[O.T.] Crisi economica

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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12931 Messaggio da cicciuzzo »

un bellavista dal volto umano in tema di lavoro

avrebbe anche ragione se non fosse che tutto o quasi viene misurato sul lato economico

lo fa lui, da persona agiata, lo fanno quelli che agiati non sono per rivendicare le loro pretese di redistribuzione del reddito a loro favore

io credo che il lavoro sia lavoro. l'etimo rimanda alla parola "fatica". per come la vedo, un qualcosa di faticoso non è divertente. spesso si fa un lavoro per caso. a 23 anni mai avrei immaginato di fare ciò che faccio. si manda un CV o si segue una strada senza sapere il perchè. direi che solo i medici sanno che volevano fare i medici.
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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markome
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12932 Messaggio da markome »

cicciuzzo ha scritto:
direi che solo i medici sanno che volevano fare i medici.
In effetti volevo fare il medico fin da bambino , guardando le puntate del "Dottor Kildare"


https://it.wikipedia.org/wiki/Dottor_Kildare

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_dottor_Kildare

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bellavista
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12933 Messaggio da bellavista »

Desmond ha scritto:Il buon vecchio ferro azzurro ama ancora Anacott Acciaio?
Bravo hai capito la citazione.
Sono cose che mi fanno felice.

Ora forse ti meriti che ti gestisca i soldi.... vedremo
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12934 Messaggio da dostum »

studia Drugat!

COESISTENZA PACIFICA. - Le prime origini di una politica di c., da parte del potere sovietico, risalgono in effetti agli ultimi anni di Lenin, quando l'attesa della guerra rivoluzionaria venne meno dinanzi alla prospettiva di una tregua, necessaria per la ripresa economica e l'edificazione pacifica: la conclusione della pace di Riga con la Polonia, l'abbandono del comunismo di guerra e il lancio della NEP stimolavano la riflessione sui rapporti complessivi col mondo esterno, mentre il III congresso del Comintern, nel luglio 1921, abbandonava il mito della rivoluzione immediata. Ripetutamente, nel corso del 1921, Lenin prese atto dell'inatteso equilibrio raggiunto nei rapporti internazionali; nel marzo 1922, rileggendo il discorso che Čičerin avrebbe pronunciato alla conferenza di Genova, egli ne cancellò alcune frasi inopportune sulla necessità della violenza e della guerra. Non chiariti, tuttavia, restavano il carattere e la durata della tregua, mentre si faceva strada l'idea che i contrasti fra le potenze avrebbero portato in breve tempo a un nuovo conflitto intercapitalistico; d'altra parte la moderazione da usare nelle trattative diplomatiche non escludeva una sostanziale rigidezza, come dimostrano le accuse portate dallo stesso Lenin nel febbraio e nel maggio 1922, alle "vergognose e pericolose esitazioni" di Čičerin e Litvinov.

A sua volta, Stalin riprese da Lenin il termine sožitel'stvo ("convivenza"), usato promiscuamente per indicare, a volte, i rapporti fra le nazionalità entrate nella compagine dell'Unione, altre volte, invece, le relazioni con i paesi capitalisti. Il termine attualmente usato, sosuščestvovanie ("coesistenza"), sebbene già impiegato da Čičerin nel giugno 1920, s'impose nel linguaggio sovietico solo nel dopoguerra: compare, infatti, nei rapporti di Ždanov e Malenkov alla conferenza istitutiva dell'Ufficio d'informazione nel rapporto di Suslov alla conferenza dello stesso Ufficio d'informazione tenuta nel novembre 1949, in un'intervista di Stalin alla Pravda del 2 aprile 1952 è infine, ripetutamente, nella relazione al XIX congresso del Partito comunista bolscevico, presentata da Malenkov ("La coesistenza pacifica e la collaborazione del capitalismo e del comunismo sono del tutto possibili, purché vi sia la volontà di attuare gl'impegni assunti... Noi siamo certi che nella competizione pacifica con il capitalismo il sistema economico socialista proverà la sua superiorità... Noi non abbiamo intenzione, comunque, d'imporre con la forza la nostra ideologia o il nostro sistema economico"); se la collaborazione, obiettivamente possibile, non si realizza, ciò avviene perché gli anglo-americani violano le decisioni delle conferenze di Jalta e di Potsdam. In sostanza la dottrina della c. pone in rilievo, piuttosto che la lotta cosciente per il socialismo, la durata e la complessità della transizione, regolata da leggi economiche obiettive. I giuristi sovietici commentarono le dichiarazioni di Stalin e Malenkov, riportando la c. p. alla vittoria del socialismo in un solo paese e identificandola coi principi elementari e generalmente accettati del ius gentium; subito essi affermarono che la c. p., lungi dall'essere un semplice espediente tattico o propagandistico, rappresenta invece un elemento strutturale della politica estera sovietica. Questa prima teorizzazione della c. (1952-55) si riallaccia concretamente sia alla polemica contro il riarmo della Rep. Fed. di Germania e la Comunità europea di difesa, sia alla nuova politica dell'URSS in direzione del Terzo Mondo (che allora s'imponeva all'attenzione mondiale con il trattato cino-indiano e la conferenza di Bandung).

Una fase successiva nello sviluppo della dottrina della c. è segnata dal XX congresso del PCUS, dove essa compare in connessione con altri elementi: possibilità di evitare la guerra, transizione pacifica al socialismo, varietà delle forme di sviluppo del socialismo, valutazione positiva delle posizioni neutralistiche (fu allora riconosciuta l'esistenza di una vasta "zona della pace", comprendente paesi europei e asiatici). Negli anni successivi, fino alla caduta di Chruščëv, la c. p. ebbe la sua formulazione definitiva. Nella prospettiva sovietica essa non esclude, anzi implica la lotta ideologica e l'appoggio ai movimenti di liberazione nazionale, essendo una forma della lotta di classe sull'arena mondiale. Come principio di diritto internazionale, la c. è valida esclusivamente nelle relazioni Est-Ovest: infatti le relazioni entro la comunità socialista sono fondate, invece, sull'internazionalismo proletario, che si realizza nel reciproco aiuto fraterno, nell'amicizia indissolubile, nel comune indirizzo della politica estera, negli sforzi coordinati per la costruzione socialista e, infine, nel riconosciuto ruolo dirigente dei partiti comunisti. Quanto ai rapporti con i paesi che si sono liberati dal colonialismo e hanno scelto una via non-capitalistica di sviluppo, l'aspetto della collaborazione passa in primo piano su quello della lotta di classe, e pertanto non si può parlare di c. pacifica. Questa dottrina, definita nelle due conferenze internazionali di Mosca del 1957 e del 1960 (v. comunismo, in questa App.) e accolta nel nuovo programma del PCUS, è stata respinta da parte cinese, in quanto sposta la lotta rivoluzionaria sul piano della competizione economica e riduce il contrasto fondamentale dell'epoca contemporanea al confronto tra i due sistemi, socialista e capitalista; ma ha largamente ispirato i "Principi dei rapporti pacifici fra stati secondo la carta dell'ONU", approvati nel 1961 alla XVI seduta delle Nazioni Unite.

Nella letteratura sociologica e politica il concetto di c. ha acquistato spesso un contenuto più ampio e sostanzialmente diverso: sul principio degli anni Sessanta, W. W. Rostow, J. K. Galbraith e J. Tinbergen, insistendo sul processo di "desideologizzazione" in atto nelle società industriali, hanno accostato i termini c. e convergenza; altrettanto hanno fatto, nelle condizioni del socialismo cecoslovacco e del dissenso sovietico, R. Richta e A. Sacharov (1968). Ma gl'ideologi sovietici hanno negato qualsiasi tendenza verso l'identificazione dei sistemi sociali opposti, ponendo un limite preciso alla portata della rivoluzione tecnico-scientifica nel mondo contemporaneo.
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Parakarro
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12935 Messaggio da Parakarro »

uscita finalmente la graduatoria degli ammessi al bando "impresa sicura" al quale ho partecipato
il bando è partito alle ore 09:00:00 del 11\05
è in ordine cronologico

i fondi sono finiti alle ore 09:01:0467 del 11\05

con un sacco di aziende grosse che ahnno chiesto 150k (il massimo richiesto) a fronte di un minimo di 500
solito schema...
no problem... avevo tempo da perdere e ho voluto far finta di fidarmi

e ci chiedono buon senso? ma vaffanculovà :lol:

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GiarneseUmnberto
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12936 Messaggio da GiarneseUmnberto »

Desmond ha scritto:
manigliasferica ha scritto:leggo di utenti che parlano di attività proprie in difficoltà, fallite, che vanno bene, chi benissimo.
è normale chiedere del tipo: "ma che attività è/era?" "che lavoro fai?"
I lavori da spirito libero, per es. maestro di sci in inverno e animatore turistico d’estate, maestro di yoga, personal trainer, istruttore di judo, cameriere stagionale in hotel di lusso, imprenditore airbnb, musicista, artista, ecc... in tempi di vacche grasse possono dare molte soddisfazioni. In tempi di crisi pagano pegno.
Il sottoscritto ha un lavoro di m. che causa notti insonni e tante rotture di c.
ma durante la crisi covid ho fatto soldi a palate. È una scelta di vita.

nel periodo di Dicembre avevo rivisto un certo Giampiero,un mio compagno di scuola delle elemntari che aveva fatto carriera,quel periodo mi aveva sbalordito,si era messo in proprio,aveva allestito un furgone spazioso per accompagnare le mignotte in strada,faceva parecchi soldini e già a gennaio girava con il bmw ultimo modello,si vantava e faceva la sgommata davanti al bar.
Teneva il finestrino aperto con la musica a palla,con il braccio a fare i gesti con il rolex dorato.
Mentre passava davanti al bar guardava pure storto il parroco del Paese e faceva brutti gesti con il dito.

mi ha chiamato l'altro giorno,mi dice che la situazione è nera,la moglie lo ha lasciato e si è portata via tutto,ora ha dovuto impegnare tutto quello che rimaneva in casa, anche la credenza,dorme sulla rete del letto senza materasso, ora cerca di reinventarsi in un altro settore,io non ho saputo dirgli nulla a parte di prendere la zappa e farsi un piccolo orticello dietro casa,almeno alla sera può avere un po di verdura sulla tavola e campare.

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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12937 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Da noi al nord bisogna stare attenti a fare gli esibizionisti con i Rolex. C’è la banda del Rolex.
Sono dei napoletani che arrivano con il treno poi alla stazione prendono il motorino e vanno nelle zone ricche a rapinare Rolex.
Una volta stavo stravaccato al bar e vedo due che litigano vicino ad una macchina.
In pratica il malavitoso napoletano stava prendendo a cazzotti un ingegnere di mia conoscenza, però lo faceva bene nel senso che gli menava e lo insultava ragion per cui tu non avevi la sensazione della rapina ma piuttosto di un regolamento di conti per fatti privati in cui quello che menava aveva pure ragione , se lo insultava avrà’ subito un torto.
Il fenomeno e’ cosi diffuso e reiterato nel tempo che le forze dell’ordine mandano in giro moto con due poliziotti a bordo per inseguire ed arrestare questi mariuoli.

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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12938 Messaggio da dostum »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Da noi al nord bisogna stare attenti a fare gli esibizionisti con i Rolex. C’è la banda del Rolex.
Sono dei napoletani che arrivano con il treno poi alla stazione prendono il motorino e vanno nelle zone ricche a rapinare Rolex.
Una volta stavo stravaccato al bar e vedo due che litigano vicino ad una macchina.
In pratica il malavitoso napoletano stava prendendo a cazzotti un ingegnere di mia conoscenza, però lo faceva bene nel senso che gli menava e lo insultava ragion per cui tu non avevi la sensazione della rapina ma piuttosto di un regolamento di conti per fatti privati in cui quello che menava aveva pure ragione , se lo insultava avrà’ subito un torto.
Il fenomeno e’ cosi diffuso e reiterato nel tempo che le forze dell’ordine mandano in giro moto con due poliziotti a bordo per inseguire ed arrestare questi mariuoli.
I Rolex li rubano da 30 anni almeno esci con quello dei negri è pure più leggero.
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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12939 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

dostum ha scritto: I Rolex li rubano da 30 anni almeno esci con quello dei negri è pure più leggero.
Io non ho parlato di fenomeno delle ultime settimane.
L’episodio da me raccontato risale agli anni duemila.
Io giro senza Rolex, ne originale ne dei negri.
Ma tu se troschista o stalinista ?

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Re: [O.T.] Crisi economica

#12940 Messaggio da Capitanvideo »

cicciuzzo ha scritto: tutto può essere tranne che piangere. mi conosco bene. solo una volta ho ripetutamente pianto in vita mia e la sofferenza è stata così forte che non la auguro neanche al mio peggiore nemico.
Non piangerai perché, come tu stesso hai detto in precedenza, anche in caso di blocco totale, sei a posto per almeno 10 anni.

Tutto li. Bravo eh, è un merito e non scherzo.

Però pensa anche a chi campa sempre camminando su un filo, senza protezioni e col vento laterale.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”

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Re: [O.T.] Crisi economica

#12941 Messaggio da Capitanvideo »

manigliasferica ha scritto: senza fare polemiche, se ti va di rispondere, ti leggo sempre critico con lo stato affamatore tasse etc, a parte quello ce qualcosa che tu hai sbagliato nel tuo progetto (B&B)? ti chiedi mai: però forse ho sbagliato li, dovevo essere più "sul pezzo", dovevo fare meno così o più così"

perchè magari tu pensi che quello che facevi eri ottimo, e ti ha segato le gambe lo stato.
ed invece uno che guarda la situazione meno coinvolto ti può dire: "secondo me il tuo progetto era sbagliato li"
La mia attività di B&B è filata alla grande, per 4 anni.

L'ho aperta quando ancora avevo l'altra attività, per lungimiranza. Che è quello che mi salva il culo nella vita. La lungimiranza.

Nel 2019 c'è stato un calo, probabilmente causa di offerta spropositata, ovviamente senza controlli da parte dello Stato. Metà in nero che fanno prezzi assurdi, e noi fessi in regola a guardare inermi.

Il 2020 è lo zero assoluto, per ovvie ragioni. Solo ieri mi è stata cancellata una prenotazione a LUglio da 1300€, per dire.

Lo Stato qui non centra, ovviamente. Quello che però fa incazzare è la totale e assurda mancanza di supporto.

Cioè, sono buoni tutti a farti chiudere tre mesi, che poi si traduce in azzeramento di un anno, senza darti modo di sopravvivere.

Io, per merito della famosa lungimiranza ( e perché ho tagliato le spese in modo generale) posso tirare avanti anche senza fare un cazzo per un po', ma molti sono disperati eh.

E per me questa è l'entrata principale, non il "secondo lavoro", come ha detto qualcuno.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12942 Messaggio da cicciuzzo »

scrivo questo ultimo post a carattere non pornografico e/o di cazzeggio/svago. d'ora in avanti lascerò a capitani, ascari e forumisti intelligenti (della notte e del giorno) parlare di economia, politica, società e coronavirus.

ho ripreso a lavorare e ad andare in giro. non è un cazzo facile, là fuori. e potrebbe andare peggio.

la politica, il mondo accademico e il giornalismo non sono eccezionali in questo periodo, va detto. soprattutto inseguono le risposte facili e ad effetto. attraggono audience e consenso. tendono ad accusare e a cercare responsabilità. talvolta puntano sull'effetto shock - in un senso o nell'altro - magari contraddicendosi con i più elementari principi contabili e facendo l'ennesima volta giravolta concettuale (vedi Luca Ricolfi su huffington post).

Più sensato il vecchio De Rosa, ma chi vuoi che lo ascolti.....

quello che però non riesco a mandare giù è l'idea che sia lo stato l'unico risolutore del problema. essendo stanco per la giornata ieri sera ho guardato distrattamente la puntata di piazza pulita. ebbene, era un continuo a piangere, dai commercianti in piazza che dicevano che se anche si può aprire non conviene aprire alla grande e grandissima industria, dal pizzicagnolo del quartiere ostiense a FCA Italia. e con Formigli che incalzava tutti, a cominciare dal ministro Gualtieri sul tema degli "aiuti", supportato in ciò da Sallusti (in chiave antigovernativa, ma neanche tanto) e da Giannini (un altro da un colpo al cerchio e uno alla botte).

Eppure siamo il paese con il risparmio personale più alto d'Europa e tra i maggiori al mondo. dove persino un disoccupato (non uno che vive di rendita, uno che teoricamente cerca lavoro) ha diverse migliaia di euro sul conto corrente. chissà, oltre che pensare solo a sussidi e crediti qualcuno, dal piccolo al grande e grandissimo, potrebbe pensare a qualcosa del genere.

come possiamo pensare di uscirne solo attendendo l'INPS, il ministro dell'economia, il MISE, la regione o qualche tassello dell'apparato statale?

Non sono molto ottimista, se devo dire. E' anche per questo che dibattere e confrontarsi su queste tematiche "alte" mi ha un pò stufato. Non è tanto per le divergenze di idee, quello ci sta. Ma è per la mancanza di una visione un pò più ampia, un pò più di lungo respiro ma nel contempo intellettualmente onesta. Qui siamo sempre "all'altro" che deve fare questo e quello e mi ha francamente rotto il cazzo. A chi abbia voglia di cimentarsi lascio tale incombenza.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12943 Messaggio da dostum »

OSCAR VENEZIA ha scritto:
dostum ha scritto: I Rolex li rubano da 30 anni almeno esci con quello dei negri è pure più leggero.
Io non ho parlato di fenomeno delle ultime settimane.
L’episodio da me raccontato risale agli anni duemila.
Io giro senza Rolex, ne originale ne dei negri.
Ma tu se troschista o stalinista ?
Beh col Rolex fasullo
1) si aiutano i migranti
2) si fa bella figura con poco non correndo rischi
3) si aiuta l'industria orologistica cinese
4) è preciso uguale
https://www.blogdeipreziosi.it/come-ric ... -consigli/
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12944 Messaggio da Capitanvideo »

Drogato_ di_porno ha scritto: Se uno vuol parlare di sè non scrive con nick anonimo, va su Facebook o Instagram con nome e cognome e posta 1500 foto al giorno di quando va al cesso o a tavola.
Io qui mi comporto esattamente come mi comporto in tutti gli altri forum dove scrivo.

Solito nickname, solito comportamento.

Non posto mai foto e, se serve, dico qualcosa della mia vita. Che c'è di male?

Francamente che qui si tratti di porno non me ne fotte un cazzo, mica mi vergogno.

Su FB ancora meno. Mai parlo dei fatti miei. Mi limito a postare selfie perché sono bellissimo. :DDD
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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] Crisi economica

#12945 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

dostum ha scritto:
OSCAR VENEZIA ha scritto:
dostum ha scritto: I Rolex li rubano da 30 anni almeno esci con quello dei negri è pure più leggero.
Io non ho parlato di fenomeno delle ultime settimane.
L’episodio da me raccontato risale agli anni duemila.
Io giro senza Rolex, ne originale ne dei negri.
Ma tu se troschista o stalinista ?
Beh col Rolex fasullo
1) si aiutano i migranti
2) si fa bella figura con poco non correndo rischi
3) si aiuta l'industria orologistica cinese
4) è preciso uguale
https://www.blogdeipreziosi.it/come-ric ... -consigli/
Comunque in Venezuela è peggio. Mi ha detto un amico che ha vissuto colà che se dalla macchina esce un braccio con un bell'orologio possono staccarti il braccio.

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