis, però. La patologia mentale era già visibile. E aveva quel chiodo fisso. «Anche quando scherzava, si metteva in posizione di attacco. Aveva imparato tutte le tecniche, ad esempio per disarmare una persona armata di coltello. Forse frequentare le palestre non gli ha fatto bene», argomenta Matteo, rimasto profondamente colpito da quanto accaduto a Civitanova Marche. Nel centro, Filippo sarebbe tornato più volte, negli anni successivi: nel 2016 per pranzare con la tessera nel ristorante sociale, o nel 2020 per prendere un pacco alimentare

Poi ci sono gli atti giudiziari, che descrivono i tormenti della madre alle prese con quel figlio affetto da un grave disagio mentale, tossicodipendente e talvolta violento anche dentro le mura di casa. Un tso nel 2017, un allontanamento nel 2020. Il 30 novembre 2018 viene denunciato per violenza sessuale da una 19enne per un episodio che sarebbe avvenuto in un vagone del treno Napoli-Salerno. L’inchiesta dei carabinieri di Portici si conclude con il rinvio a giudizio, il processo è fissato per il 26 ottobre prossimo in tribunale a Napoli. A giugno del 2021, la madre si vede costretta a sporgere denuncia per maltrattamenti in famiglia. Il fascicolo arriva in “codice rosso” alla Procura di Salerno. L’indagine è approfondita, vengono sentiti diversi testimoni, compresi i medici che hanno in cura Ferlazzo.

Alla fine il pm chiede e ottiene l’archiviazione. I comportamenti violenti e offensivi, rileva il magistrato, rappresentano la conseguenza dei problemi psichichi dell’uomo e del consumo di droghe, mancano l’«abitualità» delle condotte e la volontà di imporre un regime di vita «vessatorio» richieste dalla legge per il reato di maltrattamenti in famiglia. A settembre 2021, Filippo viene ricoverato in ospedale e poi in una clinica. La terapia sembra dare i suoi frutti. Agli inizi di quest’anno, Ferlazzo torna nel centro di ascolto salernitano. «Era con un amico che cercava lavoro», spiega Matteo che li indirizzò verso un’azienda del luogo. Da allora non lo ha più visto. Fino a quella scioccante scena di venerdì scorso.

[Satana in autobus]

A giudicare dal video lui sembra che tenga la monta in modo non improvvisato soprattutto perchè mette i ganci alle gambe del malcapitato (scusate il gergo, chi conosce il grappling sa di cosa parlo). Però come ha notato Alternativo, lo strangolamento che si vede - mano a pinza sul collo - non lo si insegna così nel grappling, non è canonico anche perchè oltre a essere ribaltabile, esponi l'articolazione del gomito.

Credo che sia uno che ha provato diverse cose, magari discontinuo. Purtroppo questi sono i peggiori, perchè imparano per fare male e sono fuori controllo.
E infatti...

[marziano]

comunque due stronzi a prenderlo e portarlo via ci voleva un secondo.
bastava avvicinarsi.
dai cazzo non ha senso.

[Alternativo]

Un uomo affetto da problemi psichici che faceva uso di droghe e aveva l’ossessione per la difesa personale. Già sottoposto a tso, aveva costretto la madre a denunciarlo per maltrattamenti ed è tuttora sotto processo per un presunto episodio di violenza sessuale. L’ultima, scioccante, immagine di Filippo Ferlazzo è quella che lo ritrae mentre uccide a mani nude, a Civitanova Marche, l’incolpevole nigeriano di 39 anni Alika Ogorchukwu.

Nelle carte giudiziarie e nell’esperienza di chi lo ha conosciuto si può ricostruire, in controluce, il percorso destinato a sfociare nel tragico epilogo di venerdì scorso. Matteo, volontario di un centro di ascolto del Salernitano, ha seguito personalmente Ferlazzo, oggi 32enne, tra il 2014 e il 2019. Quando lo ha incontrato per la prima volta, quasi otto anni or sono, era un ragazzo profondamente turbato dalla separazione dei genitori che già presentava sintomi di disadattamento sociale e aveva una fissazione: la difesa personale. «Spesso ripeteva: “Dobbiamo essere pronti a tutto, chi ti passa di fianco può sempre farti del male», ricorda Matteo. Il volontario ha tenuto una ventina di colloqui con quel ragazzo che, dice a Repubblica, «arrivava quasi sempre in ritardo perché la notte andava a letto molto tardi», ma per il resto si comportava in maniera corretta, «con atteggiamenti spesso irreprensibili», e dava anche una mano alla comunità per minori del centro.

Beveva e faceva uso di cannabis, però. La patologia mentale era già visibile. E aveva quel chiodo fisso. «Anche quando scherzava, si metteva in posizione di attacco. Aveva imparato tutte le tecniche, ad esempio per disarmare una persona armata di coltello. Forse frequentare le palestre non gli ha fatto bene», argomenta Matteo, rimasto profondamente colpito da quanto accaduto a Civitanova Marche. Nel centro, Filippo sarebbe tornato più volte, negli anni successivi: nel 2016 per pranzare con la tessera nel ristorante sociale, o nel 2020 per prendere un pacco alimentare

Poi ci sono gli atti giudiziari, che descrivono i tormenti della madre alle prese con quel figlio affetto da un grave disagio mentale, tossicodipendente e talvolta violento anche dentro le mura di casa. Un tso nel 2017, un allontanamento nel 2020. Il 30 novembre 2018 viene denunciato per violenza sessuale da una 19enne per un episodio che sarebbe avvenuto in un vagone del treno Napoli-Salerno. L’inchiesta dei carabinieri di Portici si conclude con il rinvio a giudizio, il processo è fissato per il 26 ottobre prossimo in tribunale a Napoli. A giugno del 2021, la madre si vede costretta a sporgere denuncia per maltrattamenti in famiglia. Il fascicolo arriva in “codice rosso” alla Procura di Salerno. L’indagine è approfondita, vengono sentiti diversi testimoni, compresi i medici che hanno in cura Ferlazzo.

Alla fine il pm chiede e ottiene l’archiviazione. I comportamenti violenti e offensivi, rileva il magistrato, rappresentano la conseguenza dei problemi psichichi dell’uomo e del consumo di droghe, mancano l’«abitualità» delle condotte e la volontà di imporre un regime di vita «vessatorio» richieste dalla legge per il reato di maltrattamenti in famiglia. A settembre 2021, Filippo viene ricoverato in ospedale e poi in una clinica. La terapia sembra dare i suoi frutti. Agli inizi di quest’anno, Ferlazzo torna nel centro di ascolto salernitano. «Era con un amico che cercava lavoro», spiega Matteo che li indirizzò verso un’azienda del luogo. Da allora non lo ha più visto. Fino a quella scioccante scena di venerdì scorso.

Mah, mi sembra il solito articolo inattendibile…

[Alternativo]

comunque due stronzi a prenderlo e portarlo via ci voleva un secondo.
bastava avvicinarsi.
dai cazzo non ha senso.

No, in verità, no, ci sarebbe voluto qualcuno che sapesse fare, che lo staccasse e lo immobilizzasse in modo adeguato. Ci vuole preparazione. Niente che un Judoka o uno di BJJ non sappia fare ma ci vuole una precisa volontà di intervenire—soprattutto non si può tornare indietro una volta iniziato e devi conteggiare di dover finalizzare in modo violento se per caso ti sfugge al controllo, visto che devi pensare che sarai comunque da solo, non puoi fidarti degli altri. Es: se ha un coltello? Posto che tu lo riesca controllare, magari lo ferisci o lo uccidi. Lo vuoi un bel processo di 10 anni con migliaia di euro? Se invece ti si rivolta contro e lo devi portare in leva rompendogli qualcosa, magari solo un polso? Vai di processo civile ecc… Sono cose cui uno deve pensare prima di intervenire. E, scanso equivoci, io sarei intervenuto ma ho una trentina d'anni di arti marziali alle spalle, mai avuto paura di un confronto (v. mio post sopra) ma probabilmente sarei andato di Hakada Jime fino a tramortirlo e poi di Gesa Gatame con leva per il controllo. Ma queste cosa bisogna saperle fare e averle fatte. Una volta combattei in palestra con un palesatato di 120Kg alle prime armi, aveva le braccia come le mie gambe. Di fatto l'usai come straccio per i pavimenti (sono una nera di Judo e blu di BJJ) ma tre anni dopo era temibile e difficile da battere

[marziano]

ok capisco il profilo tecnico ma è una visione paranoide, senza offesa.

nel 90% dei casi se due adulti di 30/40 anni si avvicinano ad il tizio e gli dicono di smettere e che cazzo stai facendo, quello smette, cioè la situazione cambia.
cioè si impedisce la morte.

quello che intendo dire è che basta dissuadere, non è che devi risolvere tutto come nel tuo esempio.

[Desmond]

Un uomo affetto da problemi psichici che faceva uso di droghe e aveva l’ossessione per la difesa personale. Già sottoposto a tso…

Come uno che conosciamo….

[Satana in autobus]

ok capisco il profilo tecnico ma è una visione paranoide, senza offesa.

nel 90% dei casi se due adulti di 30/40 anni si avvicinano ad il tizio e gli dicono di smettere e che cazzo stai facendo, quello smette, cioè la situazione cambia.
cioè si impedisce la morte.

quello che intendo dire è che basta dissuadere, non è che devi risolvere tutto come nel tuo esempio.

Secondo me è una visione realistica invece. Il paranoide è Ferlazzo che ha visto pericolo dove non c'era.
Da quanto ho letto, presenti c'erano due anziani e una donna e forse uno di mezza età. E l'esplosione di violenza sconcerta e paralizza già di suo se non sei avvezzo a viverla. Ho visto tanti casi così. La gente ha paura e non sa che fare spesso. E uno mentalmente alterato non lo dissuadi a parole. Quello è nella sua trance, nemmeno ti sente.

[alander]

Sono d'accordo, quel pazzo ormai era partito per la tangente, tentare di bloccarlo avrebbe portato a 2 esiti: avrebbe rivolto la sua furia sulla persona, che sarebbe stata uccisa al posto dell'ambulante...oppure avrebbe dovuto difendersi fino alla morte del pazzoide, che sicuramente non si sarebbe mai fermato volontariamente, quindi la conseguenza sarebbe stata processo, anni di udienze, primo, secondo grado e cassazione, soldi spesi in avvocati, periti....insomma 10 anni di vita rovinata...

[El Diablo]

Che ne pensate?

Scoperto mistero morte leggenda Bruce Lee, 'disfunzione renale'
Studio scientifico, 'incapace di espellere acqua a sufficienza'
https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mo ... 45b0c.html

[Gargarozzo]

Che ne pensate?

Scoperto mistero morte leggenda Bruce Lee, 'disfunzione renale'
Studio scientifico, 'incapace di espellere acqua a sufficienza'
https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mo ... 45b0c.html

Pazzesco.
La verità ufficiale finora era che per un'incompatibilità con un medicinale blando - mi pare l'aspirina - gli età salito un aneurisma al cervello.
Inutile esprimermi tranne dire "che sfiga!", per il resto lascerei i commenti ai tanti dottori che affollano questo forum