[O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
quante chiacchere inutili
usiamo il sistema escogitato in "io caligola"
si prendono mogli figlie ed amanti dei maggiori notabili (politici imprenditori faccendieri traffichini amicid i amici etc). tutti quanti saranno? diciamo 100.000 tra i vari livelli?
poniamo un numero di 2,5 donne da mandare a battere per ogni traffichino (magari uno non ha foglie femmine e la moglie non è in età etc).
mandandole all'estero e facendole lavorare a 200 euro a botta a 4 botte al giorno per 6 giorni per 12 mesi verrebbe fuori un introito di 57 miliardi di euro l'anno. di fatto al secondo anno il problema sarebbe stra risolto.....
usiamo il sistema escogitato in "io caligola"
si prendono mogli figlie ed amanti dei maggiori notabili (politici imprenditori faccendieri traffichini amicid i amici etc). tutti quanti saranno? diciamo 100.000 tra i vari livelli?
poniamo un numero di 2,5 donne da mandare a battere per ogni traffichino (magari uno non ha foglie femmine e la moglie non è in età etc).
mandandole all'estero e facendole lavorare a 200 euro a botta a 4 botte al giorno per 6 giorni per 12 mesi verrebbe fuori un introito di 57 miliardi di euro l'anno. di fatto al secondo anno il problema sarebbe stra risolto.....
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
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Re: [O.T.] Crisi economica
Mica male...cimmeno ha scritto:quante chiacchere inutili
usiamo il sistema escogitato in "io caligola"
si prendono mogli figlie ed amanti dei maggiori notabili (politici imprenditori faccendieri traffichini amicid i amici etc). tutti quanti saranno? diciamo 100.000 tra i vari livelli?
poniamo un numero di 2,5 donne da mandare a battere per ogni traffichino (magari uno non ha foglie femmine e la moglie non è in età etc).
mandandole all'estero e facendole lavorare a 200 euro a botta a 4 botte al giorno per 6 giorni per 12 mesi verrebbe fuori un introito di 57 miliardi di euro l'anno. di fatto al secondo anno il problema sarebbe stra risolto.....
- Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica
Due Notizie: una Buona e una Cattiva
Evviva! Spaventati a morte dall'evoluzione di prezzo dei titoli italiani, di fronte a una caduta dei quali non c'è banca centrale europea che tenga, i nostri burocrati europei sono riusciti a escogitare l'ennesima sorprendente gabola per rilanciare i prezzi di azioni e obbligazioni. Che fiesta signori. I titoli di stato italiani sono volati recuperando quasi tutte le perdite delle ultime settimane. I titoli bancari, per il terzo giorno consecutivo, hanno festeggiato come non si vedeva da tempo.
Tutti gridano urrà e tirano un sospiro di sollievo. Domani gli "incartapesce" osanneranno il nuovo accordo raggiunto a Bruxelles. Ancora una volta faranno credere alla gente che tutto questo è per il loro bene. Che finalmente siamo vicini alla soluzione del problema. Che la fantastica unione politica (che in realtà sta trasformando l'europa nella nuova URSS) è sempre più vicina.
Chi non si informa su siti come questo ancora una volta ci crederà, anche se con qualche altro punto di riserva in più rispetto alle precedenti proiezioni dello stesso film. Quante altre volte saremo costretti a vederlo non lo so. Ma di certo presto o tardi anche qualche anonimo Fantozzi prima o poi salirà sul palco e finalmente dirà quello che pensa: questo piano è una cagata pazzesca!! Ma... perchè aspettare? Lo dico io, adesso, subito: signori, questo piano di oggi è una cagata pazzesca! Su, almeno 92 minuti di applausi!
Qualora venisse approvato, il piano sarà di fatto una via di mezzo tra un QE (Quantative Easing, il programma di acquisto dei bond americani da parte della FED), un TARP (Troubled Asset Relief Program, il programma di acquisto dei titoli tossici con cui vennero salvate le banche americane nel 2008) e un Plunge Protection Team europei (quest'ultimo lo ricordiamo venne istituito negli USA dopo il crash del 1987 e opera per sostenere artificialmente il mercato azionario americano nei momenti di crisi, ovviamente in nome del libero mercato!).
Il fondo salva stati potrà accattarsi tutti i bond europei che desidera, fino ad un ammontare che dovrebbe essere elevato a un trilione di euro (che ovviamente potrebbe non bastare e pertanto sarà ampliato ulteriormente; ricordiamoci che solo il debito pubblico italiano è di 2 trilioni!). Potrà comprare i titoli sul mercato secondario ogni qualvolta i prezzi scendessero a prezzi non graditi. Elargirà prestiti agli stati falliti (Grecia, Irlanda, Portogallo) fino a 15 anni al tasso ridicolo del 3.5% (fallisci e verrai premiato! questa infatti è una regola fondamentale del sistema capitalistico! a questo punto anche all'Italia conviene fallire e risparmierà due punti percentuali di interesse sulla propria montagna di debiti, la Spagna invece due e mezzo!). Regalerà soldi alle banche, scusate, le aiuterà a ricapitalizzarsi (altra fondamentale regola del capitalismo e del libero mercato: quando hai rischiato come un cretino e perso tutto, arriva babbo natale anche a ferragosto che ti aiuta a ricapitalizzare!). Il tutto ovviamente con i soldi dei contribuenti, qualora non si fosse capito.
Se la cosa funzionasse oltre il breve termine, come ha funzionato oltre il breve termine il TARP, certo aiutato dal Quantitative Easing, di cui si prospetta un eventuale terzo giro di interventi (QE3), insieme ai prezzi di borse e obbligazioni torneranno a salire anche i prezzi delle materie prime, con tutta una serie di effetti poco graditi al consumatore. Il petrolio già oggi è tornato a 100 dollari mentre il prezzo del Brent, il cui prezzo non viene calmierato con lo stesso successo dalle autorità americane, è di nuovo a un passo da 120. Certamente tornerà Tremonti a dirci che è colpa della speculazione. Quindi almeno sapremo perchè ci ritroveremo la benzina a 2 euro al litro nel giro di qualche mese.
In sostanza, questo ennesimo tentativo dei burocrati di sostenere e rilanciare artificialmente i prezzi delle borse e dei titoli obbligazionari, comunque vada, si rivelerà nel lungo termine una mossa tremendamente sbagliata come lo è stata quella compiuta nel 2008. Ci stiamo avvitando in una situazione sempre peggiore, in cui la maggiore parte dei prezzi non esprimono più alcuna realtà economica ma solo il volere di un gruppo di presuntuosi, arroganti, pericolosi pianificatori centrali. E tutto ciò è sempre più tremendamente pericoloso tanto per le dinamiche economiche che per quelle sociali.
Contrariamente alla propaganda dei burocrati, lo speculatore, come l'investitore (in realtà anche quest'ultimo è di fatto uno speculatore) agisce sul mercato secondo i termini e le regole del gioco previste. Non fa mai danno, rende invece un servizio utile cercando di anticipare, sulla base delle proprie aspettative e conoscenze, l'evoluzione dei prezzi futuri (più o meno come fa l'investitore). Investitori e speculatori ci stavano dicendo che alcuni paesi erano falliti, e altri stavano per fallire. I burocrati invece, come hanno fatto oggi per l'ennesima volta, cambiano le regole del gioco dalla mattina alla sera. Manipolando i prezzi, impediscono che sul mercato si formino segnali corretti per investitori e consumatori. In un parola distruggono la funzione stessa del mercato. Oggi ci hanno detto che non fallirà più nessuno. Come è ben noto a tutti, nel sistema capitalistico europeo, caratterizzato da una economia di libero mercato, il fallimento è precluso per legge sia alle banche che agli Stati sovrani.
Con il piano di oggi, scusate con la cagata pazzesca stesa oggi a Bruxelles, i burocrati hanno contribuito a rafforzare una pericolosa unione di bancarottieri che si trascinerà nel baratro i cittadini di tutta Europa. Hanno cioè compiuto un altro piccolo ma decisivo passo verso un Crack Up Boom sempre più inevitabile.
Tutto quanto detto finora, purtroppo, costituiva la cattiva notizia. Adesso però la buona notizia. I burocrati, comprando tempo, vi hanno infatti reso un gran favore. Se ancora non l'avete fatto, potete approfittare di questa loro mossa in due maniere.
Innanzitutto per informarvi e capire a fondo tutte le dinamiche di questo lungo ed estenuante processo che continua a scavare nelle tasche del cittadino medio (non certo del burocrate o delle lobby che godono di sovvenzioni, concessioni, privilegi, aiuti etc etc). I nostri quattro libri (da leggere preferibilmente nell'ordine: Cosa è il Denaro, Inflazione Malattia Primaria, La Tragedia dell'Euro, Prevedibile e Inevitabile) sono in grado di farvi capire tutto quanto. Se non li avete ancora acquistati, correte subito a farlo. A meno che giustamente, in previsione delle decina di migliaia di euro che vi sottrarranno in futuro, non vogliate già cominciare a mettere da parte qualche decina di euro per pagare oltre le nuove tasse in arrivo, anche quella inflazionistica che si mangerà la maggior parte dei vostri risparmi.
In secondo luogo, state ben attenti ai prezzi di oro e argento. Approfittate non solo di ogni eventuale significativo storno, ma anche dei prezzi correnti, perchè potremmo davvero essere vicini alle ultime occasioni per poter comprare a valori interessanti, benchè in termini nominali prossimi ai massimi di sempre. Il suggerimento migliore è sempre quello di procedere entro fine anno con acquisti scaglionati di modo da mediare prezzi suscettibili di oscillare notevolmente. Considerato anche quello che sta succedendo dall'altra parte della sponda oceanica atlantica, nel medio lungo periodo ci attendono prezzi molto, ma molto più elevati di quelli correnti. Parallelamente ma in tempi più rapidi, approfittate del lifting artificiale causato oggi per scaricare le schifezze rimaste in portafoglio. Ovviamente per gli aspetti pratici rivolgetevi al vostro consulente di fiducia (al quale potreste anche portare i nostri libri in cambio di uno sconto sulla parcella di consulenza).
http://www.usemlab.com/index.php
Evviva! Spaventati a morte dall'evoluzione di prezzo dei titoli italiani, di fronte a una caduta dei quali non c'è banca centrale europea che tenga, i nostri burocrati europei sono riusciti a escogitare l'ennesima sorprendente gabola per rilanciare i prezzi di azioni e obbligazioni. Che fiesta signori. I titoli di stato italiani sono volati recuperando quasi tutte le perdite delle ultime settimane. I titoli bancari, per il terzo giorno consecutivo, hanno festeggiato come non si vedeva da tempo.
Tutti gridano urrà e tirano un sospiro di sollievo. Domani gli "incartapesce" osanneranno il nuovo accordo raggiunto a Bruxelles. Ancora una volta faranno credere alla gente che tutto questo è per il loro bene. Che finalmente siamo vicini alla soluzione del problema. Che la fantastica unione politica (che in realtà sta trasformando l'europa nella nuova URSS) è sempre più vicina.
Chi non si informa su siti come questo ancora una volta ci crederà, anche se con qualche altro punto di riserva in più rispetto alle precedenti proiezioni dello stesso film. Quante altre volte saremo costretti a vederlo non lo so. Ma di certo presto o tardi anche qualche anonimo Fantozzi prima o poi salirà sul palco e finalmente dirà quello che pensa: questo piano è una cagata pazzesca!! Ma... perchè aspettare? Lo dico io, adesso, subito: signori, questo piano di oggi è una cagata pazzesca! Su, almeno 92 minuti di applausi!
Qualora venisse approvato, il piano sarà di fatto una via di mezzo tra un QE (Quantative Easing, il programma di acquisto dei bond americani da parte della FED), un TARP (Troubled Asset Relief Program, il programma di acquisto dei titoli tossici con cui vennero salvate le banche americane nel 2008) e un Plunge Protection Team europei (quest'ultimo lo ricordiamo venne istituito negli USA dopo il crash del 1987 e opera per sostenere artificialmente il mercato azionario americano nei momenti di crisi, ovviamente in nome del libero mercato!).
Il fondo salva stati potrà accattarsi tutti i bond europei che desidera, fino ad un ammontare che dovrebbe essere elevato a un trilione di euro (che ovviamente potrebbe non bastare e pertanto sarà ampliato ulteriormente; ricordiamoci che solo il debito pubblico italiano è di 2 trilioni!). Potrà comprare i titoli sul mercato secondario ogni qualvolta i prezzi scendessero a prezzi non graditi. Elargirà prestiti agli stati falliti (Grecia, Irlanda, Portogallo) fino a 15 anni al tasso ridicolo del 3.5% (fallisci e verrai premiato! questa infatti è una regola fondamentale del sistema capitalistico! a questo punto anche all'Italia conviene fallire e risparmierà due punti percentuali di interesse sulla propria montagna di debiti, la Spagna invece due e mezzo!). Regalerà soldi alle banche, scusate, le aiuterà a ricapitalizzarsi (altra fondamentale regola del capitalismo e del libero mercato: quando hai rischiato come un cretino e perso tutto, arriva babbo natale anche a ferragosto che ti aiuta a ricapitalizzare!). Il tutto ovviamente con i soldi dei contribuenti, qualora non si fosse capito.
Se la cosa funzionasse oltre il breve termine, come ha funzionato oltre il breve termine il TARP, certo aiutato dal Quantitative Easing, di cui si prospetta un eventuale terzo giro di interventi (QE3), insieme ai prezzi di borse e obbligazioni torneranno a salire anche i prezzi delle materie prime, con tutta una serie di effetti poco graditi al consumatore. Il petrolio già oggi è tornato a 100 dollari mentre il prezzo del Brent, il cui prezzo non viene calmierato con lo stesso successo dalle autorità americane, è di nuovo a un passo da 120. Certamente tornerà Tremonti a dirci che è colpa della speculazione. Quindi almeno sapremo perchè ci ritroveremo la benzina a 2 euro al litro nel giro di qualche mese.
In sostanza, questo ennesimo tentativo dei burocrati di sostenere e rilanciare artificialmente i prezzi delle borse e dei titoli obbligazionari, comunque vada, si rivelerà nel lungo termine una mossa tremendamente sbagliata come lo è stata quella compiuta nel 2008. Ci stiamo avvitando in una situazione sempre peggiore, in cui la maggiore parte dei prezzi non esprimono più alcuna realtà economica ma solo il volere di un gruppo di presuntuosi, arroganti, pericolosi pianificatori centrali. E tutto ciò è sempre più tremendamente pericoloso tanto per le dinamiche economiche che per quelle sociali.
Contrariamente alla propaganda dei burocrati, lo speculatore, come l'investitore (in realtà anche quest'ultimo è di fatto uno speculatore) agisce sul mercato secondo i termini e le regole del gioco previste. Non fa mai danno, rende invece un servizio utile cercando di anticipare, sulla base delle proprie aspettative e conoscenze, l'evoluzione dei prezzi futuri (più o meno come fa l'investitore). Investitori e speculatori ci stavano dicendo che alcuni paesi erano falliti, e altri stavano per fallire. I burocrati invece, come hanno fatto oggi per l'ennesima volta, cambiano le regole del gioco dalla mattina alla sera. Manipolando i prezzi, impediscono che sul mercato si formino segnali corretti per investitori e consumatori. In un parola distruggono la funzione stessa del mercato. Oggi ci hanno detto che non fallirà più nessuno. Come è ben noto a tutti, nel sistema capitalistico europeo, caratterizzato da una economia di libero mercato, il fallimento è precluso per legge sia alle banche che agli Stati sovrani.
Con il piano di oggi, scusate con la cagata pazzesca stesa oggi a Bruxelles, i burocrati hanno contribuito a rafforzare una pericolosa unione di bancarottieri che si trascinerà nel baratro i cittadini di tutta Europa. Hanno cioè compiuto un altro piccolo ma decisivo passo verso un Crack Up Boom sempre più inevitabile.
Tutto quanto detto finora, purtroppo, costituiva la cattiva notizia. Adesso però la buona notizia. I burocrati, comprando tempo, vi hanno infatti reso un gran favore. Se ancora non l'avete fatto, potete approfittare di questa loro mossa in due maniere.
Innanzitutto per informarvi e capire a fondo tutte le dinamiche di questo lungo ed estenuante processo che continua a scavare nelle tasche del cittadino medio (non certo del burocrate o delle lobby che godono di sovvenzioni, concessioni, privilegi, aiuti etc etc). I nostri quattro libri (da leggere preferibilmente nell'ordine: Cosa è il Denaro, Inflazione Malattia Primaria, La Tragedia dell'Euro, Prevedibile e Inevitabile) sono in grado di farvi capire tutto quanto. Se non li avete ancora acquistati, correte subito a farlo. A meno che giustamente, in previsione delle decina di migliaia di euro che vi sottrarranno in futuro, non vogliate già cominciare a mettere da parte qualche decina di euro per pagare oltre le nuove tasse in arrivo, anche quella inflazionistica che si mangerà la maggior parte dei vostri risparmi.
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Re: [O.T.] Crisi economica
scusate invio doppio
Ultima modifica di cippirimerlo il 28/07/2011, 11:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: [O.T.] Crisi economica
Va bene, voglio raccontarvi un fatto che mi e' successo un po' di giorni fa, lo racconto anche per capire dal vostro parere se e quanto possa essere una storia e basta.
Allora, ho questo parente, un familiare molto stretto (il genere di familiare che non ti mentirebbe, per capirci) che e' funzionario comunale ad alto livello, si occupa di edilizia appalti e cose cosi'. Per questioni legate al suo incarico incontra, periodicamente, esponenti politici come sindaco (tutti i giorni) eccetera. Giorni fa assieme al suo sindaco ha un meeting col presidente della regione, una regione centro-nord italia, presidente PD. Si incontrano per cose "normali", pianificazione della spesa sui lavori (come forse sapete c'e' il patto di stabilita' che limita la spesa e ogni lavoro deve essere approvato a vari livelli). Comunque si tratterebbe di una riunione tutto sommato normale e di routine, a parte i problemi di ristrettezze finanziare, se non fosse che il presidente della regione in questione appare sconvolto fa discorsi raggelanti: dice, signori va bene i progetti si approveranno ed e' tutto a posto ma questo ormai non e' piu' un problema. Il problema (dice) e' che la situazione nazionale, ed europea, ormai e' sull'orlo del baratro e queste questioni sui lavori locali saranno inezie entro poco, qui sta crollando tutto, prepariamoci perche' qui mancheranno i soldi non solo per i lavori pubblici ma per la normale amministrazione. Insomma discorsi tipo default nazionale, uscita dall'euro, fine dell'euro. Aggiunge che e' in contatto perenne con Roma e praticamente di minuto in minuto si aspetta di sentire diramare qualche genere di appello al "si salvi chi puo', tutti nei rifugi". Insomma questo mio parente e quel sindaco escono dalla riunione terrorizzati e da quel giorno il parente in questione va dicendo in giro IO HO PAURA.
Ecco, ditemi voi, ma vi pare possibile?
Allora, ho questo parente, un familiare molto stretto (il genere di familiare che non ti mentirebbe, per capirci) che e' funzionario comunale ad alto livello, si occupa di edilizia appalti e cose cosi'. Per questioni legate al suo incarico incontra, periodicamente, esponenti politici come sindaco (tutti i giorni) eccetera. Giorni fa assieme al suo sindaco ha un meeting col presidente della regione, una regione centro-nord italia, presidente PD. Si incontrano per cose "normali", pianificazione della spesa sui lavori (come forse sapete c'e' il patto di stabilita' che limita la spesa e ogni lavoro deve essere approvato a vari livelli). Comunque si tratterebbe di una riunione tutto sommato normale e di routine, a parte i problemi di ristrettezze finanziare, se non fosse che il presidente della regione in questione appare sconvolto fa discorsi raggelanti: dice, signori va bene i progetti si approveranno ed e' tutto a posto ma questo ormai non e' piu' un problema. Il problema (dice) e' che la situazione nazionale, ed europea, ormai e' sull'orlo del baratro e queste questioni sui lavori locali saranno inezie entro poco, qui sta crollando tutto, prepariamoci perche' qui mancheranno i soldi non solo per i lavori pubblici ma per la normale amministrazione. Insomma discorsi tipo default nazionale, uscita dall'euro, fine dell'euro. Aggiunge che e' in contatto perenne con Roma e praticamente di minuto in minuto si aspetta di sentire diramare qualche genere di appello al "si salvi chi puo', tutti nei rifugi". Insomma questo mio parente e quel sindaco escono dalla riunione terrorizzati e da quel giorno il parente in questione va dicendo in giro IO HO PAURA.
Ecco, ditemi voi, ma vi pare possibile?
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Re: [O.T.] Crisi economica
Ma certo. E' solo questione quanto tempo ci vuole. Ora stanno mettendo cerotti da tutte le parti, ma le emorragie si curano in altro modo. Magari sono stati troppo precipitosi, puo' darsi che un altro anno o due si tiri avanti.cippirimerlo ha scritto:Va bene, voglio raccontarvi un fatto che mi e' successo un po' di giorni fa, lo racconto anche per capire dal vostro parere se e quanto possa essere una storia e basta.
Allora, ho questo parente, un familiare molto stretto (il genere di familiare che non ti mentirebbe, per capirci) che e' funzionario comunale ad alto livello, si occupa di edilizia appalti e cose cosi'. Per questioni legate al suo incarico incontra, periodicamente, esponenti politici come sindaco (tutti i giorni) eccetera. Giorni fa assieme al suo sindaco ha un meeting col presidente della regione, una regione centro-nord italia, presidente PD. Si incontrano per cose "normali", pianificazione della spesa sui lavori (come forse sapete c'e' il patto di stabilita' che limita la spesa e ogni lavoro deve essere approvato a vari livelli). Comunque si tratterebbe di una riunione tutto sommato normale e di routine, a parte i problemi di ristrettezze finanziare, se non fosse che il presidente della regione in questione appare sconvolto fa discorsi raggelanti: dice, signori va bene i progetti si approveranno ed e' tutto a posto ma questo ormai non e' piu' un problema. Il problema (dice) e' che la situazione nazionale, ed europea, ormai e' sull'orlo del baratro e queste questioni sui lavori locali saranno inezie entro poco, qui sta crollando tutto, prepariamoci perche' qui mancheranno i soldi non solo per i lavori pubblici ma per la normale amministrazione. Insomma discorsi tipo default nazionale, uscita dall'euro, fine dell'euro. Aggiunge che e' in contatto perenne con Roma e praticamente di minuto in minuto si aspetta di sentire diramare qualche genere di appello al "si salvi chi puo', tutti nei rifugi". Insomma questo mio parente e quel sindaco escono dalla riunione terrorizzati e da quel giorno il parente in questione va dicendo in giro IO HO PAURA.
Ecco, ditemi voi, ma vi pare possibile?
Per ora il mercato accetta ancora i CCT (anche se a interessi alti), quindi i soldi circolano ancora.
Cmq e' vero, basta poco. Non fosse per la Germania e la sua intensa attività di salvataggio (che tranquillizza un po tutti) saremmo già per merda.
Cmq non ho capito perche' gli errori delle banche tedesche e francesi che hanno comprato bond Greci debbano pagarli i contribuenti.
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Re: [O.T.] Crisi economica
L'approccio italiano ai problemi dell'economia è lo stesso che si usa per le questioni politiche.Capitanvideo ha scritto:Il contatore del debito pubblico italiano. Ultimamente e' in (leggerissimo) calo:
http://brunoleoni.it/debito.htm
Fiumi di parole, statistiche, curve, grafici , esibiti con malcelato narcisismo, che ovviamente hanno la loro utilità, senza mai andare al cuore della questione. I problemi a monte non si sfiorano nemmeno ci si divide sui dettagli proponendo toppe di vario genere senza mai prendere le decisioni strategiche bloccate da motivi ideologici.
Un economia va bene quando i vari fattori produttivi sono presenti nella giusta misura. E' evidente che noi abbiamo un problema di materie prime e materie prime energetiche.
Tutte le grandi economie hanno meno problemi di noi da questo punto di vista(Inghilterra prima carbone e poi petrolio. Germania vedi bacino della Ruhr, usa, Cina, Russia, Svezia non ne parliamo) o se avevano i nostri stessi problemi li hanno affrontati in maniera molto più risoluta (Giappone Francia).
In alcuni periodi per fattori contingenti o per merito nostro l'economia può andare di pari passo o meglio delle altre grandi economie ma alla lunga si vede che i miracoli non esistono.
Ovvio che si debba discutere di burocrazia inefficiente,corporativismo, istituzioni fatiscenti, ma se ti vuoi paragonare agli altri lo devi fare in tutti i settori compresi quelli che ignoriamo perchè è politicamente scorretto parlarne.
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Re: [O.T.] Crisi economica
Crisi Usa, ancora un no sul piano
NEW YORK - La Camera non voterà il piano dello speaker della camera John Boehner, almeno non per questa sera. Il voto era previsto alle 18.00, alle 24.00 italiane, ma è stato posticipato.
L'ufficio di Boehenr aveva fatto sapere che un voto si sarebbe comunque avuto in serata ma dopo ore di trattative a Bohener mancherebbero ancora 2-3 voti per assicurarsi il passaggio del piano.
Il piano per l'aumento del debito dello speaker della camera, John Boehner, non ha abbastanza voti per il passaggio alla camera, a maggioranza repubblicana. E il voto salta, mostrando le difficoltà interne al partito e mettendo in bilico la figura di Boehner. L'annuncio del non voto é affidato a Kevin McCarthy. A Boehenr mancherebbe 2 o 3 voti per assicurarsi il passaggio alla camera.
Forza Yankee che mancano 4 giorni.
Voglio vedere la tripla A anche il giorno prima.
NEW YORK - La Camera non voterà il piano dello speaker della camera John Boehner, almeno non per questa sera. Il voto era previsto alle 18.00, alle 24.00 italiane, ma è stato posticipato.
L'ufficio di Boehenr aveva fatto sapere che un voto si sarebbe comunque avuto in serata ma dopo ore di trattative a Bohener mancherebbero ancora 2-3 voti per assicurarsi il passaggio del piano.
Il piano per l'aumento del debito dello speaker della camera, John Boehner, non ha abbastanza voti per il passaggio alla camera, a maggioranza repubblicana. E il voto salta, mostrando le difficoltà interne al partito e mettendo in bilico la figura di Boehner. L'annuncio del non voto é affidato a Kevin McCarthy. A Boehenr mancherebbe 2 o 3 voti per assicurarsi il passaggio alla camera.
Forza Yankee che mancano 4 giorni.
Voglio vedere la tripla A anche il giorno prima.
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Re: [O.T.] Crisi economica
evitato il default americano
con l'aumento del debito
la prossima volta che rinasco
faccio l'economista !
http://qn.quotidiano.net/esteri/2011/08 ... ault.shtml


con l'aumento del debito

la prossima volta che rinasco
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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] Crisi economica
dai, sarebbe stato bello vederele navi cinesi cannoneggiare il porto di NY reclamando i loro soldi....uff
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Re: [O.T.] Crisi economica
Non c'erano dubbi.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
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Re: [O.T.] Crisi economica
The Sooner the Better
Scritto da Francesco Carbone
Per una settimana mi sono divertito a leggere sugli incartapesce disponibili in spiaggia le cronache e i commenti alla seconda ondata di "attacchi speculativi" contro l'Italia. Incredibilmente quasi tutti i giornal(ett)isti attribuivano i problemi sul mercato italiano alla questione del debito americano. Davvero da ridere, un articolo più spassoso dell'altro.
Forse si sono messi tutti d'accordo, forse hanno solamente eseguito gli ordini impartiti dal regime, oppure semplicemente è così che funziona l'informazione: il primo imbecille con buona credibilità che dice una cosa viene imitato da tutti quanti fino a che la sua stupidaggine diventa opinione comune e largamente accettata.
Insomma mi sono ritrovato a leggere decine di editoriali che scaricavano le colpe della nuova caduta dei titoli italiani e della nostra borsa alla pagliacciata imbastita oltreceano dagli americani, in realtà finora ininfluente per i mercati mondiali e a maggior ragione per quelli italiani.
Il tira e molla sul debito americano è stato davvero una buffonata totale. Se fosse stato minimamente influente sui mercati non avremmo avuto l'sp500 ancora in zona 1300 sopra tutte le medie, ma ben al di sotto, magari in zona 1150, e oggi ci sarebbe stato relief really (rally di sollievo) veramente significativo, anzi che l'ennesimo gatto morto di cui oramai, dopo decine di rimbalzi, non è rimasta che una carcassa in decomposizione.
I burocrati o pianificatori centrali che gestiscono i sistemi economici possono alzare il debito quanto vogliono, possono creare tutti i super fondi salva stati che vogliono, possono cercare di mantenere tutti gli aspetti formali che vogliono, possono raccontarla come vogliono, ma a questo punto non possono più cambiare la sostanza delle cose e cioè che questi due grossi agglomerati economici sono falliti.
Si forse non avete letto bene, lo ripeto: la verità è che sia gli Usa che l'Europa sono falliti. I burocrati non possono più farci niente! Dollaro ed Euro sono oramai le valute in fallimento di due agglomerati economici in bancarotta. I banchieri che gestiscono in maniera centralizzata gli agglomerati monetari utilizzati in queste due aree economiche non possono farci niente! Così come non possono farci niente i poveri banchieri centrali delle altre nazioni del pianeta.
Il forex, il mercato valutario, ci sta dicendo proprio questo. Basta saper leggere i numeri e ignorare le idiozie che ci propinano i media. Passi il franco svizzero considerato valuta rifugio e in tal senso percepito più sicuro e più liquido anche dell'oro (ahahah ahahah), ma vi siete chiesti perchè lo yen sta facendo nuovi record contro dollaro? Lo yen, la valuta di un'altro paese fallito ancora da più lungo tempo! Neanche il devastante terremoto di marzo è riuscito a fornire alla banca centrale giapponese sufficienti scuse e cartucce da sparare sulla propria valuta per cercare di svalutarla contro dollaro.
La verità è che i flussi in uscita da Euro e Dollaro sono semplicemente troppo forti. Nessuna banca centrale del pianeta (tranne per ora quella cinese) può riuscire a impedire che la propria divisa si apprezzi nei confronti di queste due valute. In teoria potrebbero, perchè come spiega anche Bagus nel libro La Tragedia dell'Euro, una banca centrale trova un limite nei tentativi di difendere la propria divisa dal deprezzamento non nel cercare di ostacolarne l'apprezzamento verso altre valute.
Per impedire il deprezzamento infatti deve acquistare la propria divisa vendendo e bruciando riserve valutarie (che sono limitate). Invece per impedire l'apprezzamento basta stampare la propria divisa nazionale con la quale andare a comprare valute straniere, e in teoria ciò può essere fatto senza limiti.
Il problema però sta proprio qua, nel passaggio dalla teoria alla pratica: di fatto per impedire l'apprezzamento del franco svizzero la cui quantità al confronto delle masse di EUR e USD è ridicola, la banca centrale svizzera dovrebbe stampare talmente tanti franchi da mettere a rischio la stabilità monetaria del proprio paese. Stessa cosa per il Giappone. Quindi le banche centrali di questi paesi provano verbalmente a condizionare gli operatori, ogni tanto intervengono sul mercato, ma i flussi sono più forti di ogni loro parola e di ogni loro azione. Ostacolarli richiederebbe davvero stampare una valanga di denaro con ripercussioni devastanti all'interno del paese.
Prima o poi in qualche modo però la situazione troverà uno sfogo. Se la Svizzera è un porto sicuro anche dal punto di vista della proprietà privata, e tutto sommato può reggere ancora ulteriori apprezzamenti della propria divisa, il Giappone presto o tardi si troverà nei guai dando il via, secondo me, a qualche sorta di reazione a catena. Tutti gli altri paesi del mondo sono infatti nella stessa situazione: per impedire l'apprezzamento delle proprie valute contro Dollaro ed Euro stanno alimentando bolle speculative in serie all'interno delle proprie economie. La Cina, ad esempio, per impedire l'apprezzamento dello YUAN ha letteralmente fatto crescere e continua ad alimentare una economia totalmente drogata che rischia adesso un collasso davvero spettacolare. Nelle stesse condizioni si trova anche il Brasile.
La dinamica monetaria espansionistica, originata dalla FED e dalla BCE per nascondere il fallimento di USA ed Europa, sta di fatto travolgendo tutte le banche centrali del pianeta. Quando arriverà al limite, partirà quello Tsunami o shock di prezzo che i burocrati da anni stanno cercando di rimandare con il solo risultato di peggiorare le cose. Gli effetti che emergeranno saranno tremendi. Più a lungo i burocrati riescono ad impedire e ad ostacolare il funzionamento dei mercati, ignorando la sostanza dei fatti, più la cosa sarà devastante. E' per questo motivo che ogni giorno, da diversi anni, mi auguro: the sooner the better: prima succede meglio è per tutti.
Scritto da Francesco Carbone
Per una settimana mi sono divertito a leggere sugli incartapesce disponibili in spiaggia le cronache e i commenti alla seconda ondata di "attacchi speculativi" contro l'Italia. Incredibilmente quasi tutti i giornal(ett)isti attribuivano i problemi sul mercato italiano alla questione del debito americano. Davvero da ridere, un articolo più spassoso dell'altro.
Forse si sono messi tutti d'accordo, forse hanno solamente eseguito gli ordini impartiti dal regime, oppure semplicemente è così che funziona l'informazione: il primo imbecille con buona credibilità che dice una cosa viene imitato da tutti quanti fino a che la sua stupidaggine diventa opinione comune e largamente accettata.
Insomma mi sono ritrovato a leggere decine di editoriali che scaricavano le colpe della nuova caduta dei titoli italiani e della nostra borsa alla pagliacciata imbastita oltreceano dagli americani, in realtà finora ininfluente per i mercati mondiali e a maggior ragione per quelli italiani.
Il tira e molla sul debito americano è stato davvero una buffonata totale. Se fosse stato minimamente influente sui mercati non avremmo avuto l'sp500 ancora in zona 1300 sopra tutte le medie, ma ben al di sotto, magari in zona 1150, e oggi ci sarebbe stato relief really (rally di sollievo) veramente significativo, anzi che l'ennesimo gatto morto di cui oramai, dopo decine di rimbalzi, non è rimasta che una carcassa in decomposizione.
I burocrati o pianificatori centrali che gestiscono i sistemi economici possono alzare il debito quanto vogliono, possono creare tutti i super fondi salva stati che vogliono, possono cercare di mantenere tutti gli aspetti formali che vogliono, possono raccontarla come vogliono, ma a questo punto non possono più cambiare la sostanza delle cose e cioè che questi due grossi agglomerati economici sono falliti.
Si forse non avete letto bene, lo ripeto: la verità è che sia gli Usa che l'Europa sono falliti. I burocrati non possono più farci niente! Dollaro ed Euro sono oramai le valute in fallimento di due agglomerati economici in bancarotta. I banchieri che gestiscono in maniera centralizzata gli agglomerati monetari utilizzati in queste due aree economiche non possono farci niente! Così come non possono farci niente i poveri banchieri centrali delle altre nazioni del pianeta.
Il forex, il mercato valutario, ci sta dicendo proprio questo. Basta saper leggere i numeri e ignorare le idiozie che ci propinano i media. Passi il franco svizzero considerato valuta rifugio e in tal senso percepito più sicuro e più liquido anche dell'oro (ahahah ahahah), ma vi siete chiesti perchè lo yen sta facendo nuovi record contro dollaro? Lo yen, la valuta di un'altro paese fallito ancora da più lungo tempo! Neanche il devastante terremoto di marzo è riuscito a fornire alla banca centrale giapponese sufficienti scuse e cartucce da sparare sulla propria valuta per cercare di svalutarla contro dollaro.
La verità è che i flussi in uscita da Euro e Dollaro sono semplicemente troppo forti. Nessuna banca centrale del pianeta (tranne per ora quella cinese) può riuscire a impedire che la propria divisa si apprezzi nei confronti di queste due valute. In teoria potrebbero, perchè come spiega anche Bagus nel libro La Tragedia dell'Euro, una banca centrale trova un limite nei tentativi di difendere la propria divisa dal deprezzamento non nel cercare di ostacolarne l'apprezzamento verso altre valute.
Per impedire il deprezzamento infatti deve acquistare la propria divisa vendendo e bruciando riserve valutarie (che sono limitate). Invece per impedire l'apprezzamento basta stampare la propria divisa nazionale con la quale andare a comprare valute straniere, e in teoria ciò può essere fatto senza limiti.
Il problema però sta proprio qua, nel passaggio dalla teoria alla pratica: di fatto per impedire l'apprezzamento del franco svizzero la cui quantità al confronto delle masse di EUR e USD è ridicola, la banca centrale svizzera dovrebbe stampare talmente tanti franchi da mettere a rischio la stabilità monetaria del proprio paese. Stessa cosa per il Giappone. Quindi le banche centrali di questi paesi provano verbalmente a condizionare gli operatori, ogni tanto intervengono sul mercato, ma i flussi sono più forti di ogni loro parola e di ogni loro azione. Ostacolarli richiederebbe davvero stampare una valanga di denaro con ripercussioni devastanti all'interno del paese.
Prima o poi in qualche modo però la situazione troverà uno sfogo. Se la Svizzera è un porto sicuro anche dal punto di vista della proprietà privata, e tutto sommato può reggere ancora ulteriori apprezzamenti della propria divisa, il Giappone presto o tardi si troverà nei guai dando il via, secondo me, a qualche sorta di reazione a catena. Tutti gli altri paesi del mondo sono infatti nella stessa situazione: per impedire l'apprezzamento delle proprie valute contro Dollaro ed Euro stanno alimentando bolle speculative in serie all'interno delle proprie economie. La Cina, ad esempio, per impedire l'apprezzamento dello YUAN ha letteralmente fatto crescere e continua ad alimentare una economia totalmente drogata che rischia adesso un collasso davvero spettacolare. Nelle stesse condizioni si trova anche il Brasile.
La dinamica monetaria espansionistica, originata dalla FED e dalla BCE per nascondere il fallimento di USA ed Europa, sta di fatto travolgendo tutte le banche centrali del pianeta. Quando arriverà al limite, partirà quello Tsunami o shock di prezzo che i burocrati da anni stanno cercando di rimandare con il solo risultato di peggiorare le cose. Gli effetti che emergeranno saranno tremendi. Più a lungo i burocrati riescono ad impedire e ad ostacolare il funzionamento dei mercati, ignorando la sostanza dei fatti, più la cosa sarà devastante. E' per questo motivo che ogni giorno, da diversi anni, mi auguro: the sooner the better: prima succede meglio è per tutti.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] Crisi economica
scusate ma io sono 4 anni quasi che sento parlare di default, di crisi epocale, di riassestamento mondiale, di shock borsisitico.
ma qui si parla tanto. e poi non capita nulla.
cioe io voglio vedere effettivamente esplodere gli stati uniti e l'eurozona.
sono proprio curioso di vedere cosa succederà.
ma qui si parla tanto. e poi non capita nulla.
cioe io voglio vedere effettivamente esplodere gli stati uniti e l'eurozona.
sono proprio curioso di vedere cosa succederà.
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
- Husker_Du
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Re: [O.T.] Crisi economica
Non succedera'.TeNz ha scritto:scusate ma io sono 4 anni quasi che sento parlare di default, di crisi epocale, di riassestamento mondiale, di shock borsisitico.
ma qui si parla tanto. e poi non capita nulla.
cioe io voglio vedere effettivamente esplodere gli stati uniti e l'eurozona.
sono proprio curioso di vedere cosa succederà.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Re: [O.T.] Crisi economica
Non è possibile giuocare alla Roulette Russa e vincereHusker_Du ha scritto:Non succedera'.TeNz ha scritto:scusate ma io sono 4 anni quasi che sento parlare di default, di crisi epocale, di riassestamento mondiale, di shock borsisitico.
ma qui si parla tanto. e poi non capita nulla.
cioe io voglio vedere effettivamente esplodere gli stati uniti e l'eurozona.
sono proprio curioso di vedere cosa succederà.

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA