[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Helmut Haller uno di noi. in tutti i sensi
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Le prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi, tornano fuori con la notizia della cessione di almeno il 30% del Milan a diversi acquirenti.
Per Tuttosport e il Corriere, il magnate russo Deripaska, amico di Putin, vuole investire 500 milioni.
Per la Gazzetta, con tanto di foto del Silvio conciato come un beduino, ci sarebbe il Fondo Sovrano del Qatar, interessato ad acquistare il 30% societario per 250 milioni.
Mai come in questo periodo, spero ci sia un fondo di verità.
Per Tuttosport e il Corriere, il magnate russo Deripaska, amico di Putin, vuole investire 500 milioni.
Per la Gazzetta, con tanto di foto del Silvio conciato come un beduino, ci sarebbe il Fondo Sovrano del Qatar, interessato ad acquistare il 30% societario per 250 milioni.
Mai come in questo periodo, spero ci sia un fondo di verità.
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
(I. Welsh)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Il solito Luca Serafini che non le manda a dire e non si piega.
Ibra non parla mai a caso, Berlusconi invece non parla più
La mannaia di Holland si abbatte sui miliardari che vivono in Francia e Ibrahimovic suona il violino al Milan. Una forma di sottile vendetta, da una parte, ben sapendo che un suo ritorno potrebbe avvenire solo in un libro di Crichton, il quale purtroppo ci ha lasciati 4 anni fa. Un modo per far pesare ancor di più la sua cessione, che non ha gradito nei modi e nella sostanza, nel momento peggiore dei rossoneri. Dall'altra un'esca maliziosa, "hai visto mai...?", magari se abboccano c'è ancora modo di salvare buona parte dell'ingaggio dall'idrovora del nuovo sistema fiscale d'Oltralpe. Di sicuro, quando lo svedese parla ha uno scopo, un fine, un obiettivo.
Fantascienza, questa volta. Ibra è stato imposto al PSG nel pacchetto con Thiago Silva, a Milanello non lo sopportava più nessuno. Altro discorso è invece relativo al suo sostituto: si erano illusi in molti che quei soldi sarebbero stati reinvestiti per un attaccante di valore, invece siamo fermi al piccolo Bojan, al giovane El Shaarawy, alla precarietà di Robinho e alla sindone di Pato. Nel frattempo se ne sono andati pure Inzaghi e persino Maxi Lopez il quale, al confronto dell'attuale Pazzini, pare Van Basten. Purtroppo Nocerino e Boateng erano una cosa con Ibra al fianco, sono tutt'altra senza di lui. La cessione di Ibra ha finito con lo sdoganare il solo El Shaarawy e già per questo si è trattato di un buon affare, ma ci voleva qualcosa di più e di meglio per avere ambizioni. Questa spirale al ribasso ha costretto Allegri a inventarsi qualcosa, alcuni bluff tecnici però sono stati smascherati - primo fra tutti un trequartista che in questo Milan non ha cittadinanza - e non è stato ancora scelto l'assetto difensivo più credibile e affidabile. Nel frattempo si procede per intuizioni, tentativi, come Bojan centravanti, Nocerino all'ala, Emanuelson ovunque fuorché al posto suo, Boateng dietro le punte, numeri e moduli come un trattato di fisica.
Risultati: zero.
Restando saldamente al suo posto, Allegri è stato in realtà l'allenatore più esonerato d'Italia negli ultimi 6 mesi, da quella partita contro il Barcellona allo scudetto perduto, sino a questo avvìo di campionato avvilente e la lite con Inzaghi. Il muto presidente rossonero si è frenato solo per non pagare la liquidazione a lui e l'ingaggio a quello nuovo, ma siamo al capolinea e non avevamo bisogno del risveglio della "Gazzetta" per destarci a nostra volta.
Chi pensa davvero che la pista Guardiola sia percorribile in questo panorama di austere ristrettezze, vaneggia. Non ci sono i soldi, le condizioni, le premesse essenziali a meno che ad Arcore non si pensi davvero che Guardiola o il mago Merlino possano fare di più e meglio con questa squadra, trasformando Mesbah Traoré Constant e compagnia da rospi a principi. Berlusconi, tra una vacanza da Briatore e un compleanno da Putin, gira video per chiamare i tifosi allo stadio dove lui non va più da mesi. L'unica tenacia che gli è rimasta nel calcio è il silenzio. Lasciando così che i giornali si scannino esonerando Allegri, licenziando Galliani, vendendo Robinho e Boateng a gennaio, aspettando Lawrence d'Arabia con cammelli, dromedari e carriole di quattrini. Se dovessimo indicare oggi il successore immediato di Allegri, non sapremmo indicare un altro al di fuori di Filippo Galli o Costacurta, avendo Tassotti scelto la professione del secondo.
La mannaia di Holland si abbatte sui miliardari che vivono in Francia e Ibrahimovic suona il violino al Milan. Una forma di sottile vendetta, da una parte, ben sapendo che un suo ritorno potrebbe avvenire solo in un libro di Crichton, il quale purtroppo ci ha lasciati 4 anni fa. Un modo per far pesare ancor di più la sua cessione, che non ha gradito nei modi e nella sostanza, nel momento peggiore dei rossoneri. Dall'altra un'esca maliziosa, "hai visto mai...?", magari se abboccano c'è ancora modo di salvare buona parte dell'ingaggio dall'idrovora del nuovo sistema fiscale d'Oltralpe. Di sicuro, quando lo svedese parla ha uno scopo, un fine, un obiettivo.
Fantascienza, questa volta. Ibra è stato imposto al PSG nel pacchetto con Thiago Silva, a Milanello non lo sopportava più nessuno. Altro discorso è invece relativo al suo sostituto: si erano illusi in molti che quei soldi sarebbero stati reinvestiti per un attaccante di valore, invece siamo fermi al piccolo Bojan, al giovane El Shaarawy, alla precarietà di Robinho e alla sindone di Pato. Nel frattempo se ne sono andati pure Inzaghi e persino Maxi Lopez il quale, al confronto dell'attuale Pazzini, pare Van Basten. Purtroppo Nocerino e Boateng erano una cosa con Ibra al fianco, sono tutt'altra senza di lui. La cessione di Ibra ha finito con lo sdoganare il solo El Shaarawy e già per questo si è trattato di un buon affare, ma ci voleva qualcosa di più e di meglio per avere ambizioni. Questa spirale al ribasso ha costretto Allegri a inventarsi qualcosa, alcuni bluff tecnici però sono stati smascherati - primo fra tutti un trequartista che in questo Milan non ha cittadinanza - e non è stato ancora scelto l'assetto difensivo più credibile e affidabile. Nel frattempo si procede per intuizioni, tentativi, come Bojan centravanti, Nocerino all'ala, Emanuelson ovunque fuorché al posto suo, Boateng dietro le punte, numeri e moduli come un trattato di fisica. Risultati: zero.
Restando saldamente al suo posto, Allegri è stato in realtà l'allenatore più esonerato d'Italia negli ultimi 6 mesi, da quella partita contro il Barcellona allo scudetto perduto, sino a questo avvìo di campionato avvilente e la lite con Inzaghi. Il muto presidente rossonero si è frenato solo per non pagare la liquidazione a lui e l'ingaggio a quello nuovo, ma siamo al capolinea e non avevamo bisogno del risveglio della "Gazzetta" per destarci a nostra volta.
Chi pensa davvero che la pista Guardiola sia percorribile in questo panorama di austere ristrettezze, vaneggia. Non ci sono i soldi, le condizioni, le premesse essenziali a meno che ad Arcore non si pensi davvero che Guardiola o il mago Merlino possano fare di più e meglio con questa squadra, trasformando Mesbah Traoré Constant e compagnia da rospi a principi. Berlusconi, tra una vacanza da Briatore e un compleanno da Putin, gira video per chiamare i tifosi allo stadio dove lui non va più da mesi. L'unica tenacia che gli è rimasta nel calcio è il silenzio. Lasciando così che i giornali si scannino esonerando Allegri, licenziando Galliani, vendendo Robinho e Boateng a gennaio, aspettando Lawrence d'Arabia con cammelli, dromedari e carriole di quattrini. Se dovessimo indicare oggi il successore immediato di Allegri, non sapremmo indicare un altro al di fuori di Filippo Galli o Costacurta, avendo Tassotti scelto la professione del secondo.
Se non altro, il cinema è vario: dalla storia (Nerone che brucia Roma) alla commedia, dalla fantascienza alla fantasia in costume, sino alle comiche che fino ad oggi, purtroppo, spesso non hanno fatto ridere i tifosi del Milan, ma quelli avversari.
L'idea del 3-5-2 (o meglio 3-4-3) non è sbagliata. Il rendimento dei terzini è ondivago, in compenso abbondano i centrali, quindi possono essere schierati Bonera, Yepes e Mexes, con Abate o De Sciglio alti a destra, Antonini o Emanuelson alti a sinistra. Questo sistema difensivo è il più prudente di tutti: in fase di ripiegamento prevede infatti che ci si difenda in 4 o 5. Due centrocampisti davanti alla difesa, Montolivo e Ambrosini secondo noi, con Bojan e El Shaarawy - due che si sacrificano rientrando spesso - alle spalle di Pazzini, o Robinho largo con Bojan centrale e Pazzini in panchina. In questo scenario, tra l'altro, Nocerino Boateng De Jong avrebbero modo di riflettere un po' su come riuscire a rendersi utili in questa stagione di sofferenza.
Ibra non parla mai a caso, Berlusconi invece non parla più
La mannaia di Holland si abbatte sui miliardari che vivono in Francia e Ibrahimovic suona il violino al Milan. Una forma di sottile vendetta, da una parte, ben sapendo che un suo ritorno potrebbe avvenire solo in un libro di Crichton, il quale purtroppo ci ha lasciati 4 anni fa. Un modo per far pesare ancor di più la sua cessione, che non ha gradito nei modi e nella sostanza, nel momento peggiore dei rossoneri. Dall'altra un'esca maliziosa, "hai visto mai...?", magari se abboccano c'è ancora modo di salvare buona parte dell'ingaggio dall'idrovora del nuovo sistema fiscale d'Oltralpe. Di sicuro, quando lo svedese parla ha uno scopo, un fine, un obiettivo.
Fantascienza, questa volta. Ibra è stato imposto al PSG nel pacchetto con Thiago Silva, a Milanello non lo sopportava più nessuno. Altro discorso è invece relativo al suo sostituto: si erano illusi in molti che quei soldi sarebbero stati reinvestiti per un attaccante di valore, invece siamo fermi al piccolo Bojan, al giovane El Shaarawy, alla precarietà di Robinho e alla sindone di Pato. Nel frattempo se ne sono andati pure Inzaghi e persino Maxi Lopez il quale, al confronto dell'attuale Pazzini, pare Van Basten. Purtroppo Nocerino e Boateng erano una cosa con Ibra al fianco, sono tutt'altra senza di lui. La cessione di Ibra ha finito con lo sdoganare il solo El Shaarawy e già per questo si è trattato di un buon affare, ma ci voleva qualcosa di più e di meglio per avere ambizioni. Questa spirale al ribasso ha costretto Allegri a inventarsi qualcosa, alcuni bluff tecnici però sono stati smascherati - primo fra tutti un trequartista che in questo Milan non ha cittadinanza - e non è stato ancora scelto l'assetto difensivo più credibile e affidabile. Nel frattempo si procede per intuizioni, tentativi, come Bojan centravanti, Nocerino all'ala, Emanuelson ovunque fuorché al posto suo, Boateng dietro le punte, numeri e moduli come un trattato di fisica.
Risultati: zero.
Restando saldamente al suo posto, Allegri è stato in realtà l'allenatore più esonerato d'Italia negli ultimi 6 mesi, da quella partita contro il Barcellona allo scudetto perduto, sino a questo avvìo di campionato avvilente e la lite con Inzaghi. Il muto presidente rossonero si è frenato solo per non pagare la liquidazione a lui e l'ingaggio a quello nuovo, ma siamo al capolinea e non avevamo bisogno del risveglio della "Gazzetta" per destarci a nostra volta.
Chi pensa davvero che la pista Guardiola sia percorribile in questo panorama di austere ristrettezze, vaneggia. Non ci sono i soldi, le condizioni, le premesse essenziali a meno che ad Arcore non si pensi davvero che Guardiola o il mago Merlino possano fare di più e meglio con questa squadra, trasformando Mesbah Traoré Constant e compagnia da rospi a principi. Berlusconi, tra una vacanza da Briatore e un compleanno da Putin, gira video per chiamare i tifosi allo stadio dove lui non va più da mesi. L'unica tenacia che gli è rimasta nel calcio è il silenzio. Lasciando così che i giornali si scannino esonerando Allegri, licenziando Galliani, vendendo Robinho e Boateng a gennaio, aspettando Lawrence d'Arabia con cammelli, dromedari e carriole di quattrini. Se dovessimo indicare oggi il successore immediato di Allegri, non sapremmo indicare un altro al di fuori di Filippo Galli o Costacurta, avendo Tassotti scelto la professione del secondo.
La mannaia di Holland si abbatte sui miliardari che vivono in Francia e Ibrahimovic suona il violino al Milan. Una forma di sottile vendetta, da una parte, ben sapendo che un suo ritorno potrebbe avvenire solo in un libro di Crichton, il quale purtroppo ci ha lasciati 4 anni fa. Un modo per far pesare ancor di più la sua cessione, che non ha gradito nei modi e nella sostanza, nel momento peggiore dei rossoneri. Dall'altra un'esca maliziosa, "hai visto mai...?", magari se abboccano c'è ancora modo di salvare buona parte dell'ingaggio dall'idrovora del nuovo sistema fiscale d'Oltralpe. Di sicuro, quando lo svedese parla ha uno scopo, un fine, un obiettivo.
Fantascienza, questa volta. Ibra è stato imposto al PSG nel pacchetto con Thiago Silva, a Milanello non lo sopportava più nessuno. Altro discorso è invece relativo al suo sostituto: si erano illusi in molti che quei soldi sarebbero stati reinvestiti per un attaccante di valore, invece siamo fermi al piccolo Bojan, al giovane El Shaarawy, alla precarietà di Robinho e alla sindone di Pato. Nel frattempo se ne sono andati pure Inzaghi e persino Maxi Lopez il quale, al confronto dell'attuale Pazzini, pare Van Basten. Purtroppo Nocerino e Boateng erano una cosa con Ibra al fianco, sono tutt'altra senza di lui. La cessione di Ibra ha finito con lo sdoganare il solo El Shaarawy e già per questo si è trattato di un buon affare, ma ci voleva qualcosa di più e di meglio per avere ambizioni. Questa spirale al ribasso ha costretto Allegri a inventarsi qualcosa, alcuni bluff tecnici però sono stati smascherati - primo fra tutti un trequartista che in questo Milan non ha cittadinanza - e non è stato ancora scelto l'assetto difensivo più credibile e affidabile. Nel frattempo si procede per intuizioni, tentativi, come Bojan centravanti, Nocerino all'ala, Emanuelson ovunque fuorché al posto suo, Boateng dietro le punte, numeri e moduli come un trattato di fisica. Risultati: zero.
Restando saldamente al suo posto, Allegri è stato in realtà l'allenatore più esonerato d'Italia negli ultimi 6 mesi, da quella partita contro il Barcellona allo scudetto perduto, sino a questo avvìo di campionato avvilente e la lite con Inzaghi. Il muto presidente rossonero si è frenato solo per non pagare la liquidazione a lui e l'ingaggio a quello nuovo, ma siamo al capolinea e non avevamo bisogno del risveglio della "Gazzetta" per destarci a nostra volta.
Chi pensa davvero che la pista Guardiola sia percorribile in questo panorama di austere ristrettezze, vaneggia. Non ci sono i soldi, le condizioni, le premesse essenziali a meno che ad Arcore non si pensi davvero che Guardiola o il mago Merlino possano fare di più e meglio con questa squadra, trasformando Mesbah Traoré Constant e compagnia da rospi a principi. Berlusconi, tra una vacanza da Briatore e un compleanno da Putin, gira video per chiamare i tifosi allo stadio dove lui non va più da mesi. L'unica tenacia che gli è rimasta nel calcio è il silenzio. Lasciando così che i giornali si scannino esonerando Allegri, licenziando Galliani, vendendo Robinho e Boateng a gennaio, aspettando Lawrence d'Arabia con cammelli, dromedari e carriole di quattrini. Se dovessimo indicare oggi il successore immediato di Allegri, non sapremmo indicare un altro al di fuori di Filippo Galli o Costacurta, avendo Tassotti scelto la professione del secondo.
Se non altro, il cinema è vario: dalla storia (Nerone che brucia Roma) alla commedia, dalla fantascienza alla fantasia in costume, sino alle comiche che fino ad oggi, purtroppo, spesso non hanno fatto ridere i tifosi del Milan, ma quelli avversari.
L'idea del 3-5-2 (o meglio 3-4-3) non è sbagliata. Il rendimento dei terzini è ondivago, in compenso abbondano i centrali, quindi possono essere schierati Bonera, Yepes e Mexes, con Abate o De Sciglio alti a destra, Antonini o Emanuelson alti a sinistra. Questo sistema difensivo è il più prudente di tutti: in fase di ripiegamento prevede infatti che ci si difenda in 4 o 5. Due centrocampisti davanti alla difesa, Montolivo e Ambrosini secondo noi, con Bojan e El Shaarawy - due che si sacrificano rientrando spesso - alle spalle di Pazzini, o Robinho largo con Bojan centrale e Pazzini in panchina. In questo scenario, tra l'altro, Nocerino Boateng De Jong avrebbero modo di riflettere un po' su come riuscire a rendersi utili in questa stagione di sofferenza.
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Posto articolo che fa onore all'uomo
http://www.corriere.it/sport/12_ottobre ... 87b3.shtml
«Tu non chiama. Io vedo e ti da»
Posto articolo che mostra come ormai si possano strumentalizzare anche cose cosi'. Bleah.
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=113250
http://www.corriere.it/sport/12_ottobre ... 87b3.shtml
«Tu non chiama. Io vedo e ti da»
Posto articolo che mostra come ormai si possano strumentalizzare anche cose cosi'. Bleah.
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=113250
c è sempre tanta musica nell' aria -- a cup of tea would restore my normality-- “Non vi è alcuna strada che porta alla pace: la pace è la via” nulla contro l'utente Tenz
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
In effetti, caro Lone, alla difesa a tre avevo cominciato a pensare pure io. Ovvio che la difesa a quattro è tutto un altro andare, ma con questi interpreti forse è il caso di iniziare a preoccuparsi di strappare quanti più punti possibili ed a prendere il minor numero di gol.
E con due centrali come gli attuali in rosa, non se ne parla.
E preferisco tacere sulle capacità difensive (leggi: FARE LA DIAGONALE) dei due terzini.
E con due centrali come gli attuali in rosa, non se ne parla.
E preferisco tacere sulle capacità difensive (leggi: FARE LA DIAGONALE) dei due terzini.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Uno dei miei idoli c'ho pure la maglia.donegal ha scritto:
Assolutamente daccordo, deve poter allenare.
Fosse per me, gli consentirei pure di riprendere a giocare.
Aveva la ferrari nera.
- Juan Burrasca
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ieri ho avuto la bella idea di vedermi il primo dvd della Hall Of Fame quello dedicato al Milan, ovviamente.
Primo dvd dedicato ai "fenomeni": Van Basten, Altafini, Shevchenko, Nordahl e Kakà.
Per ovvi motivi quello a cui sono più affezionato sono l'ucraino e il brasiliano con la maglia n. 22.
E devo dire che mi è sceso un lacrimotto quando ho rivisto le gesta di Sheva.
Quel Lazio-Milan 4-4 (i rossoneri perdevano 0-3, dopo pazzesca rimonta sul 3-4 con tripletta del Re del Mar Nero), quel Inter-Milan 1-1 di Champions League (dove si rischiò tantissimo ma che ci permise di arrivare alla finale di Manchester contro la Juve), l'ovvio Juventus-Milan 2-3 d.c.r. con gli occhi spiritati di Sheva nel calciare il rigore contro Buffon e Fenerbahce-Milan 0-4 con la quaterna personale dell'ucraino nella massima competizione continentale.
E poi le caterve di gol contro l'Inter...
Certo cacchio che roba che era Nordahl: 268 presenze per 221 reti
e sicuramente le partite di campionato erano di meno in quel periodo ma forse erano anche diverse anche le difese. Era praticamente un carro armato quasi impossibile da fermare e in certe mosse ricorda proprio uno dei suoi successori svedesi, Ibra...
E l'addio di Van Basten al calcio...
Primo dvd dedicato ai "fenomeni": Van Basten, Altafini, Shevchenko, Nordahl e Kakà.
Per ovvi motivi quello a cui sono più affezionato sono l'ucraino e il brasiliano con la maglia n. 22.
E devo dire che mi è sceso un lacrimotto quando ho rivisto le gesta di Sheva.
Quel Lazio-Milan 4-4 (i rossoneri perdevano 0-3, dopo pazzesca rimonta sul 3-4 con tripletta del Re del Mar Nero), quel Inter-Milan 1-1 di Champions League (dove si rischiò tantissimo ma che ci permise di arrivare alla finale di Manchester contro la Juve), l'ovvio Juventus-Milan 2-3 d.c.r. con gli occhi spiritati di Sheva nel calciare il rigore contro Buffon e Fenerbahce-Milan 0-4 con la quaterna personale dell'ucraino nella massima competizione continentale.
E poi le caterve di gol contro l'Inter...
Certo cacchio che roba che era Nordahl: 268 presenze per 221 reti

E l'addio di Van Basten al calcio...

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Anche questa volta della nazionale non frega niente a nessuno (poi se per sbaglio non ci qualifichiamo ai mondiali...) , vi ricordo che stasera la tranquillità dei nostri fighetti giocatori sarà messa a dura prova. E le sorprese difficilmente vengono digerite. Per vincere ci sarà da sudare.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
La Russia di Capello batte 1-0 il Portogallo. Decide la rete di Kerzhakov in avvio di gara. Russi che salgono a 9 punti (terza vittoria su tre con 7 gol fatti e 0 subiti).
Il girone F è abbastanza scadente (oltre a Russia e Portogallo ci sono Lussemburgo, Irlanda del Nord, Israele e Azerbiaigian) e in pratica si gioca solo per capire chi arriverà prima, visto che sia Russia che Portogallo non avranno problemi ad arrivare tra le prime due. Solo l'Israele può sperare di ben figurare contro le due "big" del girone, le altre sono squadre materasso.
Comunque sia per Capello le cose già si mettono bene.
Il girone F è abbastanza scadente (oltre a Russia e Portogallo ci sono Lussemburgo, Irlanda del Nord, Israele e Azerbiaigian) e in pratica si gioca solo per capire chi arriverà prima, visto che sia Russia che Portogallo non avranno problemi ad arrivare tra le prime due. Solo l'Israele può sperare di ben figurare contro le due "big" del girone, le altre sono squadre materasso.
Comunque sia per Capello le cose già si mettono bene.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Vittoria importante per l'Italia contro un avversario che certo non è il materasso del girone, per il gioco c'è sempre tempo. Per ora in questo tipo di partite conta solo il risultato.
Qualche dormita di troppo in difesa dove Bonucci e Barzagli abituati ormai a giocare in una difesa a tre non hanno trovato la migliore posizione, in piu' Bonucci come gli capita ogni tanto si distrae un pò troppo. Buffon ha fatto una bella parata che ha impedito agli armeni di passare in vantaggio, mentre Maggio e Criscito hanno fatto una gara sufficiente, meglio però in fase di spinta che di copertura. A centrocampo Marchisio meno brillante rispetto alle ultime uscite juventine, al solito decisivo un Pirlo che sta trovando la migliore forma mentre De Rossi è uscito di prepotenza nel finale dopo un'ora di prestazione non brillantissima. Benino da trequartista Montolivo, diciamo che gli manca sempre un pò di personalità per incidere ancora di piu' in certe partite e davanti alla porta deve mostrare maggiore freddezza. In attacco Osvaldo ha fatto sentire la sua presenza fisica in area, alla fine si è procurato un rigore e ha segnato il gol della sicurezza con un colpo di testa da centravanti vero. Giovinco invece ha pasticciato troppo, si vede che "sente" troppo la maglia. Un limite caratteriale che deve superare se non vuole essere definito un calciatore buono solo per fare la differenza in provincia. El Sharawy entrato al suo posto ha messo in mostra un piglio diverso e migliore.
Pagelle azzurre
Buffon 7
Maggio 6
Barzagli 6
Bonucci 5
Criscito 6
Pirlo 7
Marchisio 6
De Rossi 7
Montolivo 6.5
Osvaldo 7
Giovinco 5.5
El Sharawy 6.5
Qualche dormita di troppo in difesa dove Bonucci e Barzagli abituati ormai a giocare in una difesa a tre non hanno trovato la migliore posizione, in piu' Bonucci come gli capita ogni tanto si distrae un pò troppo. Buffon ha fatto una bella parata che ha impedito agli armeni di passare in vantaggio, mentre Maggio e Criscito hanno fatto una gara sufficiente, meglio però in fase di spinta che di copertura. A centrocampo Marchisio meno brillante rispetto alle ultime uscite juventine, al solito decisivo un Pirlo che sta trovando la migliore forma mentre De Rossi è uscito di prepotenza nel finale dopo un'ora di prestazione non brillantissima. Benino da trequartista Montolivo, diciamo che gli manca sempre un pò di personalità per incidere ancora di piu' in certe partite e davanti alla porta deve mostrare maggiore freddezza. In attacco Osvaldo ha fatto sentire la sua presenza fisica in area, alla fine si è procurato un rigore e ha segnato il gol della sicurezza con un colpo di testa da centravanti vero. Giovinco invece ha pasticciato troppo, si vede che "sente" troppo la maglia. Un limite caratteriale che deve superare se non vuole essere definito un calciatore buono solo per fare la differenza in provincia. El Sharawy entrato al suo posto ha messo in mostra un piglio diverso e migliore.
Pagelle azzurre
Buffon 7
Maggio 6
Barzagli 6
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Criscito 6
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Intanto, da segnalare un clamoroso 1-6 della Germania in casa dell'Irlanda del Trap (in gol anche Klose). I tedeschi sul velluto contro un avversario non certo di prima fascia ma pur sempre ostico da affrontare in casa. Nelle qualificazioni la nazionale tedesca è micidiale.
Tutte le big vincono facile ma nessuna (oltre alla Germania) affrontava avversari con velleità di qualificazione. La Spagna 0-4 contro la Bielorussia (tripletta di Pedro), l'Inghilterra 5-0 con San Marino, l'Olanda 3-0 con Andorra (a segno Huntellar che sale a 34 gol in maglia orange, a meno uno da Ruud Van Nistelrooy).
Tutte le big vincono facile ma nessuna (oltre alla Germania) affrontava avversari con velleità di qualificazione. La Spagna 0-4 contro la Bielorussia (tripletta di Pedro), l'Inghilterra 5-0 con San Marino, l'Olanda 3-0 con Andorra (a segno Huntellar che sale a 34 gol in maglia orange, a meno uno da Ruud Van Nistelrooy).
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Bell'articolo, ma questa roba l'ho detta e scritta io 2 mesi fa, tra i fischi degli ultras.Lonewolf ha scritto:Il solito Luca Serafini che non le manda a dire e non si piega.
Ibra non parla mai a caso, Berlusconi invece non parla più....
Dovrei chiedergli il copyright.
Lamento di coniglio:
ho avuto un solo figlio.
(Gino Patroni)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Haller era un tedesco atipico, talentuoso e inconstante. Da quello che ho letto e dalle vecchie immagini che ho visto l'ho sempre accostato ad altri due tedeschi atipici e che hanno giocato nella Juventus: Hassler e Moller. Calciatori di gran classe a cui mancava per diventare grandissimi la continuità ad alti livelli.
Oltre a vincere tre scudetti in Italia (uno col Bologna e due con la Juventus) ha anche segnato in una finale mondiale.
Haller e Causio si eguagliano in fantasia e svogliatezza: sono inconstanti e quasi mai prodighi, anzi piu' spesso prudenti ed evasivi: ma se azzeccano la giornata sono splendidi. (Gianni Brera)
RIP
Oltre a vincere tre scudetti in Italia (uno col Bologna e due con la Juventus) ha anche segnato in una finale mondiale.
Haller e Causio si eguagliano in fantasia e svogliatezza: sono inconstanti e quasi mai prodighi, anzi piu' spesso prudenti ed evasivi: ma se azzeccano la giornata sono splendidi. (Gianni Brera)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
primo gol di Del Piero in Australia.
la squadra perde ugualmente..
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