(ot) Amazon e la fine del commercio attuale
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
Nik la vede come me
il sistema o lo reprimi completamente o non ha senso farlo
aperture domenicali, liberalizzazioni, store online, amazon ecc.. sono mezzi e sistemi utilizzati anche da chi si lamenta della loro esistenza
i CC la domenica sono intasati dagli stessi commessi che la domenica dopo dovranno lavorare
amazon ha come utenti gli stessi che poi si lamentano delle chiusure dei negozi di paese
i fruitori del cibo sottocosto sono gli stessi che poi marciano per l'aumento dei salari
io sono commerciante
credo che l'unica nostra salvezza oggi e domani sia IL servizio
un cliente mi deve scegliere per il servizio che offro non per il prezzo
sono io stesso a dirottarlo online se l'unica cosa che gli interessa è il prezzo finale
è una guerra che non faccio e che spero di non dover fare mai
Amazon ha sbaragliato (per il momento) la concorrenza perchè offre un servizio che gli altri portali non offrivano
ti si rompe l'oggetto o non va bene?
contatti il servizio Amazon CHE RISPONDE e ti cambia tutto senza cazzi
compri al mediaworld, non funziona il frullatore? sono cazzi tuoi devi contattare il servizio clienti del costruttore e ti rompi i coglioni.
per non parlare della consegna... fai prima comunque con amazon.
Ebay (che qualche anno fa sembrava l'unico sistema valido per acquistare serenamente online) ha la semplice funzione di tramite, un servizio troppo semplice che poteva funzionare bene solo quando c'erano le aste... quelle vere...
poi amazon usa i manufatti per aprirsi la strada verso il bersaglio grosso: le assicurazioni. Se poi riuscirà ad aprirsi la strada verso i farmaceutici ci sarà da ridere.
per ora i soldi grossi li fa in borsa prendendo valore.
il sistema o lo reprimi completamente o non ha senso farlo
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i fruitori del cibo sottocosto sono gli stessi che poi marciano per l'aumento dei salari
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Ebay (che qualche anno fa sembrava l'unico sistema valido per acquistare serenamente online) ha la semplice funzione di tramite, un servizio troppo semplice che poteva funzionare bene solo quando c'erano le aste... quelle vere...
poi amazon usa i manufatti per aprirsi la strada verso il bersaglio grosso: le assicurazioni. Se poi riuscirà ad aprirsi la strada verso i farmaceutici ci sarà da ridere.
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
Beh, nel tuo caso è di importanza rilevante, quasi come il prodotto che offri.Parakarro ha scritto: io sono commerciante
credo che l'unica nostra salvezza oggi e domani sia IL servizio
Qui in città cmq è una morìa totale di negozi, e fa strano che accada proprio ora che siamo sommersi dai turisti.
Chiudono le rivendite e aprono i servizi.
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
Capitano io credo molto che derivi anche dal momento di ricambio generazionale
molti, moltissimi negozi storici stanno chiudendo perchè i vecchi vanno in pensione o muoiono
è uno dei difetti delle micro imprese
non essendoci una struttura alle spalle, quando il titolare smette l'attività chiude
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
Esatto. Non vengono tutte uguali. E, soprattutto, se hanno qualche difetto serio (può capitare con le scarpe come per qualsiasi altro oggetto), è molto più complicato farsi cambiare delle scarpe comprate on-line, piuttosto che delle scarpe comprate nel negozio sotto casa. Magari adesso qualcuno risponderà: "Sì, ma online costa meno, la spedizione è gratis ecc. ecc.". Vero, ma anche il tempo è denaro, e tutto il tempo che perdo nell'avviare le procedure di restituzione dell'oggetto fallato e nell'attendere l'oggetto sostitutivo (sperando che almeno quello non abbia difetto) e nell'andarlo a ritirare, vale qualcosa o no?theinvoker ha scritto:Magari una maglietta o una felpa. Ma non lo farei mai con delle scarpe. Non è che vengono tutte ugualiramarro verde ha scritto:Una prassi oramai consolidata è quella di racarsi in un negozio "fisico", provarci un determinato modello di scarpe, "capire" qual'è il numero che calza meglio, poi fare l'ordine su Amazon o ebay.
E il negozio fisico fa solo da "banco di prova ".
Così non può durare.
Con amazon, a me è capitato più di una volta di ricevere dei dvd con la custodia in plastica semi-frantumata e dei libri che hanno preso qualche botta durante il trasporto e che quindi mi sono arrivati in condizioni abbastanza penose. Con ibs mi trovo meglio, e spesso i prezzi sono anche più bassi che su amazon, e talvolta c'è pure più scelta che su amazon (anche perché la filiale italiana di amazon è stata aperta solo da pochi anni e quindi ha quasi solo cose recenti, mentre ibs ha un assortimento vastissimo)...
Ovviamente, ci sono pure siti che sono peggiori di amazon (soprattutto i siti che vendono dvd porno). Con questi altri siti, talvolta mi è capitato perfino di ricevere dei dvd totalmente inutilizzabili (una volta, mi è capitato di riceverne uno che era proprio spaccato) (mi è successo anche con alcuni dvd comprati in edicola, ma quelli me li ero fatti cambiare senza problemi). Altre volte, mi è capitato che non mi comunicassero il codice della spedizione. Altre volte, pagavo e mi dicevano che il mio pagamento non gli risultava.
Per quanto mi riguarda, quindi, il punto di forza del commercio on-line non sta nella vendita di prodotti che posso reperire in qualunque negozio fisico della mia città. Sta invece nel rendermi possibile reperire prodotti "di nicchia", come le rare pubblicazioni d'epoca che trovo su ebay o su abebooks o su comprovendolibri (pubblicazioni che, ai tempi in cui le cercavo sulle bancarelle della mia città, impiegavo DECENNI a trovare) o i biglietti super-scontati che trovo su ryanair o su easyjet o su flixbus.
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
A me dispiace per te, e ti capisco. Però, parlando in generale e non con riferimento al tuo caso specifico, trovo comunque che sia giusto permettere l'apertura dei negozi nei giorni festivi. Quello che non trovo giusto è COSTRINGERE a lavorare nei giorni festivi gente che nei giorni festivi vorrebbe riposarsi. Ma c'è anche un sacco di gente che è disponibile a lavorare nei festivi o/e di notte, e che lo fa pure volentieri. Io sono fra quelli. Anzi, ti dirò che trovai lavoro proprio perché avevo dato la mia disponibilità a lavorare in orari notturni ed in giorni festivi. Disponibilità che dovrebbe essere VOLONTARIA, come dicevo poc'anzi, e non forzata.tetsuya31 ha scritto:Meglio che non risponde nessuno perche altrimenti volano insulti.cicciuzzo ha scritto:Però nessuno risponde
Ovvio, è imbarazzante ammettere che sfruttamento e precarietà sono "anche" causati dai consumatori.
Dietro il sottocosto c'è un sottoccuppato, ma quanto siamo contenti quando compriamo a un cazzo le cose!
Qualcuno adesso risponde ? O fa più comodo dire renzimmerda?
Io come ho detto ci lavoro in un megastore da anni.
Posso dirti che dopo la deregolamentazione di Monti le nostre condizioni di lavoro sono peggiorate e di brutto (domeniche sempre aperti, orari dalle 8 alle 21, aperture a santo stefano e il primo gennaio ecc e addirittura "notti bianche" fino alle 24 di sera sotto natale...) manco fossimo un pronto soccorso sanitario.
E tutto questo ti assicuro che non ha causato nessun migliormento dei conti economici anzi, ci ha fatto sforare e di brutto il rapporto fatturato/costo del personale, questo perche alla fine si fattura piu o meno lo stesso ma con costi del personale (e personale sempre piu demotivato e incazzato) molto piu alti dato dallo straordinario festivo.
Quello che una volta si faceva di sabato e di lunedi ora si fa di sabato e domenica con il lunedi che non entra piu mezza persona, però i commessi li paghi lo stesso.
Inoltre anche per il cliente finale il servizio è peggiorato: ci sono si piu ore di apertura, ma ci sono in proporzione meno commessi perche per coprire piu ore a parita di personale si è costretti a lasciare per ore i reparti vuoti o coperti da una sola persona quando prima erano in due o addirittura in tre in certi orari.
Questo è ancora piu deleterio perche i commessi che trovi devono anche mettere a posto, fare ordini ecc e quindi se il commesso è da solo ha meno tempo per il cliente. Per questo come clienti vi sentite sempre meno serviti e non trovate mai i commessi al loro posto. Per colpa degli orari estesi e delle domeniche che causano turni di recupero a oltranza e dato che il fatturato è uguale non si puo pensare di assumere piu personale.
Che poi il cliente vuole la botte piena e la moglie ubriaca (e cioè i prezzi sottocosto abbinati a un servizio impeccabile) è storia vecchia e risaputa. Mettici anche che ora hanno l'arma di dire "su amazon costa meno e trovo tutto" e capisci che inferno che sta diventando il commercio.![]()
Ora veniamo agli insulti: la monnezza monti ha creato questo schifo, ma i cari governi letta, renzusconi, gentiloni non mi pare che ci abbiano messo le mani per regolamentare il settore e dare che ne so almeno dei turni certi ai negozi per stoppare la gara suicida a chi apre di piu come sta succedendo ora.
Renzi in particolare ha sempre difeso le domeniche aperte ricordo che fece anche polemica perche a firenze a ferragosto c'erano pochi negozi aperti...questo ti fa capire quanto sia lungimirante economicamente (visto che posso dimostrarti che con le domeniche aperte il settore è piu in crisi di prima) e rispettoso delle vite e del lavoro altrui il tuo pupillo.
Posso dirti che tra i miei colleghi molti erano del PD e dopo questi anni hanno votato tutti i blocco chi salvini (sarà un discorso razzista ma vi assicuro che è dura stare al pubblico quando tutti i giorni hai di fronte oltre ai soliti italiani maleducati e strafottenti anche le ondate di nordafricani incazzati e che non parlano una parola di italiano, i sudamericani che fottono tutto quello che trovano, i rom alla porta che rubano i portafogli alle vecchiette clienti ecc)...e chi ha votato 5stelle dopo che ci fu la proposta lungimirante di di maio di far chiudere i negozi almeno a capodanno, pasquetta, 25 aprile, primo maggio, ferragosto, primo novembre e con turni di almeno una domenica al mese di chiusura. Insomma tornare al pre monti nulla di piu.
Ricordo che renzi e il pd dissero che i 5 stelle volevano far fallire tutto il settore e far chiudere per legge tutte le domeniche (che non c'era nemmeno nella proposta di legge, solite fake news piddine)..non ti dico gli insulti che si è beccato il pinocchio toscano quei giorni da aprte di tutto il settore dei commercianti.
PS oggi non sto lavorando perche l'anno scorso il primo maggio grazie a dio ci sono stati pochissimi clienti e si è andati in perdita con i costi personale luce vigilanza ecc..questo per dimostrarti che le aperture deregolamentate non portano benefici economici ai negozi ma solo dissesti e problemi. E renzi è complice per quanto mi riguarda.
Quando si parla delle riforme che furono varate da Monti, io leggo sempre discorsi del tipo "Ha potuto farlo solo perché non è stato eletto dai cittadini! Non deve rispondere ai propri elettori!". Ed infatti è così, nel senso che nessun politico che tema la spada di Damocle del voto popolare avrebbe mai avuto il coraggio di varare riforme come quella della libera apertura dei negozi nei giorni festivi (che poi, come tu stesso hai scritto, è appunto una LIBERA scelta di chi è a capo di quei negozi, e se tenere aperto un negozio il I maggio non conviene, lo tengono chiuso, non è che lo tengono aperto in perdita per farti un dispetto). Ma, in una situazione di reale emergenza come quella in cui ci si era trovati nel 2011 (stavamo per finire come la Grecia, non penso che sia un segreto), erano ASSOLUTAMENTE NECESSARIE delle misure di emergenza. Una delle cose su cui si è voluto -e potuto- puntare è il turismo, che negli ultimi anni è tornato ad essere uno dei settori trainanti della nostra economia (non tanto per merito nostro, quanto perché l'allarme terrorismo diffusosi negli ultimi anni in molti altri Paesi a vocazione turistica non ha finora coinvolto l'Italia, sicché le masse di vacanzieri europei, nordamericani, asiatici ecc. che fino a pochi anni fa portavano i loro soldi in Turchia o in Egitto o in Tunisia o anche in Francia, adesso li portano in Italia). Ma per incentivare il turismo devi pur fare qualcosa, non puoi pensare che i turisti di tutto il mondo vengano a farsi spennare in Italia senza che abbiano almeno la possibilità di fare degli acquisti anche la domenica, ed anche a Natale, ed anche a Ferragosto (ossia nei giorni in cui è più facile intercettarli a spasso nelle nostre città, visto che è festa anche per loro, e non solo per noi).
Ma non è un discorso che riguarda solo i turisti. C'è un sacco di gente che lavora dal lunedì al sabato. Se tu gli rendi difficile o impossibile fare degli acquisti la domenica (che è l'unico giorno della settimana in cui hanno tempo libero a sufficienza per fare shopping) o/e in orari serali, non ti stupire se poi vanno a comprare tutto su amazon...
Ultima modifica di SuperTrivelle il 02/05/2018, 17:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
Si, ci sta.Parakarro ha scritto:Capitano io credo molto che derivi anche dal momento di ricambio generazionale
molti, moltissimi negozi storici stanno chiudendo perchè i vecchi vanno in pensione o muoiono
è uno dei difetti delle micro imprese
non essendoci una struttura alle spalle, quando il titolare smette l'attività chiude
Il problema della "struttura" potrebbe anche essere il semplice garzone che va a lavorare dal meccanico per imparare il mestiere, poi magari dopo 20 anni rileva l'azienda.
Una volta si poteva fare, ora no, perché le leggi hanno reso tutto antieconomico.
Fateci caso: dall'elettrauto se vedi qualche giovane, quasi sicuramente è un figlio.
Tutto questo vale per le micro imprese, che cmq sono (erano) la stragrande maggioranza.
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
Ok Nik, però spiega se questi "vecchi" delivery man hanno le "classiche" tutele degli altri lavoratori, se sono assicurati, usano solo la bici o anche mezzi motorizzati, e soprattutto se vengono pagati a consegna e/o ricevono anche un fisso minimo per la prestazione del servizio. Credo che siano dettagli non di poco conto.nik978 ha scritto:In cina il delviry food e' , a spanne 100 volte piu' utilizzato che in Italia
CI sono applicazioni e flotte di delivery people, e' un lavoro da "anziani" vedo molti over 50.... Il giovane in cina non fara' mai un lavoro del genere.
Vi garantisco che se in cina c'e' una questione lavorativa, la gente fa casino e si incazza. Queste centinaia di migliaia di fattorini, no.. lavorano e nessuno si lamenta.
Premesso che il comunista sistema cinese sia diventata la forma di capitalismo più sfrontata e schifosa che esista, dove la crescita del PIL viene anteposta alla tutela della persona, dell'ambiente, del paesaggio etc etc, un sistema iperclassista su cui non metterei mai piede se non come turista, quello che a me interessa è che queste nuove forme di commercio abbiano gli stessi diritti e doveri di quelle diciamo "classiche", e non vantaggi o addirittura elusioni delle regole e anche del fisco.
Questo si traduce nella richiesta (minima) che i fattorini abbiano gli stessi diritti di tutti gli altri lavoratori, e non credo che foodora, deliveroo o simili falliscano se costretti a soggiogare alle regole italiane, visto i milioni all'anno di fatturato. Diversamente, se ritengono non conveniente assumere italiani, che vadano affanculo, che vadano a sfruttare in altri paesi. Tutto qua.
La scelta di non usare determinate piattaforme "alternative" è una cosa mia personale, e mai mi sognerei di imporlo ad altri.
P.s. resta il fatto che ammiro te e Cin cion cian per la scelta di vita di emigrare in Cina...
P.p.s. se riuscite a portarvi dietro pure Cicciuzzo, vi pago pure una cena tramite delivery man.....

#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.
Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
E ma insieme a me deve portare via tutti quelli che la pensano come me e che mi pare non siano pochi.
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
e infatti nei vecchi contratti c'è la volontarietàSuperTrivelle ha scritto: Quello che non trovo giusto è COSTRINGERE a lavorare nei giorni festivi gente che nei giorni festivi vorrebbe riposarsi. Ma c'è anche un sacco di gente che è disponibile a lavorare nei festivi o/e di notte, e che lo fa pure volentieri. Io sono fra quelli. Anzi, ti dirò che trovai lavoro proprio perché avevo dato la mia disponibilità a lavorare in orari notturni ed in giorni festivi. Disponibilità che dovrebbe essere VOLONTARIA, come dicevo poc'anzi, e non forzata...
nei nuovi contratti c'è l'obbligo
i sindacati invece di rompere i coglioni e continuare a difendere i lavoratori con più diritti che doveri dovrebbero fare in modo che chi lavora la notte, il sabato e ladomenica venga retribuito il giusto
magari un 30\40% in più così magari uno trae anche soddisfazione dal proprio sacrificio.
piccolo aneddoto provinciale
vivo vicino al paese natale di Papa Giovanni: Sotto il Monte
i negozi del paese potevano stare aperti la domenica e i fornai avevano la dispensa per fare il pane (cosa vietatissima) nei giorni di festa.
questo perchè era considerata località turistica.
questo comportava però una concorrenza sleale nei confronti dei fornai dei paesi limitrofi perchè molta gente evitava di comprare il pane doppio nel prefestivo e si approvigionava a Sotto il Monte.
Ricordo code lunghissime nei 3 forni del paese che monetizzavano come non mai: milioni e milioni fatti settimanalmente per 40 anni fatti non per merito ma per fortuna a scapito dei fornai dei paesi vicini.
Giusto?
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
Parla Jeff Bezos: ‘E’ giusto che grandi aziende come Amazon vengano passate ai raggi X, ma non abbiamo bisogno dei sindacati’
https://it.businessinsider.com/parla-je ... /?ref=fbpr
https://it.businessinsider.com/parla-je ... /?ref=fbpr
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
il consumatore è mediamente quello che viene definito "il popolo bue". Lo stesso che deve per forza andare a mangiare il pesce al ristorante al mare il giorno di pasquetta trovando 3 ore file in autostrada, 2 ore di attesa al ristorante (e pesce surgelato) quando potrebbe andarci benissimo la domenica prima o quella dopo di pasquetta e trovare zero file e pesce fresco.cicciuzzo ha scritto:Non hai spiegato però che il consumatore o cliente o come vuoi chiamarlo è più forte delle leggi, degli orari e dei diritti sindacali. E non vive alle Cayman, vive nel tuo condominio. A lui del tuo malessere importa poco. Se compra a domicilio, deve avere una convenienza. La stanza di compensazione è il servizio o l'esperienza dell'acquisto associato al momento di tempo libero. Non c'è? Guarda al prezzo. Adesso governeranno altri, vediamo che esperienza rivoluzionaria ci sarà. A Roma hanno dato ampio potere alla famiglia mafiosa dei tredicine. In Lombardia è una distesa di centri commerciali. A volte vuoti la domenica, il più delle volte no. Io non ci vado, ma ci va il mio vicino di casa. Potrebbe andarci al lunedì, ma non lo fa.
Lo stesso che si ostina a fiondarsi nei negozi solo perche "è black friday" senza nemmeno fare caso se la promozione proposta è vera o finta.
Lo stesso che compra su monclick e poi viene a negozio a chiedere e pretendere riparazioni o sostituzioni in garanzia (e prendendo na bella pedata nel sedere).
Si ok, poi c'è il consumatore "furbo/parassita" quello che viene a provare il prodotto a negozio, fa mille domande, e poi compra su amazon.
O quello che non sa distinguere la differenza tra avere un prodotto "con servizi compresi" e avere il prodotto nudo e crudo.
Io non sono contro chi compra on line, anzi, io stesso ci compro spesso e di tutto, per mille motivi che vanno dal prezzo alal zero voglia di girare per i negozi, alla mancanza di tempo.
Io sono contro a chi pretende a negozio i prezzi dell'online ma con i servizi di un negozio, o che sfrutta il negozio per poi comprare on line.
Per quanto riguarda i clienti della domenica o dei festivi, il mio odio è puro.
Anche perche generalemente la domenica mattina vengono quasi tutti pensionati che scambiano il centro commerciale con la messa (e che essendo pensionati potrebbero benissimo venire nei feriali)...a seguire il pomeriggio è il regno delle famiglie con bambini urlanti (e che cazzo ma portare i figli la domenica al museo, o in un bosco, o semplicemente al parco a giocare non sarà piu costruttivo che farli sbavare davanti ale vetrine??) delle coppiette sfigate dove la ragazza gode a provare vestiti e cinfrusaglie e il ragazzo si scassa le balle (anche qui ma chiudersi in un motel a scopare se non si ha casa libera o andare al cinema non sarà piu salutare per la vita di coppia??) oppure dei desperados di ogni nazionalità che scambiano il centro commerciale per il campeggio, il villaggio vacanze, il bivacco, il posto dove scroccare aria condizionata o riscaldamento e magari guardare di straforo le partite su sky...
"adesso goveneranno altri"....
Io non mi aspetto nulla, sono che vengano ripristinate leggi DI CIVILTA' e di INTELLIGENZA (sempre stato del parere che dove non arriva l'intelligenza deve arrivare il legislatore) e quindi regolamentare le aperture come era prima di monti (chiusure i festivi e domeniche apertura UNA AL MESE) in modo da creare eventi e non routine.
Leggi civili perche nei paesi piu civili di noi (vedi germania) i negozi chiudono alle 17:30 e la domenica e il sabato pomeriggio sono sempre chiusi e quindi permettono alle famiglie di stare insieme a cena (quendo esco alle 21 da lavoro sono a cena alle 22) e ai giovani di divertirsi il week end.
Leggi inteligenti perche durante il week end con i negozi chiusi si crea un indotto economico dato dalle spese per il tempo libero (turismo, ristoranti, musei, cinema, festival, sport ecc) ben superiore a quello che danno i negozi aperti di domenica.
E in tutto questo Renzi protesta perchè il 15 agosto a Firenze i turisti trovano pochi negozi di souvenir aperti...è questo lo spessore del grande statista immagino...
I prudenti durano solo lo stretto necessario per morire tranquilli
Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
Stai facendo discorsi miopi, per non dire illogici, per non dire stupidi:SuperTrivelle ha scritto:
A me dispiace per te, e ti capisco. Però, parlando in generale e non con riferimento al tuo caso specifico, trovo comunque che sia giusto permettere l'apertura dei negozi nei giorni festivi. Quello che non trovo giusto è COSTRINGERE a lavorare nei giorni festivi gente che nei giorni festivi vorrebbe riposarsi. Ma c'è anche un sacco di gente che è disponibile a lavorare nei festivi o/e di notte, e che lo fa pure volentieri. Io sono fra quelli. Anzi, ti dirò che trovai lavoro proprio perché avevo dato la mia disponibilità a lavorare in orari notturni ed in giorni festivi. Disponibilità che dovrebbe essere VOLONTARIA, come dicevo poc'anzi, e non forzata.
Quando si parla delle riforme che furono varate da Monti, io leggo sempre discorsi del tipo "Ha potuto farlo solo perché non è stato eletto dai cittadini! Non deve rispondere ai propri elettori!". Ed infatti è così, nel senso che nessun politico che tema la spada di Damocle del voto popolare avrebbe mai avuto il coraggio di varare riforme come quella della libera apertura dei negozi nei giorni festivi (che poi, come tu stesso hai scritto, è appunto una LIBERA scelta di chi è a capo di quei negozi, e se tenere aperto un negozio il I maggio non conviene, lo tengono chiuso, non è che lo tengono aperto in perdita per farti un dispetto). Ma, in una situazione di reale emergenza come quella in cui ci si era trovati nel 2011 (stavamo per finire come la Grecia, non penso che sia un segreto), erano ASSOLUTAMENTE NECESSARIE delle misure di emergenza. Una delle cose su cui si è voluto -e potuto- puntare è il turismo, che negli ultimi anni è tornato ad essere uno dei settori trainanti della nostra economia (non tanto per merito nostro, quanto perché l'allarme terrorismo diffusosi negli ultimi anni in molti altri Paesi a vocazione turistica non ha finora coinvolto l'Italia, sicché le masse di vacanzieri europei, nordamericani, asiatici ecc. che fino a pochi anni fa portavano i loro soldi in Turchia o in Egitto o in Tunisia o anche in Francia, adesso li portano in Italia). Ma per incentivare il turismo devi pur fare qualcosa, non puoi pensare che i turisti di tutto il mondo vengano a farsi spennare in Italia senza che abbiano almeno la possibilità di fare degli acquisti anche la domenica, ed anche a Natale, ed anche a Ferragosto (ossia nei giorni in cui è più facile intercettarli a spasso nelle nostre città, visto che è festa anche per loro, e non solo per noi).
Ma non è un discorso che riguarda solo i turisti. C'è un sacco di gente che lavora dal lunedì al sabato. Se tu gli rendi difficile o impossibile fare degli acquisti la domenica (che è l'unico giorno della settimana in cui hanno tempo libero a sufficienza per fare shopping) o/e in orari serali, non ti stupire se poi vanno a comprare tutto su amazon...
Primo: nessun contratto di lavoro subordinato prevede che uno possa scegliere se lavorare o meno la domenica o a capodanno, sei nelle mai e nelle imposizioni del tuo datore di lavoro. Quindi o rispetti gli orari o puoi anche licenziarti, non ci sono molte trattative nel mezzo, altro che domeniche da "volontario". Negli ultimi contratti c'è l'obbligo di lavorare i festivi, e anche se nei vecchi non c'è tale obbligo è come se ci fosse. Se vuoi saperlo molte catene addirittura spostano il personale a seonda dei giorni e capita che fai i feriali in un negozio e i festivi li passi in un altro punto vendita sempre della tua stessa catena (a volte distante anche parrecchi chilometri) perche magari quel punto vendita ha personale in malattia o perche ha bisogno di rinforzi.
La disponibilità volontaria a lavorare è una utopia che esiste solo nelle favole o nella bocca di quelche pinocchio di politico.
Senza contare gli orari estesi fino alle 22 di sera, i turni extra quando qualche collega si ammala..piu aumenti gli orari di apertura oltre le 40 ore settimanali dei contratti e piu inneschi problemi/straordinari.
Secondo:
nemmeno chi gestisce la baracca è libero di decidere se aprire o meno come pensi tu in base se conviene o meno. Non lo è perche se il tuo vicino (che magari è alla canna del gas e apre per disperazione il primo maggio) devi aprire anche tu per non lasciare campo libero alla concorrenza. Si crea insomma una gara suicida dove si apre anche gia sapendo di rimettere soldi solo per contrastare il vicino o per non passare da fannulloni coi clienti.
Inoltre se il tuo negozio è dentro un centro commerciale le aperture non le decidi tu ma il socio di maggiornaza (che di solito è l'alimentare (coop conad ecc) e quindi anche se sai che rimetti se il centro commerciale dove hai il negozio apre sei costretto ad aprire anche perche nei contratti di affitto sono previste penali salatissime se non ci si allinea agli orari del centro commerciale.
Non c'è nulla di volontario ne in chi deve lavorarci e spesso nemmeno in chi è il padrone circa le aperture domenicali.
Terzo:
i turisti non vengono in italia per fare acquisti alla coop o a mediaworld o da pittarello...hanno questi negozi e spesso molto piu forniti e convenienti dei nostri anche a casa loro. E non vengono per visitare le gallerie di negozi o i capannoni commerciali (spesso a casa loro sono piu grandi e belli dei nostri)
I turisti vengono da noi per le bellezze artistiche e storiche, per il mangiare, per i panorami, per la fica, per la natura, e per mille altri motivi che non hanno nulla a che fare con i negozi aperti di domenica. Trovami un turista straniero che è deluso o non ha fatto spese perche ha trovato l'ipercoop chiusa. Lo è magari perche c'è la fila al museo, o perche ci sono le cartacce in terra, o perche al ristorante gli hanno rubato il resto, ma che gliene frega di andare al centro comerciale quando ha da visitare pompei o il canal grande??Ma di che stiamo parlando? I non servo un turista da anni, ne di lunedi ne di domenica, e le rare volte che capita un turista è perche magari ha dimenticato il caricabatteria usb del cellulare (spesa 5 euro, e che trova tranquillamente anche in tabaccheria ormai).
Certo il negozio di souvenir sul pontevecchio o quello di ceramiche a murano, o quello di madonnine in vaticano ovvio che vogliono e devono lavorare di domenica e 365 giorni all'anno. Ma sono l'uno per cento del totale e nessuno li ha mai fatti chiudere anche in passato. Qui si parla della maggiornaza (centri commerciali e simili) che non sono negozi per turisti o che offrono servizi e merci necessarie o appetitose per i turisti visto che tra l'altro al 90% è tutto made in china.
Quarto: numeri alla mano le aperture domenicali non hanno alzato il pil nemmeno di uno 0,1, non hanno abbassato il deficit, sono solo stato uno specchietto per le allodole per dire che "ora si lavora di piu e zitti"/"siete tutti piu schiavi e zitti". Uno che pensa di risollevare l'economia di un paese aprendo i negozi a pasquetta e ferragosto è come quello che vuole abbassare il livello del mare usando il secchiello e la spugna.
Sinceramente mi fa ribrezzo sentire che a distanza di anni (e avendo potuto analizzare bene cosa è stato il governo monti e i danni economici e costi sociali che ha prodotto) ci sia ancora chi pensa che ci ha salvato dal finire in bancarotta. +
Per la cronaca, ha puntato cosi tanto sul turismo che ha bocciato la proposta di riaprire/creare il ministero sul turismo, unico ministero che avrebbe senso in un paese come il nosto. Chiudo qui che altrimenti andiamo off topic di brutto.
I prudenti durano solo lo stretto necessario per morire tranquilli
Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
non conosco le regole ma immagino siano pagati un fisso base e poi a consegna. credo molto simile a come e' in italia.lider maximo ha scritto:Ok Nik, però spiega se questi "vecchi" delivery man hanno le "classiche" tutele degli altri lavoratori, se sono assicurati, usano solo la bici o anche mezzi motorizzati, e soprattutto se vengono pagati a consegna e/o ricevono anche un fisso minimo per la prestazione del servizio. Credo che siano dettagli non di poco conto.nik978 ha scritto:In cina il delviry food e' , a spanne 100 volte piu' utilizzato che in Italia
CI sono applicazioni e flotte di delivery people, e' un lavoro da "anziani" vedo molti over 50.... Il giovane in cina non fara' mai un lavoro del genere.
Vi garantisco che se in cina c'e' una questione lavorativa, la gente fa casino e si incazza. Queste centinaia di migliaia di fattorini, no.. lavorano e nessuno si lamenta.
Premesso che il comunista sistema cinese sia diventata la forma di capitalismo più sfrontata e schifosa che esista, dove la crescita del PIL viene anteposta alla tutela della persona, dell'ambiente, del paesaggio etc etc, un sistema iperclassista su cui non metterei mai piede se non come turista, quello che a me interessa è che queste nuove forme di commercio abbiano gli stessi diritti e doveri di quelle diciamo "classiche", e non vantaggi o addirittura elusioni delle regole e anche del fisco.
Questo si traduce nella richiesta (minima) che i fattorini abbiano gli stessi diritti di tutti gli altri lavoratori, e non credo che foodora, deliveroo o simili falliscano se costretti a soggiogare alle regole italiane, visto i milioni all'anno di fatturato. Diversamente, se ritengono non conveniente assumere italiani, che vadano affanculo, che vadano a sfruttare in altri paesi. Tutto qua.
La scelta di non usare determinate piattaforme "alternative" è una cosa mia personale, e mai mi sognerei di imporlo ad altri.
P.s. resta il fatto che ammiro te e Cin cion cian per la scelta di vita di emigrare in Cina...
P.p.s. se riuscite a portarvi dietro pure Cicciuzzo, vi pago pure una cena tramite delivery man.....
un articolo interessante.
http://www.businessinsider.com/a-day-in ... 16-11?IR=T
conosci molto poco il sistema cinese, ma non sei l'unico, lo capisco
Come molti fai l'errore di confrontare lo sviluppo, la storia e lamentalita' europea con quella asiatica.
Attualmente negli ultimi 10 anni, la cina ha fatto passi da gigante per la tutela del lavoratore, ambiente etc. si partiva dal baso ovvio, ma si e' fatto molto di piu che altrove.
L'unico problema serio del sistema cinese "legale" e' malattia. dopo pochi gg non ti pagano piu'. Ovviamente e' un sistema poco maturo rispetto al nostro e ampiamente migliorabile.. non si puo' fare un confronto alla pari.
E a questo si aggiunge il problema tipico di molte societa' asiatiche ma non solo: la sanita' (noi italiani abbiamo una tra le sanita' migliori al mondo quindi e' veramente difficile per noi confrontarci con altri)
ma su tutto il resto ecco un po di esempi (ovviamente mi riferisco ad aziende private.. il pubblico e' identico al nostro....):
-compensazione: se ti mandano via a meno che non hai fatto una cosa gravisima, e' normale che ti becchi tutto lo stipendio fino a fine contratto. cash.
-gli straordinari nei gg festivi sono pagati il triplo. io ho avuto problemi perche' da me VOLEVANO FARE STRAORDINARIO e facevano troppe ore (anche 12 al gg rispetto alle 9 classiche) per poter praticamente raddoppiarsi lo stipendio. Questo portava a sforare il limite e l''ufficio del lavoro ci ha multato piu' volte e minacciato di chiudere.
- un operaio o impegato cinese, rende e lavora 1/3 di un italiano. quindi ti serve piu' gente per fare le stesse cose che faresti in altri paesi.....
- hanno un botto di ferie. non so come le tirano fuori perche' io ho sempre avuto una contrattazione separata, ma oltre ai gg di ferie classici, hanno un sacco di gg da usare per i fatti loro.
- bonus: tendenzialmente hai sempre bonus di 3/4 stipendi annui, che visto che oramai un colletto bianco prende 1000 euro, non sono pochissimi.
Sul discorso in generale: io ripeto, non dico che questo sistema sia giusto cosi, ma se si vuole un certo tipo di piattaforma, questa funziona cosi.
Siamo disposti a rinunciare a tutto?
Io sostengo ad esempio che andare a far la spesa nei grandi centri della distirbuzione a natale capodanno, insomma le famose "feste rosse", sia una puttanata. Parliamo di 5/6 gg all'anno! Non credo sia necessario andare proprio in quei 6 gg..
Ma la gente ci va perche' se fosse un fallimento, non terrebbero aperto (infatti PER FORTUNA qualcuno inizia a non trovare conveniente perche' non ha guadagno)
Se c'e' una domanda c'e' una offerta. E siccome parliamo di beni di consumo e settori di mercato normali, non di lusso o per eventuali elite, il consumatore per forza e' inserito in quel contesto anche da lavoratore (e' statistico)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
A me invece fa ribrezzo che uno come te risponda in modo aggressivo a chi si rivolge a te in modo cortese. Prova a rispondere così ai tuoi clienti. Evidentemente sei uno di quelli che usano i forum come "valvola di sfogo", visto che sei costretto ad essere gentile coi clienti. Anch'io tratto i clienti con cortesia, ma non lo faccio perché "questi sono gli ordini della direzione", ma perché anch'io -al loro posto- vorrei essere trattato con cortesia. E comunque, se anche io fossi COSTRETTO dai miei datori di lavoro ad essere gentile controvoglia coi clienti, non per questo mi sentirei in diritto di trattare poi a pesci in faccia tutti coloro che non sono clienti.tetsuya31 ha scritto:Stai facendo discorsi miopi, per non dire illogici, per non dire stupidi:SuperTrivelle ha scritto:
A me dispiace per te, e ti capisco. Però, parlando in generale e non con riferimento al tuo caso specifico, trovo comunque che sia giusto permettere l'apertura dei negozi nei giorni festivi. Quello che non trovo giusto è COSTRINGERE a lavorare nei giorni festivi gente che nei giorni festivi vorrebbe riposarsi. Ma c'è anche un sacco di gente che è disponibile a lavorare nei festivi o/e di notte, e che lo fa pure volentieri. Io sono fra quelli. Anzi, ti dirò che trovai lavoro proprio perché avevo dato la mia disponibilità a lavorare in orari notturni ed in giorni festivi. Disponibilità che dovrebbe essere VOLONTARIA, come dicevo poc'anzi, e non forzata.
Quando si parla delle riforme che furono varate da Monti, io leggo sempre discorsi del tipo "Ha potuto farlo solo perché non è stato eletto dai cittadini! Non deve rispondere ai propri elettori!". Ed infatti è così, nel senso che nessun politico che tema la spada di Damocle del voto popolare avrebbe mai avuto il coraggio di varare riforme come quella della libera apertura dei negozi nei giorni festivi (che poi, come tu stesso hai scritto, è appunto una LIBERA scelta di chi è a capo di quei negozi, e se tenere aperto un negozio il I maggio non conviene, lo tengono chiuso, non è che lo tengono aperto in perdita per farti un dispetto). Ma, in una situazione di reale emergenza come quella in cui ci si era trovati nel 2011 (stavamo per finire come la Grecia, non penso che sia un segreto), erano ASSOLUTAMENTE NECESSARIE delle misure di emergenza. Una delle cose su cui si è voluto -e potuto- puntare è il turismo, che negli ultimi anni è tornato ad essere uno dei settori trainanti della nostra economia (non tanto per merito nostro, quanto perché l'allarme terrorismo diffusosi negli ultimi anni in molti altri Paesi a vocazione turistica non ha finora coinvolto l'Italia, sicché le masse di vacanzieri europei, nordamericani, asiatici ecc. che fino a pochi anni fa portavano i loro soldi in Turchia o in Egitto o in Tunisia o anche in Francia, adesso li portano in Italia). Ma per incentivare il turismo devi pur fare qualcosa, non puoi pensare che i turisti di tutto il mondo vengano a farsi spennare in Italia senza che abbiano almeno la possibilità di fare degli acquisti anche la domenica, ed anche a Natale, ed anche a Ferragosto (ossia nei giorni in cui è più facile intercettarli a spasso nelle nostre città, visto che è festa anche per loro, e non solo per noi).
Ma non è un discorso che riguarda solo i turisti. C'è un sacco di gente che lavora dal lunedì al sabato. Se tu gli rendi difficile o impossibile fare degli acquisti la domenica (che è l'unico giorno della settimana in cui hanno tempo libero a sufficienza per fare shopping) o/e in orari serali, non ti stupire se poi vanno a comprare tutto su amazon...
Primo: nessun contratto di lavoro subordinato prevede che uno possa scegliere se lavorare o meno la domenica o a capodanno, sei nelle mai e nelle imposizioni del tuo datore di lavoro. Quindi o rispetti gli orari o puoi anche licenziarti, non ci sono molte trattative nel mezzo, altro che domeniche da "volontario". Negli ultimi contratti c'è l'obbligo di lavorare i festivi, e anche se nei vecchi non c'è tale obbligo è come se ci fosse. Se vuoi saperlo molte catene addirittura spostano il personale a seonda dei giorni e capita che fai i feriali in un negozio e i festivi li passi in un altro punto vendita sempre della tua stessa catena (a volte distante anche parrecchi chilometri) perche magari quel punto vendita ha personale in malattia o perche ha bisogno di rinforzi.
La disponibilità volontaria a lavorare è una utopia che esiste solo nelle favole o nella bocca di quelche pinocchio di politico.
Senza contare gli orari estesi fino alle 22 di sera, i turni extra quando qualche collega si ammala..piu aumenti gli orari di apertura oltre le 40 ore settimanali dei contratti e piu inneschi problemi/straordinari.
Secondo:
nemmeno chi gestisce la baracca è libero di decidere se aprire o meno come pensi tu in base se conviene o meno. Non lo è perche se il tuo vicino (che magari è alla canna del gas e apre per disperazione il primo maggio) devi aprire anche tu per non lasciare campo libero alla concorrenza. Si crea insomma una gara suicida dove si apre anche gia sapendo di rimettere soldi solo per contrastare il vicino o per non passare da fannulloni coi clienti.
Inoltre se il tuo negozio è dentro un centro commerciale le aperture non le decidi tu ma il socio di maggiornaza (che di solito è l'alimentare (coop conad ecc) e quindi anche se sai che rimetti se il centro commerciale dove hai il negozio apre sei costretto ad aprire anche perche nei contratti di affitto sono previste penali salatissime se non ci si allinea agli orari del centro commerciale.
Non c'è nulla di volontario ne in chi deve lavorarci e spesso nemmeno in chi è il padrone circa le aperture domenicali.
Terzo:
i turisti non vengono in italia per fare acquisti alla coop o a mediaworld o da pittarello...hanno questi negozi e spesso molto piu forniti e convenienti dei nostri anche a casa loro. E non vengono per visitare le gallerie di negozi o i capannoni commerciali (spesso a casa loro sono piu grandi e belli dei nostri)
I turisti vengono da noi per le bellezze artistiche e storiche, per il mangiare, per i panorami, per la fica, per la natura, e per mille altri motivi che non hanno nulla a che fare con i negozi aperti di domenica. Trovami un turista straniero che è deluso o non ha fatto spese perche ha trovato l'ipercoop chiusa. Lo è magari perche c'è la fila al museo, o perche ci sono le cartacce in terra, o perche al ristorante gli hanno rubato il resto, ma che gliene frega di andare al centro comerciale quando ha da visitare pompei o il canal grande??Ma di che stiamo parlando? I non servo un turista da anni, ne di lunedi ne di domenica, e le rare volte che capita un turista è perche magari ha dimenticato il caricabatteria usb del cellulare (spesa 5 euro, e che trova tranquillamente anche in tabaccheria ormai).
Certo il negozio di souvenir sul pontevecchio o quello di ceramiche a murano, o quello di madonnine in vaticano ovvio che vogliono e devono lavorare di domenica e 365 giorni all'anno. Ma sono l'uno per cento del totale e nessuno li ha mai fatti chiudere anche in passato. Qui si parla della maggiornaza (centri commerciali e simili) che non sono negozi per turisti o che offrono servizi e merci necessarie o appetitose per i turisti visto che tra l'altro al 90% è tutto made in china.
Quarto: numeri alla mano le aperture domenicali non hanno alzato il pil nemmeno di uno 0,1, non hanno abbassato il deficit, sono solo stato uno specchietto per le allodole per dire che "ora si lavora di piu e zitti"/"siete tutti piu schiavi e zitti". Uno che pensa di risollevare l'economia di un paese aprendo i negozi a pasquetta e ferragosto è come quello che vuole abbassare il livello del mare usando il secchiello e la spugna.
Sinceramente mi fa ribrezzo sentire che a distanza di anni (e avendo potuto analizzare bene cosa è stato il governo monti e i danni economici e costi sociali che ha prodotto) ci sia ancora chi pensa che ci ha salvato dal finire in bancarotta. +
Per la cronaca, ha puntato cosi tanto sul turismo che ha bocciato la proposta di riaprire/creare il ministero sul turismo, unico ministero che avrebbe senso in un paese come il nosto. Chiudo qui che altrimenti andiamo off topic di brutto.
Non so quanti anni hai e non mi interessa, ma presumo che tu sia giovane. 15 anni fa, quando entrai nel mondo del lavoro, la PRIMA COSA CHE TI CHIEDEVANO appena ti registravi nelle liste dei centri per l'impiego, delle agenzie interinali ecc. ecc. era se SEI O NON SEI DISPONIBILE A LAVORO FESTIVO/NOTTURNO/SU TURNI E/O A TRASFERTE, TRASFERIMENTI e così via. Inizialmente non avevo dato la mia disponibilità al lavoro notturno ed infatti -guarda caso- nessuno mi cercava. APPENA decisi di dare la mia disponibilità in tal senso, mi ritrovai SOMMERSO da offerte di lavoro di ogni tipo. Suppongo che nel frattempo sia cambiato tutto, ma io avevo trovato lavoro in base a QUELLE regole, e visto che poi non ho mai cambiato lavoro per me non è mai cambiato nulla.
Quando i turisti stranieri vengono in Italia (e cioè, in altre parole, portano in Italia i loro soldi), non è che si spendano tutto in biglietti dei musei ed in souvenir. Devono pur mangiare. E non tutti possono permettersi di andare al ristorante. A Sestri Levante, sulla strada che porta dal lungomare alla stazione, da un paio d'anni hanno aperto un supermercato che nelle domeniche pomeriggio è SEMPRE PIENO, e batte CENTINAIA di scontrini, ed i clienti sono QUASI TUTTI STRANIERI (francesi, svizzeri, tedeschi...). Perché nel recarsi in stazione a prendere il treno trovano tutti MOLTO COMODO potersi rifornire di snack, dolci, bibite ecc. con cui ingozzarsi durante l'attesa del treno o durante il lungo viaggio di ritorno verso casa. Prima che aprissero quel supermercato, tutti quei soldi che adesso vengono spesi lì non venivano spesi affatto, perché non c'erano supermercati nei pressi della stazione, ed i negozi dei dintorni erano chiusi la domenica, e se erano aperti avevano poca merce e non avevano le cose amate dai turisti stranieri, che invece quel supermercato (che si rivolge a QUEL tipo di clientela) ha oculatamente messo in assortimento.
Ultima modifica di SuperTrivelle il 03/05/2018, 6:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: (ot) Amazon e la fine del commercio attuale
Sì, "popolo bue" è quello che si mangia la torta di Natale a Natale (mentre se aspettasse il 26 dicembre la troverebbe a metà prezzo), che mangia l'uovo di Pasqua a Pasqua (come sopra) e così via. Ma "popolo bue" è anche quello che non capisce che la gente fa le cose anche in base ai propri orari di lavoro, in base ai periodi in cui i figli hanno le loro vacanze scolastiche e così via. E lo so anch'io che i pensionati tendono ad andare nei supermercati di domenica o il sabato o il lunedì (tutti giorni in cui i supermercati sono già abbastanza "intasati" da altra gente), è per questo che molti supermercati (perlomeno nella mia zona) fanno lo sconto a quei pensionati che ci vanno invece il mercoledì (o il giovedì) (o il martedì).tetsuya31 ha scritto:il consumatore è mediamente quello che viene definito "il popolo bue". Lo stesso che deve per forza andare a mangiare il pesce al ristorante al mare il giorno di pasquetta trovando 3 ore file in autostrada, 2 ore di attesa al ristorante (e pesce surgelato) quando potrebbe andarci benissimo la domenica prima o quella dopo di pasquetta e trovare zero file e pesce fresco.cicciuzzo ha scritto:Non hai spiegato però che il consumatore o cliente o come vuoi chiamarlo è più forte delle leggi, degli orari e dei diritti sindacali. E non vive alle Cayman, vive nel tuo condominio. A lui del tuo malessere importa poco. Se compra a domicilio, deve avere una convenienza. La stanza di compensazione è il servizio o l'esperienza dell'acquisto associato al momento di tempo libero. Non c'è? Guarda al prezzo. Adesso governeranno altri, vediamo che esperienza rivoluzionaria ci sarà. A Roma hanno dato ampio potere alla famiglia mafiosa dei tredicine. In Lombardia è una distesa di centri commerciali. A volte vuoti la domenica, il più delle volte no. Io non ci vado, ma ci va il mio vicino di casa. Potrebbe andarci al lunedì, ma non lo fa.
Lo stesso che si ostina a fiondarsi nei negozi solo perche "è black friday" senza nemmeno fare caso se la promozione proposta è vera o finta.
Lo stesso che compra su monclick e poi viene a negozio a chiedere e pretendere riparazioni o sostituzioni in garanzia (e prendendo na bella pedata nel sedere).
Si ok, poi c'è il consumatore "furbo/parassita" quello che viene a provare il prodotto a negozio, fa mille domande, e poi compra su amazon.
O quello che non sa distinguere la differenza tra avere un prodotto "con servizi compresi" e avere il prodotto nudo e crudo.
Io non sono contro chi compra on line, anzi, io stesso ci compro spesso e di tutto, per mille motivi che vanno dal prezzo alal zero voglia di girare per i negozi, alla mancanza di tempo.
Io sono contro a chi pretende a negozio i prezzi dell'online ma con i servizi di un negozio, o che sfrutta il negozio per poi comprare on line.
Per quanto riguarda i clienti della domenica o dei festivi, il mio odio è puro.
Anche perche generalemente la domenica mattina vengono quasi tutti pensionati che scambiano il centro commerciale con la messa (e che essendo pensionati potrebbero benissimo venire nei feriali)...a seguire il pomeriggio è il regno delle famiglie con bambini urlanti (e che cazzo ma portare i figli la domenica al museo, o in un bosco, o semplicemente al parco a giocare non sarà piu costruttivo che farli sbavare davanti ale vetrine??) delle coppiette sfigate dove la ragazza gode a provare vestiti e cinfrusaglie e il ragazzo si scassa le balle (anche qui ma chiudersi in un motel a scopare se non si ha casa libera o andare al cinema non sarà piu salutare per la vita di coppia??) oppure dei desperados di ogni nazionalità che scambiano il centro commerciale per il campeggio, il villaggio vacanze, il bivacco, il posto dove scroccare aria condizionata o riscaldamento e magari guardare di straforo le partite su sky...
"adesso goveneranno altri"....
Io non mi aspetto nulla, sono che vengano ripristinate leggi DI CIVILTA' e di INTELLIGENZA (sempre stato del parere che dove non arriva l'intelligenza deve arrivare il legislatore) e quindi regolamentare le aperture come era prima di monti (chiusure i festivi e domeniche apertura UNA AL MESE) in modo da creare eventi e non routine.
Leggi civili perche nei paesi piu civili di noi (vedi germania) i negozi chiudono alle 17:30 e la domenica e il sabato pomeriggio sono sempre chiusi e quindi permettono alle famiglie di stare insieme a cena (quendo esco alle 21 da lavoro sono a cena alle 22) e ai giovani di divertirsi il week end.
Leggi inteligenti perche durante il week end con i negozi chiusi si crea un indotto economico dato dalle spese per il tempo libero (turismo, ristoranti, musei, cinema, festival, sport ecc) ben superiore a quello che danno i negozi aperti di domenica.
E in tutto questo Renzi protesta perchè il 15 agosto a Firenze i turisti trovano pochi negozi di souvenir aperti...è questo lo spessore del grande statista immagino...
E all'estero (Inghilterra, Germania, Austria, Paesi Bassi...) tanti negozi chiudono sì alle 17:30, ma lo fanno semplicemente perché in quei Paesi per i negozi non si usa fare la pausa-pranzo, non è che là i negozi facciano più ore di lavoro dei nostri. Da noi, invece, si usa tener chiuso per almeno due o tre ore, nelle ore più calde (e chissà perché... prova a chiederlo a chi lavora a Trapani ad agosto). Quindi in quei Paesi i negozi aprono un po' più tardi e chiudono un po' più presto (anche perché di mattina presto e di sera tardi fa un freddo cane, in molti di quei posti). Tutto qui.