dada ha scritto:Non scrivo molto in questo topic (non scrivo molto, in generale). Scrivo quando va male. Forse perché sono meno incline al giubilo che al lamento. Forse per pudore (con quel presidente lì...).
Lo premetto, sono eccitato.

Non per la vittoria (e quindi non parlerò né di episodi, né di Lazio), ma per il gioco. Per questo arrembante e giovine Milan a due tocchi. Che diverte. E questo è ciò che importa.
Un Milan così dinamico stento a ricordarlo. È una squadra dove il cannoniere ha l’intelligenza tattica di un metodista (e capita anche che, a ridosso dell’area, con la difesa avversaria schierata, cambi gioco, ma arretrandolo di trenta metri, perché non ci sono sbocchi), e la grinta e il senso del sacrificio di un terzino. Dove tutti sanno esattamente cosa fare e con i sincronismi necessari (che godimento): raddoppiando, triplicando, aprendo spazi, semplificando il compito del portatore di palla (che spesso ha il volto del duttilissimo Montolivo). Dove l’imprevedibilità è l’assunto, perché ognuno è intercambiabile e le sovrapposizioni sono imperativi mandati a memoria. Dove il pressing - appunto - non è lasciato alla buona volontà del singolo (così tutti faticano meno e con risultati migliori). E allora si può aggredire alti o temporeggiare, alla bisogna.
A suonare le note di questo spartito (magicamente - e inaspettatamente, visti gli inizi - scritto da quel paziente buontempone di Allegri, che non ho mai vilipeso), dopo anni, vivaddio, ci sono anche esterni all’altezza (tra l’altro, De Sciglio a sinistra garantisce ancora più soluzioni: può andare al cross in corsa o indietreggiando, può sfondare centralmente, provare il tiro o la rifinitura). E sappiamo bene quanto siano importanti per la varietà e l’incisività della manovra...
Ma, in fondo, del Milan attuale e rinnovato, senza fuoriclasse e primedonne, l’aspetto che più mi rallegra è la sicurezza, la fiducia, la personalità con cui propone calcio.
I rossoneri sono una squadra, dunque. Un corpo unico.
Scusate l’entusiasmo, ma ‘ste cose mi emozionano sempre.
Stravedo per l’imberbe Milan sincronizzato.
Ps: Bene, posso tornare al monorigo eccentrico e/o burlesco
