[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
...intanto Zanetti stasera toccherà le 1000 partite...
La donna, solo il diavolo sa cos'è.
Fëdor Dostoevskij
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- Antonchik
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ohhh, il Milan ha perso, e indipendentemente dalla competizione è sempre una soddisfazione NON DA POCO
Contento per Delio Rossi, prima che un allenatore una persona di grande spessore umano, amatissimo perfino dopo il 0-7 con l'Udinese. Uno che tira su i giovani e gli insegna a giocare a calcio. Fanculo a Zamparini, anche se dice le sue stronzate per mantenere alta la tensione. Certe volte però esagera.
Non siate ingenerosi con Pato, he's in love with Her
Stasera vedremo se Leonardo si conferma incapace di vincere le partite che contano. Non serve far più punti di Allegri se non vinci il derby. Anche nel tennis un giocatore che fa meno punti può vincere una partita, bisogna aggiudicarsi quelli pesanti.
Piccolo dolce Leo, su, Gesù Cristo, vinci sta cazzo di partitina.
PS.: la Coppa Italia non valeva un cazzo fino al 2009, quando il Barca vinse 6 trofei (compresa la Coppa del Re). Poi Mou fece il triplete...ora tutti vogliono eguagliare quei record.

Contento per Delio Rossi, prima che un allenatore una persona di grande spessore umano, amatissimo perfino dopo il 0-7 con l'Udinese. Uno che tira su i giovani e gli insegna a giocare a calcio. Fanculo a Zamparini, anche se dice le sue stronzate per mantenere alta la tensione. Certe volte però esagera.
Non siate ingenerosi con Pato, he's in love with Her

Stasera vedremo se Leonardo si conferma incapace di vincere le partite che contano. Non serve far più punti di Allegri se non vinci il derby. Anche nel tennis un giocatore che fa meno punti può vincere una partita, bisogna aggiudicarsi quelli pesanti.
Piccolo dolce Leo, su, Gesù Cristo, vinci sta cazzo di partitina.
PS.: la Coppa Italia non valeva un cazzo fino al 2009, quando il Barca vinse 6 trofei (compresa la Coppa del Re). Poi Mou fece il triplete...ora tutti vogliono eguagliare quei record.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
toccherà? sembra uno che sale sugli autobus per palparsi qualche ragazzotta...sanji_san ha scritto:...intanto Zanetti stasera toccherà le 1000 partite...

"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Allegri deve togliersi di dosso quei residui complessi di provincialotto del cazzo, tutto concretezza e difensivismo, sennò l'anno prossimo in scempions usciamo ai gironi!
Uomo di buon senso, tanto da saper gestire lo spogliatoio rossonero per tutta una stagione (di certo non dev'essere una passeggiata), e da saper vincere lo scudo alla prima, sostanzialmente imponendosi negli scontri diretti (tutti vinti, con napule e cuggini).
Ma non basta, gli manca la visione dello scontro diretto, il saper mettere dentro lo schema e gli interpreti giusti per buttare a mare il nemico nella partita secca.
Ieri ha commesso errori tattici madornali, sui quali tutti sorvoleremo per via dello scudetto fresco fresco, ma che tali rimangono.
Non puoi andare a Palermo (che negli ultimi anni come stadio, atmosfera e squadra mi ricorda il Galatasaray di qualche anno fa...ricordate colleghi milanisti?) cone quella squadra, e soprattutto senza Ibra.
Alcune notazioni sparse:
1. Pato non me ne voglia, ma inizio a dubitare che il ragazzo possa mai arrivare ai livelli di Sheva, al quale sono portato ad accostarlo per ruolo e caratteristiche. Gli manca la tempra caratteriale, la grinta, in una parola quello che differenzia il Campione dall'ottimo giocatore. Segnerà pur tanto, ma continua a sparire per partite intere. E non c'è figa che tenga.
All'età sua o giù di lì, il sig. Sheva andava a segnare una tripletta al Camp Nou con la Dynamo. Giocatore che non ricorderò mai abbastanza, a mio avviso il più forte dopo Van Basten al Milan.
2. Robinho, del quale si è detto tutto, deve ricominciare seriamente a segnare.
3. Sulla sinistra spero che il nuovo Taiwo faccia bene, ne abbiamo bisogno.
4. Il tanto decantato Van Bommel, sul quale non mi sono ancora espresso, non mi ha mai seriamente convinto. Sarà pure un ottimo mastino, ma ha evidentissimi limiti di impostazione e di visione, oltre che dei black out di lucidità impressionanti (vd. rigore ed espulsione di ieri sera).
Uomo di buon senso, tanto da saper gestire lo spogliatoio rossonero per tutta una stagione (di certo non dev'essere una passeggiata), e da saper vincere lo scudo alla prima, sostanzialmente imponendosi negli scontri diretti (tutti vinti, con napule e cuggini).
Ma non basta, gli manca la visione dello scontro diretto, il saper mettere dentro lo schema e gli interpreti giusti per buttare a mare il nemico nella partita secca.
Ieri ha commesso errori tattici madornali, sui quali tutti sorvoleremo per via dello scudetto fresco fresco, ma che tali rimangono.
Non puoi andare a Palermo (che negli ultimi anni come stadio, atmosfera e squadra mi ricorda il Galatasaray di qualche anno fa...ricordate colleghi milanisti?) cone quella squadra, e soprattutto senza Ibra.
Alcune notazioni sparse:
1. Pato non me ne voglia, ma inizio a dubitare che il ragazzo possa mai arrivare ai livelli di Sheva, al quale sono portato ad accostarlo per ruolo e caratteristiche. Gli manca la tempra caratteriale, la grinta, in una parola quello che differenzia il Campione dall'ottimo giocatore. Segnerà pur tanto, ma continua a sparire per partite intere. E non c'è figa che tenga.
All'età sua o giù di lì, il sig. Sheva andava a segnare una tripletta al Camp Nou con la Dynamo. Giocatore che non ricorderò mai abbastanza, a mio avviso il più forte dopo Van Basten al Milan.
2. Robinho, del quale si è detto tutto, deve ricominciare seriamente a segnare.
3. Sulla sinistra spero che il nuovo Taiwo faccia bene, ne abbiamo bisogno.
4. Il tanto decantato Van Bommel, sul quale non mi sono ancora espresso, non mi ha mai seriamente convinto. Sarà pure un ottimo mastino, ma ha evidentissimi limiti di impostazione e di visione, oltre che dei black out di lucidità impressionanti (vd. rigore ed espulsione di ieri sera).
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Mr. G ha scritto:
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
E intanto le 5 "big" se la sono presa in culo. Per ora. Vediamo Galliani cosa si inventerà:
Serie A - Diritti tv, le piccole vincono la battaglia
Incredibile ma vero. Sembra essersi sbloccata la situazione in via Rosellini. Il Consiglio di Lega in programma nella giornata odierna ha approvato la delibera dell’Assemblea del mese scorso, quella che dava mandato ai tre istituti di ricerca scelti dalle quindici piccole di determinare i criteri per ripartire il 25% delle risorse televisive. Decisivo è stato il voto del presidente uscente Maurizio Beretta, che si è così attirato le ire delle cinque big.
GALLIANI INFURIATO – Troppo presto, però, per chiedere la pace tra le due parti in causa. Adriano Galliani, all’uscita dalla sede della Lega di Serie A, è stato molto duro: “Beretta si assumerà le responsabilità anche patrimoniali del proprio voto. Smentendo se stesso, dopo essersi astenuto nell’ultimo Consiglio, ora si è schierato con una delle parti in causa. È un presidente che da tempo lavora a Unicredit da mattina a sera e in Lega non c’è mai. Ognuno nella vita fa ciò che vuole ma si assume le responsabilità. Questa storia finirà in tribunale”.
LA REPLICA DI BERETTA - "Non ho deciso per una parte o per l'altra, ma perché si arrivasse a una soluzione della vicenda. Il mio voto era un atto dovuto, visto che c'era una delibera presa a larga maggioranza dall'assemblea". Con queste parole il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta, ha spiegato la sua decisione di votare a favore della delibera sulla ripartizione dei diritti tv contestata dalle 5 grandi. "Credo che nonostante la frattura ci sia tutto lo spazio e il tempo necessario per risanare la situazione e ritrovare una soluzione parzialmente condivisa da tutti. La delibera, adesso, entra nella sua fase attuativa". A chi, invece, gli riferiva dell'attacco dell'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, a proposito della scarsa presenza dello stesso Beretta in Lega, il presidente uscente dei club della massima serie ha replicato: "l'assemblea conosce da almeno due mesi la mia decisione. Per spirito di responsabilità sono rimasto alla guida della Lega proprio per cercare di governare al meglio una questione spinosa come quella dei diritti tv. Sono il primo ad auspicare un rapido avvicendamento, sperando che si possa trovare un nuovo presidente che metta d'accordo le due parti. Fino a quando non ci sarà, però, continuerò responsabilmente a svolgere il mio ruolo".
COSA E’ SUCCESSO? - Proviamo a spiegare quello che è accaduto in via Rosellini. Tutto è partito dalla rottura dello scorso aprile, quando in Lega si è arrivati a un conflitto vero e proprio sui criteri che avrebbero dovuto regolare la ripartizione del 25% dei diritti tv (circa 200 milioni di euro), che secondo la Legge Melandri si sarebbero dovuti spartire in base al bacino d’utenza delle squadre e in particolar modo proporzionalmente al numero di “sostentori” di ogni club. Il termine ambiguo ha portato a valutazioni diametralmente opposte. Juventus, Inter, Milan, Napoli e Roma sono state tagliate fuori dalle 15 piccole, che guidate da Claudio Lotito hanno votato e approvato in Assemblea la scelta di affidare a tre istituti (Doxa, Crespi e Sport+Markt) i rilevamenti demoscopici per stabilire i bacini d’utenza. Questi tre istituti andrebbero in una direzione che porterebbe le piccole squadre a incassare cifre decisamente superiori rispetto ai criteri che vorrebbero le cinque grandi. Dopo il voto dell’Assemblea, il Consiglio di Lega del mese scorso avrebbe dovuto rendere esecutiva la ripartizione. Ma si è giunti allo stallo, con una parità di voti (con soltanto otto consiglieri, lì le big sono più rappresentate e Beretta quella volta si era astenuto) che aveva portato le cinque grandi a rivolgersi alla giustizia federale, facendo ricorso contro la delibera dell’Assemblea. Una settimana fa, però, la Corte di Giustizia della FIGC ha rigettato il ricorso e invitando il Consiglio di Lega odierno a rendere attuativa la decisione dell’Assemblea. Motivo per cui Beretta questa volta ha votato, facendo pendere la bilancia a favore delle piccole. E, adesso, come finirà?
Serie A - Diritti tv, le piccole vincono la battaglia
Incredibile ma vero. Sembra essersi sbloccata la situazione in via Rosellini. Il Consiglio di Lega in programma nella giornata odierna ha approvato la delibera dell’Assemblea del mese scorso, quella che dava mandato ai tre istituti di ricerca scelti dalle quindici piccole di determinare i criteri per ripartire il 25% delle risorse televisive. Decisivo è stato il voto del presidente uscente Maurizio Beretta, che si è così attirato le ire delle cinque big.
GALLIANI INFURIATO – Troppo presto, però, per chiedere la pace tra le due parti in causa. Adriano Galliani, all’uscita dalla sede della Lega di Serie A, è stato molto duro: “Beretta si assumerà le responsabilità anche patrimoniali del proprio voto. Smentendo se stesso, dopo essersi astenuto nell’ultimo Consiglio, ora si è schierato con una delle parti in causa. È un presidente che da tempo lavora a Unicredit da mattina a sera e in Lega non c’è mai. Ognuno nella vita fa ciò che vuole ma si assume le responsabilità. Questa storia finirà in tribunale”.
LA REPLICA DI BERETTA - "Non ho deciso per una parte o per l'altra, ma perché si arrivasse a una soluzione della vicenda. Il mio voto era un atto dovuto, visto che c'era una delibera presa a larga maggioranza dall'assemblea". Con queste parole il presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta, ha spiegato la sua decisione di votare a favore della delibera sulla ripartizione dei diritti tv contestata dalle 5 grandi. "Credo che nonostante la frattura ci sia tutto lo spazio e il tempo necessario per risanare la situazione e ritrovare una soluzione parzialmente condivisa da tutti. La delibera, adesso, entra nella sua fase attuativa". A chi, invece, gli riferiva dell'attacco dell'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, a proposito della scarsa presenza dello stesso Beretta in Lega, il presidente uscente dei club della massima serie ha replicato: "l'assemblea conosce da almeno due mesi la mia decisione. Per spirito di responsabilità sono rimasto alla guida della Lega proprio per cercare di governare al meglio una questione spinosa come quella dei diritti tv. Sono il primo ad auspicare un rapido avvicendamento, sperando che si possa trovare un nuovo presidente che metta d'accordo le due parti. Fino a quando non ci sarà, però, continuerò responsabilmente a svolgere il mio ruolo".
COSA E’ SUCCESSO? - Proviamo a spiegare quello che è accaduto in via Rosellini. Tutto è partito dalla rottura dello scorso aprile, quando in Lega si è arrivati a un conflitto vero e proprio sui criteri che avrebbero dovuto regolare la ripartizione del 25% dei diritti tv (circa 200 milioni di euro), che secondo la Legge Melandri si sarebbero dovuti spartire in base al bacino d’utenza delle squadre e in particolar modo proporzionalmente al numero di “sostentori” di ogni club. Il termine ambiguo ha portato a valutazioni diametralmente opposte. Juventus, Inter, Milan, Napoli e Roma sono state tagliate fuori dalle 15 piccole, che guidate da Claudio Lotito hanno votato e approvato in Assemblea la scelta di affidare a tre istituti (Doxa, Crespi e Sport+Markt) i rilevamenti demoscopici per stabilire i bacini d’utenza. Questi tre istituti andrebbero in una direzione che porterebbe le piccole squadre a incassare cifre decisamente superiori rispetto ai criteri che vorrebbero le cinque grandi. Dopo il voto dell’Assemblea, il Consiglio di Lega del mese scorso avrebbe dovuto rendere esecutiva la ripartizione. Ma si è giunti allo stallo, con una parità di voti (con soltanto otto consiglieri, lì le big sono più rappresentate e Beretta quella volta si era astenuto) che aveva portato le cinque grandi a rivolgersi alla giustizia federale, facendo ricorso contro la delibera dell’Assemblea. Una settimana fa, però, la Corte di Giustizia della FIGC ha rigettato il ricorso e invitando il Consiglio di Lega odierno a rendere attuativa la decisione dell’Assemblea. Motivo per cui Beretta questa volta ha votato, facendo pendere la bilancia a favore delle piccole. E, adesso, come finirà?
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Quelle virgolette intorno alla parola big tradiscono una gran voglia di far parte della comitiva.Capitanvideo ha scritto:E intanto le 5 "big" se la sono presa in culo. Per ora. Vediamo Galliani cosa si inventerà:

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
bah....la divisione in base al bacino d'utenza mi pare limpida.
oppure basterebbe che chi si abbona a sky o mediaset dichiarasse a chi dirigere la percentuale di soldi del proprio abbonamento.
come con l'8per mille. x quelli che non dichiarano si divide in percentuale rispetto ai dichiarati.
solo che le piccole rimarrebbero lo stesso in bianco.
quando in B c'era la juve, c'erano i diritti acquisiti da tempo di sky sulla B.
l'anno dopo dovettero attendere a lungo perchè qualcuno acquistasse i diritti.
occorrerebbe che qualcuno si sacrificasse una volta l'anno. l'inter potrebbe essere generoso ad esempio verso le piccole....
oppure basterebbe che chi si abbona a sky o mediaset dichiarasse a chi dirigere la percentuale di soldi del proprio abbonamento.
come con l'8per mille. x quelli che non dichiarano si divide in percentuale rispetto ai dichiarati.
solo che le piccole rimarrebbero lo stesso in bianco.
quando in B c'era la juve, c'erano i diritti acquisiti da tempo di sky sulla B.
l'anno dopo dovettero attendere a lungo perchè qualcuno acquistasse i diritti.
occorrerebbe che qualcuno si sacrificasse una volta l'anno. l'inter potrebbe essere generoso ad esempio verso le piccole....

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti


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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Pasko ha scritto:Che rabbia aver regalato lo scudetto a una squadretta tanto modesta da perdere in semifinale di coppa Italia col Palermo.



"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Il fatto è che quest'anno come errori plateali ho visto soltanto la manata di Robinho, un paio di cartellini gialli non dati e un rigore non dato al Parma (o al Cesena, non ricordo).rico ha scritto:![]()
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corsi e ricorsi storici![]()
ste controclassifiche sono cazzate impressionanti.. sempre detto e sempre lo dirò.... però anton.. ricordo con piacere che quando eri dall'altra parte la pensavi decisamente diversa
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Da parte mia.. complimenti al milan.. vittoria con pieno merito!! e rosicamento proprio zero
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11 punti mi paiono a dir poco esagerati. Diciamo che è la classifica che MSN ha fatto per far andare i napoletani sul suo sito

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
il campionato è bello perchè ci sono le big e le piccole o provinciali....si dice che i campionati si vincono in provincia...hanno quindi anche loro il sacrosanto diritto di avre una fetta della torta e non le briciole...piuttosto le big si inventino altri modi per fare entrate, e ci sono... solo che è + semplice stendere la mano che lavorare intorno a progetti..fanculo le big..cosa vuole zio fester and company 15 derby all'anno?? 

...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Classifica che non vale un cazzo.Mr. G ha scritto:
Se, invece di perder tempo con il calcio virtuale (e rosicante) delle classifiche alla moviola, si imparasse tutti, una buona volta, ad accettare la sconfitta e a complimentarsi con chi vince nel calcio reale, il calcio e lo sport ne guadagnerebbero certamente.
Ha vinto il Milan. Viva il Milan.
Spero di batterli il prossimo anno.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
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