le prostitute cinesi-prima esperienza
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
per 2 buoni motivi ero io che mi stavo smanettando.
primo perchè ad un certo punto avevo messo lei sdraiata sul lettino, pur essendo infoiatissimo, volevo capire se dove adesso c'è un grazioso monticello di venere prima c'era il pirellone (e comunque con lei sotto ed io sopra non è che sia la migliore delle posizioni in cui farmi fare un agevole HJ, però un paio di minuti di TitsJob li abbiamo fatti), purtroppo le gambe non me le ha spalancate. il dubbio rimane da vestita non mi ha dato nemmeno l'ombra di essere un ladyboy, e se non fosse stato per le zinne rifatte (oh, rasentano comunque la perfezione) ed le due piccole cicatrici circolari nella zona del pube, 'sto cacchio di dubbio non l'avrei mai avuto.
secondo sono lunghissimo a venire se mi smanettano le ragazze, perciò prima che scada l'orario pattuito devo prendere in mano la situazione, o rischio di aver pagato per nulla. that's all.
primo perchè ad un certo punto avevo messo lei sdraiata sul lettino, pur essendo infoiatissimo, volevo capire se dove adesso c'è un grazioso monticello di venere prima c'era il pirellone (e comunque con lei sotto ed io sopra non è che sia la migliore delle posizioni in cui farmi fare un agevole HJ, però un paio di minuti di TitsJob li abbiamo fatti), purtroppo le gambe non me le ha spalancate. il dubbio rimane da vestita non mi ha dato nemmeno l'ombra di essere un ladyboy, e se non fosse stato per le zinne rifatte (oh, rasentano comunque la perfezione) ed le due piccole cicatrici circolari nella zona del pube, 'sto cacchio di dubbio non l'avrei mai avuto.
secondo sono lunghissimo a venire se mi smanettano le ragazze, perciò prima che scada l'orario pattuito devo prendere in mano la situazione, o rischio di aver pagato per nulla. that's all.
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
direi che più esauriente di così non potevi essere! 

Lonewolf su Aletta Ocean:
a sentire Frank e Omar Galanti, la Dea se ti fa un pompino, ti tira su il lenzuolo dal buco del culo...Credo che possa bastare.
a sentire Frank e Omar Galanti, la Dea se ti fa un pompino, ti tira su il lenzuolo dal buco del culo...Credo che possa bastare.
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Alezzo
Massaggi orientali e non solo. In un centro benessere cittadino sono stati apposti i sigilli: secondo gli uomini della Guardia di Finanza di Arezzo, che hanno svolto accurati controlli, nella struttura si faceva anche sesso a pagamento.
Le verifiche delle Fiamme gialle si sono svolte alcuni giorni fa e hanno portato alla denuncia di due cittadini cinesi titolari del centro.
A confermare i sospetti avuti dai finanzieri anche quanto raccontanto da un cliente che, proprio durante i controlli è uscito dalla struttura. L'uomo, un aretino, avrebbe affermato di aver consumato una prestazione sessuale. Nel corso della perquisizione sono state anche identificate quattro giovani che vi lavoravano: una italiana (che pare lavorasse come centralinista e avesse un diploma da estetista) e tre cinesi. Proprio queste ultime, secondo i finanzieri, si sarebbero occupate di "intrattenere" i clienti.
Le indagini sono condotte dal pm Roberto Rossi. Gli imprenditori cinesi, rappresentati dal legale Stefano Arrighi, presenteranno istanza al tribunale del riesame per il dissequestro del centro. L'accusa e i reati contestati dalle Fiamme Gialle saranno da dimostrare in tribunale.
Massaggi orientali e non solo. In un centro benessere cittadino sono stati apposti i sigilli: secondo gli uomini della Guardia di Finanza di Arezzo, che hanno svolto accurati controlli, nella struttura si faceva anche sesso a pagamento.
Le verifiche delle Fiamme gialle si sono svolte alcuni giorni fa e hanno portato alla denuncia di due cittadini cinesi titolari del centro.
A confermare i sospetti avuti dai finanzieri anche quanto raccontanto da un cliente che, proprio durante i controlli è uscito dalla struttura. L'uomo, un aretino, avrebbe affermato di aver consumato una prestazione sessuale. Nel corso della perquisizione sono state anche identificate quattro giovani che vi lavoravano: una italiana (che pare lavorasse come centralinista e avesse un diploma da estetista) e tre cinesi. Proprio queste ultime, secondo i finanzieri, si sarebbero occupate di "intrattenere" i clienti.
Le indagini sono condotte dal pm Roberto Rossi. Gli imprenditori cinesi, rappresentati dal legale Stefano Arrighi, presenteranno istanza al tribunale del riesame per il dissequestro del centro. L'accusa e i reati contestati dalle Fiamme Gialle saranno da dimostrare in tribunale.
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Siamo all'assurdo........ Uno esce da un centro dice di aver avuto una prestazione sessuale e va a raccontarlo ai finanzieri i quali senz'altra prova sigillano il centro!
Mah!
Dostum il cronaca nera del topic massaggio cinese!
Mah!
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« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Guarda micamidiverto a farli chiudere! Lo dico anche a Vbman quanti sono i locali di lapdance romani che NON sono stati chiusi almeno una volta?Rodomonte ha scritto:Siamo all'assurdo........ Uno esce da un centro dice di aver avuto una prestazione sessuale e va a raccontarlo ai finanzieri i quali senz'altra prova sigillano il centro!
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Ah Minò nun tavranno mica beccato?
Genova - Si chiamavano “Felice” e “Rosa”, e ufficialmente erano due centri estetici siti riapettivamente in via Buranello e in via Paolo Reti, nella delegazione genovese di Sampierdarena. Oggi però hanno chiuso i battenti. I massaggi che proponevano infatti, non erano infatti decisamente mirati a trattare la cellulite o a lenire i dolori articolari. E soprattutto non erano rivolti alle donne.
Camuffati da saloni di bellezza, i centri cinesi erano veri e propri bordelli dove veniva esercitata in maniera continuativa la prostituzione. Entrambi sono di proprietà e gestiti da una 34enne cinese, H.L. ufficialmente residente a Milano, che a Genova sarebbe domiciliata proprio in uno dei negozi.
La Squadra Investigativa della Questura di Genova ha appurato che, dietro il paravento dell’attività di estetica e centro massaggi, alla clientela venivano offerte prestazioni sessuali a pagamento da parte delle giovani massaggiatrici, tutte cinesi.
Tra i numerosi clienti, identificati dopo che avevano usufruito del centro e dei suoi servizi, risultano insospettabili professionisti, operai ed imprenditori di ogni età e provenienti dalle zone più disparate del capoluogo genovese.





Genova - Si chiamavano “Felice” e “Rosa”, e ufficialmente erano due centri estetici siti riapettivamente in via Buranello e in via Paolo Reti, nella delegazione genovese di Sampierdarena. Oggi però hanno chiuso i battenti. I massaggi che proponevano infatti, non erano infatti decisamente mirati a trattare la cellulite o a lenire i dolori articolari. E soprattutto non erano rivolti alle donne.
Camuffati da saloni di bellezza, i centri cinesi erano veri e propri bordelli dove veniva esercitata in maniera continuativa la prostituzione. Entrambi sono di proprietà e gestiti da una 34enne cinese, H.L. ufficialmente residente a Milano, che a Genova sarebbe domiciliata proprio in uno dei negozi.
La Squadra Investigativa della Questura di Genova ha appurato che, dietro il paravento dell’attività di estetica e centro massaggi, alla clientela venivano offerte prestazioni sessuali a pagamento da parte delle giovani massaggiatrici, tutte cinesi.
Tra i numerosi clienti, identificati dopo che avevano usufruito del centro e dei suoi servizi, risultano insospettabili professionisti, operai ed imprenditori di ogni età e provenienti dalle zone più disparate del capoluogo genovese.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
La polti un bacione a filenze
Firenze, 12 mag. - (Adnkronos) - Con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e' stata arrestata una cinese di 36 anni. La donna, che qualche mese fa aveva aperto un centro estetico in via Caboto, a Firenze, era in poco tempo finita nel mirino degli inquirenti che, grazie anche ad alcune segnalazioni, aveva accertato un anomalo via vai di soli uomini nella zona. Gia' da un primo controllo la Squadra Mobile di Firenze, diretta da Filippo Ferri, aveva subito notato che sulla vetrina dell'esercizio erano attaccati solo due poster con donne ammiccanti: un messaggio ambiguo chiaramente teso a scoraggiare la clientela di un normale centro estetico.
I sospetti degli investigatori sono poi aumentati quando da alcuni siti web sono spuntati fuori annunci particolari con tanto di foto, abbinati all'utenza cellulare in uso alla titolare dell'attivita'. Ieri gli agenti della Squadra Contrasto al Crimine Diffuso guidati da Alessandro Ausenda hanno voluto vederci chiaro nella vicenda, effettuando un controllo in quel fondo di via Caboto. All'interno la polizia non ha trovato traccia degli strumenti solitamente allestiti in un centro estetico, ma solo alcuni "clienti". Le loro dichiarazione hanno poi confermato le ipotesi degli inquirenti: le ragazze cinesi che lavoravano nel centro, dopo il massaggio proponevano altre tipologie di prestazioni, che per loro chiara natura rientrano nell'esercizio della prostituzione.
Firenze, 12 mag. - (Adnkronos) - Con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e' stata arrestata una cinese di 36 anni. La donna, che qualche mese fa aveva aperto un centro estetico in via Caboto, a Firenze, era in poco tempo finita nel mirino degli inquirenti che, grazie anche ad alcune segnalazioni, aveva accertato un anomalo via vai di soli uomini nella zona. Gia' da un primo controllo la Squadra Mobile di Firenze, diretta da Filippo Ferri, aveva subito notato che sulla vetrina dell'esercizio erano attaccati solo due poster con donne ammiccanti: un messaggio ambiguo chiaramente teso a scoraggiare la clientela di un normale centro estetico.
I sospetti degli investigatori sono poi aumentati quando da alcuni siti web sono spuntati fuori annunci particolari con tanto di foto, abbinati all'utenza cellulare in uso alla titolare dell'attivita'. Ieri gli agenti della Squadra Contrasto al Crimine Diffuso guidati da Alessandro Ausenda hanno voluto vederci chiaro nella vicenda, effettuando un controllo in quel fondo di via Caboto. All'interno la polizia non ha trovato traccia degli strumenti solitamente allestiti in un centro estetico, ma solo alcuni "clienti". Le loro dichiarazione hanno poi confermato le ipotesi degli inquirenti: le ragazze cinesi che lavoravano nel centro, dopo il massaggio proponevano altre tipologie di prestazioni, che per loro chiara natura rientrano nell'esercizio della prostituzione.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
CASTIGLIONE. La vetrata prometteva sedute di benessere a base di massaggi, linfodrenaggio, cura di mani e piedi. In realtà, come è ormai arcinoto e succede ovunque, dietro quelle belle vetrate colorate non c’erano fisioterapiste specializzate e nemmeno massaggiatrici shiatzu, ma prostitute cinesi.
L’ennesimo centro scoperto dai carabinieri è a Castiglione delle Stiviere. Denunciate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, le due maitresse, una donna cinese, residente a Castiglione, L.J., 39 anni, e una italiana di Castiglione, P.A., di 47 anni.
Le due donne, all’interno del centro massaggi da loro gestito, in realtà facevano prostituire giovani donne cinesi.
Il fatto è stato scoperto dai carabinieri di Castiglione tramite segnalazioni dei residenti della zona che vedevano entrare e uscire a tutte le ore del giorno e della sera soltanto uomini, e forse è emerso anche da qualche annuncio pubblicitario, che lasciava intendere la volontà del centro di procurare non solo massaggi fisioterapici ai clienti, ma ben altro.
Così i militari della Compagnia di Castiglione hanno cominciato a tener d’occhio il centro massaggi e in breve hanno intuito cosa si celava dietro le vetrate del centro.
Così hanno fatto irruzione ed hanno scoperto il solito allestimento da casa di appuntamenti. All’interno alcune giovani donne, tutte di nazionalità cinese, alcune arrivate da poco in Italia.
Denuncia, dunque, per le due titolari del centro; al momento nessun provvedimento per le massaggiatrici.
L’ennesimo centro scoperto dai carabinieri è a Castiglione delle Stiviere. Denunciate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, le due maitresse, una donna cinese, residente a Castiglione, L.J., 39 anni, e una italiana di Castiglione, P.A., di 47 anni.
Le due donne, all’interno del centro massaggi da loro gestito, in realtà facevano prostituire giovani donne cinesi.
Il fatto è stato scoperto dai carabinieri di Castiglione tramite segnalazioni dei residenti della zona che vedevano entrare e uscire a tutte le ore del giorno e della sera soltanto uomini, e forse è emerso anche da qualche annuncio pubblicitario, che lasciava intendere la volontà del centro di procurare non solo massaggi fisioterapici ai clienti, ma ben altro.
Così i militari della Compagnia di Castiglione hanno cominciato a tener d’occhio il centro massaggi e in breve hanno intuito cosa si celava dietro le vetrate del centro.
Così hanno fatto irruzione ed hanno scoperto il solito allestimento da casa di appuntamenti. All’interno alcune giovani donne, tutte di nazionalità cinese, alcune arrivate da poco in Italia.
Denuncia, dunque, per le due titolari del centro; al momento nessun provvedimento per le massaggiatrici.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Ah Minò nun tavranno mica beccato?
Genova - Tra i clienti c’erano impiegati, studenti ma anche liberi professionisti che trascorrevano la pausa pranzo del lavoro all’interno delle case d’appuntamento. Due le alcove di lucciole cinesi, dislocate in via Cornigliano nel ponente di Genova, che avevano un ottimo giro di affari. Ogni ragazza, secondo quanto stimato dalla squadra mobile che ieri ha sequestrato i due appartamenti, guadagnava anche 300 euro al giorno.
Il blitz degli agenti della polizia è scattato al termine di una lunga indagine partita dall’analisi degli annunci sui giornali dove veniva pubblicizzata questa attività a luci rosse. A finire nei guai sono state quattro cinesi, tutte avvenenti e vestite con abiti succinti, che sono state sorprese all’interno degli appartamenti durante il blitz della polizia e che svolgevano la prostituzione.
Nei guai anche un genovese di 34 anni che aveva affittato, senza però registrare il contratto, alle lucciole. Dovrà rispondere del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. All’interno delle due case sono stati trovati e sequestrati circa 2 mila euro in contanti.
Genova - Tra i clienti c’erano impiegati, studenti ma anche liberi professionisti che trascorrevano la pausa pranzo del lavoro all’interno delle case d’appuntamento. Due le alcove di lucciole cinesi, dislocate in via Cornigliano nel ponente di Genova, che avevano un ottimo giro di affari. Ogni ragazza, secondo quanto stimato dalla squadra mobile che ieri ha sequestrato i due appartamenti, guadagnava anche 300 euro al giorno.
Il blitz degli agenti della polizia è scattato al termine di una lunga indagine partita dall’analisi degli annunci sui giornali dove veniva pubblicizzata questa attività a luci rosse. A finire nei guai sono state quattro cinesi, tutte avvenenti e vestite con abiti succinti, che sono state sorprese all’interno degli appartamenti durante il blitz della polizia e che svolgevano la prostituzione.
Nei guai anche un genovese di 34 anni che aveva affittato, senza però registrare il contratto, alle lucciole. Dovrà rispondere del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. All’interno delle due case sono stati trovati e sequestrati circa 2 mila euro in contanti.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
ah, ma ce l'avevi con me dos? scusami, ma è un periodo in cui il mio livello di rincoglionimento è molto alto.Ah Minò nun tavranno mica beccato?
per fortuna no, perchè non vado nei centri della città della lanterna, ma in quelli della città sui navigli.
però mi hai dato spunto per un'interessante quesito.
ammettiamo che stò in un centro massaggi, e che sul raspone che la thai o la china girl mi fà, un blitz delle forze dell'ordine fà irruzione nel centro della perversione.
premesso che difficilmente gli sbirri mi possono beccare sul fatto (minimo, nei locali che ho visitato, ci vogliono almeno 4 secondi per fare il percorso dalla porta d'ingresso vorso quella del box più vicino ad essa), quindi uno avrebbe qualche istante per riassettarsi un pò. potrebbero magari aver registrato un video (nel caso che lo avessero, si può richiedere una copia? non sarebbe male l'idea di metterla in streaming), comunque diciamo che sono stato colto in fallo nell'azione della polizia contro la teribbile triade di shanghai.
la domanda è, vista la numerosa presenza di avvocati sul forum: come mi dovrei muovere? di sicuro, col sorriso bello stampato in faccia farei scena muta alle accuse dei tutori della legge (di che mi potrebbero accusare? di possedere un'arma d'inseminazione di massa in mezzo alle gambe?).
ps non ti preoccupare dos, che prima o poi la cronaca secondo per secondo del blitz la scriverò.
pss se in un centro thai tirano fuori la crema al mentolo per massaggiarvi, allora lasciate perdere l'idea che lì si possa combinare qualcosa. trombare con l'uccello in fiamme non penso che sia affatto gradevole.
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Die Minò se scherzava non credo possano farti niente di particolare a parte chiedere la tua testimonianza (negare tutto ovv.).







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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Niente Lieto Fine
E’ stata denominata operazione “HAPPY ENDING” (dall’inglese “lieto fine”) quella scattata ad Alba con cui carabinieri e Guardia di Finanza hanno sequestrato, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, 3 centri massaggi vere e proprie “case di prostituzione”.
Erano stati aperti quasi contemporaneamente ad Alba infatti, poco più di un anno fa, 3 centri estetici gestiti da cinesi in vari punti della città (“CENTRO MASSAGGI ELENA” di corso Langhe, “CENTRO MASSAGGI CINESI” di via Galimberti e “CENTRO BENESSERE” di corso Canale) ed erano aperti al pubblico dalle 10 del mattino sino alla mezzanotte.
Le attività, molto pubblicizzate sia su radio che giornali locali con particolare riferimento alla pratica del cosiddetto “massaggio romantico orientale” da 60,00/80,00 euro, erano tutte ubicate al pian terreno di stabili signorili in ambienti moderni e con stanze singole dove sedicenti massaggiatrici cinesi accoglievano i clienti.
L’avvio improvviso e con cospicui investimenti economici dei centri estetici aveva però insospettito i carabinieri della Compagnia di Alba e i militari della locale Compagnia della Guardia di Finanza che, a partire da giugno 2011, avevano iniziato le indagini.
In realtà, come è poi emerso, i centri estetici altro non erano che vere e proprie “case d’appuntamento” dove ai clienti venivano fornite, quasi esclusivamente, prestazioni sessuali a pagamento e non massaggi orientali come ampiamente pubblicizzato sui mass media.
Sono stati eseguiti appostamenti all’esterno dei centri estetici ed è stata raccolta la deposizione di oltre 20 clienti italiani (perlopiù uomini di mezz’età di ogni ceto sociale di Alba, Asti e Bra) che ammettevano di aver fatto sesso a pagamento con ragazze cinesi all’interno dei privè. Nel tempo, come è emerso anche dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali svolte, si sono alternate nei centri estetici una dozzina di ragazze cinesi, false massaggiatrici che si prostituivano, 2 delle quali anche senza permesso di soggiorno.
Nei confronti di 6 commercianti cinesi incensurati (5 donne ed un uomo residenti a Milano, Mantova ed Alba) è scattata l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, per 2 di loro anche quella di assunzione irregolare di manodopera straniera perché alcune dipendenti erano clandestine senza permesso di soggiorno.
Le 2 titolari del “CENTRO BENESSERE” di corso Canale dovranno rispondere inoltre dei reati di falsità ideologica ed uso di atto falso perché, come hanno accertato i Carabinieri del N.A.S. di Alessandria, avevano avviato l’attività del centro estetico e facevano le estetiste avendo esibito in comune per il rilascio della licenza diplomi conseguiti presso una scuola di formazione professionale di Palermo risultati falsi.
Sono state elevate dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo multe pari a 7mila euro a carico dei titolari dei centri estetici cinesi perché vi erano numerose lavoratrici “in nero”.
La Guardia di Finanza di Alba ha avviato approfondimenti di natura tributaria sui centri estetici in quanto ai clienti non veniva rilasciato lo scontrino fiscale e si ritiene che vi sia una forte evasione fiscale delle attività commerciali ora sottoposte a sequestro.
E’ stata denominata operazione “HAPPY ENDING” (dall’inglese “lieto fine”) quella scattata ad Alba con cui carabinieri e Guardia di Finanza hanno sequestrato, su ordine dell’Autorità Giudiziaria, 3 centri massaggi vere e proprie “case di prostituzione”.
Erano stati aperti quasi contemporaneamente ad Alba infatti, poco più di un anno fa, 3 centri estetici gestiti da cinesi in vari punti della città (“CENTRO MASSAGGI ELENA” di corso Langhe, “CENTRO MASSAGGI CINESI” di via Galimberti e “CENTRO BENESSERE” di corso Canale) ed erano aperti al pubblico dalle 10 del mattino sino alla mezzanotte.
Le attività, molto pubblicizzate sia su radio che giornali locali con particolare riferimento alla pratica del cosiddetto “massaggio romantico orientale” da 60,00/80,00 euro, erano tutte ubicate al pian terreno di stabili signorili in ambienti moderni e con stanze singole dove sedicenti massaggiatrici cinesi accoglievano i clienti.
L’avvio improvviso e con cospicui investimenti economici dei centri estetici aveva però insospettito i carabinieri della Compagnia di Alba e i militari della locale Compagnia della Guardia di Finanza che, a partire da giugno 2011, avevano iniziato le indagini.
In realtà, come è poi emerso, i centri estetici altro non erano che vere e proprie “case d’appuntamento” dove ai clienti venivano fornite, quasi esclusivamente, prestazioni sessuali a pagamento e non massaggi orientali come ampiamente pubblicizzato sui mass media.
Sono stati eseguiti appostamenti all’esterno dei centri estetici ed è stata raccolta la deposizione di oltre 20 clienti italiani (perlopiù uomini di mezz’età di ogni ceto sociale di Alba, Asti e Bra) che ammettevano di aver fatto sesso a pagamento con ragazze cinesi all’interno dei privè. Nel tempo, come è emerso anche dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali svolte, si sono alternate nei centri estetici una dozzina di ragazze cinesi, false massaggiatrici che si prostituivano, 2 delle quali anche senza permesso di soggiorno.
Nei confronti di 6 commercianti cinesi incensurati (5 donne ed un uomo residenti a Milano, Mantova ed Alba) è scattata l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, per 2 di loro anche quella di assunzione irregolare di manodopera straniera perché alcune dipendenti erano clandestine senza permesso di soggiorno.
Le 2 titolari del “CENTRO BENESSERE” di corso Canale dovranno rispondere inoltre dei reati di falsità ideologica ed uso di atto falso perché, come hanno accertato i Carabinieri del N.A.S. di Alessandria, avevano avviato l’attività del centro estetico e facevano le estetiste avendo esibito in comune per il rilascio della licenza diplomi conseguiti presso una scuola di formazione professionale di Palermo risultati falsi.
Sono state elevate dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo multe pari a 7mila euro a carico dei titolari dei centri estetici cinesi perché vi erano numerose lavoratrici “in nero”.
La Guardia di Finanza di Alba ha avviato approfondimenti di natura tributaria sui centri estetici in quanto ai clienti non veniva rilasciato lo scontrino fiscale e si ritiene che vi sia una forte evasione fiscale delle attività commerciali ora sottoposte a sequestro.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Insomma questo topic ci ha insegnato che ogni giorno fanno un blitz e chiudono un centro.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Nell'ultimo caso segnalato da dos, scb, non si può nemmeno considerare un blitz. Le indagini partono da giugno 2011!
Capisco che è la legge, e che ciò che si fà in certi centri è illegale, ma cazzo spendere quasi un'anno per spaccare il culo alla confraternita del dragone mi sembra una dispendiosa cazzata immane.
Visto che l'italia cerca risorse per finanziare il proprio sviluppo non sarebbe meglio legalizzare alcune forme di prostituzione?
Cazzo, in cina il business del divertimento per adulti incide sul pil tra il 6 e 8%. In tempi di vacche magre non è un'ipotesi da sottovalutare.
Capisco che è la legge, e che ciò che si fà in certi centri è illegale, ma cazzo spendere quasi un'anno per spaccare il culo alla confraternita del dragone mi sembra una dispendiosa cazzata immane.
Visto che l'italia cerca risorse per finanziare il proprio sviluppo non sarebbe meglio legalizzare alcune forme di prostituzione?
Cazzo, in cina il business del divertimento per adulti incide sul pil tra il 6 e 8%. In tempi di vacche magre non è un'ipotesi da sottovalutare.
- VolpeGrigia
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Un motivo in più per andare a puttane made in Italy...scb ha scritto:Insomma questo topic ci ha insegnato che ogni giorno fanno un blitz e chiudono un centro.
Andare dalle cinesi è...

VolpeGrigia é un uomo che odora di muschio e cuoio, fuma la pipa e arrotola funi nei piccoli moli...
Insomma, é un uomo che sa vedere e guardare, guardare e capire le storie del mare...un uomo che sa capire il momento, godere la vita, giocare col vento... (Steiner)
Insomma, é un uomo che sa vedere e guardare, guardare e capire le storie del mare...un uomo che sa capire il momento, godere la vita, giocare col vento... (Steiner)