Già la premessa della "Critica della ragion pubica" svela un'analisi intelligente, polemica, sarcastica, affatto conformista dove anche l'universo femminile viene affrontato con altrettanta ironia. Universo indifferentemente abitato da giornaliste o da prostitute catodiche, da intellettuali e da veline, e ancor oggi totalmente ispirato, con pochissime eccezioni, da una pessima vocazione materna, tra sensi di colpa e premi o punizioni a seconda dei casi. Ma il libro va ben oltre il dato freudiano e si avventura in una ricerca delle vere ragioni della debolezza del sesso "più forte" trovate non nella mente e nel pensiero ma nel corpo, luogo tipico della pigrizia maschile.
E allora la sola strategia possibile appare quella di "dimenticare il fallo", e con esso la sua questuante verticalità . La povertà del corpo maschile puó essere arricchita magari imitando il coraggio femminile e la sua conquistata identità . Giuliano Compagno propone un nuovo corpo unico, maschile e femminile insieme, senza pretese viriloidi e seducenti aspettative di conquista, contro il ricatto della famiglia e del progetto infinito, contro i valori patetici di questa società votata alla compulsione e alla fuga.
