Anne Marie Ballowe contro le major del porno!!
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Anne Marie Ballowe contro le major del porno!!
Ho letto un articolo firmato da Giorgia Camandona su libero.it che tratta il problema AIDS sul mondo del porno made in USA.
Riporto qui sotto l'articolo!
L'altra Hollywood
L'industria californiana del porno non conosce regole e sempre più attrici muoiono di Aids
L'altro volto della California del cinema. Di fianco alle luci, al lusso, al carrozzone di Hollywood, esiste l'industria del porno, un mondo nel quale al profitto si sacrificano i più elementari diritti delle persone. Anche quello alla vita e alla salute.
Ore e ore di lavoro, ripetuti rapporti sessuali con diversi partner nello stesso giorno e neppure un bagno, neppure un po' di acqua corrente o di carta igienica. Chi si vuole lavare si porta da casa le salviettine umidificate per neonati e s'accontenta. Ma soprattutto sui set dei film a luci rosse i preservativi sono banditi: alla gente piace guardare, molto da vicino, il profilattico smonta le fantasie sessuali e il cliente, si sa, ha sempre ragione. L'unica rassicurazione sulla salute dei compagni attori sono gli esami del sangue, che peró quasi nessun produttore controlla e a volte sono vecchi o addirittura falsificati. Così, sempre più attrici porno (e anche attori) diventano vittime di malattie a trasmissione sessuale, dalla gonorrea all'Hiv.
Anne Marie Ballowe, 29 anni, ex attrice a luci rosse, protagonista di una lunga serie di film e ragazza copertina per molti anni, ha contratto l'Aids e ora vive in un centro accoglienza per malati indigenti alle Hawaii. Ha intentato causa ai produttori che le avevano garantito che tutti i suoi partner sarebbero stati sani, ma pare che abbia già in tasca la sconfitta. Mentre nella Hollywood tutta star e lustrini, prima di accendere la telecamera chiunque compaia in un film è tutelato da innumerevoli assicurazioni, compresi cani, gatti e persino gli scarafaggi del film "Mimic" con Sandra Bullock, nelle aziende cinematografiche della San Fernando Valley, le attrici hard devono firmare un contratto in cui dichiarano di sollevare da qualsiasi responsabilità le società produttrici, anche nel caso in cui sul posto di lavoro si contraggano malattie mortali.
La California è insorta. Innanzitutto perchè girare un film porno è diventato una roulette russa, poi perchè a nessun lavoratore, impiegato o attore hard che sia, puó essere chiesto di firmare una rinuncia ai propri diritti di base. La salute di chi lavora è garantita per legge. àˆ nato così un piccolo comitato di protesta, che sta facendo proseliti, non tanto perchè i cittadini siano preoccupati per la salute delle attrici (che, secondo un sondaggio, vengono considerate esseri umani di serie B), quanto piuttosto per la propria. Le dive hard, infatti, hanno raccontato della loro vita sessuale fuori dal set e di come avessero flirt con ragazzi della porta accanto, che poi tornavano a casa e avevano rapporti non protetti con mogli o fidanzate, che a loro volta... Insomma, la California teme di diventare l'Africa degli States. Ma le major del porno sono potenti, molto potenti, e finora a nulla sono servite le cause legali e le battaglie sostenute da qualche raro e secondario politico. Nonostante quei contratti siano da considerarsi fuori legge, le "ciccioline" di oggi continuano a lavorare senza protezioni e su set le cui condizioni igienico-sanitarie lasciano molto a desiderare.
3 novembre 2003 Giorgia Camandona
A voi il giudizio!!!!
Riporto qui sotto l'articolo!
L'altra Hollywood
L'industria californiana del porno non conosce regole e sempre più attrici muoiono di Aids
L'altro volto della California del cinema. Di fianco alle luci, al lusso, al carrozzone di Hollywood, esiste l'industria del porno, un mondo nel quale al profitto si sacrificano i più elementari diritti delle persone. Anche quello alla vita e alla salute.
Ore e ore di lavoro, ripetuti rapporti sessuali con diversi partner nello stesso giorno e neppure un bagno, neppure un po' di acqua corrente o di carta igienica. Chi si vuole lavare si porta da casa le salviettine umidificate per neonati e s'accontenta. Ma soprattutto sui set dei film a luci rosse i preservativi sono banditi: alla gente piace guardare, molto da vicino, il profilattico smonta le fantasie sessuali e il cliente, si sa, ha sempre ragione. L'unica rassicurazione sulla salute dei compagni attori sono gli esami del sangue, che peró quasi nessun produttore controlla e a volte sono vecchi o addirittura falsificati. Così, sempre più attrici porno (e anche attori) diventano vittime di malattie a trasmissione sessuale, dalla gonorrea all'Hiv.
Anne Marie Ballowe, 29 anni, ex attrice a luci rosse, protagonista di una lunga serie di film e ragazza copertina per molti anni, ha contratto l'Aids e ora vive in un centro accoglienza per malati indigenti alle Hawaii. Ha intentato causa ai produttori che le avevano garantito che tutti i suoi partner sarebbero stati sani, ma pare che abbia già in tasca la sconfitta. Mentre nella Hollywood tutta star e lustrini, prima di accendere la telecamera chiunque compaia in un film è tutelato da innumerevoli assicurazioni, compresi cani, gatti e persino gli scarafaggi del film "Mimic" con Sandra Bullock, nelle aziende cinematografiche della San Fernando Valley, le attrici hard devono firmare un contratto in cui dichiarano di sollevare da qualsiasi responsabilità le società produttrici, anche nel caso in cui sul posto di lavoro si contraggano malattie mortali.
La California è insorta. Innanzitutto perchè girare un film porno è diventato una roulette russa, poi perchè a nessun lavoratore, impiegato o attore hard che sia, puó essere chiesto di firmare una rinuncia ai propri diritti di base. La salute di chi lavora è garantita per legge. àˆ nato così un piccolo comitato di protesta, che sta facendo proseliti, non tanto perchè i cittadini siano preoccupati per la salute delle attrici (che, secondo un sondaggio, vengono considerate esseri umani di serie B), quanto piuttosto per la propria. Le dive hard, infatti, hanno raccontato della loro vita sessuale fuori dal set e di come avessero flirt con ragazzi della porta accanto, che poi tornavano a casa e avevano rapporti non protetti con mogli o fidanzate, che a loro volta... Insomma, la California teme di diventare l'Africa degli States. Ma le major del porno sono potenti, molto potenti, e finora a nulla sono servite le cause legali e le battaglie sostenute da qualche raro e secondario politico. Nonostante quei contratti siano da considerarsi fuori legge, le "ciccioline" di oggi continuano a lavorare senza protezioni e su set le cui condizioni igienico-sanitarie lasciano molto a desiderare.
3 novembre 2003 Giorgia Camandona
A voi il giudizio!!!!
"Arrive....raise hell.....leave" 3:16
- Super Zeta
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 16422
- Iscritto il: 27/03/2001, 2:00
Esatto Fabrizio, è quello che pensavo anche io!
Non per altro che il tono dell articolo è decisamente apocalittico e squilibrato!
Non penso che sia il caso di far scrivere certe cose da gente che del porno inteso come lavoro e business non ne sà un fico secco.
Quell articolo lo giudico banale, soprattutto luoghi comuni che non sono veri per nulla!
Sono questi giornalisti con questi articoli che inculacano nella gente delle idee bigotte e troglodite.
E' un articolo pieno di vergogna!
Non riesco a rendermi conto come nel ventunesimo secolo si riesca ancora a scrivere e pubblicare poi in un sito come quello di libero certi articoli cosi deprecabili!!

Non per altro che il tono dell articolo è decisamente apocalittico e squilibrato!
Non penso che sia il caso di far scrivere certe cose da gente che del porno inteso come lavoro e business non ne sà un fico secco.
Quell articolo lo giudico banale, soprattutto luoghi comuni che non sono veri per nulla!
Sono questi giornalisti con questi articoli che inculacano nella gente delle idee bigotte e troglodite.


E' un articolo pieno di vergogna!
Non riesco a rendermi conto come nel ventunesimo secolo si riesca ancora a scrivere e pubblicare poi in un sito come quello di libero certi articoli cosi deprecabili!!


"Arrive....raise hell.....leave" 3:16
- Super Zeta
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- Iscritto il: 27/03/2001, 2:00
Vi invito calorosamente a bombardare l'email dell'autrice dell'articolo
giorgia.camandona@iol.it
ma soprattutto la redazione del portale
posta.news2000@libero.it
protestando per il tono e i contenuti di questo articolo disinformato e terrorristico
Se possibile fate scrivere anche ai vostri amici
La devono piantare!!!!!!!!!!!!!!
giorgia.camandona@iol.it
ma soprattutto la redazione del portale
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Se possibile fate scrivere anche ai vostri amici
La devono piantare!!!!!!!!!!!!!!
Onestamente non só se è la stessa len801.
Sul link che ho messo su un intervento precedente a questo oltre all articolo c'è una serie di immagini di questa attrice. Prima e dopo e non sono per nulla piacevoli.
Non ho idea se è la stessa!
Io non só se gli attori/attrici di film hard sono controllati, secondo gli addetti ai lavori si e sicuramente lo saranno!!
Sono una categoria a rischio questo è vero, peró l'articolo è a dir poco estremo in questo senso!! Cioè una merda!!!
Sul link che ho messo su un intervento precedente a questo oltre all articolo c'è una serie di immagini di questa attrice. Prima e dopo e non sono per nulla piacevoli.
Non ho idea se è la stessa!
Io non só se gli attori/attrici di film hard sono controllati, secondo gli addetti ai lavori si e sicuramente lo saranno!!
Sono una categoria a rischio questo è vero, peró l'articolo è a dir poco estremo in questo senso!! Cioè una merda!!!
"Arrive....raise hell.....leave" 3:16
vorrei peró provare a cantare un po' fuori dal coro.
Ho qualche dubbio (preciso : dubbio, non certezze)
Spero di avere risposte convincenti e articolate e non solo bacchettate il cui principale argomento è che io non espongo la mia faccia e che sono ignorante di porno.
Qui ho letto spesso attacchi anche feroci al sistema USa (e occidentale in generale) quando si tratta di parlare della mancanza di rispetto per la vita e la dignità umana da parte del governo usa e delle multinazionali (se mc donald, petrolio, medicinali).
Quando si parla di industria del porno invece in america è tutto ok? se questa ragazza si è ammalata e se si è ammalata per disattenzione o (come sestiene lei) per colpa grave o addirittura dolo di qualcuno non sarebbe giusto darle un po' di attenzione? e l'attenzione non gliela si puó dare appunto pubblicando la sua storia .
Capisco che l'errore di chi pubblica la sua storia sia , credo, quello di non fare verifiche e trovare risconti o comunque dare voce alla parte contraria. Ma siamo proprio sicuri che una parte di ragione non ce l'abbia anche lei.
Se dico fregnacce , ditemelo, ne prendo atto e sto zitto
ciao
Ho qualche dubbio (preciso : dubbio, non certezze)
Spero di avere risposte convincenti e articolate e non solo bacchettate il cui principale argomento è che io non espongo la mia faccia e che sono ignorante di porno.
Qui ho letto spesso attacchi anche feroci al sistema USa (e occidentale in generale) quando si tratta di parlare della mancanza di rispetto per la vita e la dignità umana da parte del governo usa e delle multinazionali (se mc donald, petrolio, medicinali).
Quando si parla di industria del porno invece in america è tutto ok? se questa ragazza si è ammalata e se si è ammalata per disattenzione o (come sestiene lei) per colpa grave o addirittura dolo di qualcuno non sarebbe giusto darle un po' di attenzione? e l'attenzione non gliela si puó dare appunto pubblicando la sua storia .
Capisco che l'errore di chi pubblica la sua storia sia , credo, quello di non fare verifiche e trovare risconti o comunque dare voce alla parte contraria. Ma siamo proprio sicuri che una parte di ragione non ce l'abbia anche lei.
Se dico fregnacce , ditemelo, ne prendo atto e sto zitto
ciao
Di sicuro lei ragione ne ha, eccome!
Peró non credo che nel mondo pornografico made in USA non ci sia attenzione, lo escluderei! Soprattutto oggi!
Che ci sia lo sfruttamento dell'immagine a 360 gradi in USA è cosa conclamata anche nel porno, bisogna vedere entro quali limiti, se si danneggia volontariamente in maniera pesante la persona allora la cosa non è più corretta!
Chi come la giornalista ha scritto quell'articolo dipingendo le major americane come orchi brutti e cattivi, mi sembra cosa esagerata!
Quell'articolo sembra che nel mondo del porno ci siano solo persone non "pulite"........e questo è ignoranza e mancanza di rispetto!!
Peró non credo che nel mondo pornografico made in USA non ci sia attenzione, lo escluderei! Soprattutto oggi!
Che ci sia lo sfruttamento dell'immagine a 360 gradi in USA è cosa conclamata anche nel porno, bisogna vedere entro quali limiti, se si danneggia volontariamente in maniera pesante la persona allora la cosa non è più corretta!
Chi come la giornalista ha scritto quell'articolo dipingendo le major americane come orchi brutti e cattivi, mi sembra cosa esagerata!
Quell'articolo sembra che nel mondo del porno ci siano solo persone non "pulite"........e questo è ignoranza e mancanza di rispetto!!
"Arrive....raise hell.....leave" 3:16
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parte tutto dagli USA
http://www.latimes.com/media/flash/2003-01/6194421.swf
con questo materiale in flash di latimes ripreso da libero. la storia, quella di marc wallice e dei suoi falsi certificati e delle attrici da lui infettate, è del 1998 e segna uno dei momenti neri del porno made in USA.
Anne Marie Bellowe / Brooke Ashley è cmnq una che ai tempi, come altre, si drogava parecchio. la situazione negli USA non è ora quella del 1998 e certamente non è giusto parlarne in toni apocalittici e squilibrati ma al tempo stesso bisogna pure affrontare il problema, fare in modo che non si ripeta e tutelare i diritti dei lavoratori.
http://www.latimes.com/media/flash/2003-01/6194421.swf
con questo materiale in flash di latimes ripreso da libero. la storia, quella di marc wallice e dei suoi falsi certificati e delle attrici da lui infettate, è del 1998 e segna uno dei momenti neri del porno made in USA.
Anne Marie Bellowe / Brooke Ashley è cmnq una che ai tempi, come altre, si drogava parecchio. la situazione negli USA non è ora quella del 1998 e certamente non è giusto parlarne in toni apocalittici e squilibrati ma al tempo stesso bisogna pure affrontare il problema, fare in modo che non si ripeta e tutelare i diritti dei lavoratori.
Meeting a woman anywhere teaches you more about the world than reading Balzac.
"I kissed Britney Spears. I am the mommy pop star
and she is the baby pop star. And I am kissing her
to pass my energy on to her." - Madonna
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Max, credo proprio per questo che la grida di Brooke Ashley non erano credute all'epoca. Si accusava Brooke di fare un vita facile (prostituzione? droga?) e fare molte scene anali e DP. La cosa piu triste che Sharon M. spalleggiava Marc e Marc continuo' a lavorare (e continua ancora) dietro le quinte (editing, directing). Ne Sharon ne Marc hanno subito delle ripercussioni.
Pero questa e una vecchia storia, e questa Camandona non aveva nessuna giustificazione a risuscitare questo dibattito.
Pero questa e una vecchia storia, e questa Camandona non aveva nessuna giustificazione a risuscitare questo dibattito.
- Bonbaffo
- Veterano dell'impulso
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Mi raccomando un po' di rispetto per Brooke Ashley, una (porno)attrice - e comunque una persona - letteralmente alla fine!
www.geocities.com/brooke_ashley2004/ - 24k
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Ultima modifica di Bonbaffo il 06/11/2003, 0:46, modificato 1 volta in totale.
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Max, credo proprio per questo che la grida di Brooke Ashley non erano credute all'epoca. Si accusava Brooke di fare un vita facile (prostituzione? droga?) e fare molte scene anali e DP. La cosa piu triste che Sharon M. spalleggiava Marc e Marc continuo' a lavorare (e continua ancora) dietro le quinte (editing, directing). Ne Sharon ne Marc hanno subito delle ripercussioni.
Pero questa e una vecchia storia, e questa Camandona non aveva nessuna giustificazione a risuscitare questo dibattito.
Ien801
PLEASE leggete prima di scrivere. la giornalista italiana ha ripreso, come sempre, un articolo straniero (di latimes).
la storia è uscita negli USA perchè Brooke Ashley non è stata AI TEMPI tutelata come lavoratrice e perchè non gode di ALCUN SUSSIDIO x le cure.
Pero questa e una vecchia storia, e questa Camandona non aveva nessuna giustificazione a risuscitare questo dibattito.
Ien801
PLEASE leggete prima di scrivere. la giornalista italiana ha ripreso, come sempre, un articolo straniero (di latimes).
la storia è uscita negli USA perchè Brooke Ashley non è stata AI TEMPI tutelata come lavoratrice e perchè non gode di ALCUN SUSSIDIO x le cure.
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