Mio zio ha installato i pannelli circa due anni fa, pagandoli 20000 euro...secondo i suoi calcoli risparmia circa 2000 euro all'anno tra autoconsumi e energia immessa in rete, quindi in tutto il tempo di rientro dell'investimento sarebbe di circa 10 anni. L'energia in surplus te la compra l'Enel, credo. Comunque ti dovrebbero arrivare tutte le indicazioni nella bolletta...Paperinik ha scritto: Ah, ma poi, giusto per non farsi mancare nulla, quale è l'effettivo risparmio con l'installazioni dei pannelli solari? L'energia che mi avanzerebbe (consumo poco) la potrei rivendere?
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Interessante la faccenda.VolpeGrigia ha scritto:12000 è roba prefabbricata ovviamente...
Fatti un'idea qui... http://www.mondocasette.com/
mica male per 8000 euro no? Anche se molta roba è esclusa, attento alle scritte piccole
Io vivo in una casa di proprietà in campagna, e ho circa 2000 metri di terreno intorno.
Mettiamo volessi comprarmi questa:

come funziona per i permessi? E' a tutti gli effetti considerata una casa (seconda in questo caso) e quindi un suicidio fiscale oppure hanno agevolazioni per il fatto che sono prefabbicati in legno senza fondamenta?
Qualcuno si intende di queste cose?
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Quando si leggono queste notizie si ha l'impressione che le rinnovabili facciano passi da gigante e il mondo 'ecologico' stia dietro l'angolo.Paperinik ha scritto:Luce, "verde" 100% consumi famiglie
Nel 2009 boom di energia rinnovabile
Nel 2009 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è giunta a coprire (e a superare leggermente) l'intero fabbisogno delle famiglie italiane. Secondo un'elaborazione dell'Ufficio studi della Confartigianato lo scorso anno l'energia elettrica "verde" è salita del 19,2% rispetto al 2008, arrivando a un livello di produzione di 69.330 gigawattora (i consumi delle famiglie ammontano a 68.924 gigawattora).
Per quanto riguarda l'energia solare, il primato di produzione spetta alla Puglia, seguita da Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Ed è sempre la Puglia la regione che lo scorso anno ha maggiormente incrementato la produzione da impianti fotovoltaici, con 72 gigawattora in più pari ad oltre un terzo dell'intera crescita (37,3%), seguita dalla Lombardia e dal Piemonte. Non solo: nel confronto internazionale la piccola Puglia batte addirittura il gigante Cina per potenza di impianti solari installati, 161 mw contro i 160 cinesi.
In generale è l'Italia intera a occupare una posizione di primissimo piano sul fronte dei pannelli solari. Sulla base dei dati 2009 dell'European PhotoVoltaic Industry Association (Epia), l'Italia è infatti il secondo mercato al mondo nel fotovoltaico con il 9,9% della potenza installata nell'anno, dietro alla Germania che da sola rappresenta il 51,6% del mercato mondiale. Inserendo nel ranking mondiale il Mezzogiorno e il Centro Nord, emerge che le due aree del nostro Paese ricoprono entrambe una posizione di rilievo nel mercato mondiale collocandosi, rispettivamente, al quarto e al sesto posto della classifica: i 422 Mw del Centro Nord sono pari al 5,7% del mercato mondiale; i 289 Mw installati nel Mezzogiorno, sono pari al 3,9% del mercato mondiale pari alla potenza installata in Francia, Spagna e Portogallo messi insieme.
Sempre nel confronto internazionale, si osserva che nel 2009 la Puglia ha registrato una potenza installata di impianti fotovoltaici (161 Mw) pari a quella di tutta la Cina (160 Mw), mentre l'incremento registrato in Lombardia (77 Mw) è superiore a quello dell'intera Spagna (69 Mw).
L'energia verde è anche fonte di occupazione e ottimo traino di ripresa: sempre secondo l'ufficio studi Confartigianato, nel primo trimestre 2010, anche dopo un anno di forte recessione, il settore delle imprese potenzialmente interessate alle fonti rinnovabili registra una crescita del 2,7%, più accentuata nel Mezzogiorno (+4,1%) e nel Centro (3,6%) mentre nel Nord la crescita è robusta ma con uno spunto minore (1,5%). Nei primi tre mesi in Italia vi sono poi 86.079 aziende (prevalentemente imprese di installazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione), potenzialmente interessate dalle fonti rinnovabili, con una stima di 332.293 occupati e una dimensione media per impresa di 3,9 addetti.
Se si parla di energia rinnovabile in Italia, è bene sapere che si sta parlando quasi esclusivamente di idroelettrico, come sempre, che copre il 15% circa del consumo interno. L'eolico copre il 2%. L'entusiasmo di chi parla di fotovoltaico è comico davvero: il fotovoltaico fa lo 0.2%. Quando vedo un pannello fotovoltaico, sapendo quel che costa, mi verrebbe da prenderlo a martellate.
Queste sono le proporzioni delle rinnovabili.
Quando si sentono gli ambientalisti che si fanno seghini con due dita parlando di aumento delle potenze installate di energia rinnovabile, non la raccontano tutta. Gli USA hanno 100GW nucleari e 26GW eolici, però i primi producono il 20% dell’energia elettrica statunitense, i secondi solo lo 0,6%.
Nel 1980 la produzione mondiale elettrica da rinnovabili era del 22%, ora in termini assoluti è quasi raddoppiata ma vale il 18% del totale.
Questo si spiega perchè le rinnovabili hanno un fattore di carico molto basso.
Per avere 1 GW di potenza servono:
1 impianto a carbone (2 miliardi di euro), oppure
1 impiano nucleare (3 mld), oppure
6 GW eolici (6000 turbine eoliche) (6 mld), oppure
9 GW fotovoltaici: (60 mld!)
i pannelli fotovoltaici si ripagherebbero in quarant'anni senza sovvenzioni, peccato dopo trenta sono da buttare.
Il caso della Germania è emblematico. I verdi hanno imposto una politica delle rinnovabili dai costi esorbitanti che l'ha riempita di pale eoliche e pannelli. Per capirci: la potenza eolica installata in Germania (24GW) è superiore a quella nucleare (18GW), solo che la prima dà il 5% dell'energia, la seconda il 30%.
Questo è il risultato (le cifre sono approssimate):
50% carbone
30% nucleare
9% gas
5% idroelettrico
5% eolico, con 20000 turbine eoliche!
1% fotovoltaico
la Germania va a carbone e nucleare.
La metà della potenza installata di fotovoltaico del pianeta sta in Germania, 9 GW. Contribuisce all'1% della produzione elettrica.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Fotovoltaico: superati i 100 mila impianti
Per una potenza installata pari a oltre 1.600 MW. A fine anno la capacità italiana supererà i 2.500 MW
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... aabe.shtml
Per una potenza installata pari a oltre 1.600 MW. A fine anno la capacità italiana supererà i 2.500 MW
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"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Io ho avuto buone impressioni da questa ditta... www.wolfhaus.it non ho avuto modo di verificarla in concreto ma quanto letto e visto in fiera..mi hanno ben predisposto.
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
da un pò sopra casa mia i miei hanno fatto montare 30 pannelli fotovoltaici con potenza di 5,4 kw
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Il sito wolfhaus l'ho visitato nei tempi che ero interessato ai pannelli..poi quando ho capito che il progetto di una casa di proprietà è andato a troie ho abbandonato l'idea anche perché al momento sto in un condiminio e comunque non c'è il tipo di cultura per queste cose...un motivo in più per farmi forza ed andarmene da qui
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Sarebbe bellina ma qui siamo nel terzo mondo...
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
http://www.focus.it/Tecnologia/energia/ ... 518_2.aspxLa casa passiva
Una casa che non consuma, calda d'inverno e fresca d'estate è il sogno di tutti. Per averla non serve la bacchetta magica: basta sapere scegliere le tecniche costruttive e i materiali più idonei. E il risparmio è servito.
Casa passiva
Ingrandisci la foto
Nella casa passiva forme e materiali minimizzano gli sprechi di calore. La casa passiva è uno standard di casa che ha la capacità di mantenere temperature confortevoli in ogni stagione senza il ricorso a caldaie, termosifoni, condizionatori o altri specifici impianti di climatizzazione.
Nate in Svezia, le case passive sono diffuse principalmente in Germania, Austria e Olanda e altri paesi nord-europei. In Austria, a partire dal 2015, la casa passiva sarà lo standard prescritto per tutti gli edifici e in alcune regioni, per esempio quella del Vorarlberg è già una realtà da alcuni anni.
Ma come si scalda una casa passiva? All’interno degli ambienti il calore è assicurato in gran parte dai raggi solari, dalle attività degli occupanti e dal funzionamento degli elettrodomestici. Nelle stagioni più fredde le perdite di calore sono bilanciate da sistemi di riscaldamento dell’aria alimentati da pannelli solari e pompe di calore.
La casa passiva è insomma un tipo di abitazione che "consuma poco": e in effetti gli standard costruttivi di questo tipo di abitazioni prevedono un fabbisogno energetico non superiore ai 42kWh/m2: per avere un’idea di cosa questo significa basta pensare che secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, nel 2008 quasi il 90% del patrimonio edile italiano si attestava su un fabbisogno energetico di circa 220 kWh/m2 e in non pochi casi si raggiungono valori attorno ai 500 kWh/m2.
Rispetto agli edifici convenzionali di nuova costruzione, la "casa passiva" consente quindi un risparmio energetico medio dell'80%.
Isolati e contenti
L'elemento più importante della "casa passiva" è l’isolamento del suo involucro che deve evitare al caldo di uscire durante l’ inverno e entrare in estate. Sul mercato esiste una grande varietà di prodotti isolanti sia sintetici, sia naturali: questi ultimi hanno generalmente un costo superiore, ma garantiscono una maggiore salubrità agli ambienti e sono in genere riciclabili una volta dismessi. I principali isolanti attualmente sul mercato sono:
• isolanti di sintesi: poliuretano espanso, polistirolo espanso, resine fenoliche espanse, PVC espanso
• isolanti minerali: vetro cellulare, fibre di roccia, fibre di vetro, vermiculite, perlite
• isolanti naturali biologici: sughero, fibre di legno, fibra di lino, lana di pecora canne palustri pressate, fibra di cocco
• isolanti composti: legnomagnesite o il cementolegno.
Il sistema più utilizzato per isolare una casa è quello del cappotto: l’esterno della costruzione viene rivestita con uno strato di materiale isolante che consente alla parete di non essere direttamente esposta alle escursioni termiche. In questo modo il muro perimetrale resta più caldo in inverno e più fresco in estate, generando un migliore comfort abitativo.
Il cappotto è realizzato mediante l'applicazione con colla o tasselli di pannelli isolanti oppure mediante l'applicazione di strati di termointonaco, un prodotto di origine naturale che può essere steso sia all'interno che all'esterno anche su murature irregolari, sulle quali sarebbe molto difficile applicare un pannello rigido.
Finestre ecologiche
Ingrandisci la foto
Finestre grandi e senza schermatura saranno belle... ma non sono ecologiche. Occhio alla finestra
Ma sono le finestre le principali responsabili della dispersione del calore di un'abitazione. Ecco perchè nella casa passiva hanno vetri doppi oscurati da pellicole riflettenti, utili d’estate per schermare la casa dal caldo, e vetro-camere (cioè lo spazio che separa i due vetri) speciali che riempite con gas isolanti.
È importante anche la scelta dei materiali con cui sono costruiti i serramenti: il metallo è un ottimo conduttore quindi favorisce la dispersione di calore, al contrario del legno o del PVC. Per contenere la dispersione termica è inoltre utile isolare il cassonetto porta-avvolgibile. E i balconi? nella passive house non ci sono, perchè sono una potenziale fonte di dispersione termica.
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Flop auto elettriche
Dagli Usa primo allarme
I primi due modelli appena arrivati sul mercato non si vendono. Ma i costruttori sono ottimisti
Ci siamo: dopo mesi, anzi anni, di discorsi sull'auto elettrica ora la parola passa al mercato e arrivano le prime sorprese: i modelli sembrano invendibili. Le prime due auto alimentate da batterie (Chevrolet Volt e Nissan Leaf) nel primo mese di commercializzazione (dicembre) negli Stati Uniti hanno fatto segnare consegne ridicole. Ossia 300 Volt e appena 10 Leaf. E secondo l'Associated Press che cita dealer locali le previsioni per il prossimo futuro sono tragiche.
http://www.repubblica.it/motori/ecoauto ... -10809853/
Dagli Usa primo allarme
I primi due modelli appena arrivati sul mercato non si vendono. Ma i costruttori sono ottimisti
Ci siamo: dopo mesi, anzi anni, di discorsi sull'auto elettrica ora la parola passa al mercato e arrivano le prime sorprese: i modelli sembrano invendibili. Le prime due auto alimentate da batterie (Chevrolet Volt e Nissan Leaf) nel primo mese di commercializzazione (dicembre) negli Stati Uniti hanno fatto segnare consegne ridicole. Ossia 300 Volt e appena 10 Leaf. E secondo l'Associated Press che cita dealer locali le previsioni per il prossimo futuro sono tragiche.
http://www.repubblica.it/motori/ecoauto ... -10809853/
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
La sitazione in questa zona sta precipitando.
Lasciando perdere il celebre inceneritore parmigiano, che tra pochi giorni inizierà a bruciare rifiuti, è tutto un fiorire di progetti per impianti a biogas e cogeneratori. Paradossalmente incentivati da Ue e governo.
Se per il biogas si è riusciti in extremis a bloccare tutto grazie al disciplinare dei nostri prodotti tipici, è invece imminente l'entrata in attività di un cogeneratore destinato alla combustione di grasso di scarto dei prosciutti per ricavarne energia. Documentandomi un po ho scoperto che dal 2011 la Comunità Europea considera il grasso animale idoneo come combustibile rinnovabile, ed il governo Monti ha riconosciuto la sua combustione remunerabile da incentivi: ben 280 euro a Mwe.
Secondo me si sta pigiando violentemente sul pedale dell'acceleratore.
Non solo restando immobili di fronte a miriadi d'autovetture, sistemi di riscaldamento vetusti, industrie che agiscono come fossero onnipotenti ma anche affidandoci a tecnologie che incrementano ciò che già di per se è a livelli intollerabili.
Quanto tempo ci vorrà ancora per rendere veramente consapevole l'opinione pubblica del potenziale danno che ognuno di noi sta correndo e correrà sempre più?
Lasciando perdere il celebre inceneritore parmigiano, che tra pochi giorni inizierà a bruciare rifiuti, è tutto un fiorire di progetti per impianti a biogas e cogeneratori. Paradossalmente incentivati da Ue e governo.
Se per il biogas si è riusciti in extremis a bloccare tutto grazie al disciplinare dei nostri prodotti tipici, è invece imminente l'entrata in attività di un cogeneratore destinato alla combustione di grasso di scarto dei prosciutti per ricavarne energia. Documentandomi un po ho scoperto che dal 2011 la Comunità Europea considera il grasso animale idoneo come combustibile rinnovabile, ed il governo Monti ha riconosciuto la sua combustione remunerabile da incentivi: ben 280 euro a Mwe.
Secondo me si sta pigiando violentemente sul pedale dell'acceleratore.
Non solo restando immobili di fronte a miriadi d'autovetture, sistemi di riscaldamento vetusti, industrie che agiscono come fossero onnipotenti ma anche affidandoci a tecnologie che incrementano ciò che già di per se è a livelli intollerabili.
Quanto tempo ci vorrà ancora per rendere veramente consapevole l'opinione pubblica del potenziale danno che ognuno di noi sta correndo e correrà sempre più?
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Vi chiedo una cosa: qualcuno di voi usa la stufa a pellet? Quali sono i pregi e i difetti?
"Sapeva molte cose, ma tutte male"
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Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Io e la mia compagna abbiamo un inserto camino a pellet, canalizzato
L'unica differenza con una stufa è che non ha un cassetto della cenere, quindi va pulita più spesso.
Potenza max: 9 Kw/h
Con quello, scaldiamo cucina, soggiorno e il bagno.
La stanza da letto e un'altra stanza non hanno il riscaldamento diretto, ma il calore passa solo dalle porte.
Sup. totale, 95 m^2
In stanza da letto, teniamo chiuso il termosifone, nell'altra stanza, dato che è praticamente vuota, lo teniamo aperto appena appena.
I termosifoni si accendono un'ora tutte le mattine e durante il we quando la T scende sotto i 16°
La bolletta del metano dal 30/09 al 31/12 riportava 102 euro, inoltre abbiamo fatto andare 22 sacchi di pellet, per altri 92 euro...meno della metà dei nostri vicini con metratura e comportamenti simili ma senza pellet.
Pregi: risparmio notevole, romantico fuoco la sera, un calore piacevole.
Difetti: va pulito ( passata di cenerello...e pulizia al vetro) ogni 3 sere, riempito ogni 3 o 4 giorni ( dipende dal funzionamento, ovvio).
Dopo tante prove, abbiamo capito che il pellet buono costa, ma rende di più, sporca meno e brucia meglio...ora usiamo il migliore, a 4,18 euro al sacco ( in giro ci sono le offerte a 3,15-3,30) e la differenza si vede.
Una stufa buona dovrebbe evitarti le pulizie frequenti come l'inserto camino, ci sono sia di canalizzate che di quelle collegabili ai termosifoni.
Prendi marche italiane, con i fianchi in ceramica: costano il doppio di quelle dei brico, ma durano in eterno ( il nostro ha già 12 inverni sulle spalle) e, ad esempio, non vibrano come aerei in decollo mentre si spengono ( come ha scoperto un mio amico, che, dopo un anno, l'ha rivenduta)...
Se hai altre domande...
L'unica differenza con una stufa è che non ha un cassetto della cenere, quindi va pulita più spesso.
Potenza max: 9 Kw/h
Con quello, scaldiamo cucina, soggiorno e il bagno.
La stanza da letto e un'altra stanza non hanno il riscaldamento diretto, ma il calore passa solo dalle porte.
Sup. totale, 95 m^2
In stanza da letto, teniamo chiuso il termosifone, nell'altra stanza, dato che è praticamente vuota, lo teniamo aperto appena appena.
I termosifoni si accendono un'ora tutte le mattine e durante il we quando la T scende sotto i 16°
La bolletta del metano dal 30/09 al 31/12 riportava 102 euro, inoltre abbiamo fatto andare 22 sacchi di pellet, per altri 92 euro...meno della metà dei nostri vicini con metratura e comportamenti simili ma senza pellet.
Pregi: risparmio notevole, romantico fuoco la sera, un calore piacevole.
Difetti: va pulito ( passata di cenerello...e pulizia al vetro) ogni 3 sere, riempito ogni 3 o 4 giorni ( dipende dal funzionamento, ovvio).
Dopo tante prove, abbiamo capito che il pellet buono costa, ma rende di più, sporca meno e brucia meglio...ora usiamo il migliore, a 4,18 euro al sacco ( in giro ci sono le offerte a 3,15-3,30) e la differenza si vede.
Una stufa buona dovrebbe evitarti le pulizie frequenti come l'inserto camino, ci sono sia di canalizzate che di quelle collegabili ai termosifoni.
Prendi marche italiane, con i fianchi in ceramica: costano il doppio di quelle dei brico, ma durano in eterno ( il nostro ha già 12 inverni sulle spalle) e, ad esempio, non vibrano come aerei in decollo mentre si spengono ( come ha scoperto un mio amico, che, dopo un anno, l'ha rivenduta)...
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Powder to the people
Se si riuscisse a convincere i cinesi che i testicoli dei Jihadisti sono afrodisiaci, in meno di 5 anni avremmo risolto il problema
Se si riuscisse a convincere i cinesi che i testicoli dei Jihadisti sono afrodisiaci, in meno di 5 anni avremmo risolto il problema
Re: [O.T.] Vivere alternativo: SZgreen ♧
Mia nonna in casa non ha termosifoni. Usava da sempre la stufa a legna in cucina (il resto della casa al freddo, una volta si usava così) finchè 8 anni fa ha deciso di sostituirla con una a pellet.
Che dire, enormemente più comoda rispetto alla legna, più pulita, la accendi e la spegni quando vuoi.....certo rispetto alla legna si spende un pochino di più però, a meno che di non essere appassionati del fuoco a legna , all'atto pratico molto meglio il pellet.
p.s.: a casa mia uso la legna, sono allergico al pellet
Che dire, enormemente più comoda rispetto alla legna, più pulita, la accendi e la spegni quando vuoi.....certo rispetto alla legna si spende un pochino di più però, a meno che di non essere appassionati del fuoco a legna , all'atto pratico molto meglio il pellet.
p.s.: a casa mia uso la legna, sono allergico al pellet

A mountain man's a lonely man
And he leaves a life behind
It ought to have been different, but ofttimes you will find,
That the story doesn't always go that way you had in mind......
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