ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
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Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
"Con la mascherina evito il contagio?", il sesso ai tempi di Covid
"Si può fare sesso?" e "la mascherina serve a evitare il contagio durante il rapporto?". Sono alcune delle domande, oltre 1.000, arrivate agli esperti della Società italiana di andrologia (Sia) che rispondono al numero gratuito (02.50043133), attivo ogni giorno dalle 16 alle 18, per tutta la durata dell'emergenza sanitaria. Un aiuto per chi pensa che la sessualità al tempo del coronavirus possa diventare un percorso a ostacoli. "Per le coppie distanti ok al sesso 'virtuale', ma sempre attenti al rischio di 'revenge porn' - suggerisce la Sia - Promosso l'autoerotismo, ma con l'accortezza di aver lavato le mani per almeno 20 secondi. Rimane al primo posto il consiglio di utilizzare i preservativi per prevenire infezioni sessuali o gravidanze indesiderate".
"Già moltissimi italiani si sono rivolti a noi per chiedere aiuto e consigli: la maggior parte ci chiede se e con chi si può fare sesso e se la mascherina serva a evitare il contagio - spiega Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore di Urologia Università Federico II di Napoli - Sebbene il contagio non avvenga sessualmente, il rapporto implica, ovviamente, una vicinanza fisica che amplifica la possibilità di contagio perché il coronavirus si trasmette con azioni connesse al rapporto sessuale, come baci e respiri preliminari. Il rischio nell'attività sessuale è dunque simile a quello del contagio entrando in contatto con le persone - chiarisce il presidente - e il partner più sicuro è chi condivide l'isolamento forzato, a meno che non ci sia un comprovato o un alto sospetto di contagio, e non serve la mascherina".
"Via libera ai rapporti sessuali se non si è Covid positivi - continua Palmieri - ma bisogna astenersi se uno dei due ha contratto il virus o se ha lievi sintomi e una condizione clinica che potrebbe portare a un'infezione più grave, come malattie polmonari o cardiache, ipertensione, diabete, tumori o un sistema immunitario compromesso. Se uno dei due partner ha contratto Sars-CoV-2, inoltre, è bene aspettare la certezza di non contagiare prima di riprendere l'attività sessuale. L'attuale situazione crea ansia e preoccupazione per la propria salute e quella dei propri cari, emozioni che non sono affatto amiche di una sessualità soddisfacente. Il consiglio è quello di rilassarsi magari riscoprendo l'intimità con il proprio partner. Anche la ricerca di un figlio non richiede la sospensione delle procedure di procreazione medicalmente assistita già avviate".
"Anche i single possono conoscere meglio se stessi - osserva il presidente Sia - attraverso l'autoerotismo che può essere un momento da dedicarsi e da cui trarre piacere, con l'accortezza di aver lavato le mani per almeno venti secondi. Naturalmente oggi è ancora più importante una buona igiene intima prima e dopo i rapporti sessuali e il consiglio di utilizzare i preservativi rimane al primo posto per prevenire infezioni a trasmissione sessuale come ad esempio l'Hiv o gravidanze indesiderate".
"Si può fare sesso?" e "la mascherina serve a evitare il contagio durante il rapporto?". Sono alcune delle domande, oltre 1.000, arrivate agli esperti della Società italiana di andrologia (Sia) che rispondono al numero gratuito (02.50043133), attivo ogni giorno dalle 16 alle 18, per tutta la durata dell'emergenza sanitaria. Un aiuto per chi pensa che la sessualità al tempo del coronavirus possa diventare un percorso a ostacoli. "Per le coppie distanti ok al sesso 'virtuale', ma sempre attenti al rischio di 'revenge porn' - suggerisce la Sia - Promosso l'autoerotismo, ma con l'accortezza di aver lavato le mani per almeno 20 secondi. Rimane al primo posto il consiglio di utilizzare i preservativi per prevenire infezioni sessuali o gravidanze indesiderate".
"Già moltissimi italiani si sono rivolti a noi per chiedere aiuto e consigli: la maggior parte ci chiede se e con chi si può fare sesso e se la mascherina serva a evitare il contagio - spiega Alessandro Palmieri, presidente Sia e professore di Urologia Università Federico II di Napoli - Sebbene il contagio non avvenga sessualmente, il rapporto implica, ovviamente, una vicinanza fisica che amplifica la possibilità di contagio perché il coronavirus si trasmette con azioni connesse al rapporto sessuale, come baci e respiri preliminari. Il rischio nell'attività sessuale è dunque simile a quello del contagio entrando in contatto con le persone - chiarisce il presidente - e il partner più sicuro è chi condivide l'isolamento forzato, a meno che non ci sia un comprovato o un alto sospetto di contagio, e non serve la mascherina".
"Via libera ai rapporti sessuali se non si è Covid positivi - continua Palmieri - ma bisogna astenersi se uno dei due ha contratto il virus o se ha lievi sintomi e una condizione clinica che potrebbe portare a un'infezione più grave, come malattie polmonari o cardiache, ipertensione, diabete, tumori o un sistema immunitario compromesso. Se uno dei due partner ha contratto Sars-CoV-2, inoltre, è bene aspettare la certezza di non contagiare prima di riprendere l'attività sessuale. L'attuale situazione crea ansia e preoccupazione per la propria salute e quella dei propri cari, emozioni che non sono affatto amiche di una sessualità soddisfacente. Il consiglio è quello di rilassarsi magari riscoprendo l'intimità con il proprio partner. Anche la ricerca di un figlio non richiede la sospensione delle procedure di procreazione medicalmente assistita già avviate".
"Anche i single possono conoscere meglio se stessi - osserva il presidente Sia - attraverso l'autoerotismo che può essere un momento da dedicarsi e da cui trarre piacere, con l'accortezza di aver lavato le mani per almeno venti secondi. Naturalmente oggi è ancora più importante una buona igiene intima prima e dopo i rapporti sessuali e il consiglio di utilizzare i preservativi rimane al primo posto per prevenire infezioni a trasmissione sessuale come ad esempio l'Hiv o gravidanze indesiderate".
non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente
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Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
Grazie, non c'era bisogno della quarantena per saperloDrogato_ di_porno ha scritto:"Anche i single possono conoscere meglio se stessi - osserva il presidente Sia - attraverso l'autoerotismo che può essere un momento da dedicarsi e da cui trarre piacere

Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
Il Giappone ha deciso di offrire degli aiuti economici, in periodo di coronavirus, anche alle prostitute. Una decisione più unica che rara, visto che, nessun’altra nazione al mondo ha deciso di aiutare le donne che vendono il proprio corpo per vivere. Ma nella patria del Sol Levante è noto come il sesso, vissuto in maniera decisamente particolare e nel contempo educata e riservata, faccia parte fortemente della cultura della stessa popolazione. A darne notizia sono i colleghi della Cnn, che riportano il caso di Mika, lavoratrice del sesso in Giappone che è rimasta senza clienti e senza soldi a causa appunto dell’epidemia. Ovviamente la situazione è preoccupante: “Sono preoccupata – racconta – non se avrò un posto dove vivere o se riuscirò a trovare un lavoro per ottenere soldi per vivere. Mi preoccupo della (mia salute) ovviamente – ha aggiunto – ma ora mi preoccupo di più su come sopravvivere”. Come detto in apertura, lo stato è comunque venuto in soccorso delle prostitute, con annesse forti polemiche da una parte, e numerose approvazioni dall’altra.
CORONAVIRUS, SUSSIDI PER LE PROSTITUTE IN GIAPPONE: LO SCONTRO CON GLI ATTIVISTI
Ma ciò non sembra bastare: “(Il governo) non ha chiaramente detto che aiuteranno tutti – ha proseguito Mika – ci sono molte persone incapaci di mangiare e sopravvivere senza lavorare”. Inizialmente, nel pacchetto di aiuti statali, le prostitute giapponesi non erano state incluse nelle categorie di destinatari, ma la SWASH, l’organizzazione giapponese di sostegno al lavoro sessuale e alla salute sessuale, era insorta, scrivendo una lettera al governo “Non dobbiamo escludere le prostitute dal ricevere denaro di sostegno. Vogliamo che le prostitute e i loro figli siano protetti, come gli altri lavoratori e i loro figli”. Da lì il cambio di rotta dell’esecutivo nipponico, che ha deciso quindi di aiutare l’industria del sesso, un’azienda che in Giappone vale circa 24 miliardi di dollari, mica bruscolini. Resta comunque il fatto che molti lavoratori dell’industria del sesso lamentano una difficoltà nell’accedere ai bonus, soprattutto perchè si richiede che si dimostrino le entrate perse, cosa tutt’altro che semplice per una prostituta non avendo clienti fissi e la cui retribuzione varia a seconda della prestazione offerta
CORONAVIRUS, SUSSIDI PER LE PROSTITUTE IN GIAPPONE: LO SCONTRO CON GLI ATTIVISTI
Ma ciò non sembra bastare: “(Il governo) non ha chiaramente detto che aiuteranno tutti – ha proseguito Mika – ci sono molte persone incapaci di mangiare e sopravvivere senza lavorare”. Inizialmente, nel pacchetto di aiuti statali, le prostitute giapponesi non erano state incluse nelle categorie di destinatari, ma la SWASH, l’organizzazione giapponese di sostegno al lavoro sessuale e alla salute sessuale, era insorta, scrivendo una lettera al governo “Non dobbiamo escludere le prostitute dal ricevere denaro di sostegno. Vogliamo che le prostitute e i loro figli siano protetti, come gli altri lavoratori e i loro figli”. Da lì il cambio di rotta dell’esecutivo nipponico, che ha deciso quindi di aiutare l’industria del sesso, un’azienda che in Giappone vale circa 24 miliardi di dollari, mica bruscolini. Resta comunque il fatto che molti lavoratori dell’industria del sesso lamentano una difficoltà nell’accedere ai bonus, soprattutto perchè si richiede che si dimostrino le entrate perse, cosa tutt’altro che semplice per una prostituta non avendo clienti fissi e la cui retribuzione varia a seconda della prestazione offerta
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
La star vicentina del cinema a Tre X Marica Chanelle scrive al premier Conte
https://www.vicenzatoday.it/attualita/m ... conte.html
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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
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Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
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- baroccosiffredi
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Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
Sul forum più "autorevole" d'Italia si è tornati a recensire e come nel pre-Covid 19, però se scrivi che hai trombato senza preservativo ti cestinano, invece se scrivi che hai baciato alla francese e profondamente https://archive.vn/AC3EH è tutto ok. 

Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
si puo' pagare con paypal
https://www.escortforumit.xxx/accompagn ... gular_list
https://sksc.one/list
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Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
Oggetivamente l'AIDS è più grave del coronabaroccosiffredi ha scritto: ↑22/07/2020, 11:14Sul forum più "autorevole" d'Italia si è tornati a recensire e come nel pre-Covid 19, però se scrivi che hai trombato senza preservativo ti cestinano, invece se scrivi che hai baciato alla francese e profondamente https://archive.vn/AC3EH è tutto ok.![]()
Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
DesenzAno
Prostituzione fuori controllo, 200 escort attive, clienti anche di giorno
„
Tutto avviene (quasi) alla luce del sole, con i clienti che addirittura talvolta chiedono le indicazioni per raggiungere gli appartamenti a luci rosse. Succede a Desenzano, lo racconta in un servizio il quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane, che ha raccolto le testimonianze non solo di cittadini e commercianti, ma anche delle professioniste del sesso che lavorano in paese: si stima ve ne siano addirittura 200.
Il "censimento" è più semplice di quel si pensi, e si basa sui dati reperibili sulla piattaforma specializzata Escort Advisor. Gli appartamenti dove esercitano le professioniste, perlopiù provenienti dall'Est Europa, sono disseminati su tutto il territorio desenzanese, e in particolar modo nel quartiere Capolaterra. Proprio da questo quartiere arrivano alcune delle testimonianze riportate dal quotidiano: «Non ne possiamo più, nessuno ne parla ma la situazione di degrado del nostro quartiere è sotto gli occhi di tutti da sempre e adesso siamo al limite. Assistiamo ogni giorno a scene assurde e siamo costretti a crescere i nostri figli in un contesto del genere». Il problema non si presenta solo di notte, anzi, come spiega un commerciante: «In passato il degrado caratterizzava solo le ore notturne, adesso invece esiste già nelle prime ore del pomeriggio quando i clienti, non sapendo esattamente in quale abitazione troveranno il servizio, ci chiedono sfacciatamente informazioni, entrando nei nostri negozi».
Non si lamentano però solo i cittadini, ma anche le squillo, che denunciano un caro-affitti che le penalizza, e una situazione non certo semplice: «Non viviamo tutte la stessa situazione, il periodo del lockdown e la paura del virus ci ha danneggiate parecchio. C'è chi arriva a guadagnare anche 5mila euro in una settimana ma non è facile, paghiamo per due stanze 750 euro di affitto a settimana, nessuno ci fa un regolare contratto e chi ha figli piccoli deve ingaggiare la baby-sitter nelle ore serali che accudisce i piccoli nei sottoscala».
Prostituzione fuori controllo, 200 escort attive, clienti anche di giorno
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Tutto avviene (quasi) alla luce del sole, con i clienti che addirittura talvolta chiedono le indicazioni per raggiungere gli appartamenti a luci rosse. Succede a Desenzano, lo racconta in un servizio il quotidiano Bresciaoggi in edicola stamane, che ha raccolto le testimonianze non solo di cittadini e commercianti, ma anche delle professioniste del sesso che lavorano in paese: si stima ve ne siano addirittura 200.
Il "censimento" è più semplice di quel si pensi, e si basa sui dati reperibili sulla piattaforma specializzata Escort Advisor. Gli appartamenti dove esercitano le professioniste, perlopiù provenienti dall'Est Europa, sono disseminati su tutto il territorio desenzanese, e in particolar modo nel quartiere Capolaterra. Proprio da questo quartiere arrivano alcune delle testimonianze riportate dal quotidiano: «Non ne possiamo più, nessuno ne parla ma la situazione di degrado del nostro quartiere è sotto gli occhi di tutti da sempre e adesso siamo al limite. Assistiamo ogni giorno a scene assurde e siamo costretti a crescere i nostri figli in un contesto del genere». Il problema non si presenta solo di notte, anzi, come spiega un commerciante: «In passato il degrado caratterizzava solo le ore notturne, adesso invece esiste già nelle prime ore del pomeriggio quando i clienti, non sapendo esattamente in quale abitazione troveranno il servizio, ci chiedono sfacciatamente informazioni, entrando nei nostri negozi».
Non si lamentano però solo i cittadini, ma anche le squillo, che denunciano un caro-affitti che le penalizza, e una situazione non certo semplice: «Non viviamo tutte la stessa situazione, il periodo del lockdown e la paura del virus ci ha danneggiate parecchio. C'è chi arriva a guadagnare anche 5mila euro in una settimana ma non è facile, paghiamo per due stanze 750 euro di affitto a settimana, nessuno ci fa un regolare contratto e chi ha figli piccoli deve ingaggiare la baby-sitter nelle ore serali che accudisce i piccoli nei sottoscala».
Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
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- Gargarozzo
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Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
Questo periodo rende le escort non solo un paradosso legislativo, ma sempre più un paradosso sanitario,
ed emblematiche di tanti paradossi umani
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Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
Molti non durano i fatidici 15 minuti che servono per infettarsi. (Zuccatelli docet)Gargarozzo ha scritto: ↑16/11/2020, 12:53Questo periodo rende le escort non solo un paradosso legislativo, ma sempre più un paradosso sanitario,
ed emblematiche di tanti paradossi umani
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: ESCORTFORUM HA CAMBIATO NOME!
Ma adesso con questa emergenza sanitaria le escort lavorano esclusivamente online o rischiano ancora con "contatti fisici" veri e propri?