Bastian Schweinsteiger ha scritto:Ieri ho visto al cinema "The Protector - La legge del Muay Thai" lo consiglio agli appassionati di arti marziali....
Tratto da mymovies.it-----> Mai rubare gli elefanti a un esperto di arti marziali, le conseguenze potrebbero essere terribili. La storia di The Protector racconta l'impresa di Kham, giovane combattente alla ricerca dei suoi elefanti, destinati al Re della Thailandia, ma rubati da un gruppo di criminali che, per ottenerli, hanno anche sparato a suo padre. Per recuperare i due esemplari, che Kham tratta come fossero membri di famiglia, il giovane dovrà arrivare fino in Australia.
Impossibile non notare similitudini tra questo The Proctector e Ong-Bak, il primo film a mettere in risalto la stella nascente delle arti marziali Tony Jaa: la tecnica di quest'ultimo è incredibilmente cinematografica, ed è un peccato che molte sequenze di combattimento, in potenza spettacolari, siano svilite all'atto pratico da un montaggio a dir poco inadeguato, spesso incapace di focalizzare l'attenzione sull' estrema spettacolarità delle acrobazie dell'atleta/attore.
Il regista, Prachya Pinkaew, pur avendo a disposizione un budget decisamente maggiore rispetto al primo Ong-Bak, ricalca pedissequamente quella che è una formula stantia e vista e rivista mille volte: chiaramente da un film del genere non si puó che pretendere che un intrattenimento basato esclusivamente sulla innaturale insensatezza e quasi assurdità dei combattimenti (molto ben coreografati e "in-credibili"), peró una maggiore sostanza in termini di script, sarebbe stata bene accetta. The Protector rappresenta comunque, nonostante gli evidenti difetti, una valida pellicola d'intrattenimento, se si ama il genere e se ne accettano i clichè senza troppi problemi: eroe indistruttibile, cattivi da operetta, personaggi di contorno tagliati con l'accetta, morale semplicistica, "lo scontro finale" e via discorrendo. Tony Jaa ha un grande potenziale e puó tranquillamente ambire a diventare una conclamata star del cinema "coi calci volanti" alla stregua di Jet Li, Bruce Lee, Jackie Chan e Chuck Norris: resta solo da vedere quando tempo impiegherà Hollywood a cooptarlo per le proprie produzioni a otto zeri.
Visto in lingua originale sottotitolato in inglese...
Al rientro dalle vacanze andró a vederlo al cinema perchè questo piano sequenza è qualcosa di incredibile:
Rimane il fatto che peró preferisco gli stuntmen a Tony Jaa , le coreografie basate sulla thai sono abbastanza monotone mentre le cadute degli stunts sono assurde, ma credo che in Thailandia gli stunts costino poco e ci sia parecchia manodopera...
Bastian Schweinsteiger ha scritto:Ieri ho visto al cinema "The Protector - La legge del Muay Thai" lo consiglio agli appassionati di arti marziali....
Tratto da mymovies.it-----> Mai rubare gli elefanti a un esperto di arti marziali, le conseguenze potrebbero essere terribili. La storia di The Protector racconta l'impresa di Kham, giovane combattente alla ricerca dei suoi elefanti, destinati al Re della Thailandia, ma rubati da un gruppo di criminali che, per ottenerli, hanno anche sparato a suo padre. Per recuperare i due esemplari, che Kham tratta come fossero membri di famiglia, il giovane dovrà arrivare fino in Australia.
Impossibile non notare similitudini tra questo The Proctector e Ong-Bak, il primo film a mettere in risalto la stella nascente delle arti marziali Tony Jaa: la tecnica di quest'ultimo è incredibilmente cinematografica, ed è un peccato che molte sequenze di combattimento, in potenza spettacolari, siano svilite all'atto pratico da un montaggio a dir poco inadeguato, spesso incapace di focalizzare l'attenzione sull' estrema spettacolarità delle acrobazie dell'atleta/attore.
Il regista, Prachya Pinkaew, pur avendo a disposizione un budget decisamente maggiore rispetto al primo Ong-Bak, ricalca pedissequamente quella che è una formula stantia e vista e rivista mille volte: chiaramente da un film del genere non si puó che pretendere che un intrattenimento basato esclusivamente sulla innaturale insensatezza e quasi assurdità dei combattimenti (molto ben coreografati e "in-credibili"), peró una maggiore sostanza in termini di script, sarebbe stata bene accetta. The Protector rappresenta comunque, nonostante gli evidenti difetti, una valida pellicola d'intrattenimento, se si ama il genere e se ne accettano i clichè senza troppi problemi: eroe indistruttibile, cattivi da operetta, personaggi di contorno tagliati con l'accetta, morale semplicistica, "lo scontro finale" e via discorrendo. Tony Jaa ha un grande potenziale e puó tranquillamente ambire a diventare una conclamata star del cinema "coi calci volanti" alla stregua di Jet Li, Bruce Lee, Jackie Chan e Chuck Norris: resta solo da vedere quando tempo impiegherà Hollywood a cooptarlo per le proprie produzioni a otto zeri.
Visto in lingua originale sottotitolato in inglese...
Al rientro dalle vacanze andró a vederlo al cinema perchè questo piano sequenza è qualcosa di incredibile:
Rimane il fatto che peró preferisco gli stuntmen a Tony Jaa , le coreografie basate sulla thai sono abbastanza monotone mentre le cadute degli stunts sono assurde, ma credo che in Thailandia gli stunts costino poco e ci sia parecchia manodopera...
Il fim non è malaccio solo che è la scopiazzatura di Ong-bak
[b]>>Dentro ognuno di noi c'è un lato oscuro. La maggior parte della gente lo sopisce, ma alcuni vengono da questo divorati...sino a quando non c'è più niente da fare!!!<<[/b]
Ieri ho visto (in dvd) "La collezionista" di Rohmer.
Sembra un viaggio più che nel tempo - nell'atmosfera estiva degli anni 60...allegerisce lo stato d'animo.
In più sto guardando il telefilm "Extras" di quel genio di Ricky Gervais...non è al livello di mockumentary "The Office" (wow!) comunque godibile.
pare proprio che banckok sia la nuova honk kong per gli action movies...
stesso stile ( mettere virtuosismi da cinema alto al servizio dell'azione ) ma modernizzato...
peccato che i thai non abbiano ne la poesia ne la comicità dei cinesi e giusto quei 15-20 anni di ritardo ( police story di chan è degli anni 80!!! )
anyway sto thailandesino che frantuma pure la tazza del cesso quando va a cagare per gli amanti del genere è interessante
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Non so se già se n'è parlato,ma l'altro giorno in tv ho visto con grande gioia che è in preparazione il seguito di uno dei più bei film italiani che io abbia mai visto:Palermo-Milano solo andata.
PhilippeMexes5 ha scritto:Non so se già se n'è parlato,ma l'altro giorno in tv ho visto con grande gioia che è in preparazione il seguito di uno dei più bei film italiani che io abbia mai visto:Palermo-Milano solo andata.
"Palermo-Milano sola andata" fu un grande successo di inizio anni '90, il sequel arriva nelle sale dopo 13 anni, un po' tantini... ricordo una pellicola dozzinale, diretta con furbizia dal mestierante Claudio Fragasso, che aveva bisogno di fare cassetta dopo il flop di "Teste rasate", che parlava di naziskin... La storia è a dire il vero poco probabile, ricrdo l'incredibile scena della sparatoria girata nella piazza tonda di Lucca, comunque aveva un suo perchè e a tratti era persino avvincente, grazie anche a un buon cast...
Mexes, di' la verita, sei esaltato soprattutto per il supercoatto Ricky Memphis... scommetto sei anche un fan di "Distretto di Polizia"...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
Da quando conosco la lingua italiana abbastanza bene da capire gli sottointesi - apprezzo parecchio il cinema italiano.
Poco tempo fa mi ha folgorato il film "CASOTTO"(1977) di Citti.
Il casotto (una stanza dove si cambia al mare) come un contenitore provvisorio di varie umanità .
Il film fatto bene, la descrizione dei personaggi è tagliente e buffa. Placido, Proietti e Foster - bravi più che mai.
C'è qualche altro film del genere?
Consigliate! Grazie.
doppelganger ha scritto:Da quando conosco la lingua italiana abbastanza bene da capire gli sottointesi - apprezzo parecchio il cinema italiano.
Poco tempo fa mi ha folgorato il film "CASOTTO"(1977) di Citti.
Il casotto (una stanza dove si cambia al mare) come un contenitore provvisorio di varie umanità .
Il film fatto bene, la descrizione dei personaggi è tagliente e buffa. Placido, Proietti e Foster - bravi più che mai.
C'è qualche altro film del genere?
Consigliate! Grazie.
Film notevole... tra gli attori hai dimenticato un grandissimo Paolo Stoppa; altro elemento di rilievo, la sceneggiatura di Vincenzo Cerami. Citti nasce con Pasolini, che lo aveva assunto (pensa un po'...) come consulente linguistico per il dialetto romanesco per poi di fatto insegnargli a fare cinema... La sua produzione cinematografica è piuttosto parca, tuttavia ha sempre un occhio di riguardo per queste tematiche; altri titoli "Ostia", "Mortacci", "Il minestrone" (con Benigni...), "I magi randagi", forse il suo migliore...
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
doppelganger ha scritto:
Il film fatto bene, la descrizione dei personaggi è tagliente e buffa. Placido, Proietti e Foster - bravi più che mai.
Non dimentichiamo colui che in quel film fu il più bravo di tutti : un Paolo Stoppa eccezionale in quanto a miseria e cinismo.
E Placido mostra pure un testicolo, se non ricordo male... ("c'hai 'na palla che te esce dar costume")
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza