Milk ha scritto:repeat ha scritto:Husker_Du ha scritto:Prendo atto che perdere in questo modo e' degno di nota e di complimenti per la nazionale italiana.
Il pensare il contrario invece e' solo un atto provocatorio.
Degno di nota e di complimenti è essere arrivati in finale.
Non ha senso criticare lo 0-4, se non si tiene conto che gli avversari
erano e sono molto più forti di noi e che noi, probabilmente, avevamo già dato il 150% di ciò che potevamo, conquistando il diritto a giocarci la finale.
Abbiamo battuto Inghilterra e Germania... mi ritengo abbastanza soddisfatto, considerando come è messa e quanto vale, oggi, la nostra Serie A.
L'avversario più forte non è mai una scusante per me.
(se no, in base al ranking Fifa/Uefa, assegnamo le coppe senza giocare)
Ogni partita fa storia a parte. La Spagna può perdere.
La colpa si ha quando si gioca e lo si fa male, non facendo ogni sforzo possibile.
Noi in finale abbiamo fatto esattamente questo: non giocato (per mille motivi).
E' un pò come il discorso del
valoroso di Helmut.
Perdere 4-0 non è mai buono.
Perdere 1-0 non è mai buono.
Perdere una finale non è mai buono.

Può darsi ma, vedi, io sono dell'idea che quando si perde, si perde. 1-0, 2-0, 3-1, 4-0, 8-0: non cambia sostanzialmente niente.
Siamo arrivati in finale, e avremmo potuto benissimo non esserci. Invece, c'eravamo. E c'eravamo noi, non gli inglesi o i tedeschi. Per come la vedo io, essere arrivati in finale è già un GRANDE RISULTATO. Lo è soprattutto se consideriamo lo stato di forma attuale della nostra "Serie A", di fatto oramai solo il quarto campionato europeo per importanza e prestigio (dopo la LIGA, la Premier League e la Bundesliga).
Ora, al di là di qualche errore (l'ingresso di Motta è stato certamente un errore), la sostanza è che la Spagna, purtroppo, è più forte di noi. Potevamo forse ripetere l'impresa compiuta tre giorni prima contro la Germania (che, comunque, non è forte quanto la Spagna), se avessimo avuto gambe, polmoni e salute per riprovarci. Purtroppo, e si è visto, eravamo alla frutta. Avevamo già dato tutto.
Non può essere colpa nostra o di Prandelli se loro, gli spagnoli, sono più forti e più giovani. Siamo stati anche tanto sfortunati, va detto, perché ci è sempre toccato di giocare con qualche giocatore acciacato o infortunato e contro squadre più riposate della nostra. Alla fine tutte queste sfighe e fatiche accumulate nei turni precedenti si pagano inevitabilmente.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.