PEC Posta Elettronica Certificata

[federicoweb]

io sto in Italia e tanti in Italia non hanno acquistato una PEC (Pippa Elettronica Certificata) su mio consiglio.

io ho seguito il tuo consiglio ed antichi post sul tema di cui ringrazio.........ed acquistato la PEC

[belnudo]

io sto in Italia e tanti in Italia non hanno acquistato una PEC (Pippa Elettronica Certificata) su mio consiglio.

io ho seguito il tuo consiglio ed antichi post sul tema di cui ringrazio.........ed acquistato la PEC

suddito

[federicoweb]

la pippa elettronica, mica la posta elettronica, minkione !

[belnudo]

la pippa elettronica, mica la posta elettronica, minkione !

touché

[federicoweb]

sai che son sempre d'accordo con quel che scrivi

[belnudo]

sai che son sempre d'accordo con quel che scrivi

beh, non mettere MAI la mano sul fuoco per nessuno...

[federicoweb]

che precisazione.....

bhe' come in politica si puo' sempre cambaire idea !

[yunix]

Come. Aziena sono obbligato a dotarmi di pec, aruba probabilmente, esperienze con tale ditta?

[belnudo]

Come. Aziena sono obbligato a dotarmi di pec, aruba probabilmente, esperienze con tale ditta?

per legge non sei obbligato, puoi usare in alternativa un tuo certificato digitale

Aruba, per fare un paragone automobilistico, è la panda dei provider, vedi tu.

[yunix]

Vabbeh per stavolta mi accontento della Panda, mi serviva una casella al volussimo. Tanto mi serviranno altre caselle e le faró con più calma.
La pec mi sembra + completa cmq del certificato elettronici.
Perdonate la "calligrafia" ma sono in macchina sul cell

[belnudo]

Vabbeh per stavolta mi accontento della Panda, mi serviva una casella al volussimo. Tanto mi serviranno altre caselle e le faró con più calma.
La pec mi sembra + completa cmq del certificato elettronici.
Perdonate la "calligrafia" ma sono in macchina sul cell

per favore non bestemmiare qui in chiesa, rileggiti i post dal principio.
La PEC è costata al contribuente 50 milioni di euro senza contare il successivo balzello annuale da riconoscere ai provider.
Purtroppo l'ha decisa Brunetta

[belnudo]

L'ennesima puntata della PEC
EMAIL ALL'ITALIANA vs. certificati digitali S-Mime

http://www.i-dome.com/articolo/19268-PE ... lista.html
ridicoli davanti al mondo, non solo all'Europa, ennesima prova di uno Stato incapace, oppressivo e di Polizia

qui la puntata precedente
http://www.pmiblog.it/index.php?/archiv ... stono.html

[belnudo]

Intanto.... in Europa...

Su richiesta di alcuni membri del Parlamento,
http://von-notz.de/2011/12/verschluesse ... hluesselt/
"Siamo consapevoli della nostra responsabilità e impegnati nell'amministrazione del Bundestag e in seno al Consiglio degli anziani, per questo, il servizio IT del Bundestag ha il software appropriato e con la crittografia S/MIME e il certificato disponibile finora per i membri, permette un software di crittografia basato su software libero, gli standard aperti e distribuiti di gestione delle chiavi tramite l'IT del Bundestag."

il dipartimento IT del Bundestag tedesco ora supporta GnuPG
http://www.gnupg.org/
così i membri del Parlamento hanno l'opzione per impostarlo e spedire e ricevere email crittografate e firmate digitalmente.
Il Presidente dei Consigli comunali tedeschi e il sindaco di Monaco di Baviera Christian Ude hanno scritto al Commissario UE Neelie Kroes chiedendole di sostenere gli Standard aperti ed il Software libero.

[belnudo]

non ci resta che sperare in Monti...

ennesima puntata sulla PEC

PEC, possibile proroga al 30 giugno 2012.
Lo disporrebbe il DL sulla semplificazione che il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare venerdì prossimo.
http://www.i-dome.com/articolo/19371-PE ... iugno.html

Non una, ma tre PEC
L’Associazione Cittadini di Internet fa luce sulla tanto criticata Posta Elettronica Certificata:
http://www.i-dome.com/articolo/19374-No ... e-PEC.html

Naturalmente il sistema numero tre è il più logico, il più semplice, l'UNICO accettato internazionalmente.
Sistema numero tre. Nella legge 2/2009 viene fuori un altro sistema di Posta Elettronica Certificata, che pare avere tutti i diritti di chiamarsi PEC. Purtroppo, molte CCIAA si rifiutano di accettarlo, salvo casi sporadici.
Stiamo parlando, naturalmente, dei noti certificati S-Mime.
E a tal proposito, l’Associazione ha chiesto lumi al Ministero con una richiesta di parere di cui si attende risposta.
http://www.cittadininternet.org/UserFil ... istero.pdf

http://www.cittadininternet.it/?p=1390

[belnudo]

PEC confermata la proroga al 30 giugno 2012.

Scusate se insisto, ma anche Monti ha probabilmente gli stessi "consulenti" interessati che aveva Brunetta.

Nella normativa che ha dato il "via libera" alla PEC si fa riferimento anche ad un aspetto importante che consiste nel "garantire l'interoperabilità del sistema di posta elettronica certificata con analoghi sistemi internazionali".
La PEC "nostrana", considerata un caso unico a livello mondiale, non è ancora compatibile con gli standard riconosciuti da tutti i Paesi.
E' il caso di S/MIME che, secondo Penco, sarebbe la ricetta per colmare le lacune della PEC italiana:
"il funzionamento della PEC è quello di una raccomandata: viene infatti timbrata tramite firma digitale una busta denominata "busta di trasporto" ma non il documento contenuto nella stessa.
L'operazione è, né più né meno, la stessa che effettua l'ufficio postale con la busta di una raccomandata.
Nessuno" - continua l'esperto - "non potendo “aprire” la busta nel suo percorso elettronico, pena l'invalidazione della stessa busta+contenuto può sostenere cosa ci sia dentro che è conosciuto dal mittente al momento “dell'imbustamento elettronico” e dal ricevente al momento dell'apertura.
Mi pare quindi evidente che si tratta di un gioco a scatola chiusa dove da una parte si potrà sostenere di aver inviato una cosa e dall'altra di averne ricevuta un'altra".
Il problema della certificazione del contenuto, aggiunge Penco, è invece brillantemente - e da molti anni - superato con l'uso del protocollo S/MIME.

Il punto più dolente è che la PEC "made in Italy" resta incompatibile con altri sistemi di comunicazioni internazionali simili nonostante ormai siano passati oltre due anni e il Ministero avesse fissato in sei mesi il termine ultime per adeguare il meccanismo italiano agli standard usati fuori dai nostri confini.

Penco sposta l'accento anche sul tema della sicurezza parlando dei possibili rischi che sarebbero insiti nella gestione di un vastissimo numero di caselle di posta PEC presso un ristretto numero di fornitori.
Secondo l'ingegnere italiano, i criminali informatici potrebbero trovarsi di fronte "una fonte di reperimento e-mail unica al mondo, in quanto “certificata” e quindi corrispondente a un titolare che è sicuramente un ente o una persona ben determinata".
E parla dei possibili rischi di profilazione degli individui, e dell'ipotesi che i furti d'identità - proprio grazie alle informazioni reperite illecitamente - possano diventare più semplici da porre in essere e molto più efficaci.

stiamo messi bene, Tafazzi non saprebbe far di meglio.