Essendo stato per anni un piccolissimo editore, posso confermarti che non solo è difficile vivere di scrittura per gli autori, ma che anche gli editori non se la passano affatto bene. Considerato che dal prezzo di copertina di un libro devono "guadagnarci" editore, autore, distributore, libraio e pure lo Stato è ovvio che se non si vende tantissimo il margine per tutti è molto basso. Se poi aggiungiamo che il mercato è sostanzialmente "bloccato", nel senso che i grandi gruppi editoriali hanno in mano anche le maggiori società di distribuzione e le maggiori catene di librerie, il quadro diventa disperante. Infine, last but not least, si legge mediamente poco e si vende altrettanto.Ronzinante ha scritto: ↑22/12/2021, 16:03Io ho scelto i canali tradizionali anche per avere assistenza. Credo ci sia modo di fare tutto anche da autodidatti. Sono abbastanza ignorante in questo secondo campo. Probabilmente, se vorrò pubblicare anche il secondo, dovrò necessariamente togliermi queste lacune.
E' chiaro però che saltare l'editore classico significa appunto dover far da sè anche per quanto riguarda il prodotto. Se sei al decimo libro, magari, puoi anche farlo (pur se una lettura esterna di un esperto ha una certa utilità) ma da principiante i consigli che può darti un editore di esperienza sono fondamentali. Nel mio primo, abbiamo fatto un grosso lavoro in questo senso, e due, tre parti del romanzo sono state decisamente stravolte.
Onestamente, se dal tuo primo libro pubblicato in 500 copie hai guadagnato un migliaio di euro, ti è andata bene. Bravo tu a promuoverlo e onesto l'editore per le condizioni che ti ha fatto.
Quanto al tuo secondo libro, se ti va, posso dargli un'occhiata.
