(O.T.) Per non dimentiCarlo

[oaks]

Fra poco saranno 20 anni dai fatti del G8 di Genova.
Lo stato (all'epoca indubbiamente fascista) giustiziava in piazza un ragazzo di 23 anni Carlo Giuliani colpevole di manifestare il suo dissenso per quello che lui e i suoi cittadini subivano da ore,tenendo un estintore in mano.
Il culmine di 3 giorni di vergogna nazionale.
Scajola e Fini in questura in cabina di regia.
Gli orrori della caserma di Bolzaneto. La macelleria messicana della scuola Diaz. Donne e vecchi manganellati in piazza anche a mani alzate. I vertici delle forze dell'ordine responsabili di quegli orrori che non solo non hanno pagato ma che in qualche caso hanno fatto anche carriera.
Una pagina definita dall'Europa una delle più grandi interruzioni dei diritti umani mai viste dal dopo guerra.
La volta che mi sono più vergognato di essere italiano.
Ciao Carlo.

[frealfio]

Che a Genova le forze dell'ordine abbiano fatto tante porcate, è innegabile
Che sia stata la fiera dell'incompetenza, altrettanto
Che il ministro dell'Interno fosse inadeguato, ad essere gentile, non ci piove

Ma questo non deve far dimenticare che Carlo Giuliani stava assalendo dei CC con un estintore. Non stava facendo sollevamento pesi. Non stava "tenendo un estintore in mano"

Non facciamone un eroe, pur con tutta la dovuta pietà verso un ragazzo morto.

Saluti

[federicoweb]

pieta' per un ragazzo che ci ha lasciato, ma tirare un estintore verso un giovane e spaventato carabiniere sotto assedio...

Vedo spesso persone dei centri sociali sputare in faccia ai carabinieri che non possono reagire

Qui non si tratta di fascismo, ora ogni gesto viene etichettato tale
come la rissa a Milano da Mac D. sedata dai carabinieri un paio di giorni fa

Fascismo e' maleducazione, prevaricazione e non rispetto degli altri, fascismo e' da parte di alcuni che buttan giu porte ed occupano case, spaccare vetrine dei negozi e tirare sassi

Continuare ad usare quella parola riapre ferite e brutti ricordi per molti, non usiamola in modo improprio e per motivazioni con le quali non centra nulla

Detto questo Rip per la persona Carlo Giuliani

[oaks]

Genova 20/07/2001-20/07-2021
Ciao Carlo

[Drogato_ di_porno]

Domani sera su Rai3 in seconda serata mi pare di aver visto che ci sarà uno speciale sul G8 del 2001

[pan]

Domani sera su Rai3 in seconda serata mi pare di aver visto che ci sarà uno speciale sul G8 del 2001

Credo sarà più interessante per comprendere i complicatissimi equilibri politici di oggi che non per portare una (ennesima) verità storica e giudiziaria che manca da vent'anni.

[Satana in autobus]

Uno che non ha mai dimenticato è sicuramente colui che lo ha ucciso:

"Vivo buttato come una cosa abbandonata"
“Io sono morto da quel giorno come Giuliani. Sono un uomo di 40 anni che vive buttato come una cosa abbandonata. Senza amici, li cerco su Facebook ma i loro nomi non li trovo più. Senza lavoro. Senza sbocchi”.

Raggiunto al telefono dall’AGI nella sua abitazione di Catanzaro, Placanica si scusa per la voce roca, che, quando parla della sua condizione attuale, si tramuta in pianto: “Ho fumato tutta la notte perché non riuscivo a dormire. Sono giorni ancora più difficili, questi”.

Stride il racconto di una vita immobile e ‘muta’ rispetto alle sirene di piazza Alimonda, ai colpi che esplodono, alle immagini che atterrirono il mondo, preludio al rumore dei manganelli sulle ossa della notte alla Diaz. L’ex carabiniere, poi impiegato al catasto per qualche anno, è in sedia a rotelle, dopo un incidente d’auto.

“L’unica distrazione che ho è guardare mio zio che annaffia le piante alle 4 e 30 del mattino. Che devo fare? Non lavoro dal 2014. Ero in graduatoria per un posto al Ministero dell’Interno ma poi sono stato dichiarato inabile. E da inabile, a differenza che da invalido civile, non posso avere un impiego pubblico. Sono bravino col computer, anche se ora pure la vista mi sta lasciando. Mi bruciano gli occhi perché sto troppo tempo davanti allo schermo”.

"Al papà di Carlo ho stretto la mano"
Per un periodo è stato in comunità, “i miei genitori mi hanno messo lì per aiutarmi a uscire dalla depressione, mi sentivo un po’ meglio”.

Poi la prigione si è riaperta, c’è entrato anche il dolore per la scomparsa del padre: “E’ morto l’anno scorso, giovanissimo. Nei giorni successivi ho aspettato che si presentasse un rappresentante dello Stato, uno qualsiasi. A dirmi: “Signor Placanica, non si preoccupi, siamo con lei’. Bastava che suonasse anche un vigile del Comune. Ho sofferto tantissimo che nessuno abbia bussato”.

Su Carlo Giuliani, sulla sua famiglia, sul loro di dolore Placanica si esprime in modo chiaro, netto: “Quello che è successo al G8 è stata una cosa molto brutta, eravamo due ragazzi che portavamo ideali diversi, ma due ragazzi. Io servivo lo Stato, Giuliani manifestava. Soffro pensando a Carlo, aveva 20 anni come me. Ho incontrato Giuliano (il padre di Carlo, lo chiama per nome, ndr) due volte, per caso o forse perché aveva organizzato la moglie, alla stazione Termini. Ci siamo stretti la mano. Ma sento di avere il dovere di incontrare anche la mamma”. “Per chiedere scusa, ma non perché sono un assassino – sottolinea -. Io non lo sono. Ho creduto che fosse impossibile difendermi e ho sparato due colpi in aria. Non mi rendevo conto di quello che stava accadendo, avevo 20 anni”.

"Vorrei tanto tornare a lavorare"
Una perizia ha stabilito che uno di quei due proiettili sarebbe stato ‘deviato’ da un calcinaccio trafiggendo Carlo Giuliani. L’indagine su di lui si è chiusa presto, non è mai diventata processo. “Sono stati celebrati tanti processi sul G8 ma ci sono dei colpevoli mai scovati e mai andati a giudizio e nemmeno individuati in tutte le commissioni d'inchiesta in Parlamento. Sono persone ancora nell’Arma, sono quelli che sapevano e stanno in silenzio da 20 anni”.

La versione di Placanica è contenuta in un libro appena uscito scritto dal suo collega Andrea Di Lazzaro. Si intitola “Distrutto dall’atto dovuto”.

In fondo alla sua prigione l’ex ragazzo che sparò, e che ora dice “non mi va bene un giorno che sia uno, nella mia vita”, si nutre ancora di un velo di speranze. “Vorrei girare un po’ per parlare di questo libro e vorrei lavorare. Vorrei tanto che qualcuno mi aiuti a uscire da qui dandomi una possibilità”.

[wittman]

Fra poco saranno 20 anni dai fatti del G8 di Genova.
Lo stato (all'epoca indubbiamente fascista) giustiziava in piazza un ragazzo di 23 anni Carlo Giuliani colpevole di manifestare il suo dissenso per quello che lui e i suoi cittadini subivano da ore,tenendo un estintore in mano.
Il culmine di 3 giorni di vergogna nazionale.
Scajola e Fini in questura in cabina di regia.
Gli orrori della caserma di Bolzaneto. La macelleria messicana della scuola Diaz. Donne e vecchi manganellati in piazza anche a mani alzate. I vertici delle forze dell'ordine responsabili di quegli orrori che non solo non hanno pagato ma che in qualche caso hanno fatto anche carriera.
Una pagina definita dall'Europa una delle più grandi interruzioni dei diritti umani mai viste dal dopo guerra.
La volta che mi sono più vergognato di essere italiano.
Ciao Carlo.

cosa sei, ritardato, un fake, un troll, o cosa??
Spero una a caso di queste, se no davvero c'è da preoccuparsi che ci sia in giro gente così.
O da vergognarsi di essere italiani se si definisce "giustiziare" l'operato di un militare che per legittima difesa e uso legittimo dell'arma - come è stato accertato nelle sedi opportune e non in qualche forum o pagina da pagliaccetto - si è difeso da una massa di teppisti da strada.
Lo stato indubbiamente fascista
ciao carletto insegnaci come si tira su il cervello dall'asfalto con la segatura.

[alternativeone]

Fra poco saranno 20 anni dai fatti del G8 di Genova.
Lo stato (all'epoca indubbiamente fascista) giustiziava in piazza un ragazzo di 23 anni Carlo Giuliani colpevole di manifestare il suo dissenso per quello che lui e i suoi cittadini subivano da ore,tenendo un estintore in mano.
Il culmine di 3 giorni di vergogna nazionale.
Scajola e Fini in questura in cabina di regia.
Gli orrori della caserma di Bolzaneto. La macelleria messicana della scuola Diaz. Donne e vecchi manganellati in piazza anche a mani alzate. I vertici delle forze dell'ordine responsabili di quegli orrori che non solo non hanno pagato ma che in qualche caso hanno fatto anche carriera.
Una pagina definita dall'Europa una delle più grandi interruzioni dei diritti umani mai viste dal dopo guerra.
La volta che mi sono più vergognato di essere italiano.
Ciao Carlo.

cosa sei, ritardato, un fake, un troll, o cosa??
Spero una a caso di queste, se no davvero c'è da preoccuparsi che ci sia in giro gente così.
O da vergognarsi di essere italiani se si definisce "giustiziare" l'operato di un militare che per legittima difesa e uso legittimo dell'arma - come è stato accertato nelle sedi opportune e non in qualche forum o pagina da pagliaccetto - si è difeso da una massa di teppisti da strada.
Lo stato indubbiamente fascista
ciao carletto insegnaci come si tira su il cervello dall'asfalto con la segatura.

Importerà poco ma ero assolutamente d'accordo fino
alle faccine e all'ultima frase.

[Moderatore1]

ciao carletto insegnaci come si tira su il cervello dall'asfalto con la segatura.

In effetti questa potevi risparmiartela, ma evidentemente la segatura è penetrante.

[wittman]

non sopporto che debba essere considerato un eroe moderno quello che oggettivamente è stato un teppista che ha cercato di uccidere un militare in servizio.
chissenefrega se aveva 20 anni, 30, 50 o 60? E' quello l'elemento determinante? Sono i genitori che piangono in tv?
Fosse morto sul lavoro, o in un qualsiasi altro evento, mi sentirei molto più vicino alla famiglia e pietoso nei suoi confronti.
E' come struggersi di dolore per un rapinatore che viene seccato durante una rapina perchè quello che viene rapinato reagisce.
E dopo 20 anni ancora con la storia dei fascisti e tutto il resto, come se fossero stati i fascisti a mettergli in mano un estintore e dirgli di unirsi a un altro centinaio di teppisti per provare a fare la quartassa a dei carabinieri o come se sia indice di uno stato fascista se un militare o agente in servizio fa uso dell'arma di ordinanza per difendersi e salvarsi la vita. Incredibile
In qualsiasi altro paese civile non ci sarebbe discussione su chi ha fatto il suo dovere e chi invece no.
Invece no, si continua a rompere i coglioni e tirar fuori addirittura eventi SUCCESSIVI (tipo la diaz).

[Salieri D'Amato]

non sopporto che debba essere considerato un eroe moderno quello che oggettivamente è stato un teppista che ha cercato di uccidere un militare in servizio.
chissenefrega se aveva 20 anni, 30, 50 o 60? E' quello l'elemento determinante? Sono i genitori che piangono in tv?
Fosse morto sul lavoro, o in un qualsiasi altro evento, mi sentirei molto più vicino alla famiglia e pietoso nei suoi confronti.
E' come struggersi di dolore per un rapinatore che viene seccato durante una rapina perchè quello che viene rapinato reagisce.
E dopo 20 anni ancora con la storia dei fascisti e tutto il resto, come se fossero stati i fascisti a mettergli in mano un estintore e dirgli di unirsi a un altro centinaio di teppisti per provare a fare la quartassa a dei carabinieri o come se sia indice di uno stato fascista se un militare o agente in servizio fa uso dell'arma di ordinanza per difendersi e salvarsi la vita. Incredibile
In qualsiasi altro paese civile non ci sarebbe discussione su chi ha fatto il suo dovere e chi invece no.
Invece no, si continua a rompere i coglioni e tirar fuori addirittura eventi SUCCESSIVI (tipo la diaz).

Si potrebbe essere anche d'accordo con te, ma perchè infierire su un morto, dileggiandolo?

Come aveva 20 anni e tanta paura il carabiniere, aveva 20 anni e poco senno lui. Entrambi travolti e rovinati da qualcosa più grosso di loro, pedine ritrovatesi allo sbaraglio, probabilmente senza strumenti cognitivi per affrontarlo.

[pan]

Diciamo che le cosiddete forze dell'ordine oggi in Italia devono arrivare a compiere i crimini di Santa Maria Capua Vetere o dell'assassinio di Stefano Cucchi per essere additate al pubblico disprezzo.

[Floppy Disk]

non sopporto che debba essere considerato un eroe moderno quello che oggettivamente è stato un teppista che ha cercato di uccidere un militare in servizio.
chissenefrega se aveva 20 anni, 30, 50 o 60? E' quello l'elemento determinante? Sono i genitori che piangono in tv?
Fosse morto sul lavoro, o in un qualsiasi altro evento, mi sentirei molto più vicino alla famiglia e pietoso nei suoi confronti.
E' come struggersi di dolore per un rapinatore che viene seccato durante una rapina perchè quello che viene rapinato reagisce.
E dopo 20 anni ancora con la storia dei fascisti e tutto il resto, come se fossero stati i fascisti a mettergli in mano un estintore e dirgli di unirsi a un altro centinaio di teppisti per provare a fare la quartassa a dei carabinieri o come se sia indice di uno stato fascista se un militare o agente in servizio fa uso dell'arma di ordinanza per difendersi e salvarsi la vita. Incredibile
In qualsiasi altro paese civile non ci sarebbe discussione su chi ha fatto il suo dovere e chi invece no.
Invece no, si continua a rompere i coglioni e tirar fuori addirittura eventi SUCCESSIVI (tipo la diaz).

Si potrebbe essere anche d'accordo con te, ma perchè infierire su un morto, dileggiandolo?

Come aveva 20 anni e tanta paura il carabiniere, aveva 20 anni e poco senno lui. Entrambi travolti e rovinati da qualcosa più grosso di loro, pedine ritrovatesi allo sbaraglio, probabilmente senza strumenti cognitivi per affrontarlo.

Il problema è ricordare come un eroe Carlo Giuliani e come un criminale il poliziotto che lo ha ucciso cercando legittimamente di difendersi, il che pare anche a me una sovversione della realtà. In Italia si cade spesso nella retorica di ricordare quanto era bravo il morto, anche quando non è vero.
In ogni caso concordo con wittman, non nei modi ma nell'essenza del suo post, e per quanto le forze dell'ordine in Italia si siano dimostrate spesso brutali e sopra la legge (vedi casi Uva, Aldrovandi e Cucchi), continuare con questa retorica del Carlo Giuliani eroe contro lo stato fascista è inutile e dannoso.
Per chi volesse approfondire i fatti di 20 anni fa, c'è questo lungo e ottimo articolo del Post: https://www.ilpost.it/2021/07/19/g8-gen ... anni-dopo/

[wittman]

si il dileggio è una reazione spropositata, ma non è diretto tanto nei suoi confronti quanto nei confronti di chi cerca di ribaltare completamente situazione e responsabilità per cercare di arrivare a dare la colpa allo "stato fascista", quando in realtà la controparte era un giovanissimo carabiniere di leva che era sicuramente l'ultimo con cui prendersela (ammesso che quella gente volesse protestare davvero contro qualcosa e non solo far casino).
Oddio pedine allo sbaraglio, su questo non concordo; cioè ok uno era un militare e si trovava li avendo ricevuto disposizioni, ma l'altro!? A suo tempo lessi (mi pare in un libro di vespa, che aveva intervistato il padre) che questo aveva mentito in famiglia e aveva raccontato di andare al mare. Invece lo ritroviamo conciato di tutto punto, mascherato con passamontagna di lana (che immagino avesse preparato prima, visto che era luglio e c'erano 40 gradi), nel pieno del casino, che cerca assieme a uno sciame di compari di fare le penne a dei carabinieri trovatisi isolati dal resto della forza, con sassi, assi di legno, bottiglie ed il famigerato estintore.
Non "si è trovato" nel casino suo malgrado, si è preparato prima, ha cercato i guai e lo scontro, presumibilmente ritenendosi al sicuro in mezzo al gruppo, ma ha trovato una reazione.
Reazione ritenuta legittima e giustificata, si ricordi bene.
Voglio dire se io adesso esco dall'ufficio, prendo un estintore e provo a spaccare la testa ad un poliziotto urlandogli che è un fascista, e questo reagisce, sono un eroe contro il sistema? il poliziotto merita di essere additato come killer spietato che mi ha giustiziato? mi merito targhe o piazze? Non penso proprio