[O.T.] Crisi economica

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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8941 Messaggio da Capitanvideo »

pan ha scritto: Oppure Tsipras diventa democratico in 25 giorni.
Questa.
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gi.kappa.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8942 Messaggio da gi.kappa. »

Leggevo che in realtà una vittoria di Tsipras&compagnia bella non spaventa più di tanto.
C'è il gruppo di lavoro di un influente parlamentare tedesco che sta lavorando con lo staff di Tsipras per mettere alcuni punti fermi.
Uno di questi è che la Grecia non abbandonerà mai l'euro. E Tsipras è d'accordo. I punti della trattativa ancora in discussione riguardano la rinegoziazione del debito greco e la fine dell'imposizione delle politiche di austerità.
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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8943 Messaggio da Capitanvideo »

gi.kappa. ha scritto: C'è il gruppo di lavoro di un influente parlamentare tedesco che sta lavorando con lo staff di Tsipras per mettere alcuni punti fermi.
Uno di questi è che la Grecia non abbandonerà mai l'euro. E Tsipras è d'accordo. I punti della trattativa ancora in discussione riguardano la rinegoziazione del debito greco e la fine dell'imposizione delle politiche di austerità.
Se non erro la Grecia ha già ristrutturato il debito due volte, negli ultimi anni, non sarebbe nulla di strano. Anche noi ci arriveremo, o si, ci arriveremo.
Ristrutturare il debito significa default parziale, tanto per capirci, anche se si cerca di non usare mai certi termini.
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hoover
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8944 Messaggio da hoover »

Appena si impoverisce,una popolazione diventa di sinistra. Troppo comodo votare comunista adesso cari greci,troppo comodo...

Comunque spero che si tirino su perché sono un popolo che mi é sempre piaciuto.
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Parakarro
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8945 Messaggio da Parakarro »

hoover ha scritto:Appena si impoverisce,una popolazione diventa di sinistra. Troppo comodo votare comunista adesso cari greci,troppo comodo...

Comunque spero che si tirino su perché sono un popolo che mi é sempre piaciuto.
a me sembra invece che più si impoverisce e più un popolo diventa estremista

mai visti movimenti tanto destrosi, estremi (ed ignoranti) come in questo periodo

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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8946 Messaggio da Capitanvideo »

hoover ha scritto:Appena si impoverisce,una popolazione diventa di sinistra. Troppo comodo votare comunista adesso cari greci,troppo comodo...
In realtà la Grecia ha sempre fatto politiche di sinistra. E' un paese povero, la produzione di ricchezza privata è sempre stata a livelli molto bassi. Turismo, pastorizia.

Con l'entrata nell'euro, beneficiando del costo del denaro a livelli mai visti prima, ha risolto assumendo milioni di persone nel pubblico, il solito benessere falso, statale. Ma, come ben sappiamo, non esistono pasti gratis.

La grecia è sempre stata povera, e povera tornerà.

Siamo noi, che pur avendo (avuto) un tessuto produttivo al sesto posto nel mondo, ci stiamo impoverendo irrimediabilmente.
Lo Stato sta distruggendo il presente e il futuro di questo paese, per autoalimentarsi, da buon parassita.

Ci vorrebbe una rivolta fiscale, ora, per far saltare il banco. Non si farà nulla e cmq ormai è già troppo tardi.
Ai giovani questo posto fa schifo al cazzo, almeno quelli che hanno qualcosa da offrire.
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hoover
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8947 Messaggio da hoover »

Vero, in effetti al posto di Tsipras potevano esserci tranquillamente Le Pen, Alba Dorata, Lega Nord, Farange ecc. che non sono proprio di sinistra...

Sulla spesa pubblica greca ricordo in Erasmus che agli italiani davano tipo 180 euro al mese, ai greci 300 e passa...e quando gli chiedevi il perchè ridevano e dicevano "tanto sono soldi europei".
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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8948 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Ci sono tanti imprenditori e professionisti titolari di imprese povere e fatiscienti, ma benestanti nel loro privato.
In queste condizioni l'impoverimento del paese rimane loro estraneo. Avrebbero bisogno di sbatterci direttamente il grugno per percepire il problema. Quando la crisi arrivera' ad intaccare sensibilmente la ricchezza delle famiglie e delle persone ,cioe' quei beni che non fanno parte della misera dotazione delle imprese, forse prenderemo coscienza del problema.

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pan
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8949 Messaggio da pan »

Condivido in pieno l'osservazione di Oscar.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: [O.T.] Crisi economica

#8950 Messaggio da misha71 »

whatever.
una i di troppo e non leggo più un cazzo.
il sopracciglio m'acceca
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"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità  nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline

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Re: [O.T.] Crisi economica

#8951 Messaggio da GeishaBalls »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Ci sono tanti imprenditori e professionisti titolari di imprese povere e fatiscienti, ma benestanti nel loro privato.
In queste condizioni l'impoverimento del paese rimane loro estraneo. Avrebbero bisogno di sbatterci direttamente il grugno per percepire il problema. Quando la crisi arrivera' ad intaccare sensibilmente la ricchezza delle famiglie e delle persone ,cioe' quei beni che non fanno parte della misera dotazione delle imprese, forse prenderemo coscienza del problema.
Ci sono imprenditori ricchi di imprese povere, e ci sono i cittadini italiani ricchi (vedi risparmio degli italiani) con uno Stato povero.

Non ci stiamo impoverendo, ci stiamo finalmente adeguando alle condizioni che avremmo dovuto avere.

Si è munto troppo la vacca al motto "tanto sono soldi dello Stato" e ora si piange perché non ci danno ulteriore credito. Poteva continuare come prima per tutti questi parassiti?

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8952 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Grillo ha attaccato Tsipras, reo di rubargli lo scettro dell' anti-europeismo:
"Italia e Grecia fuori dall'euro". Beppe Grillo torna alla carica con il suo vecchio cavallo di battaglia e prendendo spunto "proprio dalla vicenda greca", ribadisce che c'è la "conferma dell'opportunità di una uscita dall'euro da parte dell'Italia", bocciando il leader di Syriza. Il leader M5S, poi, bacchetta i media parlando di vero e proprio "terrorismo mediatico", "quale occasione migliore per i media di regime nostrani - scrive riferendosi alla cronaca italiana di quanto sta avvenendo in Grecia - per alimentare il terrorismo 'a la matriciana' contro una uscita dell'Italia dall'euro".

Grillo non risparmia parole dure neanche per Alexis Tsipras: "Come può pensare - chiede - di risollevare il suo Paese rimanendo nell'euro? Come pensa di fare gli interessi del suo Paese senza ridargli la sovranità monetaria? La Grecia deve rimborsare agli investitori privati (per lo più banche estere) 15 miliardi di euro di debito nel 2015. Tsipras si avvia a vincere le elezioni sulla promessa di ripudiare il debito e l'austerity, ma senza uscire dall'euro. Un controsenso, anzi un suicidio", secondo Grillo.

"Ripudiare il debito senza uscire vuol dire inasprire le relazioni con i partner europei senza avere voce in capitolo e soprattutto senza acquisire strumenti monetari di gestione attiva della crisi. L'uscita dall'euro non è fine a se stessa - rimarca Grillo -, ma a un riacquisto di sovranità monetaria essenziale per rilanciare l'economia. Per questo i timori di fuga di capitali o la mancata liquidità da parte della Bce alle nostre banche in caso di uscita sono mal posti". E, insiste Grillo, l'uscita dell'Italia dall'euro dovrà essere accompagnata da tre misure essenziali a prevenire un eventuale disordine sui mercati: "1. Abolizione del 'divorzio' tra Banca d'Italia e Tesoro. 2. Introduzione di vincoli di portafoglio che definiscano un ammontare minimo di titoli di Stato detenuti dalle nostre banche. 3. Restrizioni all'uscita di capitali dal Paese". Insomma, conclude il leader M5s, "uscita dall'euro e ristrutturazione del debito, non c'è altra strada".
secondo Bini Smaghi il taglio del debito greco (che oltre a BCE e FMI è condiviso tra varie banche europee) costerebbe all'Italia 20 mld: http://www.blitzquotidiano.it/economia/ ... o-2062683/
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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8953 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Capitanvideo ha scritto:
pan ha scritto: Oppure Tsipras diventa democratico in 25 giorni.
Questa.
Tsipras ha corretto il tiro dopo il fallimento del 2012:
Alexis Tsipras, giovane, telegenico e particolarmente carismatico, si è imposto sin dal 2012 come il volto nuovo della politica ellenica, sfiorando nelle elezioni di due anni e mezzo fa un clamoroso successo. Nea Dimokratia di Antonis Samaras vinse a giugno del 2012 anche grazie alla paura di un’eventuale fuoriuscita dall’euro provocata da un successo elettorale di Syriza. Da allora Tsipras ha rimodulato il suo messaggio di contrapposizione all’UE e alla Troika, impostando una strategia di riconoscimento all’interno delle istituzioni europee, culminata con la candidatura alla presidenza della Commissione. La Sinistra europea ha scelto Tsipras per competere contro il vincitore Juncker e il socialista Juncker per rafforzarne la visibilità all’interno dell’UE e per trainarne i consensi in patria. Un obiettivo centrato, visto che il 25 maggio del 2014 Syriza è stata la formazione più votata alle elezioni europee.

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... austerita/
come al solito non è in grado di indicare fonti certe di finanziamento della sua politica. Ma in campagna elettorale sono problemi che non si pongono.
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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#8954 Messaggio da dostum »

Drogato_ di_porno ha scritto:
Capitanvideo ha scritto:
pan ha scritto: Oppure Tsipras diventa democratico in 25 giorni.
Questa.
come al solito non è in grado di indicare fonti certe di finanziamento della sua politica. Ma in campagna elettorale sono problemi che non si pongono.
Noncè bisogno di Campagne Elettorali per falsificare i conti

Il caso Mps, indubbiamente, ha scosso l'intero mondo della finanza italiana, alimentando dubbi sulle responsabilità presunte degli organi di vigilanza. Cosa sapevano Bankitalia e Consob?

Il comunicato stilato dall'associazione dei consumatori Adusbef presieduta da Elio Lannutti, scrive "Bankitalia sapeva, ecco le prove".



"In un corposo esposto-denuncia inviato alla Corte di Appello del Tribunale di Genova, competente sul Tribunale di Siena ed alla Procura Generale di Cassazione, Adusbef ha chiesto di accertare le strane dimenticanze del Tribunale della città del Palio, in merito al ruolo della Banca d’Italia, che nonostante fosse bene a conoscenza delle operazioni strutturate di ricopertura sui derivati tossici, sembra abbia chiuso gli occhi per togliere le castagne dal fuoco da una istituzione "che non sbaglia mai perchè produce ministri e presidenti del Consiglio e della Repubblica", fornendo l’alibi perfetto alla tesi secondo la quale Bankitalia fosse stata all’oscuro dell’operazione ‘Alexandria’, e che addirittura fosse stata ostacolata nelle sue funzioni di ‘alta Vigilanza’.



Il comunicato continua: "La comoda tesi sostenuta nel capo di imputazione del processo che si sta celebrando a Siena, è che alla Banca d’Italia sia stato nascosto un documento dal quale emergerebbe il collegamento tra la ristrutturazione dell’operazione Alexandria e l’acquisto di 3 miliardi di euro di Btp, entrambe realizzate da MPS con Nomura, la cui mancata comprensione del collegamento avrebbe impedito alla Banca d’Italia di eccepire la corretta contabilizzazione del BTP, ipotizzata anche nell’interrogatorio reso dall’ex Capo degli Ispettori di Bankitalia Giampaolo Scardone (nel frattempo passato a Banca Carim come Vice direttore Generale) durante la testimonianza resa il 2.12.2013 dicembre 2013 (pag.186 del verbale), non regge con le carte e con l’integrale ascolto dell’udienza Link Audio Radio Radicale, dove emerge chiaramente che furono i funzionari del MPS a chiarire agli ispettori il meccanismo di collegamento di Alexandria".



Per Adusbef la scusa-tesi secondo cui Bankitalia sia stata tenuta all'oscuro delle operazioni "struttura BTP 2034 e nota Alexandria" è falsa e ridicola, ed è "smentita clamorosamente dalle stesse ispezioni della Vigilanza di Bankitalia iniziate l’11 maggio e concluse il 6 agosto 2010 (firmata da Vincenzo Cantarella, Biagio De Varti, Giordano Di Veglia, Angelo Rivieccio, Federico Pierobon, Omar Qaram), ma soprattutto dalle successive ispezioni del 2011,dove gli ispettori della Banca d'Italia esaminarono i numeri di Banca Mps, nel quale dedussero esplicitamente il collegamento tra l'operazione di ristrutturazione Alexandria e i repo sui BTp condotti con la controparte Nomura, oltre che dal rapporto che la Banca d’Italia fornisce alla Consob nel mese di aprile 2012, quindi 5 mesi prima del supposto ritrovamento del Mandate il documento che legava esplicitamente le due operazioni in una oscura cassaforte".



"Se non fosse stato così evidente, come mai il rapporto ispettivo di Bankitalia, che mise in luce il collegamento del repo sui BTp al 2034, la cui connessione fu fornita dai dirigenti del MPS, dedusse che avrebbe creato un serio problema di liquidità alla banca, con possibili impatti della sola operazione repo BTp con Nomura, tale da mettere a rischio la stessa sopravvivenza della banca?"



"Già in un precedente esposto-denuncia inviato il 25 gennaio 2013 alle Procure della Repubblica, tra le quali Siena, Adusbef aveva ipotizzato l’esatta ricostruzione delle dinamiche truffaldine messe in atto dal Monte dei Paschi, con il diretto concorso della Banca d’Italia, che nonostante le ripetute ispezioni aveva fatto finta di non vedere".

"Negli esposti Adusbef ricostruisce le fasi di acquisizione di Antonveneta, annunciato l'8 novembre 2007 da MPS, per 10,3 miliardi di euro accollandosi anche 7,9 miliardi di debiti, quando appena sessanta giorni prima gli spagnoli del Banco Santander di Botin- Opus Dei, molto vicino al banchiere Ior Gotti Tedeschi a sua volta vicinissimo a Mussari (come risulta dalle agende dell'ex presidente di Mps) avevano rilevato la stessa Antonveneta per 6,3 miliardi. Tutte le acquisizioni e le fusioni tra gli istituti di credito, devono passare al vaglio preventivo della Banca d'Italia, che deve valutare la sostenibilità finanziaria, la sana e prudente gestione, l'impatto sui bilanci e sul conto economico, ai fini della stabilità e per non mettere a rischio il risparmio dei depositanti da operazioni azzardate o sopravvalutate".

"Ai tempi dell'acquisizione, ricopriva la carica di Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, con la signora Anna Maria Tarantola, attuale presidente della Rai, ai vertici dell'ufficio di Vigilanza, Fabrizio Saccomanni direttore Generale. Già dalle relazioni della Vigilanza di Bankitalia che nel 2010 fa visita al Monte dei Paschi di Siena, emergono risultanze parzialmente sfavorevoli, con i punti di debolezza".

"Per quel che riguarda i profili organizzativi e di controllo gli ispettori scrivono: «La regolamentazione delle operazioni finanziarie deve essere estesa ai veicoli di diritto estero, al fine di evitare che possano essere assunte posizioni non monitorabili dalle strutture di controllo» (ovvero: siccome ci sono più centri decisionali in grado di assumere rischi ad esempio acquistando finanza strutturata, è opportuno che la capogruppo sia in grado di conoscere i rischi che tutti questi altri centri si assumono).

La relazione prosegue: «L’azione dei comitati interni è incerta, poco incisivo l’operato del comitato rischi, le decisioni prese nei comitati finanza e di stress non vengono riportate con regolarità al consiglio» (cioè ognuno assume rischi come gli pare e il Consiglio non sa niente)".

"La struttura commerciale si raccorda in modo insufficiente con quella che gestisce i rischi finanziari derivanti da prodotti che includono derivati. Poco efficace anche il coordinamento dei vari risk Taking Center, la cui sovrapposizione operativa è stata assecondata assegnando crescenti obiettivi di profitto all’area Tesoreria, Capital Managment e Direzione Global Market» (in altre parole, i dirigenti di queste aree si sovrappongono pur di fare profitto senza monitorare i rischi).

«L’orientamento del gruppo verso l’assunzione dei rischi escluso dal computo dei requisiti prudenziali non si è accompagnato al rafforzamento, anche in termini di risorse addette, dei relativi presidi di riscontro» (come dire che hai comprato il treno ma non hai assunto il macchinista e lo fai guidare ad uno che non ha la patente)".

"A maggior riprova della mancanza di competenza nella capacità di gestire i rischi assunti, Bankitalia scrive: «Il Risk managment non riscontra le valorizzazioni dei fondi hedge e di private equity, né le posizioni detenute da numerose controllate estere».

Ed erano appunto le controllate estere a fare le famose operazioni Alexandria e Santorini, di cui Bankitalia dice di non sapere nulla, nonostante sulla relazione ispettiva scriva: «Alcuni investimenti a lungo termine presentano profili di rischio non adeguatamente controllati né riferiti dall’esecutivo all’organo amministrativo. In particolare si sono determinati consistenti assorbimenti di liquidità (oltre 1,8 miliardi) riferiti a due operazioni, del complessivo importo nominale di 5 miliardi di euro, stipulate con Nomura e Deutsche Bank Londra» ossia dell’operazione Alexandria e Santorini che "potevano mettere a rischio la sopravvivenza della banca".

Bankitalia conosceva queste operazioni, e sapeva che non erano adeguatamente monitorate. Inoltre tutte queste operazioni vanno scritte in un bilancio, e poiché il controllo della correttezza contabile spetta alla Consob, (ed è difficile immaginare che la nocività si sia manifestata negli ultimi tre mesi) se ne deduce che anche Consob non abbia garantito negli anni al mercato ed agli investitori la dovuta trasparenza sulla situazione contabile e finanziaria di Montepaschi".

"Una Consob stile Vegas-Caputi silente e contigua, che dopo aver ricevuto nel luglio 2012 in un esposto, l’esatta ricostruzione delle operazioni in derivati contabilizzate in modo da occultare le perdite nel bilancio Mps nella ristrutturazione di Santorini fatta da Mps con Deutsche Bank, e di Alexandria con Nomura, ha avallato tutte le operazioni sporche di bilancio, a differenza della Bafin, omologa autorità tedesca, che ha contestato nel novembre 2013 al top management di Deutsche Bank, la falsa contabilizzazione del derivato Santorini da parte del ramo finanza della banca d' affari tedesca, ipotizzando che dietro Santorini fosse nascosta la condivisione dell' occultamento delle perdite di bilancio di Mps tra i manager Deutsche Bank e quelli Mps".

In ultima istanza, "Adusbef confida che la Procura Generale di Cassazione e la Corte di Appello di Genova, possano aprire un’inchiesta sull’operato di un Tribunale, che non vuole vedere le pesanti responsabilità della Banca d’Italia e la sua palese omessa vigilanza, aggiungendo al danno sofferto da risparmiatori, azionisti, lavoratori e contribuenti chiamati a ripianare le perdite di un crack bancario per oltre 4 miliardi di euro, la beffa di esonero di responsabilità per l’ex Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, la signora Anna Maria Tarantola, attuale presidente della Rai, i vertici dell'ufficio di Vigilanza, e l’ex direttore Fabrizio Saccomanni attuale ministro dell’Economia".

Immagine
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

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#8955 Messaggio da Capitanvideo »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Ci sono tanti imprenditori e professionisti titolari di imprese povere e fatiscienti, ma benestanti nel loro privato.
In queste condizioni l'impoverimento del paese rimane loro estraneo. Avrebbero bisogno di sbatterci direttamente il grugno per percepire il problema. Quando la crisi arrivera' ad intaccare sensibilmente la ricchezza delle famiglie e delle persone ,cioe' quei beni che non fanno parte della misera dotazione delle imprese, forse prenderemo coscienza del problema.
Mah.

Il saldo delle imprese, negli ultimi anni, è fortemente negativo. Ormai siamo a tre chiusure per una nuova apertura.

Vedo un paese pieno di imprenditori che tirano a campare, sperando di arrivare alla pensione. Ne conosco molti.

Per colpire la loro ricchezza privata, accumulata ai bei tempi quando non si pagavano tasse e generalmente costituita da una villetta in periferia (svalutata) e un bilocale in montagna (venduto o affittato per bisogno), non si può far altro che aumentare le imposte. Sugli immobili direi che siamo a posto, hanno già distrutto il risparmio di 30 milioni di italiani. Rimangono titoli di Stato, che ovviamente vengono trattati coi guanti di velluto. Come sempre due pesi e due misure. Democratiche, eh.
Poi se vogliamo pensare che su 7 milioni di imprese 6 siano di imprenditori ricchi, facciamolo pure.
Se qualcuno reinveste lo fa per i figli che non trovano lavoro.
Personalmente nella mia aziendina non reinvesto più un cazzo, che si fottano, tanto non ho dipendenti da pagare, nessun rimorso, solo gioia a vedere il leviatano agitarsi sempre più in preda al panico.
Non fosse per l'altro socio avrei già chiuso, in culo a questa fogna a cielo aperto.
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