
considerando i circa 4000 iscritti qui ci sono almeno 400 dipendenti

avanti con la lista

ROMA - In Italia un uomo su dieci e' sesso dipendente. E' cio' che emerge dalla piu' importante ricerca realizzata in Europa sul fenomeno della dipendenza da sesso e condotta dall'Associazione italiana per la ricerca in sessuologia (Airs).
Secondo lo studio, che ha coinvolto un campione di 1046 maggiorenni, sono invece il 2% le donne che soffrono della psicopatologia della dipendenza da sesso, un disturbo che non necessariamente comporta rapporti sessuali, ma che occupa una larga parte della giornata dedicata alla frequentazione di siti porno, a masturbazione e voyerismo. Le percentuali aumentano poi quando si considerano anche le situazioni limite (borderline) nelle quali rientra il 13,6% del campione maschile e il 3,8% di quello femminile. Cio' significa che le situazioni limite, ossia molto a rischio, toccano l'8,3% degli italiani.
La fascia d'eta' piu' colpita e' quella tra i 36 e i 50 anni (6,8%), segue chi ha tra i 26 e i 35 (5,65%) e i soggetti con oltre 50 anni (2,8%). A rischio anche i giovani, tra i 18 e i 35 per quel che riguarda le situazioni bordeline, con una media del 10,8%.
''L'identikit del dipendente sessuale - spiega Franco Avenia, presidente dell'Airs - e' quello di un uomo tra i 36 e i 50 anni, residente al nord, con licenza media inferiore, separato o vedovo. La nostra societa' da sessuofobica negli anni '50, e' diventata sessuofila e l'uomo e' piu' esposto delle donne a continui e martellanti stimoli sessuali che i media impongono con figure femminili sempre piu' spogliate e provocanti. Il normotipo del dipendente sessuale - continua Avenia - risiede al nord perche' in genere i rapporti umani sono piu' rarefatti che al sud. Il basso grado di scolarizzazione non gli offre strumenti culturali per difendersi e le frustrazioni sociali sono piu' probabili, inducendolo a facili gratificazioni di tipo sessuale. Infine e' single e la ricerca non facile di una compagna lo spinge a surrogare il rapporto affettivo con l'attivita' sessuale''.
La dipendenza da sesso, sottolinea l'indagine, porta a un progressivo deterioramento dei rapporti affettivi e relazionali, oltre a un forte disagio psicologico che puo' compromettere l'attivita' seriamente lavorativa. Ma quel che e' piu' grave e' che oltre la meta' (il 55%) dei sesso dipendenti commette con alta frequenza reati a sfondo sessuale.
Al nord si riscontra il 39% dei dipendenti, al centro il 32,5% e al sud il 31,5%.
Uno studio a margine, sempre dell'Airs, e' stato condotto anche su un campione di 60 detenuti, condannati per reati non a sfondo sessuale, ma che hanno manifestato dipendenza da sostanze stupefacenti, in particolare cocaina. ''In carcere la percentuale dei dipendenti sessuali tra gli uomini e' risultata del 12%, doppia rispetto alla media nazionale del 6% - conclude Avenia - l'associazione tra sesso dipendenza e abuso di cocaina e' significativa: a differenza dei cannaboidi (hashis, marijuana) che spingono alla contemplazione, alla conversazione, gli stimolanti come la cocaina in un primo tempo aumentano desiderio ed erezione, ma con l'abuso hanno un effetto opposto, che non porta tuttavia a una diminuzione del desiderio e costringe a tempi piu' prolungati dedicati all'attivita' sessuale''.