Giorgia kamasutra
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Giorgia kamasutra
Mi piacerebbe sapere le vostre posizioni preferite.
Grazie
Grazie
http://giorgiamilano.altervista.org
LE POSIZIONI DELL'AMORE
Esiste una tradizione anche circa le posizioni in cui si fa l'amore.
Dettata da poca fantasia, da scarsa forma fisica, da una risposta sessuale, specie maschile, incerta che non gradisce novità , la posizione "donna sotto, uomo sopra" è la più diffusa.
Malinowski riferisce che fu chiamata "posizione del missionario" dagli aborigeni dell'isola di Trobriand in Polinesia. Essi infatti osservarono con curiosità e stupore che i missionari che vi erano sbarcati e si erano ben adattati alla libertà sessuale di quella popolazione, al contrario degli aborigeni, più fantasiosi, facevano tutti l'amore nella stessa posizione.
Va peró detto che è pratica, confortevole per la donna, permette ai corpi e agli sguardi un buon contatto. Anche per il maschio è facile e confortevole e, in più, permette di avere un rapporto completo anche con un'erezione incompleta e di lasciargli molto controllo dei movimenti coitali.
Nell'antichità vigeva la credenza che fosse la migliore per la fecondazione e non è escluso che sia diventata per questo la più usuale. Tecnicamente invece non è del tutto favorevole al piacere della donna, dato che con essa non puó avvenire la stimolazione del cosiddetto punto G. Questa zona, che altro non è che un residuo embrionale nella donna di quella che nel maschio è la prostata, si trova infatti sulla parete anteriore e nei due terzi superiori della vagina. Zona quindi difficilmente stimolabile in questa posizione.
Altra posizione frequente è il suo opposto: donna sopra e uomo sotto.
E' detta dell'amazzone, o pompeiana dato che è riprodotta su alcuni affreschi di Pompei.
In epoche più recenti ha avuto il nome di "posizione dell'eroe stanco" per intuibili motivi. Richiede la disponibilità della donna ad esporsi e a giocare un certo grado di dominio nel rapporto sessuale. Se essa terrà il busto un po' flesso in avanti potrà avere anche una migliore stimolazione del clitoride durante il coito. Consente un buon livello di relazione sia del corpo che degli sguardi, come pure di dare e ricevere carezze. Era la più usata tra i greci ed i romani laddove i maschi tendevano al maggiore comfort sessuale con lo sforzo minimo.
La terza tra le tradizionali è quella con la donna a carponi e il maschio dietro di lei. Ha avuto tanti nomi: "dell'elefante" tra i popoli primitivi dell'Africa, "regale" tra i marinai che veleggiavano sui mari, "della preghiera" tra i romani, "dell'omega" tra i greci, fino a denominazioni meno immaginifiche in tempi più recenti, come "della levriera" o "della pecora".
Se si osserva il recupero istintuale che essa esprime, la si potrebbe considerare la più naturale. Il maschio mette in gioco un senso di dominio e beneficia di una maggiore stimolazione erotica, mentre la donna la gradisce soprattutto se non è molto in sintonia con le fantasie erotiche.
Le permette peró di avere la massima stimolazione del punto G e quindi un certo surplus di piacere. Non permette peró alcun contatto degli sguardi nè molta intimità , dato che dopo l'orgasmo i due si devono staccare se vogliono abbracciarsi.
Un coefficiente di difficoltà un po' più alto l'ha la posizione che vede i partner coricati entrambi su un fianco, faccia a faccia. I greci la chiamavano "theta", i romani "prandiale", data la consonanza con la posizione sul triclinio durante il pranzo, e gli orientali, che la consideravano come l'espressione più alta della tenerezza, "della terza luna".
Deve essere praticata da partner piuttosto snelli, dove il maschio abbia una buona erezione e la donna una buona flessibilità .
Marziale immaginava che si accoppiassero così Dafne e Cloe, indicando come sia più adatta ai giovani. L'intimità è molto intensa. I volti, come il corpo, sono a stretto contatto e le mani sono libere per esplorare il corpo del partner. Non c'è prevaricazione di ruoli e per la donna, essendo la vagina più serrata, puó essere molto piacevole.
Per chi vuole sperimentare esperienze più frizzanti e ginniche, c'è la posizione nella quale, faccia a faccia, il maschio, in piedi, sostiene la partner sollevandola. Lei cingerà con le proprie gambe la vita di lui e con le braccia il suo collo.
Gli africani la chiamavano "della palma", ma ha avuto anche molti altri nomi: "dell'albero reale", "della colonna", "dello stendardo" e, tra i giapponesi "della stella". La donna è meglio che sia un peso leggero ed è forse per questo che sembra che i primi a praticarla siano stati i giapponesi. L'erezione deve essere ottimale, ma anche la donna deve avere una buona lubrificazione. Il coito puó avere un ritmo lento e si puó prolungare nel tempo, dando alla posizione anche i connotati di una prova di forza fisica. L'intimità è grande e sono valorizzati, per coloro ai quali piace, gli stereotipi di maschio solido, sicuro e resistente e di femmina leggera, agile, piena di dolcezza e di grazia.
Un'altra posizione abbastanza acrobatica è quella proprio definita "dell'acrobata", ma più per le sue varianti che non per la situazione di base. I clienti dei lupanari di Pompei la chiamavano invece "dell'acquedotto". La sua versione classica vede la donna sdraiata sul dorso con le cosce flesse sull'addome e le ginocchia flesse sulle cosce, lasciando così il bacino un po' alzato e la vulva ben esposta. Il maschio è il ginocchio, a busto eretto, tanto che il suo pube sia in asse con quello della partner e con le cosce allargate, tanto da stringere il bacino do lei. Potrà così prendere le caviglie della partner e portarle all'altezza delle proprie spalle.
La posizione, molto diretta, raccomanda un inizio di penetrazione delicato. Data la struttura della posizione, non sono possibili le carezze nè da parte di lui, nè di lei, dato che dovrà prendere le cosce del partner per tenerlo verso di sè. Vi è peró un contatto di sguardi e la donna potrà avere sensazioni più intense dato che le sue cosce saranno relativamente chiuse.
La vera variante dell'acrobata vede peró la donna sdraiata sul dorso con le gambe spinte verso l'alto e l'uomo in piedi a sostenerle. Se lui avanzerà una gamba per migliorare il baricentro si troverà anche nella posizione giusta per la penetrazione.
Queste sono solo alcune delle innumerevoli posizioni che vengono soprattutto dalla cultura orientale, ricca di creatività e di tensione al piacere. Va comunque sottolineato che creatività e piacere sono comunque un patrimonio che ciascuno deve coltivare.
.......personalmente pecora anal..
Esiste una tradizione anche circa le posizioni in cui si fa l'amore.
Dettata da poca fantasia, da scarsa forma fisica, da una risposta sessuale, specie maschile, incerta che non gradisce novità , la posizione "donna sotto, uomo sopra" è la più diffusa.
Malinowski riferisce che fu chiamata "posizione del missionario" dagli aborigeni dell'isola di Trobriand in Polinesia. Essi infatti osservarono con curiosità e stupore che i missionari che vi erano sbarcati e si erano ben adattati alla libertà sessuale di quella popolazione, al contrario degli aborigeni, più fantasiosi, facevano tutti l'amore nella stessa posizione.
Va peró detto che è pratica, confortevole per la donna, permette ai corpi e agli sguardi un buon contatto. Anche per il maschio è facile e confortevole e, in più, permette di avere un rapporto completo anche con un'erezione incompleta e di lasciargli molto controllo dei movimenti coitali.
Nell'antichità vigeva la credenza che fosse la migliore per la fecondazione e non è escluso che sia diventata per questo la più usuale. Tecnicamente invece non è del tutto favorevole al piacere della donna, dato che con essa non puó avvenire la stimolazione del cosiddetto punto G. Questa zona, che altro non è che un residuo embrionale nella donna di quella che nel maschio è la prostata, si trova infatti sulla parete anteriore e nei due terzi superiori della vagina. Zona quindi difficilmente stimolabile in questa posizione.
Altra posizione frequente è il suo opposto: donna sopra e uomo sotto.
E' detta dell'amazzone, o pompeiana dato che è riprodotta su alcuni affreschi di Pompei.
In epoche più recenti ha avuto il nome di "posizione dell'eroe stanco" per intuibili motivi. Richiede la disponibilità della donna ad esporsi e a giocare un certo grado di dominio nel rapporto sessuale. Se essa terrà il busto un po' flesso in avanti potrà avere anche una migliore stimolazione del clitoride durante il coito. Consente un buon livello di relazione sia del corpo che degli sguardi, come pure di dare e ricevere carezze. Era la più usata tra i greci ed i romani laddove i maschi tendevano al maggiore comfort sessuale con lo sforzo minimo.
La terza tra le tradizionali è quella con la donna a carponi e il maschio dietro di lei. Ha avuto tanti nomi: "dell'elefante" tra i popoli primitivi dell'Africa, "regale" tra i marinai che veleggiavano sui mari, "della preghiera" tra i romani, "dell'omega" tra i greci, fino a denominazioni meno immaginifiche in tempi più recenti, come "della levriera" o "della pecora".
Se si osserva il recupero istintuale che essa esprime, la si potrebbe considerare la più naturale. Il maschio mette in gioco un senso di dominio e beneficia di una maggiore stimolazione erotica, mentre la donna la gradisce soprattutto se non è molto in sintonia con le fantasie erotiche.
Le permette peró di avere la massima stimolazione del punto G e quindi un certo surplus di piacere. Non permette peró alcun contatto degli sguardi nè molta intimità , dato che dopo l'orgasmo i due si devono staccare se vogliono abbracciarsi.
Un coefficiente di difficoltà un po' più alto l'ha la posizione che vede i partner coricati entrambi su un fianco, faccia a faccia. I greci la chiamavano "theta", i romani "prandiale", data la consonanza con la posizione sul triclinio durante il pranzo, e gli orientali, che la consideravano come l'espressione più alta della tenerezza, "della terza luna".
Deve essere praticata da partner piuttosto snelli, dove il maschio abbia una buona erezione e la donna una buona flessibilità .
Marziale immaginava che si accoppiassero così Dafne e Cloe, indicando come sia più adatta ai giovani. L'intimità è molto intensa. I volti, come il corpo, sono a stretto contatto e le mani sono libere per esplorare il corpo del partner. Non c'è prevaricazione di ruoli e per la donna, essendo la vagina più serrata, puó essere molto piacevole.
Per chi vuole sperimentare esperienze più frizzanti e ginniche, c'è la posizione nella quale, faccia a faccia, il maschio, in piedi, sostiene la partner sollevandola. Lei cingerà con le proprie gambe la vita di lui e con le braccia il suo collo.
Gli africani la chiamavano "della palma", ma ha avuto anche molti altri nomi: "dell'albero reale", "della colonna", "dello stendardo" e, tra i giapponesi "della stella". La donna è meglio che sia un peso leggero ed è forse per questo che sembra che i primi a praticarla siano stati i giapponesi. L'erezione deve essere ottimale, ma anche la donna deve avere una buona lubrificazione. Il coito puó avere un ritmo lento e si puó prolungare nel tempo, dando alla posizione anche i connotati di una prova di forza fisica. L'intimità è grande e sono valorizzati, per coloro ai quali piace, gli stereotipi di maschio solido, sicuro e resistente e di femmina leggera, agile, piena di dolcezza e di grazia.
Un'altra posizione abbastanza acrobatica è quella proprio definita "dell'acrobata", ma più per le sue varianti che non per la situazione di base. I clienti dei lupanari di Pompei la chiamavano invece "dell'acquedotto". La sua versione classica vede la donna sdraiata sul dorso con le cosce flesse sull'addome e le ginocchia flesse sulle cosce, lasciando così il bacino un po' alzato e la vulva ben esposta. Il maschio è il ginocchio, a busto eretto, tanto che il suo pube sia in asse con quello della partner e con le cosce allargate, tanto da stringere il bacino do lei. Potrà così prendere le caviglie della partner e portarle all'altezza delle proprie spalle.
La posizione, molto diretta, raccomanda un inizio di penetrazione delicato. Data la struttura della posizione, non sono possibili le carezze nè da parte di lui, nè di lei, dato che dovrà prendere le cosce del partner per tenerlo verso di sè. Vi è peró un contatto di sguardi e la donna potrà avere sensazioni più intense dato che le sue cosce saranno relativamente chiuse.
La vera variante dell'acrobata vede peró la donna sdraiata sul dorso con le gambe spinte verso l'alto e l'uomo in piedi a sostenerle. Se lui avanzerà una gamba per migliorare il baricentro si troverà anche nella posizione giusta per la penetrazione.
Queste sono solo alcune delle innumerevoli posizioni che vengono soprattutto dalla cultura orientale, ricca di creatività e di tensione al piacere. Va comunque sottolineato che creatività e piacere sono comunque un patrimonio che ciascuno deve coltivare.
.......personalmente pecora anal..

...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
Io disteso pancia sopra, con lei sopra.
Alla parete, uno schermo al plasma, cosi se mi rompo i coglioni posso sempre guardare la tv abbracciandola mentre si tromba, in modo che non se ne accorga.
Telecomando messo per caso sulle lenzuola, ci vuole pratica per cambiare canale senza che lei se ne accorga.
Alla parete, uno schermo al plasma, cosi se mi rompo i coglioni posso sempre guardare la tv abbracciandola mentre si tromba, in modo che non se ne accorga.
Telecomando messo per caso sulle lenzuola, ci vuole pratica per cambiare canale senza che lei se ne accorga.
Vivo, e vegeto.
Anche perchè disteso a pancia sotto è un tantino difficoltosa la posizione...WARDOG ha scritto:Io disteso pancia sopra, con lei sopra.
Alla parete, uno schermo al plasma, cosi se mi rompo i coglioni posso sempre guardare la tv abbracciandola mentre si tromba, in modo che non se ne accorga.
Telecomando messo per caso sulle lenzuola, ci vuole pratica per cambiare canale senza che lei se ne accorga.

"BEATA LA MIA PRIMA DONNA CHE M'HA PRESO ANCORA VERGINE"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
- Super Zeta
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- Iscritto il: 27/03/2001, 2:00
neanche un grande corpo direi, a giudicare dalle foto del suo sitoSuper Zeta ha scritto:Vedrai che non ti rispondepornomane ha scritto:scusa ma che senso ha intitolare il topic "giorgia kamasutra" ? hai finito di spammare nella sezione foto e cominci di qua?
Lascia passare un po' di tempo e poi apre nuovi topic inutili
Per aprire le gambe dietro pecunia non serve un grande cervello
