Ho visto solo gli ultimi dieci minuti pasteggiando a riso e verze.
Mi sa che oggi tiro notte a lavorare...

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Non so se qualcuno ha prevalso, bella discussione animata e civile, slogan ma anche qualche concetto.bellavista ha scritto:la boschi sarebbe in difficoltà a difendere la riforma pure contro martufelloBlif ha scritto:La Boschi è molto in difficoltà: Onida non è Zagrebelski.
Quale lavoro si concilia con otto e mezzo? Libera professione?Blif ha scritto:Otto e mezzo.
Ho visto solo gli ultimi dieci minuti pasteggiando a riso e verze.
Mi sa che oggi tiro notte a lavorare...
Il fatto è che di politica, fin dai tempi del pentapartito, vivono 1.000.000.000-1.100.000 abitanti di questo Paese. Dai vertici agli assessori comunali, passando per i portaborse e quelli sbarcati alla partecipate ed enti vari e finendo con i pensionati d'oro, argento e bronzo.GeishaBalls ha scritto:Non so se qualcuno ha prevalso, bella discussione animata e civile, slogan ma anche qualche concetto.bellavista ha scritto:la boschi sarebbe in difficoltà a difendere la riforma pure contro martufelloBlif ha scritto:La Boschi è molto in difficoltà: Onida non è Zagrebelski.
Onida è riuscito a dire che i parlamentari non sono troppi - magari sono troppo poco qualificati - ma non ha senso fare un riforma con l'obiettivo di ridurre i parlamentari.
Verissimo, in questi anni di populismi di lotta e di governo uno che non picchia sui politici a prescindere crea scalpore
come sempre ti concentri esclusivamente sul punto 2 ma mai sul punto 1.OSCAR VENEZIA ha scritto:Sgrosseremo la pietra grezza.
Ma perché esistono i fanatici del no ?
Quelli del si sono fanatici renziani, non credo che ci sia gente che ritenga ben scritta questa
riforma. Il no ha due grandi bacini di utenza:
1) a centro destra per opposizione a Renzi.
2) a sinistra perché:
- la costituzione vigente e' percepita come di sinistra
- Ogni forma di ammodernamento efficientamento ( anche solo
supposto)e' da sempre avversata dalla sinistra italiana.
Questo è un cascame della guerra fredda e dei tempi in cui la
Sinistra era perennemente all'opposizione. Come e' facilmente intuibile e come e' confermato da parecchie teorie sulla controinsorgenza, i partiti comunisti dei paesi occidentali avevano , fra le altre cose, l'obiettivo di disarticolare i propri paesi. Quindi no a tutto ciò' che funziona o promette maggiore efficenza. Adesso i seguaci del No, dei ponti,dell'alta velocità ecc, non pensano certo di fare il giuoco dell' URSS , ma l'atteggiamento e' rimasto come manierismo, come linea guida comportamentale per l'uomo
di sinistra. Si aggiunga la diffidenza verso tutto ciò è nuovo ( dalla TV a colori in avanti) : crea una spirale consumistica ed un mutamento nella vita di tutti i giorni che devia l'attenzione del militante. Anche qui il ragionamento non viene ripetuto ogni volta ma è introiettato nel Dna del militante ed il No e' automatico.
Anche fuori dalla sinistra spesso si desidera uno stato di basso profilo qualitativo da surrogare privatamente, che non assuma e non dia responsabilità, che non trascini in iniziative, che si faccia sentire solo quando serve e per il minimo indispensabile. Quindi no a quasi tutto.
Ci sono studi effettuati da parte delle intelligence degli altri stati che confermano questo carattere degli italiani. Servono per capire che reazioni avranno di fronte a politiche aggressive.
Durante la II guerra mondiale gli inglesi paracadutavano spie in italia. Il manuale diceva : attenti ai carabinieri ( che infatti li scoprivano quasi sempre) per il resto l'italiano ha come unico desiderio quello di fare il comodo suo e non sarà particolarmente attento e solerte nell'individuare spie nemiche a meno che
non li andate a disturbare mentre bevono vino in casa loro.
Mi ero colpevolmente dimenticato di Michele Emiliano già in rampa di lancio contro Renzi al tempo del referendum sulle trivelle.Drogato_ di_porno ha scritto:Secondo me l'unico che potrebbe battere Renzi al congresso PD (specie se Renzi perde il referendum e gestisce di merda il terremoto) è Enrico Letta.
il bello è che ne avevo parlato:Matteo Renzi è intenzionato a dimettersi in caso di sconfitta al referendum costituzionale. Il presidente del Consiglio è pronto a lasciare Palazzo Chigi, per impedire di esser logorato dai suoi avversari interni. Se dovesse perdere il 4 dicembre, Renzi sarebbe intenzionato a prendersi la rivincita al prossimo congresso del PD, previsto per il 2017.
Un retroscena del Messaggero scritto da Marco Conti descrive in modo esplicito la strategia di Matteo Renzi nel caso in cui gli italiani bocciassero il Ddl Boschi al sempre più vicino referendum costituzionale. Il giornalista della testata romana ha raccolto le confidenze fatte dal segretario del PD a una ristretta cerchia di collaboratori, ministri e parlamentari a lui vicini dopo l’intervento conclusivo alla Leopolda dello scorso weekend.
"I sassolini li ho levati tutti…ma poiché mi vogliono fare fuori, non possiamo stare zitti. E se pensano che io perdo e rimango a Palazzo Chigi, si sbagliano di grosso"
Matteo Renzi, rimarca il pezzo di Conti, è attento in questa fase a non illustrare la sua strategia successiva al referendum anche per rispettare le prerogative del capo dello Stato. Il potere di scioglimento delle Camere spetta al presidente della Repubblica, che ha già fatto intendere che preferirebbe prolungare la legislatura fino alla sua scadenza naturale.
Il pezzo di Conti rimarca come in caso di vittoria al referendum costituzionale Renzi non cercherà di capitalizzare il successo a elezioni politiche anticipate, ma guiderà il G7 a Taormina e condurrà la cerimonia a Roma per il 70esimo anniversario della firma dei Trattati fondativi dell’unificazione europea. Se invece sarà sconfitta si preannuncia un duro scontro congressuale. Il possibile avversario potrebbe essere il presidente della Puglia Michele Emiliano, che ha già chiarito che non voterà a favore del referendum costituzionale, e che si è più volte contrapposto a Renzi negli ultimi mesi. In particolare su un altro referendum, quello sulle concessioni per le trivellazioni.
Drogato_ di_porno ha scritto:l' "ambiente" era il pretesto per mascherare un'operazione interna al PD, di Michele Emiliano in particolare (che sta tentando di scalare la minoranza DEM) e delle 9 regioni promotrici che vogliono più "federalismo" (cioè soldi") spacciandola per "vicinanza delle istituzioni ai cittadini". peccato che la peggior corruzione alligni proprio nelle regioni, addirittura superiore al governo centrale. sia questo referendum che quello di ottobre sono in realtà anticipazioni del congresso PD.
Due precisazioni ma sono d'accordo che il costo della politica è un messaggio per allocchi.pan ha scritto:Il fatto è che di politica, fin dai tempi del pentapartito, vivono 1.000.000.000-1.100.000 abitanti di questo Paese. Dai vertici agli assessori comunali, passando per i portaborse e quelli sbarcati alla partecipate ed enti vari e finendo con i pensionati d'oro, argento e bronzo.GeishaBalls ha scritto:Non so se qualcuno ha prevalso, bella discussione animata e civile, slogan ma anche qualche concetto.bellavista ha scritto:la boschi sarebbe in difficoltà a difendere la riforma pure contro martufelloBlif ha scritto:La Boschi è molto in difficoltà: Onida non è Zagrebelski.
Onida è riuscito a dire che i parlamentari non sono troppi - magari sono troppo poco qualificati - ma non ha senso fare un riforma con l'obiettivo di ridurre i parlamentari.
Verissimo, in questi anni di populismi di lotta e di governo uno che non picchia sui politici a prescindere crea scalpore
Ora, che mi togli 215 senatori, hai risparmiato all'incirca lo 0,0195454545454545 %
Quello del risparmio sui costi della politica è uno slogan confezionato su misura per i più ingenui.
Questo è il consiglio in carica nella mia provincia. Mi informerò se non prendono nulla.GeishaBalls ha scritto:Due precisazioni ma sono d'accordo che il costo della politica è un messaggio per allocchi.
Precisazione uno: gli stipendi da senatore in meno sono 300, rimangono le cariche, non gli stipendi. Poi la precisazione due: ricordiamo che da un paio di anni di politica non vivono nemmeno i politici che erano alle province, quindi ancora uno 0,1% in meno.
Ho anche l'impressione che gli assessori e consiglieri comunali degli 8.000 comuni minori non possano vivere di quello, fanno molto per impegno e passione civile. Ma forse sono ingenuo
Torno a dire che mi ha piacevolmente sorpreso da Onida e che in TV si possa ancora dire che tagliare i costi dei politici è una falsa soluzione, la qualità della politica è molto più importante.
Dimezzare gli stipendi, dimezziamo il numero dei politici... ed uno che dice "e perché?" Fantastico
Ed è un male se i fondi avessero vantaggi economici? I paese dove tipicamente i fondi investono perché hanno vantaggi economici sono messi meglio o peggio dell'Italia?pan ha scritto:Ieri sera su La7 sono stati illustrati i vantaggi economici che il fondo colosso Black Rocks trarrebbe dalla vittoria del SI.
A seguire posterò i link.
Quindi 3.400 + (6 X 900)= 3.400 +5.400= 8.800 € spese mensili per gli 11.000 abitantipan ha scritto:Questo è il consiglio in carica nella mia provincia. Mi informerò se non prendono nulla.GeishaBalls ha scritto:Due precisazioni ma sono d'accordo che il costo della politica è un messaggio per allocchi.
Precisazione uno: gli stipendi da senatore in meno sono 300, rimangono le cariche, non gli stipendi. Poi la precisazione due: ricordiamo che da un paio di anni di politica non vivono nemmeno i politici che erano alle province, quindi ancora uno 0,1% in meno.
Ho anche l'impressione che gli assessori e consiglieri comunali degli 8.000 comuni minori non possano vivere di quello, fanno molto per impegno e passione civile. Ma forse sono ingenuo
Torno a dire che mi ha piacevolmente sorpreso da Onida e che in TV si possa ancora dire che tagliare i costi dei politici è una falsa soluzione, la qualità della politica è molto più importante.
Dimezzare gli stipendi, dimezziamo il numero dei politici... ed uno che dice "e perché?" Fantastico
Ciascuno dei sei assessori del mio Comune (11.000 ab.) percepisce 900 euro al mese e il sindaco 3.400 che da queste parti moltissimi si sognano.