Giorgia Meloni e il «Nazionalismo occidentale»: ecco cosa intende
Cos’è il «nazionalismo occidentale»? Sappiamo che l’espressione è stata usata da Giorgia Meloni nel corso della sua conversazione con Trump...
Questo è un punto interessante. Chissà se arriva anche a destra, con qualche decennio di ritardo, la consapevolezza che esistono temi globali e la pretesa delle “piccole patrie” di avere un ruolo è semplicemente ridicola
Ovviamente non sarà come ammettere la necessità dell’Unione Europea e di creare gli strumenti per renderla funzionante. Troppo vantaggio elettorale le destre hanno a usare l’UE come capro espiatorio. Ma comunque ora anche da destra qualcuno si sveglia. Già lo statista Salvini 10 anni fa ha rinunciato alla Padania versus terronia. Sono progressi
Chissà che ne pensa Oscar di Meloni che pensa al nazionalismo occidentale
ma il problema non è l' "allargamento" (da Padania a Italia, da Italia a Europa e da Europa a "occidente"), il problema è mantenere il termine "nazione"
se lo chiamassero "sovra-nazionalismo occidentale" andrebbe bene
anche perchè nel concetto di occidente non c'è solo europa + nordamerica (quale europa? l'Ucraina è già parte dell'occidente?) c'è dentro pure l'australia, la nuova zelanda o qualcuno include Israele e addirittura il giappone, e tutti gli alleati degli USA nel globo
non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente
Meloni’s Western nationalism
Seeking to become the first populist-right leader to forge a genuine Pan-European alliance, the Italian prime minister could change the game in Brussels.
Al momento della sua elezione, si è parlato molto del fascino giovanile di Meloni per "Il Signore degli Anelli" di J.R.R. Tolkien. Ma quella storia – la storia di un gruppo di nazioni diverse (elfi, nani e uomini) unite per opporsi a un unico male – ha chiaramente giocato un ruolo nella visione che il primo ministro ha del mondo oggi. Non si tratta di speculazioni superficiali: la stessa Meloni ha confermato di tracciare un collegamento tra le nazioni della Terra di Mezzo e quelle europee. Questo, a sua volta, alimenta la sua fede in quello che potrebbe essere definito – in contrapposizione al piccolo nazionalismo – "nazionalismo occidentale". Questo nazionalismo occidentale, che ha come obiettivo la sopravvivenza e la prosperità della civiltà occidentale – anziché concentrarsi esclusivamente sul proprio Stato – è una novità nel panorama europeo. Meloni non vede l'UE come una minaccia, ma come un elemento unificante per l'Occidente;
non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente
a parte il cronico provincialismo italiano del copiare tesi altrui (FDL non ha un suo think tank con gennaro sangiuliano e alessandro giuli? dobbiamo ridurci a copiare le tesi dei think tank americani e di questo Anthony Costantini….che magari dal cognome sarà pure di origini italiane?), il concetto di occidente non c’entra una mazza con Tolkien. E’ il concetto a cui una parte di mondo (declinante e in crisi identitaria) si aggrappa disperatamente di fronte all’ascesa economica di altri continenti. Il concetto di occidente nasce dalla paura di perdere primati e privilegi ormai secolari.
quanto alla destra e alla Meloni, i vecchi fasci duri e puri (alla Adriano Romualdi, per capirci: https://www.centrostudilaruna.it/finiseuropae.html ) inorridivano alla prospettiva di inserire gli USA nella categoria di Occidente. per loro valeva la lezione di Oswald Spengler (Il tramonto dell’…). Gli Stati Uniti erano una deformità biologica prima che storica, il “rifiuto biologico” dell’Europa aveva dato vita ad un crogiolo di razze “giudaizzato”, senza radici culturali e dedito solo all’arricchimento. Non parliamo della Russia, nazione “asiatica” erede di Unni e Mongoli.
Dopo il 1945 gli europei si sono adagiati di buon grado a fare da vassalli economici e militari degli Stati Uniti, e dopo la caduta del Muro siamo diventati tutti americani, mangiando junk food, guardando trash televisivo americano, ascoltando musica di merda americana, e votando partiti che ormai copiano perfino il nome di quelli americani (non solo il PD, anche Berlusconi voleva fare il “partito repubblicano”). Ora il panorama è cambiato. Con l’ascesa di altri paesi considerati estranei all’occidente noi europei ci stringiamo alla sottana di mamma America (mi riferisco ai Trumpiani, per gli altri mamma America erano Biden, Obama e i due Clinton, e anche Bush tutto sommato andava bene) dando vita a questo “western nationalism/civilization”.
non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente
Al momento della sua elezione, si è parlato molto del fascino giovanile di Meloni per "Il Signore degli Anelli" di J.R.R. Tolkien. Ma quella storia – la storia di un gruppo di nazioni diverse (elfi, nani e uomini) unite per opporsi a un unico male – ha chiaramente giocato un ruolo nella visione che il primo ministro ha del mondo oggi. Non si tratta di speculazioni superficiali: la stessa Meloni ha confermato di tracciare un collegamento tra le nazioni della Terra di Mezzo e quelle europee. Questo, a sua volta, alimenta la sua fede in quello che potrebbe essere definito – in contrapposizione al piccolo nazionalismo – "nazionalismo occidentale". Questo nazionalismo occidentale, che ha come obiettivo la sopravvivenza e la prosperità della civiltà occidentale – anziché concentrarsi esclusivamente sul proprio Stato – è una novità nel panorama europeo. Meloni non vede l'UE come una minaccia, ma come un elemento unificante per l'Occidente;
ma il problema non è l' "allargamento" (da Padania a Italia, da Italia a Europa e da Europa a "occidente"), il problema è mantenere il termine "nazione"
se lo chiamassero "sovra-nazionalismo occidentale" andrebbe bene
anche perchè nel concetto di occidente non c'è solo europa + nordamerica (quale europa? l'Ucraina è già parte dell'occidente?) c'è dentro pure l'australia, la nuova zelanda o qualcuno include Israele e addirittura il giappone, e tutti gli alleati degli USA nel globo
Per manutenere il termine nazione c’è un piccolo problemino, però.
Nel concetto Nazione o meglio Patria c’è anche una dimensione razziale, non nascondiamocelo. Ci sono i “veri” italiani, e quelli con la cittadinanza che però a destra non si considerano davvero italiani.
Nel nazionalismo occidentale si includono anche i giapponesi, really? Meloni ha cambiato idea, o magari la globalizzazione è avvenuta nel 2024, e per i gonzi si trova il concetto di nazionalismo superando le nazioni
Il cibo spazzatura abbiamo cominciato a mangiarlo dopo la caduta del muro di Berlino ?
Non mi sembra proprio, direi dagli anni 60.
A parte la coca cola che comunque è prodotta qui , per il resto abbiamo importato il concetto di cibo spazzatura
Ideandolo e producendolo qui, ma non abbiamo iniziato certo dalla caduta del muro di Berlino