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Nasce Pornucopia, raccolta di interviste e articoli sul porno del nostro impareggiabile storico del cinema Alec Empire
Già adesso potete trovare interviste, anteprime, foto di film in uscita, riflessioni sul porno
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Grande!
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Grazie, complimenti ad Alec e a tutti gli altri.
Amicus Plato,
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Si ma non si può rispondere a nessun topic...
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La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Da questo punto di vista sto ancora cercando ‘la quadra’, nel senso che vorrei trovare il modo di creare un’area che integri notizie (o ricordi, o riflessioni) anche con l’eventuale aiuto di chi vuole contribuire. Mi è stata data un’ottima idea in questo senso, ovvero creare un topic ‘aperto’, più discorsivo. Mi piace, ci sto pensando. Per adesso ho lasciato aperte le recensioni, ma è una situazione in evoluzione. Chiaramente, ogni consiglio per arricchire/migliorare il tutto è utilissimo.

Fabrizio, se poi estrai dal cilindro qualche tua gemma ‘d’annata’ sarà tanta roba ehSuper Zeta ha scritto: ↑30/06/2020, 16:20
Nasce Pornucopia, raccolta di interviste e articoli sul porno del nostro impareggiabile storico del cinema Alec Empire


Non parlo con le pedine (Kyrie Irving)
Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley)
In rete c’è troppo di tutto ed è meglio “spegnere” ogni tanto (Fabban)
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Bello, molto bello!
Ho letto per ora solo i topic di presentazione, ma si preannuncia una lettura molto interessante.
Grazie mille
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Grazie mille
Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Ho fatto già altrove i miei complimenti al forum e ad Alec
Ho letto già un po' di interviste (preferisco leggerle al PC anziché su smartphone) trovandole molto interessanti
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Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Interessantissima prima parte dell'articolo di Alec su Joe D'Amato/Aristide Massaccesi. Non sono uno stracultista, ma ho sempre trovato D'amato uno dei migliori pornografari italiani, e di gran lunga, pur preferendo la vena più "allegra" di Schicchi
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Ti ringrazio. Per quanto riguarda D’Amato, o meglio Massaccesi, lo giudico senz’altro una delle presenze più significative nel cinema di genere e, certo, anche di quello hard da lui assolutamente non amato. Detto questo, credo però che D’Amato abbia imparato a girare scene hard ‘mentre le faceva’, per meglio dire non aveva particolare predisposizione a questo tipo di riprese. Si aiutò molto dotando di dinamismo i segmenti porno tramite l’uso della camera a mano, ma è chiaro che l’approdo a sceneggiature includenti scene esplicite fu dettato dalla giusta intuizione che tali prodotti avrebbero funzionato economicamente, null’altro. La cifra stilistica di Aristide stava nel soft, anche di questo parlerò poi.CanellaBruneri ha scritto: ↑04/07/2020, 9:48Interessantissima prima parte dell'articolo di Alec su Joe D'Amato/Aristide Massaccesi. Non sono uno stracultista, ma ho sempre trovato D'amato uno dei migliori pornografari italiani, e di gran lunga, pur preferendo la vena più "allegra" di Schicchi
Su Schicchi invece dico di non ritenerlo un regista cinematografico. O meglio, so che ha girato delle scene non hard per un film hard, e che il risultato era così scadente da far decidere al produttore di delegare un altro regista per il prosieguo delle riprese. A cosa ci porta questo fatto? A quanto Riccardo stesso dichiara in ‘Moana e le altre’, che riporto qui di seguito:
‘Inizialmente volevamo dedicarci esclusivamente al video. A quel tempo i vedeoregistratori erano veramente pochi, ma capivamo che il fenomeno sarebbe esploso. Così realizzammo tre porno in cassetta: Cicciolina The Day After, Pornopoker e La conchiglia del desiderio. Vendemmo più cassette di Rambo’
E al cinema come ci arrivaste?
‘Noi volevamo restare nel settore video e se lo avessimo fatto oggi saremmo i padroni del mercato. Purtroppo la tentazione fu forte e quando il povero Carletto Reali, in qualità di produttore, e Arduino Sacco in quella di regista, ci proposero di girare un film, accettammo. Nacque così Telefono rosso. Ma erano tempi davvero pionieristici. Io e Arduino giravamo ma a volte dentro la macchina non c’era neppure la pellicola, per mancanza di soldi. E poi era un mondo di persone poco attraenti, se proprio vogliamo essere morbidi’.
Se ne desume che, dopo i primi video, il ‘salto’ nel cinema Schicchi lo fece su invito di Arduino Sacco, uno che regista pornografico su pellicola - e non solo - lo era già da tempo. Lecito pensare che la prosecuzione dei film per il cinema a lui attribuiti nascondano le mani esperte (e anche lo stile, a ben vedere) di Sacco. Va poi detto che Arduino Sacco è solo uno dei nomi che si celano dietro ai vari alias ‘Dudy Steel’, ‘Ondy Steel’, ‘Hard Sacc’ e via dicendo. Per cui non me la sentirei di escludere che Schicchi questi film non li abbia proprio girati.
Questo anche per un altro motivo. Il film ‘Carne bollente’, coevo di ’Supermaschio per mogli viziose’ (1987) pur essendo accreditato a Riccardo presenta in tutto e per tutto lo stile di ripresa e location dei film di Double Gi, regista di ’Supermaschio’ e di tutti gli hard di Lilli Carati. Se uno più uno fa due, anche ‘Carne bollente’ è farina del sacco di Double Gi.
Ancora: negli anni successivi, le riprese dei vari casting di Diva Futura destinati alla vendita in edicola su vhs non erano girati dal nostro, pur presentando ovviamente la sua firma, ma da altro operatore. Tutto questo per dire che Schicchi è stato uno dei più grandi pensatori/organizzatori/manager/mastermind dell’hard italiano, nonché egregio fotografo erotico e non solo, e forse solo regista su supporto video per un pugno di titoli. D’Amato si è invece reso protagonista - anche di questo scriverò prossimamente - dell’hard italiano negli anni ’90, sfornando film coi ritmi di una catena di montaggio e imparando forse allora a riprendere l’hard ‘da regista hard’. Cosa che poi non è detto sia un complimento per uno che avrebbe voluto fare altro…
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Non sono un esperto, per cui ti ringrazio dei chiarimenti, sempre interessanti. Anche nel "mainstream" si trovano contaminazioni interessanti, basti pensare al Western americano... in Europa abbiamo il concetto di cinema di autore, ma Hollywood, con la sua concezione industriale,si contaminava sin dal muto. Quante volte Keaton ha diretto Chaplin, o a Sturges davano la "seconda unità" come a Peckinpah...pionera fu l'United Artist, che iniziò a logorare il sistema degli Studios, in qualche modo "europizzando il Cinema" portandolo a quell'esplosione di creatività di fine anni '60 e tutti i '70Alec Empire ha scritto: ↑04/07/2020, 15:45Ti ringrazio. Per quanto riguarda D’Amato, o meglio Massaccesi, lo giudico senz’altro una delle presenze più significative nel cinema di genere e, certo, anche di quello hard da lui assolutamente non amato. Detto questo, credo però che D’Amato abbia imparato a girare scene hard ‘mentre le faceva’, per meglio dire non aveva particolare predisposizione a questo tipo di riprese. Si aiutò molto dotando di dinamismo i segmenti porno tramite l’uso della camera a mano, ma è chiaro che l’approdo a sceneggiature includenti scene esplicite fu dettato dalla giusta intuizione che tali prodotti avrebbero funzionato economicamente, null’altro. La cifra stilistica di Aristide stava nel soft, anche di questo parlerò poi.CanellaBruneri ha scritto: ↑04/07/2020, 9:48Interessantissima prima parte dell'articolo di Alec su Joe D'Amato/Aristide Massaccesi. Non sono uno stracultista, ma ho sempre trovato D'amato uno dei migliori pornografari italiani, e di gran lunga, pur preferendo la vena più "allegra" di Schicchi
Su Schicchi invece dico di non ritenerlo un regista cinematografico. O meglio, so che ha girato delle scene non hard per un film hard, e che il risultato era così scadente da far decidere al produttore di delegare un altro regista per il prosieguo delle riprese. A cosa ci porta questo fatto? A quanto Riccardo stesso dichiara in ‘Moana e le altre’, che riporto qui di seguito:
‘Inizialmente volevamo dedicarci esclusivamente al video. A quel tempo i vedeoregistratori erano veramente pochi, ma capivamo che il fenomeno sarebbe esploso. Così realizzammo tre porno in cassetta: Cicciolina The Day After, Pornopoker e La conchiglia del desiderio. Vendemmo più cassette di Rambo’
E al cinema come ci arrivaste?
‘Noi volevamo restare nel settore video e se lo avessimo fatto oggi saremmo i padroni del mercato. Purtroppo la tentazione fu forte e quando il povero Carletto Reali, in qualità di produttore, e Arduino Sacco in quella di regista, ci proposero di girare un film, accettammo. Nacque così Telefono rosso. Ma erano tempi davvero pionieristici. Io e Arduino giravamo ma a volte dentro la macchina non c’era neppure la pellicola, per mancanza di soldi. E poi era un mondo di persone poco attraenti, se proprio vogliamo essere morbidi’.
Se ne desume che, dopo i primi video, il ‘salto’ nel cinema Schicchi lo fece su invito di Arduino Sacco, uno che regista pornografico su pellicola - e non solo - lo era già da tempo. Lecito pensare che la prosecuzione dei film per il cinema a lui attribuiti nascondano le mani esperte (e anche lo stile, a ben vedere) di Sacco. Va poi detto che Arduino Sacco è solo uno dei nomi che si celano dietro ai vari alias ‘Dudy Steel’, ‘Ondy Steel’, ‘Hard Sacc’ e via dicendo. Per cui non me la sentirei di escludere che Schicchi questi film non li abbia proprio girati.
Questo anche per un altro motivo. Il film ‘Carne bollente’, coevo di ’Supermaschio per mogli viziose’ (1987) pur essendo accreditato a Riccardo presenta in tutto e per tutto lo stile di ripresa e location dei film di Double Gi, regista di ’Supermaschio’ e di tutti gli hard di Lilli Carati. Se uno più uno fa due, anche ‘Carne bollente’ è farina del sacco di Double Gi.
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Non c'è niente da fare: il fascino dell'unica Arte inventata dal nulla del XX secolo ha un'attrazione infinita,probabilmente proprio perchè ci si perde in un labirinto.
mi auguro davvero che la nuova sezione del forum abbia successo e che diventi un riferimento storico e culturale
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Osservazioni interessanti che confermano come per arrivare ad una regia o ruolo affine bisognava, un tempo, maturare un lungo iter nel mondo del cinema in vari ruoli. Ad esempio, lo stesso Massaccesi fu assistente di camera sul set de ‘Il Disprezzo’ di JL Godard, contribuendo a maturare quella competenza che l’ha reso appunto direttore della fotografia tra le altre cose.
Il fatto è che i ‘grandi registi’ dell’industria del cinema hanno sempre avuto necessità di maestranze altamente specializzate per gli aspetti più puramente tecnici che comportano le riprese di un film. È poi vero che parte di queste maestranze si è dimostrata idonea a diventare a sua volta regista dopo anni spesi a scrivere sceneggiature o fare ‘l’aiuto dell’aiuto’. L’intero cinema bis italiano è fatto di registi formatisi sui set dei cineasti d’autore, così come negli States molti operatori d’avanguardia, forti delle loro competenze, sono stati poi riassorbiti nel ‘cinema commerciale’ o nel mondo della televisione.
Il fatto è che i ‘grandi registi’ dell’industria del cinema hanno sempre avuto necessità di maestranze altamente specializzate per gli aspetti più puramente tecnici che comportano le riprese di un film. È poi vero che parte di queste maestranze si è dimostrata idonea a diventare a sua volta regista dopo anni spesi a scrivere sceneggiature o fare ‘l’aiuto dell’aiuto’. L’intero cinema bis italiano è fatto di registi formatisi sui set dei cineasti d’autore, così come negli States molti operatori d’avanguardia, forti delle loro competenze, sono stati poi riassorbiti nel ‘cinema commerciale’ o nel mondo della televisione.
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Yeah. Non sei un esperto.CanellaBruneri ha scritto: ↑04/07/2020, 20:37Non sono un esperto, per cui ti ringrazio dei chiarimenti, sempre interessanti. Anche nel "mainstream" si trovano contaminazioni interessanti, basti pensare al Western americano... in Europa abbiamo il concetto di cinema di autore, ma Hollywood, con la sua concezione industriale,si contaminava sin dal muto. Quante volte Keaton ha diretto Chaplin, o a Sturges davano la "seconda unità" come a Peckinpah...pionera fu l'United Artist, che iniziò a logorare il sistema degli Studios, in qualche modo "europizzando il Cinema" portandolo a quell'esplosione di creatività di fine anni '60 e tutti i '70
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Non conosci abbastanza bene il cinema americano o quello mondiale.
Quante volte Buster Keaton ha diretto Charlie Chaplin? Ma erano comici che erano rivali e competitori! Molto piu tardi nelle lore carriere in tramonto rispettive Chaplin ebbe l'opportunita di dirigere Keaton (anche se fu una breve comparsa) in LIMELIGHT (1952). Chaplin impiegava anni a completare un film (e incassava meglio, era piu' popolare, era piu indipendente), Keaton era un migliore interprete e regista e raramete firmava i suoi film da regista anche se era tutto compito suo.
Il cinema americano e' sempre stato strutturato da "entertainment". I grandi produttori e major studios dall'iniziio funzionavano sul concetto di "return on investment" (ritorno sugli investimenti). Il film non si faceva se non c'era una certa "assicurazione" che la gente l'andava a vedere.
Ma questo non vuol dire che anche nel "studio system" non si potevano produrre dei film artistici e popolari: quale altre paese era capace di fare un BIRTH OF A NATION (1915), INTOLERANCE (1916), GREED (1925) di Stroheim, THE KID (1920) di Chaplin, THE MARK OF ZORRO (di Niblo) (1921) con Fairbanks, ROBIN HOOD (1922) di Dwan con Fairbanks, THE HUNCHBACK OF NOTRE DAME (1923) con Chaney, I DIECI COMMANDAMENTI (1924) di DeMille, THE BIG PARADE (1925), BEN HUR (1926), THE PHANTOM OF THE OPERA (1926) con Chaney, THE BLACK PIRATE (1926) con Douglas Fairbanks a colore!, THE JAZZ SINGER (1927) il primo film sonoro, SUNRISE (1927) di Murnau, THE CROWD (LA FOLLA) (1928) di Vidor, ALL QUIET ON THE WESTERN FRONT (1930) di Milestone, CITY LIGHTS (1931) di Chaplin, HORSE FEATHERS (1931) con i Marx Brothers, FRANKENSTEIN (1931) di Browning e DRACULA, IL SEGNO DELLA CROCE (1932 di DeMille, KING KONG (1933), ACCADDE UNA NOTTE (1934) di Frank Capra, CLEOPATRA (1934) di DeMille, MUTINY ON THE BOUNTY (1935) con Clark Gable, MODERN TIMES (1936) di Chaplin, ORIZZONTE PERDUTO (1937) di Capra, BIANCANEVE E I SETTI NANI (1938) il primo lung-metraggio di "animation" a colori di Disney, THE ADVENTURES OF ROBIN HOOD (1938) con Errol Flynn a colore, PINOCCHIO (1939) di Disney, STAGECOACH (1939) di John Ford che fu il primo western veramente moderno, VIA COL VENTO (GONE WITH THE WIND) (1939) con Gable a colore, THE WIZARD OF OZ (1939) a colore, IL DITTATORE (194) di Chaplin, CITIZEN KANE) (1941) di Orson Welles, IL MISTERO DEL FALCO (1941) con Bogart, CASABLANCA (1942) con Bergman e Bogart, ALBA FATALE (1943) di Wellman, LA VITA E' MERAVIGLIOSA (1946) di Capra, NOTORIOUS (1946) di Hitchcock, GILDA (1946) con Hayworth, IL GRANDE SONNO (1946) di Hawks, inutile continuare a listare...
Anche con il grande danno che la censura fece su film americani (e quelli importati) dal 1934 al circa 1968, uscirono dalle fabbriche dei piccoli e grandi studios di Hollywood dei grandi classici.
L'Europa si e' sempre messa il mantello del cinema d'autore. E ci furono dei grandi classici del cinema muto e sonoro che sono innegabili. La Francia si e' sempre vantata di questo tipo di cinema, ma alla fine se si esaminano gli articoli pubblicati su Cahiers du Cinema, si inchinavano sempre davanti alla abilita' elevata del cinema americano (non furono loro che parlarono i primi del genere "film noir" nel 1946?), e spesso lo copiavano. Il grande imbarazzo di questi critici francesi fu quando osannarono il cinema del comico Jerry Lewis!
Ma il cinema francese (e quello Europeo) e' spesso finanziato da organismi dello stato. Molti registi, attori e l'industria cinema non potessero lavorarare all'infuori di tali sussidi statali.
Ci sono stati sempre dei "ribelli" nel cinema americano che avevano difficolta' a girare cose che lo studio (che finanziava il film) insisteva a fare. Welles, Peckinpah, Nicholas Ray, Tarantino, per fare qualche nome. Eppure hanno girato dei classici...
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Mi son spiegato male: sarei folle a dire che lo studio system non producesse capolavori, e la tua lista, condivisibile è solo parziale. C'erano comunque dei problemi e la United Artist nacque nacque proprio da esigenze artistiche e iniziò un modello produttivo diverso.Len801 ha scritto: ↑05/07/2020, 17:00Yeah. Non sei un esperto.CanellaBruneri ha scritto: ↑04/07/2020, 20:37Non sono un esperto, per cui ti ringrazio dei chiarimenti, sempre interessanti. Anche nel "mainstream" si trovano contaminazioni interessanti, basti pensare al Western americano... in Europa abbiamo il concetto di cinema di autore, ma Hollywood, con la sua concezione industriale,si contaminava sin dal muto. Quante volte Keaton ha diretto Chaplin, o a Sturges davano la "seconda unità" come a Peckinpah...pionera fu l'United Artist, che iniziò a logorare il sistema degli Studios, in qualche modo "europizzando il Cinema" portandolo a quell'esplosione di creatività di fine anni '60 e tutti i '70
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Quante volte Buster Keaton ha diretto Charlie Chaplin? Ma erano comici che erano rivali e competitori! Molto piu tardi nelle lore carriere in tramonto rispettive Chaplin ebbe l'opportunita di dirigere Keaton (anche se fu una breve comparsa) in LIMELIGHT (1952). Chaplin impiegava anni a completare un film (e incassava meglio, era piu' popolare, era piu indipendente), Keaton era un migliore interprete e regista e raramete firmava i suoi film da regista anche se era tutto compito suo.
Il cinema americano e' sempre stato strutturato da "entertainment". I grandi produttori e major studios dall'iniziio funzionavano sul concetto di "return on investment" (ritorno sugli investimenti). Il film non si faceva se non c'era una certa "assicurazione" che la gente l'andava a vedere.
Ma questo non vuol dire che anche nel "studio system" non si potevano produrre dei film artistici e popolari: quale altre paese era capace di fare un BIRTH OF A NATION (1915), INTOLERANCE (1916), GREED (1925) di Stroheim, THE KID (1920) di Chaplin, THE MARK OF ZORRO (di Niblo) (1921) con Fairbanks, ROBIN HOOD (1922) di Dwan con Fairbanks, THE HUNCHBACK OF NOTRE DAME (1923) con Chaney, I DIECI COMMANDAMENTI (1924) di DeMille, THE BIG PARADE (1925), BEN HUR (1926), THE PHANTOM OF THE OPERA (1926) con Chaney, THE BLACK PIRATE (1926) con Douglas Fairbanks a colore!, THE JAZZ SINGER (1927) il primo film sonoro, SUNRISE (1927) di Murnau, THE CROWD (LA FOLLA) (1928) di Vidor, ALL QUIET ON THE WESTERN FRONT (1930) di Milestone, CITY LIGHTS (1931) di Chaplin, HORSE FEATHERS (1931) con i Marx Brothers, FRANKENSTEIN (1931) di Browning e DRACULA, IL SEGNO DELLA CROCE (1932 di DeMille, KING KONG (1933), ACCADDE UNA NOTTE (1934) di Frank Capra, CLEOPATRA (1934) di DeMille, MUTINY ON THE BOUNTY (1935) con Clark Gable, MODERN TIMES (1936) di Chaplin, ORIZZONTE PERDUTO (1937) di Capra, BIANCANEVE E I SETTI NANI (1938) il primo lung-metraggio di "animation" a colori di Disney, THE ADVENTURES OF ROBIN HOOD (1938) con Errol Flynn a colore, PINOCCHIO (1939) di Disney, STAGECOACH (1939) di John Ford che fu il primo western veramente moderno, VIA COL VENTO (GONE WITH THE WIND) (1939) con Gable a colore, THE WIZARD OF OZ (1939) a colore, IL DITTATORE (194) di Chaplin, CITIZEN KANE) (1941) di Orson Welles, IL MISTERO DEL FALCO (1941) con Bogart, CASABLANCA (1942) con Bergman e Bogart, ALBA FATALE (1943) di Wellman, LA VITA E' MERAVIGLIOSA (1946) di Capra, NOTORIOUS (1946) di Hitchcock, GILDA (1946) con Hayworth, IL GRANDE SONNO (1946) di Hawks, inutile continuare a listare...
Anche con il grande danno che la censura fece su film americani (e quelli importati) dal 1934 al circa 1968, uscirono dalle fabbriche dei piccoli e grandi studios di Hollywood dei grandi classici.
L'Europa si e' sempre messa il mantello del cinema d'autore. E ci furono dei grandi classici del cinema muto e sonoro che sono innegabili. La Francia si e' sempre vantata di questo tipo di cinema, ma alla fine se si esaminano gli articoli pubblicati su Cahiers du Cinema, si inchinavano sempre davanti alla abilita' elevata del cinema americano (non furono loro che parlarono i primi del genere "film noir" nel 1946?), e spesso lo copiavano. Il grande imbarazzo di questi critici francesi fu quando osannarono il cinema del comico Jerry Lewis!
Ma il cinema francese (e quello Europeo) e' spesso finanziato da organismi dello stato. Molti registi, attori e l'industria cinema non potessero lavorarare all'infuori di tali sussidi statali.
Ci sono stati sempre dei "ribelli" nel cinema americano che avevano difficolta' a girare cose che lo studio (che finanziava il film) insisteva a fare. Welles, Peckinpah, Nicholas Ray, Tarantino, per fare qualche nome. Eppure hanno girato dei classici...
Non ho detto che l'Europa si è "messa il mantello", ma che ha inventato il concetto di Cinema d'Autore, è un altra cosa
Su Chaplin ho detto una cazzata (pensavo all'United di cui fu fondatore) e mi scuso, volevo dire Fatty Arbukle
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
Certo che era parziale. Ci vuole un libbro (o piu di un libbro) a listare tutti i film americani girati negli ultimi 100 anni e piu... che sono ripetuti come dei classici.CanellaBruneri ha scritto: ↑05/07/2020, 19:00Mi son spiegato male: sarei folle a dire che lo studio system non producesse capolavori, e la tua lista, condivisibile è solo parziale.
LA United Artists e' stata piu' o meno un esperimento che nacque nel 1919. Pickford e Fairbanks erano gia una coppia popolare mondiale, Chaplin lo stesso, DW Griffith aveva girato due grandi classici (BIRTH OF A NATION e INTORLEANCE). Ma il problema della UA era del modo in cui si finanziavano i film. Pochi film potevano essere prodotti/distribuiti ogni anno (nei primi anni, penso 4-5 a l'anno). Griffith girava cose per se stesso (i.e. per altri) e gli importava poco a fare parte del UA e nel 1924 se ne usci fuori completamente. LA UA si mise a costruire sale cinema (datosi che non evava un sistema di distyribuzione per i film che giravano). La UA non fu quasi mai redditizia, chi entrava e chi usciva e sempre presa con cause legali. Non era la UA che fece tremare Hollywood.CanellaBruneri ha scritto: ↑05/07/2020, 19:00C'erano comunque dei problemi e la United Artist nacque nacque proprio da esigenze artistiche e iniziò un modello produttivo diverso.
Ci furono due grandi sviluppi. Alla fine degli anni 40, i major studio furono vietati di possedere sale cinema, e negli anni 50 ci fu lo sviluppo della televisione. Il "studio system" crollo' e molti attori/attrici, ora liberi di lunghi contratti di 7 anni, erano liberi di fare quello che volevano e molti di questi crearono le loro società di produzione (Kirk Douglas, Burt Lancaster, etc). I drive-ins divennero molto popolari negli anni 50-60-70, proiettanto contenuto in gran parte low-budget e fatto da produttori indipendenti (American International Pictures, Roger Corman e altri produttori-registi indipendenti).
Verso la fine gli anni 60 quasi tutti i grandi major studios furono venduti a ditte che non avevano nulla a che fare con l'industria cinematografica. Allo stesso tempo (1968), la censura (che tenne dal 1934) fu abolita per essere rimpiazzata da un sistema di classificazione. Da questo uscirono i film "beaver" con nudo integrale, e l'hard core negli anni 70.
No quello l'ho detto io, ma eri andato in quella direzione affermando che "in Europa abbiamo il concetto di cinema di autore...". Ma non so come tu qualifichi il cinema d'autore. Cosa ne dici di CITIZEN KANE, prodotto dalla RKO, quasi al doppio del costo originale, diretto da un 22-enne che venne da New York per girare il suo primo film (a Hollywood), e che aveva firmato un contratto con la RKO in cui lui aveva la decisione finale del montaggio ("final cut")?CanellaBruneri ha scritto: ↑05/07/2020, 19:00Non ho detto che l'Europa si è "messa il mantello", ma che ha inventato il concetto di Cinema d'Autore, è un altra cosa.
Fatty Arbuckle era un genio del cinema muto, e se non fosse per quello scandalo che rovino' la sua carriera, sarebbe diventato uno dei 4 grandi geni del cinema comico americano (con Chaplin, Keaton, e Lloyd). Arbuckle era un grande amico di Keaton, e fu sotto Arbuckle che Keaton fece i sui primi passi nel cnema.CanellaBruneri ha scritto: ↑05/07/2020, 19:00Su Chaplin ho detto una cazzata (pensavo all'United di cui fu fondatore) e mi scuso, volevo dire Fatty Arbukle
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Re: NUOVA SEZIONE NEL FORUM!!!
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