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BARZELLETTA
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Re: BARZELLETTA
Mica è facile raccontare una barzelletta.
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Re: BARZELLETTA
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Re: BARZELLETTA
questa e' per El Diablo 
Marco Rossi, dopo alcuni anni a fare il rappresentante, si stufa del suo lavoro, vince il concorso ed entra in polizia.
Un amico gli chiede se si trova bene.
"Beh, adesso prendo di meno e lavoro piu' ore, pero' in questo lavoro c'e' una cosa bellissima!!!"
"e cos'e'?"
"Che il cliente HA SEMPRE TORTO!!!!!"
Marco Rossi, dopo alcuni anni a fare il rappresentante, si stufa del suo lavoro, vince il concorso ed entra in polizia.
Un amico gli chiede se si trova bene.
"Beh, adesso prendo di meno e lavoro piu' ore, pero' in questo lavoro c'e' una cosa bellissima!!!"
"e cos'e'?"
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1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
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Re: BARZELLETTA
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Re: BARZELLETTA


♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
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Re: BARZELLETTA
questa non è una barzellettaTasman ha scritto:
è la pura realtà
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
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Re: BARZELLETTA
Nell'antichità del web, circolava una versione "femminista" di questa barzelletta,
in cui la prima parte elencava una serie di nobili attività che l'uomo può svolgere per gratificare la donna
(regali, poesie, canzoni, sorprese, coccole, progetti familiari, conversazione e quant'altro),
mentre la seconda riduceva le prosaiche possibilità per la donna di accontentare l'uomo a:
1) dargliela
2) cucinare per lui
3) lavargli le mutande
Tempo un paio d'anni, nella barzelletta era stato censurato il lavaggio delle mutande per political correctness,
ma il tono rimaneva decisamente femminista, centrato sulla complessità e raffinatezza del desiderio femminile,
in confronto alla piatta grettezza maschile.
Devo dire che ai tempi avevo vaticinato prima la scomparsa del punto due, poi del punto uno,
con la conseguente implosione della barzelletta e il suo improvviso capovolgersi.
Non ci avevo proprio azzeccato, ma insomma...
Ci sarebbe da ricamare sulla perdita dei ruoli e sull'immensa rimozione collettiva
del senso di essere uomo e donna, ma siamo nel topic delle barzellette.
Dì qualcosa di profondo, dai...
Mmmm... pozzo.
Ma no, non in quel senso!
Ah... tunnel.
in cui la prima parte elencava una serie di nobili attività che l'uomo può svolgere per gratificare la donna
(regali, poesie, canzoni, sorprese, coccole, progetti familiari, conversazione e quant'altro),
mentre la seconda riduceva le prosaiche possibilità per la donna di accontentare l'uomo a:
1) dargliela
2) cucinare per lui
3) lavargli le mutande
Tempo un paio d'anni, nella barzelletta era stato censurato il lavaggio delle mutande per political correctness,
ma il tono rimaneva decisamente femminista, centrato sulla complessità e raffinatezza del desiderio femminile,
in confronto alla piatta grettezza maschile.
Devo dire che ai tempi avevo vaticinato prima la scomparsa del punto due, poi del punto uno,
con la conseguente implosione della barzelletta e il suo improvviso capovolgersi.
Non ci avevo proprio azzeccato, ma insomma...
Ci sarebbe da ricamare sulla perdita dei ruoli e sull'immensa rimozione collettiva
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Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
Re: BARZELLETTA
Blif ha scritto:Nell'antichità del web, circolava una versione "femminista" di questa barzelletta,
in cui la prima parte elencava una serie di nobili attività che l'uomo può svolgere per gratificare la donna
(regali, poesie, canzoni, sorprese, coccole, progetti familiari, conversazione e quant'altro),
mentre la seconda riduceva le prosaiche possibilità per la donna di accontentare l'uomo a:
1) dargliela
2) cucinare per lui
3) lavargli le mutande
Tempo un paio d'anni, nella barzelletta era stato censurato il lavaggio delle mutande per political correctness,
ma il tono rimaneva decisamente femminista, centrato sulla complessità e raffinatezza del desiderio femminile,
in confronto alla piatta grettezza maschile.
Devo dire che ai tempi avevo vaticinato prima la scomparsa del punto due, poi del punto uno,
con la conseguente implosione della barzelletta e il suo improvviso capovolgersi.
Non ci avevo proprio azzeccato, ma insomma...
Ci sarebbe da ricamare sulla perdita dei ruoli e sull'immensa rimozione collettiva
del senso di essere uomo e donna, ma siamo nel topic delle barzellette.
Dì qualcosa di profondo, dai...
Mmmm... pozzo.
Ma no, non in quel senso!
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Re: BARZELLETTA
Blif ha scritto:Nell'antichità del web, circolava una versione "femminista" di questa barzelletta,
in cui la prima parte elencava una serie di nobili attività che l'uomo può svolgere per gratificare la donna
(regali, poesie, canzoni, sorprese, coccole, progetti familiari, conversazione e quant'altro),
mentre la seconda riduceva le prosaiche possibilità per la donna di accontentare l'uomo a:
1) dargliela
2) cucinare per lui
3) lavargli le mutande
Tempo un paio d'anni, nella barzelletta era stato censurato il lavaggio delle mutande per political correctness,
ma il tono rimaneva decisamente femminista, centrato sulla complessità e raffinatezza del desiderio femminile,
in confronto alla piatta grettezza maschile.
Devo dire che ai tempi avevo vaticinato prima la scomparsa del punto due, poi del punto uno,
con la conseguente implosione della barzelletta e il suo improvviso capovolgersi.
Non ci avevo proprio azzeccato, ma insomma...
Ci sarebbe da ricamare sulla perdita dei ruoli e sull'immensa rimozione collettiva
del senso di essere uomo e donna, ma siamo nel topic delle barzellette.
Dì qualcosa di profondo, dai...
Mmmm... pozzo.
Ma no, non in quel senso!
Ah... tunnel.
Dopo anni di rimuginazioni sul tema [MUUUUHHH ( Sì, proprio in quel senso)], ho trovato una soluzione estemporanea: come mi suggerì anni fa -per altri motivi- l'ottimo Len in un bel flame, invito le signore nelle moschee, dove vigono ancora ferree certezze sui ruoli. Sabato prevedo di restarci 4-5 ore. Ho già un piano di motivazioni a dir poco diabolico
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: BARZELLETTA
...some people go to mosque just to signify
trying to make a date with a neighbor's wife...
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Re: BARZELLETTA
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Hung Chow calls into work and says: "Hey, I no come work today, I really sick. Got headache, stomachache and legs hurt, I no come work".
The boss says: "You know something, Hung Chow, I really need you today. When I feel sick like you do, I go to my wife and tell her to give me sex. That makes everything better and I go to work... You try that".
Two hours later Hung Chow calls again: "I do what you say and I feel great! I be at work soon... You got nice house!".
Hung Chow calls into work and says: "Hey, I no come work today, I really sick. Got headache, stomachache and legs hurt, I no come work".
The boss says: "You know something, Hung Chow, I really need you today. When I feel sick like you do, I go to my wife and tell her to give me sex. That makes everything better and I go to work... You try that".
Two hours later Hung Chow calls again: "I do what you say and I feel great! I be at work soon... You got nice house!".
- federicoweb
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Re: BARZELLETTA
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Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
Re: BARZELLETTA
Capuccetto nero
Cappuccetto Nero era una sgarzola di tredici anni che viveva ad Harlem con una mamma rompipalle. La mamma puliva i pavimenti da Ronnie, il locale chic per pescecani, dove si sniffava coca a tutto andare e gli spacciatori sudavano piu' dei camerieri. Bene, a fine serata la mamma di Cappuccetto puliva la moquette con l'aspiratutto e ci trovava dentro un bel mucchietto di coca e lo portava a casa. Dovete sapere che Cappuccetto aveva anche una nonna cieca, ex-sassofonista di jazz, che viveva da sola con un canarino, e tutti e due tiravano coca come mantici, la nonna addirittura se la sparava nel naso con il sassofono, il canarino ci si infarinava dentro e poi cantavano insieme I get kick of you baby e svegliavano tutto il palazzo. Ogni settimana Cappuccio Nero doveva attraversare tutta Harlem per portare la coca alla vecchia, se no quella dava di matto e andava a suonare il sax per strada con il canarino che teneva il piattino in bocca (era un canarino robusto) finche' qualcuno le dava una dose se la smetteva, perche' la nonna con l' eta' era un po' rimbambita e suonava il sax sbagliato tenendo in bocca la parte piu' grossa e non era un bel vedere. Ma non divaghiamo. Una notte la mamma dice a Cappuccio: vai a portare la roba alla nonna, ma occhio a Lonesome Wolf
, Lupo Solitario, che l'ho visto bazzicare da quelle parti. Lonesome e' un ragazzo che spaccia di tutto, anche i lamponi se c'e' mercato, e ha una fedina penale che sembra un elenco del telefono. Cappuccio Nero se ne va nella notte e non ha paura, perche' e' una piccola negretta di tredici anni, ma in tasca ha un serramanico che sembra una tavola da windsurf. Ed ecco che alla 44a strada esce dal buio Lupo Solitario e le si piazza davanti e fa sfavillare le zanne nella notte e dice: "Di' sorella, cosa porti in quel canestrino? Focaccine?". "Perche' non ti fai i cazzi tuoi, lupo" dice Cappuccio, e gli molla un tal calcio la' dove dondola che Lonesome tira fuori dalla gola tre litri di whisky e il pasticcio di maiale della colazione. "Ehi piccola - fa Lonesome - pesti duro. Ma stai calma: non voglio fregarti la roba. Ho un business da proporti. Senti, facciamo fuori la vecchia, e ogni volta che ma' ti da' la roba, ce la teniamo noi. Io te la piazzo, facciamo a mezzo e quando abbiamo un po' di soldoni da parte andiamo in Florida e apriamo un chiosco di frullati. Cosa ne dici?". "Cazzo, Lonesome - disse Cappuccio - c'hai una bella nuca. Non ti facevo cosi' tosto. Ci sto". Ed ecco che si presentano alla baracca della vecchia, che e' li' in vestaglia sul letto che sbrodola corn-flakes dappertutto e si sta mangiando la sua pantofola spalmata di burro, piu' cieca che mai. "Sono qua nonnina" disse Cappuccio. "Vaffanculo, Cappuccio - bercia la vecchia - ti sei fermata a fare battipanza con qualche sifilitico per strada, che arrivi solo adesso? Un altro po' e mi sniffavo del detersivo, del gran che sono in down. Molla la neve, stronza". Il lupo, che pure non frequenta delle duchesse, ci resta secco al fraseggio della nonna. Per di piu' il canarino gli caga in testa. Allora il lupo si avvicina al letto della nonna con una sciarpa in mano per darle una tirata di collo. "Sei tu, stronza? - dice la vecchia, allungando l'artiglio, - qua la roba. Ma... che puzza di piedi che fai". "Ho camminato molto" dice il lupo, facendo la vocina da disco-music. "Sara' - dice la vecchiaccia, tastandolo - ma cosa cazzo sono queste due gran basette a spazzolone?". "E' l' ultima moda newyorchese, nonna" squittisce il lupo. "Ah si'? - continua la megera, - e queste due spalle dove le hai messe insieme?". "Faccio un sacco di flessioni, nonna" dice il lupo, e si prepara a darle una bella strizzata. "Ah si'? - dice la vecchia - e questo cos' e', un regalo?" e agguanta il lupo sempre li' dove dondola, e gli da' una bella tirata, e Lonesome ulula come dieci ambulanze in processione. Poi la nonna tira fuori una berta da sotto il cuscino, e inizia a sparare a mitraglia, il lupo ulula dal male, Cappuccio cerca di svignarsela con la roba ma il canarino le gnocca un occhio con una beccata, si sveglia tutto il
condominio, finche' arriva un pulismano di ronda grosso che sembrano tre distributori di coca cola uno sull' altro. Dice: "Che cazzo succede qua! Ci si sollazza?". "Come no - dice Cappuccio - e tu non vuoi tirare un po', pulone?". Iniziano a sniffare come due bracchi. Poco dopo arrivano due soggetti rasta in pigiama con una bottiglia di gin, e un casino di portoricani con i bidoni da suonare. La vecchia prende il sax e sta per suonare Blue Moon alla rovescia, ma il rasta le versa dentro tutta la bottiglia di gin e la stende per qualche ora. Cappuccio Nero se li passa tutti uno alla volta e poi c'e' una gran scazzottata perche' un portorico si e' rimesso due volte nella fila e il poliziotto e' cosi' fatto che si chiava anche la nonna dicendo sono sempre stato un suo fan signora Liz Taylor e nella confusione un portorico si fa uno spiedino col canarino e Cappuccio si incazza e fanno di nuovo a botte e arrivano altri dieci o dodici sconvolti e anche un bonzo, insoma alla mattina alle otto Cappuccio si presenta a casa proprio alla frutta con una faccia come un vampiro col collasso. "E' questa l' ora di tornara a casa, troiaccia? - dice la mammina - dove sei stata?". E Cappuccio le racconta una favola.
BY STEFANO BENNI
Cappuccetto Nero era una sgarzola di tredici anni che viveva ad Harlem con una mamma rompipalle. La mamma puliva i pavimenti da Ronnie, il locale chic per pescecani, dove si sniffava coca a tutto andare e gli spacciatori sudavano piu' dei camerieri. Bene, a fine serata la mamma di Cappuccetto puliva la moquette con l'aspiratutto e ci trovava dentro un bel mucchietto di coca e lo portava a casa. Dovete sapere che Cappuccetto aveva anche una nonna cieca, ex-sassofonista di jazz, che viveva da sola con un canarino, e tutti e due tiravano coca come mantici, la nonna addirittura se la sparava nel naso con il sassofono, il canarino ci si infarinava dentro e poi cantavano insieme I get kick of you baby e svegliavano tutto il palazzo. Ogni settimana Cappuccio Nero doveva attraversare tutta Harlem per portare la coca alla vecchia, se no quella dava di matto e andava a suonare il sax per strada con il canarino che teneva il piattino in bocca (era un canarino robusto) finche' qualcuno le dava una dose se la smetteva, perche' la nonna con l' eta' era un po' rimbambita e suonava il sax sbagliato tenendo in bocca la parte piu' grossa e non era un bel vedere. Ma non divaghiamo. Una notte la mamma dice a Cappuccio: vai a portare la roba alla nonna, ma occhio a Lonesome Wolf
condominio, finche' arriva un pulismano di ronda grosso che sembrano tre distributori di coca cola uno sull' altro. Dice: "Che cazzo succede qua! Ci si sollazza?". "Come no - dice Cappuccio - e tu non vuoi tirare un po', pulone?". Iniziano a sniffare come due bracchi. Poco dopo arrivano due soggetti rasta in pigiama con una bottiglia di gin, e un casino di portoricani con i bidoni da suonare. La vecchia prende il sax e sta per suonare Blue Moon alla rovescia, ma il rasta le versa dentro tutta la bottiglia di gin e la stende per qualche ora. Cappuccio Nero se li passa tutti uno alla volta e poi c'e' una gran scazzottata perche' un portorico si e' rimesso due volte nella fila e il poliziotto e' cosi' fatto che si chiava anche la nonna dicendo sono sempre stato un suo fan signora Liz Taylor e nella confusione un portorico si fa uno spiedino col canarino e Cappuccio si incazza e fanno di nuovo a botte e arrivano altri dieci o dodici sconvolti e anche un bonzo, insoma alla mattina alle otto Cappuccio si presenta a casa proprio alla frutta con una faccia come un vampiro col collasso. "E' questa l' ora di tornara a casa, troiaccia? - dice la mammina - dove sei stata?". E Cappuccio le racconta una favola.
BY STEFANO BENNI
Seer Papa me donasse tutta Roma e me dicesse:
Lassa anna' chi t'ama...
Io je direbbe: LASSA STA' I FASTIDI MATT!!
Lassa anna' chi t'ama...
Io je direbbe: LASSA STA' I FASTIDI MATT!!
Re: BARZELLETTA
Ah ecco..... mi sembrava bolognese, come gergo..poi ho letto l'autore
YANKEE-Crew Official President: per la supremazia dell'erotismo occidentale - contro il pornopiattume delle melanzane, soviet e mangia-sushi!



