Barabus ho finito di leggere il libro. Mi sa che sono più Oblomov io però
La madre tirannica non è molto oblomoviana, lo sono di più la madre coccolosa (e quindi subdolamente tirannica), il padre totalmente assente ed i ricordi di infanzia bucolica.
comunque non andò a Mosca ma a Vyborg, vicino Pietroburgo, rimase in zona insomma. E non cambiò stile di vita, rimanendo ancorato ad un'infanzia ed una tranquillità che non voleva abbandonarlo, insomma non diventò mai indipendente facendo in modo che le sue spinte vitali si aprissero in un turbine di iniziative e battaglie coraggiose. Eppure l'intelligenza non gli mancava, anzi forse era più intelligente dell'amico tedesco.
La lezione è, via di casa.
Amerò questo libro fino alla morte, non credevo esistesse qualcuno che potesse esprimere in questo modo il disagio dell'apatico, colui che è morto dentro. E invece esiste, Goncharov è stato bravissimo nel farlo. Sicuramente ora so chi sono e cosa dovrei fare per spiccare il volo, sconfiggere l' "oblomovismo!!!", ma l'Oblomov che è in me farà di tutto per impedirmelo.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.