(OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Bisogna essere onesti. Tutti Con conversione lira euro fatto furberia
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
La scritta "No Euro" io gliela avrei fatta trovare in busta paga durante i suoi mandati a Bruxelles.
"L'euro è un crimine contro l'umanità. Prima salta l'euro, prima posso riprendere la battaglia per l'indipendenza (...) [l'euro] ha fatto strage peggio dei panzer nazisti".
[M.S., 23.11.2013, No Euro Day]
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
mi ricordo i pub sotto casa...birra media 4 mila lire..il giorno dopo birra media 4 euro.

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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Su certe cose hanno fatto all'incirca così, anche se molte sono leggende metropolitane.
C'è poi da dire che sono passati venti anni e costa ancora 4 euro.
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Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
LA POTENZA DEL MALE CHE SORGE RUGGENDO

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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
3 famosi militanti di "Più Europa" brindano alla presidenza di Mario Draghi
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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"Magari è il contrario, no?"
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Con un simile endorsement cè da aspettarsi il peggio (d'altronde questa gente smaniava per il Madoff dei Parioli di cui Draghi è variante perfezionata ,son tutti europeisti convinti , il conto in LUSSEMBURGO è il loro massimo ideale)
https://www.iltempo.it/roma-capitale/20 ... so-970112/
Enrico Vanzina: l’arrivo del Prof Mario Draghi nel Paese (a)normale
Editoriali
Enrico Vanzina: l’arrivo del Prof Mario Draghi nel Paese (a)normale
Naturalmente, con l’arrivo a Roma di Mario Draghi è cambiato tutto. Lo hanno capito anche quelli che continuavano, chi più chi meno ostinatamente, a far finta di non capire. Faccio una breve lista: Beppe Grillo & Company che lo avevano indicato come il totem del mondo finanziario ostile alla decrescita felice, Matteo Salvini che si teneva alla larga dall’europeismo con una certa nostalgia per la Lira, Silvio Berlusconi che accendendo troppo i fari sul suo Draghi forse temeva di vedere un po’ oscurata la leadership della sua centralità moderata, Nicola Zingaretti che pur di sostenere la sua centralità parlamentare aveva puntato tutto sull’avvocato Conte.
E in un tripudio di quasi senza se e quasi senza ma, si sono accodati tutti. Meloni esclusa, anche se qualche “ni” le scappa comunque. Una rivoluzione copernicana, ma da racconto di Andersen, dove un bambino candido esclama: “Il Re è nudo”. Con l’arrivo di Mario Draghi tutta la politica italiana si è accorta che il Paese era nudo. Senza abiti. Nudo, nemmeno in mutande. Quelli che erano al potere hanno iniziato a balbettare: “Certo, adesso bisogna fare questo, quest’altro, quest’altro ancora…”. Perché non lo hanno fatto prima? E quelli che si opponevano adesso dicono: “Certo, qualcosa di buono è stato fatto, ragioniamo, manteniamo…”.
Prima non potevano fare meno casino? Improvvisamente, tutti si sono accorti che possiamo tornare ad essere un Paese normale. Dove per normale significa tornare a dire cose sensate. Come è possibile aver vissuto con ministri al potere che ammettevano di non sapere niente di quello che dirigevano? Come è possibile aver accettato cambi di schieramento a trecentosessanta gradi? Come è possibile aver ascoltato proclami di odio reciproco, poi diventati amore? Come è possibile aver visto gli incendiari diventare pompieri? La sinistra diventare democristiana? La destra prendere voti in periferia e gli ex comunisti diventare gli eroi della borghesia chic? Poi, è arrivato Mario Draghi e tutto è diventato diverso. Più normale. Più semplice. Più comprensibile. La lungimiranza del presidente Mattarella ha strappato il sipario.
Certo, qualche dubbio rimane. A me, l’arrivo trionfale a Roma di Mario Draghi, ha ricordato un famoso (geniale) racconto di Ennio Flaiano: “Un Marziano a Roma”. Nel quale Kunt, un piccolo marziano, atterra con la sua astronave a Roma. Suscitando stupore e un’enorme curiosità. La sua presenza infatti desta, almeno inizialmente, grande scalpore tra i cittadini e nei media: tutti desiderano vederlo, salutarlo, parlargli, intervistarlo. Passato tuttavia un po’ di tempo e svanito un po’ alla volta l’effetto della novità, i romani si abituano a vederlo e iniziano a ignorarlo. Ormai nessuno gli bada più e il marziano si aggira solitario e malinconico per le vie della città. Deciso a ripartire.
Questo è il rischio vero: la provocazione anticipata da Flaiano. Il professor Mario Draghi è arrivato anche lui da mondi lontani, talmente lontani e avanzati che la sua presenza tra noi è stata subito vista quasi come un miracolo. E’ arrivato il salvatore, ci siamo detti, l’uomo che possiede forse super poteri per rimettere a posto i guai che ci angustiano. Qui tutto stava marcendo e adesso lui rimetterà le cose a posto. Lo abbiamo acclamato. Tutti si sono inginocchiati e gli hanno aperto una linea di credito assoluta. Ma la domanda l’aveva posta il grande scrittore abruzzese: quanto durerà questa sbornia collettiva della politica? Seguirà il buon senso o tornerà ad affidarsi al cinico dilettantismo degli irresponsabili? Vincerà l’egoismo di parte o la voglia di tornare ad essere una collettività che marcia unita? Sempre parafrasando Flaiano ,“la situazione grave continuerà a non essere seria?”.
Questo è il dubbio. Il racconto di Ennio finisce con Kunt, deluso, che vuole ripartire. Ma teme di non ritrovare la sua astronave che gli albergatori (i quali lo avevano ospitato gratis) hanno fatto pignorare. Come ha scritto un intelligente critico: “Nel nulla virtuale niente finisce per avere più un senso: non resta che abbandonare il pianeta e lasciare Roma e la sua società, guidata da gente che continua a interessarsi e a dibattere sul niente”. Speriamo che Mario Draghi non sia un marziano costretto a tornare nel pianeta Europa da dove proviene. Perché noi torneremmo ad essere nudi. Come ci ha svelato il suo arrivo luminoso.
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Naturalmente, con l’arrivo a Roma di Mario Draghi è cambiato tutto. Lo hanno capito anche quelli che continuavano, chi più chi meno ostinatamente, a far finta di non capire. Faccio una breve lista: Beppe Grillo & Company che lo avevano indicato come il totem del mondo finanziario ostile alla decrescita felice, Matteo Salvini che si teneva alla larga dall’europeismo con una certa nostalgia per la Lira, Silvio Berlusconi che accendendo troppo i fari sul suo Draghi forse temeva di vedere un po’ oscurata la leadership della sua centralità moderata, Nicola Zingaretti che pur di sostenere la sua centralità parlamentare aveva puntato tutto sull’avvocato Conte.
E in un tripudio di quasi senza se e quasi senza ma, si sono accodati tutti. Meloni esclusa, anche se qualche “ni” le scappa comunque. Una rivoluzione copernicana, ma da racconto di Andersen, dove un bambino candido esclama: “Il Re è nudo”. Con l’arrivo di Mario Draghi tutta la politica italiana si è accorta che il Paese era nudo. Senza abiti. Nudo, nemmeno in mutande. Quelli che erano al potere hanno iniziato a balbettare: “Certo, adesso bisogna fare questo, quest’altro, quest’altro ancora…”. Perché non lo hanno fatto prima? E quelli che si opponevano adesso dicono: “Certo, qualcosa di buono è stato fatto, ragioniamo, manteniamo…”.
Prima non potevano fare meno casino? Improvvisamente, tutti si sono accorti che possiamo tornare ad essere un Paese normale. Dove per normale significa tornare a dire cose sensate. Come è possibile aver vissuto con ministri al potere che ammettevano di non sapere niente di quello che dirigevano? Come è possibile aver accettato cambi di schieramento a trecentosessanta gradi? Come è possibile aver ascoltato proclami di odio reciproco, poi diventati amore? Come è possibile aver visto gli incendiari diventare pompieri? La sinistra diventare democristiana? La destra prendere voti in periferia e gli ex comunisti diventare gli eroi della borghesia chic? Poi, è arrivato Mario Draghi e tutto è diventato diverso. Più normale. Più semplice. Più comprensibile. La lungimiranza del presidente Mattarella ha strappato il sipario.
Certo, qualche dubbio rimane. A me, l’arrivo trionfale a Roma di Mario Draghi, ha ricordato un famoso (geniale) racconto di Ennio Flaiano: “Un Marziano a Roma”. Nel quale Kunt, un piccolo marziano, atterra con la sua astronave a Roma. Suscitando stupore e un’enorme curiosità. La sua presenza infatti desta, almeno inizialmente, grande scalpore tra i cittadini e nei media: tutti desiderano vederlo, salutarlo, parlargli, intervistarlo. Passato tuttavia un po’ di tempo e svanito un po’ alla volta l’effetto della novità, i romani si abituano a vederlo e iniziano a ignorarlo. Ormai nessuno gli bada più e il marziano si aggira solitario e malinconico per le vie della città. Deciso a ripartire.
Questo è il rischio vero: la provocazione anticipata da Flaiano. Il professor Mario Draghi è arrivato anche lui da mondi lontani, talmente lontani e avanzati che la sua presenza tra noi è stata subito vista quasi come un miracolo. E’ arrivato il salvatore, ci siamo detti, l’uomo che possiede forse super poteri per rimettere a posto i guai che ci angustiano. Qui tutto stava marcendo e adesso lui rimetterà le cose a posto. Lo abbiamo acclamato. Tutti si sono inginocchiati e gli hanno aperto una linea di credito assoluta. Ma la domanda l’aveva posta il grande scrittore abruzzese: quanto durerà questa sbornia collettiva della politica? Seguirà il buon senso o tornerà ad affidarsi al cinico dilettantismo degli irresponsabili? Vincerà l’egoismo di parte o la voglia di tornare ad essere una collettività che marcia unita? Sempre parafrasando Flaiano ,“la situazione grave continuerà a non essere seria?”.
Questo è il dubbio. Il racconto di Ennio finisce con Kunt, deluso, che vuole ripartire. Ma teme di non ritrovare la sua astronave che gli albergatori (i quali lo avevano ospitato gratis) hanno fatto pignorare. Come ha scritto un intelligente critico: “Nel nulla virtuale niente finisce per avere più un senso: non resta che abbandonare il pianeta e lasciare Roma e la sua società, guidata da gente che continua a interessarsi e a dibattere sul niente”. Speriamo che Mario Draghi non sia un marziano costretto a tornare nel pianeta Europa da dove proviene. Perché noi torneremmo ad essere nudi. Come ci ha svelato il suo arrivo luminoso.
Ultima modifica di dostum il 11/02/2021, 5:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
manifesto leghista di 30 anni fa
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"Magari è il contrario, no?"
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Borghi 23 gennaio 2018: "A fine legislatura l'euro non esisterà più"
non solo Lega e 5 palle
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
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"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
NESSUNO RESISTE AALLA FURIA DEL DRAGO

La stessa parola "drákōn" ha anche diverse interpretazioni letterali - sta a significare un serpente di dimensioni enormi o un serpente d'acqua. In termini culturali, ciò ha portato a immaginare diversamente i draghi nei paesi occidentali rispetto a quelli del Sud e dell'Asia orientale.
Qualcosa di simile ai Dragoni, simile a quelli Greci di un tempo, come i serpenti, rimane la principale interpretazione visiva del drago cinese. I leggendari draghi dei paesi occidentali tendono ad avere ali e sputare fuoco, più simile alla Chimera, anche se queste sono ormai riconosciute come bestie mitiche a parte (e di conseguenza hanno il proprio posto nel libro di testo Animali Fantastici).
I draghi del mito Cinese hanno fino a quattro gambe, ma di solito non di più, mentre nelle prime storie europee i draghi spesso esibivano sei gambe. In entrambe le culture, i draghi tendono ad essere squamosi e
Rettili, con lunghe code forcute.
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
anche krukkapig in cerca del drago
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?

“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
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Re: (OT) Conte²: governo, governicchio o governo del cacchio?
Tutto ciò che ha detto Salvini sul Recovery Fund: https://www.youtube.com/results?search_ ... overy+fund
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