[O.T.] Crisi economica

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balkan wolf
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7276 Messaggio da balkan wolf »

Sei ossessionato dos!
I krukki non sono kattivi e' tutta propaganda.
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7277 Messaggio da dostum »

balkan wolf ha scritto:Sei ossessionato dos!
I krukki non sono kattivi e' tutta propaganda.
Dai Baalkaan ammettilo Adolf è orgoglioso della sua figlioccia!
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7278 Messaggio da balkan wolf »

Ma se viene pure dalla ddr.
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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7279 Messaggio da dostum »

balkan wolf ha scritto:Ma se viene pure dalla ddr.
Daie Baalkaan grazie a der grosse arschle il IV REICH è sempre +prossimo e la GErMANIA riscopre le migliori tradizioni nazziste
(IMHO Merkler è prodotto di Lebensborn)
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7280 Messaggio da balkan wolf »

Sono quasi geloso, tu sei un ossessionato patologico e per me e' sempre un onore essere tra le tue ossessioni.
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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7281 Messaggio da dostum »

balkan wolf ha scritto:Sono quasi geloso, tu sei un ossessionato patologico e per me e' sempre un onore essere tra le tue ossessioni.
Troppo buono!
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7282 Messaggio da nik978 »

dostum ha scritto:
balkan wolf ha scritto:Sono quasi geloso, tu sei un ossessionato patologico e per me e' sempre un onore essere tra le tue ossessioni.
Troppo buono!
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dove cazzo le trovi tutte ste foto..... un giorno ce lo devi spiegare
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7283 Messaggio da John Smith »

Drogato_ di_porno ha scritto:dos se Cipro diventa una portaerei russa lo zio Putin molla la Siria la suo destino (non gli serve più)
Cipro è da anni la banca del "sommerso" Russo, ci penserà il muscoloso karateca cavallerizzo trombatore a sistemare le cose, se aprono il coperchio di Cipro trovano soldi merda e sangue....sai la novità.

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coppia_co
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7284 Messaggio da coppia_co »

Painkiller ha scritto:Basta chiamarlo bollo invece di prelievo ed è tutto risolto. 0,10% nel 2012, 0,15% nel 2013. Quanto sarà nel 2014?
Più che altro è anche questa una mini-patrimoniale annuale.


APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA DI BOLLO su PRODOTTI E STRUMENTI FINANZIARI
Il nuovo art. 13, comma 2-ter, della Tariffa, Parte I, allegata al d.P.R. 26/10/1972, n. 642 riguarda la disciplina dell’imposta di bollo sulle comunicazioni alla clientela relative ai prodotti e agli strumenti finanziari.
A differenza del vecchio modello, è stata introdotta una tassazione percentuale annuale quantificata come di seguito:

- 1 per mille per l'anno 2012, con un massimo di 1.200,00 euro (per il solo anno 2012)
- 1,5 per mille a decorrere dall'anno 2013 e per tutti gli anni successivi
- un importo minimo annuo di 34,20 euro

Ai fini del calcolo è inoltre specificato che:
- l’importo minimo addebitabile è di 1 euro;
- negli arrotondamenti al decimo di euro se il centesimo è tra 0 e 4 si arrotonda per difetto al decimo inferiore; se compreso tra 5 e 9 si arrotonda per eccesso al decimo superiore.

L’importo minimo di 34,20 euro è da versare in ogni caso anche per i depositi con saldi privi di valore o vuoti, ma movimentati nel corso del periodo rendicontato. Se, invece, sia all’inizio sia al termine del periodo rendicontato, non sono presenti prodotti finanziari l’imposta non è dovuta.

Il periodo di riferimento per il calcolo dell’imposta è l’anno civile e l’imposta è rapportata al periodo rendicontato se:
- le comunicazioni sono inviate periodicamente nel corso dell’anno
- in caso di estinzione dei rapporti
- in caso di apertura rapporti in corso d’anno

Gli importi minimi e massimi sono stabiliti su base annua e applicati in considerazione dell’ammontare complessivo dei prodotti finanziari detenuti dal cliente presso il medesimo ente gestore.
L’imposta è calcolata in funzione del valore di mercato o, in mancanza, del valore nominale o di rimborso dei prodotti finanziari, calcolato al termine del periodo rendicontato ovvero al 31 dicembre di ogni anno in assenza di rendicontazione.

In materia di comunicazioni relative a quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio per le quali, pur in assenza di un formale contratto di custodia o amministrazione, sussista uno stabile rapporto con l'intermediario, quest’ultimo può effettuare i necessari disinvestimenti per il pagamento dell'imposta di bollo in caso di mancata provvista da parte del cliente.

APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA DI BOLLO su ESTRATTI DI CONTO CORRENTE
Si definiscono “estratti di conto corrente” le comunicazioni riepilogative dell’andamento del rapporto, che indicano le movimentazioni del conto corrente (oltre che il saldo finale) e che devono essere inviate alla clientela almeno una volta all’anno.

Il nuovo testo dell’art. 13, comma 2-bis, della Tariffa, Parte I, allegata al D.P.R. 26/10/1972, n. 642 prevede la seguente imposta di bollo, calcolata in misura differenziata in funzione del soggetto titolare del rapporto:
- 34,20 euro annui per i clienti persona fisica;
- 100,00 euro annui per i clienti diversi da persone fisiche.

In caso di più rapporti di conto corrente identicamente intestati, l’imposta è dovuta per ciascun esemplare di estratto conto; il periodo di riferimento per il calcolo dell’imposta è l’anno civile (365 o 366 giorni in caso di anno bisestile).

L’imposta di bollo è applicabile a ogni rendicontazione annuale o infrannuale, compresi gli estratti e i rendiconti di estinzione ed è rapportata al periodo rendicontato.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7285 Messaggio da coppia_co »

Tra le banche attenzione dopo MPS anche a Banca Carige:

Il gruppo bancario Carige ha chiuso il 2012 con una perdita netta di 63,2 milioni, non verranno distribuiti ne' bonus e ne' dividendi, in linea con le indicazioni di Bankitalia. Il Cda chiedera' all'assemblea dei soci la delega per un aumento di capitale fino all'importo massimo di 800 milioni da esercitare entro il 31 marzo del 2014.

In borsa capitalizza circa 1,2 miliardi di euro e chiede agli azionisti 800 milioni ...
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nik978
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7286 Messaggio da nik978 »

mmmh... dico a mio padre di mettere tutti i soldi sul sanpaolo???
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7287 Messaggio da dostum »

nik978 ha scritto:
dostum ha scritto:
balkan wolf ha scritto:Sono quasi geloso, tu sei un ossessionato patologico e per me e' sempre un onore essere tra le tue ossessioni.
Troppo buono!
mg]

dove cazzo le trovi tutte ste foto..... un giorno ce lo devi spiegare
Dai con buona pace di Baalkaan ormai lo hanno capito TUTTI che la Merkler è
figliastra di Adolf e ne prosegue la politica....
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7288 Messaggio da dboon »

Cipro nel caos prelievo probabile al 40%

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 60259.html
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7289 Messaggio da Capitanvideo »

Painkiller ha scritto:Capitano, ai tempi di Bretton Woods neanche gli USA potevano stampare a piacimento. Manovre come i vari QE sarebbero state impossibili.

Per il resto, mi sembra che fai un po' di confusione: 1) la creazione di moneta nel sistema bancario avviene a livello, appunto, di sistema bancario, non di singola banca. Nessuna banca può prestare soldi che non ha. Il credit crunch è proprio la conseguenza del fatto che se le banche perdono depositi e capitale devono ridurre gli impieghi; 2) La creazione di moneta da parte del sistema bancario grazie al meccanismo della riserva frazionaria non è illimitata; 3) La moneta creata dal sistema bancario non è eterna, si distrugge quando chi ha preso soldi in prestito li restituisce. 4) a me "redistribuzione del reddito" risulta sia una politica per cui lo stato trasferisce reddito dai più ricchi ai più poveri (ad esempio con l'imposizione progressiva) non quello che dici tu che in sostanza è il contrario.

Infine mi dovresti spiegare a cosa servirebbero le banche senza riserva frazionaria. Se dovessero mettere a riserva l'intero ammontare dei depositi che interesse avrebbero a renumerare i depositi? quali soldi userebbero per prestare denaro?
1) Si, ma la questione è che il credit crunch è naturale, se si è compresa la natura dei cicli economici. Ovvio che se soldi non ne hai non puoi nemmeno moltiplicarli. Anche Cristo ha moltiplicato da una base.

2) Il primo a capirci qualcosa fu Alfred Marshall nel 1887,che scrisse la formula moltiplicativa basata sul coefficiente di riserva. Oggi vedo economisti in TV che ancora non ci hanno capito un cazzo.

3) Esatto, con lo stesso effetto moltiplicativo dell'espansione. Una contrazione disastrosa. Cmq malgrado che al momento in UE il coefficiente sia stato abbassato all1% (rendiamoci conto), in realtà la moltiplicazione effettiva dovrebbe essere solo del 10% circa. Questo per altri fattori, ad esempio l'uso del contante, che impedisce il trucchetto..
Questo è il motivo principale per cui il contante viene tanto osteggiato dalle istituzioni: cercano di ridare slancio all'effetto moltiplicativo che la crisi ha frenato.

4) Semantica. E' cmq redistribuzione del reddito anche la creazione e circolazione del denaro, visto che non esistono pasti gratis. Come già detto, i primi a riceverlo guadagnano a scapito di tutti gli altri, ad esempio chi su chi ha un reddito fisso. Lo Stato, che fa la figura del benefattore, è tra quelli che ne trae maggior beneficio.

@Pain Infine mi dovresti spiegare a cosa servirebbero le banche senza riserva frazionaria. Se dovessero mettere a riserva l'intero ammontare dei depositi che interesse avrebbero a renumerare i depositi? quali soldi userebbero per prestare denaro?

I prestiti, per l'appunto. E sopratutto non la cifra "prestata" moltiplicata per 10.

Cmq a questo punto c'è da fare un discorso, in modo da chiarire la differenza tra deposito e prestito.

La causa che spinge a stipulare un contratto di deposito è la salvaguardia del bene che si vuole mantenere SEMPRE a propria disposizione.

Se depositi una mazzetta in una cassetta di sicurezza, ti aspetti di ritrovarla alla sua apertura.

Nel prestito invece si accetta la perdita di disponibilità in cambio di interessi dopo un certo periodo di tempo.

Quando affidiamo alla banca un deposito a vista riteniamo che il denaro sia sempre a nostra disposizione come se lo avessimo in tasca, invece quando il banchiere riceve 1000 e presta 900 (coefficente 10%) crea una doppia disponibilità. Esistono ora 1900 unità monetarie fiduciarie che però si basano sempre sulla base di 1000.

A questo punto parte l'effetto cascata (i 900 possono diventare 900+810 e così via) e siamo alle solite: gli imprenditori investono in progetti che non saranno redditizi (nel lungo periodo), i consumatori vengono travolti dall'euforia non alimentata da risparmio reale e nascono le solite bolle speculative. Una prosperità artificiale insomma. Quando gli errori compiuti dagli agenti economici (in termini di cattivi investimenti) vengono a galla, giunge inesorabilmente la crisi.

Siamo noi depositanti che accettando il pagamento degli interessi sui depositi siamo dei fessi. E' ovvio che si tratti di un prestito, non di un deposito.

Se qualcuno ci dicesse: "dammi i soldi, te li custodisco io, li avrai SEMPRE a disposizione e in più ti pago anche degli interessi" capiremmo all'istante che sotto c'è qualche trucco. In effetti è quello che ci dicono le banche :)

Spero saremo d'accordo almeno sul fatto che in regime di riserva frazionaria è impossibile garantire i depositanti. Il sistema può essere solvente solo se appoggiato da una banca centrale che possa stampare moneta. L'argentina non poteva stampare dollari statunitensi e fallì.

Nel XIX secolo il denaro era l'oro e le banche non potevano crearlo dal nulla, quindi per dare più stabilità al sistema (sempre per il problemino "riserva frazionaria") furono adottate le monete Fiat ed confiscato l'oro.

Nella crisi del 1929 si è salvato il sistema stampando dal nulla.

A questo punto le risposte vengono da sole.

Le banche dovrebbero prestare solo risparmio reale, senza crearlo dal nulla. Se io "presto" alla banca 10.000 euro, questa dovrebbe investire la stessa cifra, non dieci volte tanto.

Una riforma iniziale dovrebbe essere la creazione di due istituti di credito, uno di deposito e uno di invstimento, possibilmente con un bel simbolo nell'insegna che ne quantifichi il coefficiente di rischio.

Il tasso di interesse dovrebbe essere deciso dal mercato, non dalla banca centrale. E' il prezzo più importante di tutti, coordina il mercato dei prestiti. Cmq sul tasso di interesse ho fatto un post in precedenza.

La riforma che qualcuno auspica è molto più profonda:

Privatizzare il denaro e sottometterlo ai principi del diritto.

Ristabilire la completa libertà bancaria, eliminando le banche centrali.

Far rispettare anche alla banca i principi del diritto: 100% di cassa per i depositi a vista.

Senza risparmio reale non c'è coordinazione con le attività di investimento. Non c'è nulla di mercato in tutto questo, è una forzatura in ogni ambito.

Eccessi di consumo (o scarsità di risparmio) generano crisi, quando si distorcono i segnali (i prezzi) gli imprenditori sbagliano investimenti. Il risultato è che la struttura produttiva sarà più povera di quanto fosse in precedenza. Alla fine si sta peggio di prima, come sta succedendo negli ultimi anni.

Per concludere, come dice giustamente Husker, ognuno crede in quello che vuole. Io non credo in una economia basata su debiti, sulla spesa pubblica incontrollata, sul crescere ad ogni costo (pena l'implosione), sull'inflazione, sui tassi di interesse decisi da burocrati, su bugie, prelievi forzati dai conti corrente e default vari.

Stanno dicendo che Cipro è un esempio di ristrutturazione. Le banche hanno comprato spazzatura greca (in chiaro default) per una cifra pari al PIL dello stato. "Tanto non possiamo fallire, qualcuno pagherà". Non esistono pasti gratis, porca puttana.

Quell'isola sarà in ginocchio nel giro di qualche mese, chiuderanno buona parte delle aziende collegate alle banche sotto accusa, senza contare che ormai il danno è fatto, chi si fiderà ad investire laggiù?

Benvenuti nella bancarottocrazia.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7290 Messaggio da Capitanvideo »

Husker_Du ha scritto: Quindi la scuola austriaca deve spiegare perche' senza particolari restrizioni alla crescita della massa monetaria, sia l'inflazione che il ciclo economico si riducono in variabilita'. Visto che non lo riesce a fare, nessuno si caga la scuola austriaca (giustamente aggiungo).
Vuoi mettere le figure di merda che stanno facendo gli economisti classici al momento? Non ci capiscono più un cazzo, il giochino del "stampa che andrà tutto bene" è giunto al termine, navigano a vista.

La scuola austriaca è osteggiata per altre ragioni; come si può rinunciare al potere di comandare l'economia, di creare moneta, di decidere al posto del mercato, sopratutto sotto democrazia, dove il fine principale è essere rieletti? Come potrebbero finanziare la folle spesa pubblica?

Per quanto riguarda la tua affermazione:

Quindi la scuola austriaca deve spiegare perche' senza particolari restrizioni alla crescita della massa monetaria, sia l'inflazione che il ciclo economico si riducono in variabilita'. Visto che non lo riesce a fare, nessuno si caga la scuola austriaca (giustamente aggiungo).


Non bisogna cadere nell'errore di dedurre la teoria dalla storia.

Mises dice:

Qualunque quantità di denaro è ottimale per far funzionare l'economia. Quello che è importante non è la quantità, ma le variazioni della stessa, che producono distorsioni nel processo economico e sociale

Quindi il gold standard non è certo la soluzione (ci sarebbe cmq inflazione, anche se piuttosto stabile), sopratutto finché si opererà in regime di riserva frazionaria. E' tutto molto semplice, intuitivo.

Paradossalmente, almeno dal grafico della FED, abbiamo più stabilità da quando è completamente scomparso il (falso) gold standard, quindi anche i cicli seguono il grafico.

Ma è stabilità effimera, e si è visto in questi ultimi tempi. Una economia che per reggere deve essere sempre in crescita, e per farlo si inietta di continuo denaro nel circuito.

Poi quando i nodi vengono al pettine (e i nodi ho spiegato in precedenza quali siano) si fermano e si domandano come mai, malgrado si continui a pompare, l'economia non cresce più

Io dormo sonni tranquilli; a Cipro (e presto in altri paesi) non mi sembra.
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