Nessun topic esclusivo (sembra) in questa sezione e a quasi ventisei anni dalla sua morte
Moana Pozzi, nome completo Anna Moana Rosa Pozzi (Genova, 27 aprile 1961 – Lione, 15 settembre 1994), è stata un'attrice pornografica, conduttrice televisiva e politica italiana, talvolta menzionata con il solo nome Moana.
E qui possiamo solo inchinarsi deferenza alla regina indiscussa delle nostre seghe giovanili. Ma direi di più alla regina indiscussa del porno italiano.
Grazie ancora barocco
Di sicuro ci sono state pornostar più belle.
Di sicuro ci sono state pornostar più brave.
Ma nessuna con il suo fascino tanto più se come me hai avuto il piacere di vederla dal vivo.
Per quelli della mia generazione è e resterà sempre
LA PORNOSTAR
Di sicuro ci sono state pornostar più belle.
Di sicuro ci sono state pornostar più brave.
Ma nessuna con il suo fascino tanto più se come me hai avuto il piacere di vederla dal vivo.
Per quelli della mia generazione è e resterà sempre
LA PORNOSTAR
Era dieci anni fa, era un sabato come oggi e quel giorno Milano era in preda a una strana e irripetibile tempesta ormonale. Il giorno prima, al Forum di Assago, si era aperta una cosa che si chiamava Mi-Sex, e non ci voleva molto per decifrare la sigla. La prima fiera del porno, dell' hard core, il passatempo più esteso e nascosto del paese. In Italia era la prima volta. Un minuscolo gruppo di imprenditori aveva deciso di provarci, tentando di portare alla luce del sole tutto quanto: le attrici e gli attori, le videocassette, il glamour attinente, l' oggettistica, gli stand, i fans-club, tutto. Era una follia, soprattutto per l' occupazione di uno spazio immenso come il Forum e per investimenti piuttosto onerosi. Il tutto si aprì il venerdì pomeriggio. Il venerdì notte gli organizzatori contarono diciassettemila biglietti venduti e iniziarono a pensare che follie così, magari, bisognerebbe farne qualcuna in più. Ma l' apoteosi era prevista per il giorno dopo, sabato. Il Forum apriva in tarda mattinata e si andava avanti fino a sera. E a sera, nei palazzi di fronte al Forum, dall' altra parte dell' autostrada, succedeva un' altra cosa: la rivista Video Impulse aveva indetto - sfruttando la sinergia col Mi-Sex - una serata di gala, diciamo così, per premiare i migliori attori e attrici della stagione. Ovvero quel sabato sera, a Milano si viveva una sarabanda hard core che aveva ben pochi precedenti forse nel mondo. Periferia rovente, lustrini e paillettes - davvero - ma tutto nel nome dell' hard, tutto una scommessa, una scommessa che stava diventando vincente, eccome. Ma il pomeriggio, quel sabato pomeriggio, morì Moana Pozzi. O meglio, si seppe che Moana era morta, lo era da due giorni e iniziava il mistero della sua morte, tanto quanto era stata misteriosa, nel profondo, la sua vita. A quel punto successe tutto insieme. Il Forum era già ricolmo di boys festanti che aggredivano gli stand, smanacciavano le ragazze attrici, si facevano fotografare con loro ("Foto con Luana Borgia, 5mila lire"), vivevano il finto baccanale con entusiasmo vero. Gli snodi dell' autostrada iniziavano ad intasarsi. I giornali avevano parlato già moltissimo del Mi-Sex, il fenomeno inedito di costume era tutto lì da raccontare, pagine su pagine. In teoria i giornali non ne avrebbero dovuto parlare più. Ma quel pomeriggio morì Moana Pozzi e tutti quelli che avevano scritto del Mi-Sex si scaraventarono in massa al Forum. Arrivarono inviati di vaglia per raccogliere spunti ed emozioni, Moana era morta e lì, a Milano periferia, c' era tutto il suo mondo riunito, i colleghi di performance sul set, il suo pubblico: tutto. Non fu facilissimo. Gli organizzatori - che pure stavano assaporando il paradiso - accusarono il colpo. Ci fu qualcuno che disse che la notizia era stata diffusa apposta in quelle ore per oscurare la grande festa italiana del sesso. Dentro, nel Forum rovente di lussuria inespressa, il manipolo di cronisti prese ad aggirarsi tra gli stand e a porre domande alle ragazze hard, ma anche al pubblico, un ricordo, cosa ne pensate. A un certo punto si avvicinò un tipo sulla quarantina, piuttosto ben piazzato, a capo di un manipolo di amici gaudiosi che avevano un' aria di autentica felicità negli occhi. Disse: perché fate queste domande su Moana? "E' morta". Il tipo la prese malissimo, pensò a uno scherzo di orrendo gusto, si mise a inveire e per poco non finì male davvero. Ma vennero fuori tra gli stand, tra colleghe e manager - diciamo così - delle ragazze hard anche le invidie, i rancori per la Diva, loro che magari sul set erano più vere ed espressive e brave, ma non andavano e non sarebbero mai andate in tv da Pippo Baudo. Si ascoltarono cattiverie spaventose, uno di questi manager - un tipo che un cronista il giorno dopo descrisse con "mani setolose che allungavano autografi e incassavano biglietti da diecimila" - disse chiaro e tondo che Moana se l' era voluta, che sul set da anni si lasciava andare a comportamenti a rischio, senza rifiutare nessun tipo di partner, senza difendersi, insomma, mai. La festa, intanto, continuava, salvo in quelle piccole isole dove circolava la notizia. Il factotum della situazione era Franco Zanetti, giornalista e promoter, che negli anni successivi si occupò ancora del Mi-Sex e ha continuato fino a tre anni fa. Oggi ricorda: "C' era troppa frenesia e dovevamo occuparci di troppe cose: solo nei giorni successivi realizzai quello che era accaduto davvero, l' incredibile coincidenza. Ma in quelle ore eravamo troppo sbalorditi da quello che succedeva, dal flusso incredibile della gente: il sabato sera non si poteva andare da un punto all' altro del Forum per la muraglia di gente che lo occupava". Il sabato sera andò regolarmente in scena, dall' altra parte dell' autostrada, anche il galà. Tutti, ovviamente, sapevano. Ma sapevano anche che una festa così non ci sarebbe mai più stata. Buffet, premiazioni, concerto di Ronnie Jones e la sua orchestra: gli appassionati che avevano colto il momento fecero di tutto per imbucarsi e vedere da vicino i loro divi. Jessica Rizzo in nero, lungo e iperscollato, Rocco Siffredi in smoking, nel salone delle feste, mentre arrivò un tipo che fece prima una breve apparizione sulla tribuna del Forum e in pochi lo riconobbero, ma quei pochi lo raccontano ancora oggi: era Gabriel Pontello, il Supersex dei fotoromanzi hard che hanno allietato intere generazioni di militari e ragazzi. Era quaranta chili oltre il peso forma di allora, metteva malinconia, fumava il sigaro. Il suo erede - di fatto - Rocco Siffredi era invece la star assoluta, a tarda notte radunò un paio di giornalisti presenti e improvvisò una miniconferenza stampa per ricordare Moana: ma gli scappò il freno, disse cose pesanti anche lui. Lasciamo perdere. Era morta anche la Moana che aveva imperversato per anni a Milano, dividendosi tra il Teatrino di largo Corsia dei Servi (spettacoli esasperati per l' epoca, contatto diretto con il pubblico dei tristi pomeriggi milanesi, palpeggiamenti e anche ben oltre), ma poi saliva in auto e correva a Cologno Monzese dove a Mediaset l' aspettavano per un' ospitata di quelle che avrebbero alimentato l' incredibile santificazione in vita, e quella postuma. La Moana che pochi anni prima si era presentata al palazzo della Regione, conferenza stampa del partito dei Pensionati che l' aveva candidata nelle proprie liste, pagine di giornali e chilometri di nastro televisivo altrimenti irraggiungibili. La domenica, tutto finì: ma il Forum si riempì ancora per una giornata, e ci fu chi disse che erano arrivati in tanti anche per celebrare Moana o, magari, per scoprire che era una trovata pubblicitaria e magari vederla sbucare all' improvviso sul palco. A notte gli organizzatori rifecero i conti: in tre giorni, sessantaduemila biglietti staccati. Era nato il porno di massa, alla luce del sole, dieci anni fa a Milano. E nello stesso momento era anche morto. Insieme a Moana e al suo mito, vero o falso che fosse.
