eravamo al baretto intorno alle 19 pm ci stava a tutto volume le canzoni di little tony al juce box,eravamo una buona combriccola di persone,in queste sere pre elezioni ci sta sempre il pienone,ci stava mio cognato Albesilio,poi il parroco del paese Don Pasqualino,anche l'indiano clandestino che io non ricordo il nome e lo chiamavo semplicemente indiano,poi ci stavano altri due muratori del cantiere vicino al bar e tutti insieme stavamo facendo il gioco del soldato per passare la serata in allegria,per chi non sapesse cosa sia lo schiaffo del soldato è questo qua
,naturalmente Don Pasqualino era quello che rimaneva più volte in mezzo a prendere ceffoni,non essendo dotato di intuito non riusciva mai a capire da dove arrivavano i ceffoni,ovviamente qua noi giochiamo in maniera pesante,quindi solo noi adulti e non vecchiette o bambini,onde evitare incidenti di qualsiasi genere,2 anneti fa capitò che uno rimase invalido e quasi finì per denunziare tutti poichè nessuno diceva chi era stato,naturalmente vige il segreto professionale in questo sport.Comunque mentre eravamo concentrati e stavo per menare l'ennesimo ceffone a due mani al Don Pasqualino e si apre la porta del bar,tutti che ci fermiamo pensando fosse la finanza e cala un forte silenzio nell'ambiente,tutti si fermano,anche peppiniello il barista che stava versando un boccale di tavernello,tutti ci fermiamo a guardare il nuovo arrivato,non era la finanza ma uno sconosciuto,questo tizio entra bagnato fradicio che fuori pioveva e dice bonasera,nessuno ovviamente risponde e tutti che lo fissiamo,il silenzio continua,qua funziona così.Quando arriva uno nuovo in Paese si tende ad osservare,il tizio pian pian si avvicina e si reca al nostro cerchio dove stavamo menando Don pasqualino,si ferma e dice vi ricordate di me? Dopo 10 minuti a guardarlo mi ricordo,il tizio è Gianfilippo. Gianfilippo fece le elementari con me,ricordo che era un bulletto e spesso rubava le merendine dallo zainetto.Gianfilippo lo incontrai un annetto fa e adesso era molto csmbiato,ci sediamo che dice che vuole parlare e tutti ci sediamo con lui,inizia a raccontarci che la sua vita familare non è buona,da più di un anno la moglie lo costringe a pisciare da seduto per non sporcare la tazza del gabinetto,Gianfilippo dice che ha provato a ribellarsi ma è stato malmenato più volte,Gianfilippo intestò tutto alla moglie quando ancora era innamorato e ora non riesce ad uscire da questo guaio.Gianfilippo mentre raccontava questo ha iniziato a piangere ma io non sapevo come consolarlo,Don Pasqualino continuava a dire che ora sono cazzi suoi,evidentemente è la nuova scuola di pensiero papale quella di lavarsene le mani,eppure sembra che Gianfilippo abbia bisogno d'aiuto,dice che non ha soldi perche lo stipendio che prende come carpentiere se lo prende la moglie.Io gli ho domandato come mai è finito in questo circolo vizioso e lui dice non lo sa,mio cognato gli ha proposto di lavoro a nero in tangenziale aiutandolo a portare transoni sulla strada per prendere qualcosa di extra,ovviamente è un lavoro che richiede diverse responsabilità con annessa salvaguardia dei transoni e dalle altre bande rivali di trans poichè quello dei transoni non operati e un buisness assai lucroso in questi giorni,non è poi così raro che ci scappa il morto in una rissa tra bande di trans. e Gianfilippo dice che ci riflette gli farà sapere